mercoledì 3 ottobre 2018

QUATTRO CONTI SUGLI EFFETTI DEL DECRETO SALVINI SU SICUREZZA E IMMIGRAZIONE



Visto che di diritti e umanità sembra che non si voglia ragionare, proviamo con i numeri e i soldi.
Prima e dopo l'eventuale #decretosicurezza salviniano.

COSA SUCCEDE ORA
Gassama, ivoriano richiedente asilo.
La commissione territoriale che deve valutare la sua posizione rigetta la richiesta, ma Gassama, ormai da 3 anni nel nostro paese ha un lavoro trovato grazie ai percorsi di volontariato del CAS che lo ha accolto e presenta ricorso.
Il giudice constata lo stato di effettiva integrazione del cittadino, valuta la storia di soprusi subiti in Libia e concede un permesso per #motiviUmanitari.
Gassama può continuare a lavorare, esce dal percorso di accoglienza, converte il permesso umanitario in lavoro e affitta un appartamento (non senza difficoltà).
Conclusione:
- 1 straniero irregolare sul territorio
+ 1 contratto di affitto regolare
+ 1 lavoratore regolare
+ 4000 Euro di contributi INPS annui
+ 4212 euro di entrate fiscali IRPEF annue
+ 5500 Euro di rimesse in Costa D'Avorio annue
+ 6000 Euro di spese fatte in Italia (stima per alimentari, abbigliamento, ecc..)
- 2 voti per Salvini (se consideriamo il datore di lavoro che lo ha assunto e ha cambiato idea, e almeno uno dei condomini del palazzo dove vive..stima al ribasso)
DOPO L'ENTRATA IN VIGORE DEL #DECRETOSICUREZZA SALVINIANO
Gassama, ivoriano richiedente asilo.
La commissione territoriale che deve valutare la sua posizione rigetta la richiesta, ma Gassama ormai da 3 anni nel nostro paese ha un lavoro trovato grazie ai percorsi di volontariato del C.A.S. che lo ha accolto e presenta ricorso.
Il giudice constata lo stato di effettiva integrazione del cittadino, valuta la storia di soprusi subiti in Libia, ma non può concedere alcun tipo di permesso.
Gassama diventa un'irregolare (clandestino direbbe qualcuno).
Perde il lavoro, esce dal percorso di accoglienza. Non ha una casa, decide di vivere in Stazione, come un senza fissa dimora.
Per mangiare non ha altre alternative se non chiedere l'elemosina davanti alla biglietteria, arriva l'inverno, Gassama si ammala.
L'ambulanza lo porta al pronto soccorso, Gassama viene curato, ma non ha un posto dove andare e torna in stazione.
Dopo diverse segnalazioni dei vigili, viene portato in un CPR e li rimane 180 gg per l'identificazione (novità introdotta dal decreto).
L'espulsione non può avvenire, non ci sono vettori per la Costa D'Avorio e tanto meno accordi per i rimpatri con il paese Africano.
Gassama torna in stazione.
Conclusione:
+ 1 Straniero irregolare sul territorio
- 1 contratto di affitto regolare
- 1 lavoratore regolare
0 Euro di contributi INPS
0 Euro di entrate Fiscali
0 Euro di rimesse in Costa D'Avorio
500 Euro di spese in Italia (stima per vestiario, alimentare)
+ 2000 Euro di Spese per Sistema Sanitario Nazionale
+ 18000 Euro di spese per la detenzione nel C.P.R. (100 Euro/Giorno)
+ 1000 Voti per Salvini (se consideriamo le persone che notano Gassama dormire in Stazione e chiedere l'elemosina...stima al ribasso)
Ora moltiplicate il tutto per i quasi 20.000 permessi di soggiorno rilasciati per motivi umanitari solo nel 2017 e chiedetevi chi ci guadagna.