giovedì 22 ottobre 2015

CONSULTA DI QUARTIERE S,ALBINO: DOCUMENTO SUL PGT DI MONZA (COMPLETO)

Qui troverete link ad una sintesi del documento: 
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/10/consulta-di-quartiere-salbino-sintesi.html


Ed ecco il documento completo. Cogliamo l'occasione per ricordare a cittadini e media che Comitato e Consulta sono entità diverse. Il documento è nato a suo tempo da un lavoro del Comitato di quartiere S.Albino (gruppo spontaneo e apartitico di cittadini) ed ora è stato integrato e condiviso dalla Consulta di quartiere S.Albino che è invece un'assemblea istituzionale, cioè promossa e riconosciuta dal Comune, di associazioni del quartiere (di cui anche il Comitato di quartiere fa parte).


CONSULTA QUARTIERE SANT’ALBINO – MONZA
OSSERVAZIONI SULLA PROPOSTA DI REVISIONE DEL PGT – ottobre 2015


1. PRESENTARE AL PIU’ PRESTO ALLA CITTA’ LA PROPOSTA COMPLETA DI PGT

Dopo la presentazione dello scorso aprile, della nuova proposta di PGT non si sa più nulla:  non sono stati presentati gli altri due documenti che compongono il PGT (il Piano dei servizi e il Piano delle regole) e lo stesso Documento di Piano già presentato è rimasto lettera morta.
Questo significa che, mentre vanno avanti singoli interventi edilizi in varie parti della città al di fuori di un quadro di riferimento generale, i provvedimenti più importanti per il nostro quartiere, quali il parco urbano e il parco agricolo S.Albino, restano fermi.
Si chiede dunque con urgenza che venga completato l’iter della Variante, sottoponendola al vaglio dei cittadini anche nelle sue parti mancanti.

2. AREE AGRICOLE LIMITROFE AL QUARTIERE SANT’ALBINO
“In generale la Consulta chiede che venga confermata la scelta di non consumare più suolo libero, ma anzi tutelare le aree verdi che rappresentano il principale valore aggiunto del quartiere.”

 “Con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 77 del 29 settembre 2014 è stata approvata la Variante Parziale al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del PGT vigente ai fini dell’individuazione di aree a PLIS, della riclassificazione di aree sistema produttive in aree agricole, della riduzione del perimetro del P.P. Pompei/Ercolano e della riclassificazione di alcune aree comunali.”
Tale Variante  ha messo in sicurezza molte aree agricole (almeno dal punto di vista normativo) a corona della città. Tali aree, già inserite in parte nel PTCP  quali aree agricole di interesse strategico, sono state ampliate e confermate con la Variante parziale.
Inoltre, con l’avvio delle procedure per l’inserimento delle aree a ovest di Monza nel PLIS del Grugnotorto e quelle a sud (Cascinazza) nel Parco del medio Lambro si è avviato finalmente un percorso di effettiva tutela e riqualificazione del territorio, che auspichiamo si avvii velocemente anche per le aree a est, per le quali è ipotizzato l’inserimento nel PLIS della Cavallera, che a sua volta fa parte di un più ampio progetto di Parco agricolo Nord Est (P.A.N.E.) promosso dal Comune di Vimercate.
Da questa salvaguardia restano però escluse tutta una serie di aree, anche di notevoli dimensioni, attualmente libere e coltivate, per le quali il nuovo Documento di Piano prevede la “possibile trasformazione” (AcT – Ambiti compatibili con la trasformazione). Tale trasformazione è demandata  a successivi Piani attuativi in variante al Pgt sulla consistenza della quale l’attuale Documento di Piano non dice nulla.  Si chiede dunque che vengano forniti i dati quantitativi di consumo di suolo anche per quanto riguarda queste aree e che tali previsioni vengano drasticamente ridimensionate.
2.a - Aree agricole ad est di via Adda

“La Consulta chiede di inserire le aree agricole a est di via Adda nel PLIS Cavallera o Est delle Cave, in collegamento con i due parchi esistenti e percorsi ciclopedonali e luoghi di sosta piantumati (via Sardegna - via Botticelli).”

Valutando comunque positivamente la scelta di promuovere l’adesione al Parco della Cavallera si chiede di promuovere il collegamento anche con il Parco Est delle Cave in Comune di Brugherio, confinante a nord con le aree di S.Albino, in considerazione anche della necessità di ridiscutere la scelta del PTCP di insediare un “polo tecnologico” proprio su queste aree, attualmente libere e coltivate.

A tal proposito si chiede di:
-          Avviare subito incontri sia con Concorezzo che con Brugherio nell’ambito del Progetto P.A.N.E. di Vimercate (vedi corridoi ecologici prov.MB) coinvolgendo la Consulta.
-          Aprire un tavolo Comune/Consulta per definire e programmare gli interventi per sanare le situazioni di degrado che stanno peggiorando: non serve a niente mettere un vincolo a Parco se non si salvaguarda al più presto il territorio agricolo dalle attività difformi.
-          Predisporre un progetto del parco che, a partire anche dal previsto insediamento dell’orto-giardino di via Adda, sviluppi una proposta in collaborazione con la Consulta di quartiere, tenendo conto anche dell’opportunità del progetto “ V’arco Villoresi”

2.b - “Parco del riciclo” (AcT6) 

“La Consulta chiede di confermare la riqualificazione paesaggistica di viale delle Industrie (già prevista nel PGT vigente) eliminando le destinazioni improprie, quali l’impianto di trattamento dei rifiuti speciali recentemente insediatosi.”

Per questa vastissima area, per la quale il Pgt vigente prevedeva la riqualificazione paesaggistica, si conferma invece la destinazione a “discarica” della città, accettando non solo tutte le attività improprie che vi si sono insediate, anche con autorizzazioni temporanee o addirittura di dubbia legalità, ma prevedendo la ricollocazione qui anche di quelle attualmente presenti in altre zone, andando ad interessare anche vaste aree attualmente libere e coltivate.

“Il comparto si prefigura prevalentemente come una cittadella di servizio alle funzioni urbane, come un ambito specializzato nel ciclo dei rifiuti” (…) “gli strumenti di attuazione devono essere estesi all’intero ambito, ovvero ad uno dei sub ambiti corrispondenti, rispettivamente, alle aree poste a nord/ovest ovvero a sud/est rispetto a Viale delle Industrie. L’insediamento di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti è ammesso solo nel sub ambito ad est/sud rispetto al Viale delle Industrie.”
Con ciò:
a)  non si tiene in nessun conto la presenza del quartiere S. Damiano che essendo in Comune di Brugherio, scompare dalle carte.
b)  non si considera che occupare altro suolo agricolo in questa zona non garantisce per niente che ne venga “liberato” altrove (nessuno può realisticamente pensare che il capannone per il trattamento dei rifiuti speciali posto nel futuro PLIS di S.Albino verrà smantellato e tornerà ad essere area agricola).
c)  si contraddice l’impegno alla riduzione del consumo di suolo, dichiarato come prioritario.

Si chiede che le consistenti aree agricole qui ancora presenti siano salvaguardate, che le attività insediate nella zona vengano monitorate, smantellando quelle provvisorie o illegali (vedi impianto trattamento rifiuti speciali) e riorganizzando quelle compatibili con la creazione di fasce di rispetto boscate sia verso il confine comunale che verso v.le Industrie.


3. ZONA INDUSTRIALE POMPEI-ERCOLANO-STUCCHI

“La Consulta chiede la concentrazione dell’edificato sul lato nord dell’area industriale e una consistente fascia di rispetto verso il quartiere, con aree verdi piantumate, collegamenti pedonali e nessun collegamento viabilistico.”

Il Documento di Piano  prevede la realizzazione del “Parco Sant’Albino” uno dei dieci parchi di quartiere previsti in città.
La fascia verde a nord di Sant'Albino si realizza in parte mediante la Variante al Piano delle Regole approvata, che rettifica il perimetro nella porzione sud del Piano particolareggiato in itinere Pompei- Ercolano-Stucchi, preservando alcune aree agricole, in parte si suggerisce all'interno di una complessiva revisione del Piano Particolareggiato, di ridistribuire le aree a standard previste ed il ridimensionamento della viabilità, accorpando le aree in cessione a sud a ridosso della frazione. La fascia potrà così articolarsi attraverso aree a giardini pubblici, in estensione a quelli esistenti, attrezzature sportive ed una porzione di verde agricolo attorno alla cascina.”
Con la variante parziale al Piano delle Regole e al Piano dei servizi del settembre 2014 la zona industriale è stata già in parte ridimensionata come da noi richiesto.
Inoltre con il bilancio partecipativo è stato finanziato in parte il progetto per la realizzazione di un percorso ciclopedonale con fascia verde alberata dal parcheggio nord del Centro natatorio Pia Grande a via Adda, lungo il confine con la zona industriale.

L’attuazione di questa fascia verde di rispetto deve però essere garantita anche con le opere di urbanizzazione secondaria della Zona industriale.
Chiediamo quindi uno specifico tavolo di confronto per la progettazione delle opere e delle cessioni per il verde pubblico del Piano Particolareggiato Pompei Ercolano, nonché per la definizione dei tempi della sua realizzazione.
               
Nello specifico della proposta  relativa alla sistemazione dell’area, che si valuta positivamente, si sottolinea però che via Ferrucci non deve essere posta in collegamento con il viale Stucchi attraverso la prevista bretella a nord del centro natatorio, poiché il quartiere diventerebbe una “scorciatoia” per il traffico di attraversamento extraurbano dalla provinciale via Adda-Brugherio verso Monza zona stadio.


4. ABITATO: CENTRO STORICO E SERVIZI

“In considerazione della necessità di mantenere una consistente fascia di rispetto inedificata verso la zona industriale (la Consulta) ritiene inopportuna l’attuale previsione edificatoria in via Guardini.
Valorizzare i due centri storici e di vita del quartiere:
-          quello di via Mameli-Marco d’Agrate con centro civico, scuola elementare, palestra, piazza (rivedere recinzioni, piazza più strutturata e attrezzata, centro civico come luogo di servizi);
-          quello rappresentato da parrocchia, asilo, campi sportivi  (riqualificare paesaggisticamente le aree tra Chiesa e Villa S. Albino risolvendo al tempo stesso il problema dei parcheggi e della viabilità con anello a senso unico via Bande Nere-nuova via di PGT).”

Valutato positivamente lo stralcio della previsione edificatoria in via Guardini (che avrebbe compromesso l’attuazione della fascia a verde del previsto “Parco S.Albino”) si ribadisce l’importanza (date le particolari caratteristiche territoriali del quartiere e volendo difenderne le peculiarità positive -bassa densità- nell’ottica di una riqualificazione ambientale e paesaggistica)  di ridurre nel Piano delle regole tutti gli indici edificatori (fatte salve le maggiori slp esistenti) alla classe I, in particolare sul tessuto edificato a est di via Adda, inserito nel previsto ampliamento del PLIS Cavallera.

In particolare si ribadisce la necessità dell’inserimento delle aree libere tra Villa S. Albino e Chiesa parrocchiale nel perimetro dei borghi storici e l’attuazione della nuova strada già prevista dal Pgt vigente da via Adda a via Bande Nere, attrezzata con parcheggi, percorso ciclopedonale, piantumazione d’alto fusto, che consentirebbe di realizzare un anello a senso unico con via Bande Nere.

Si sottolinea infine che nel quartiere vi sono molti spazi commerciali dismessi che potrebbero essere riconvertiti per piccole attività artigianali, di cui invece c’è domanda da parte di giovani o persone che hanno perso il lavoro, anche per formule di co-working.
Ciò non è consentito dall’attuale normativa di Piano.
Si chiede quindi che nell’ambito delle zone residenziali esistenti sia inserita, tra le destinazioni compatibili, quella artigianale (artigianato di servizio non rumoroso o inquinante) in aggiunta e/o in alternativa a quelle commerciali.

5. MOBILITA’ DOLCE

“Prosecuzione del percorso ciclopedonale sul Villoresi (dal già previsto sovrappasso alla rotonda del cimitero) per ricongiungersi alla ciclabile di via Adda.
Previsione dei seguenti percorsi ciclabili /pedonali:
- lungo il Villoresi a est di via Adda (parco agricolo) fino ai confini comunali.
- dal centro natatorio, lungo la fascia di rispetto della zona industriale, a via Adda (orti comunitari);
- lungo il viale delle Industrie, da S.Rocco a S Damiano/S.Albino.”

Si ribadisce l’urgenza di prendere contatti con il Comune di Brugherio, anche nell’ambito del Progetto V’Arco Villoresi, per il finanziamento del tratto di percorso ciclopedonale lungo il Canale Villoresi tra il sovrappasso ciclopedonale su v.le Industrie e via Adda.
Si ribadisce inoltre la necessità di prevedere le seguenti opere:
- il completamento della ciclabile al Malcantone, in collaborazione con il Comune di Concorezzo , con il quale va aperto il confronto per l’ampliamento del PLIS Cavallera (progetto P.A.N.E. Vimercatese)
 - la riqualificazione di V.le Industrie  con “…un deciso incremento della piantumazione arborea compatibilmente con gli obblighi di apertura delle visuali stradali; un meticoloso intervento di riordino dei margini viari tendenti alla loro regolarizzazione, all’uso di materiali e di pavimentazioni omogenee, alla definizione degli spazi interstiziali, alla razionalizzazione delle reti tecnologiche aeree e di superficie; una sostanziale rimozione o drastica riduzione delle strutture pubblicitarie; una tenace protezione delle aree agricole limitrofe all’asse, mediante la posa di siepi e filari alberati; il tracciamento, a distanza di sicurezza, di paralleli percorsi ciclo-pedonali; l’eventuale inserimento, con l’obiettivo di un riordino degli accessi diretti, di percorrenze veicolari complanari a velocità ridotta; e ovviamente un deciso controllo delle attività improprie o inadatte.” (vedi pubblicazione del Comune di Monza “Perlustrazione dei contesti paesistico-territoriali monzesi”)