venerdì 6 settembre 2019

INQUINAMENTO E ASFALTI BRIANZA: PROSSIMI PASSI E BREVE SINTESI DELL'INCONTRO PUBBLICO DEL 2/9/219


In seguito ad accordi presi durante la riunione del 2/9/2019 abbiamo inviato ad Assessore Villa una mail per chiedere.

1) Che ci faccia avere l’AUA (autorizzazione unica ambientale di Asfalti Brianza)

2) Che nei tempi più rapidi possibili organizzi una riunione pubblica con la Provincia e il Sindaco di Concorezzo ( e ovviamente di Monza, Brugherio e Agrate)

3) Che col sindaco Troiano di Brugherio si impegni a bloccare il traffico pesante sulla Milano-Imbersago (via Lombardia a Brugherio e Via Adda a Sant’Albino e San Damiano) nel tratto (almeno) fra Malcantone e Via Offelera.



Ulteriori aggiornamenti

- Abbiamo identificato chi sono i proprietari di Asfalti Brianza che dal 2011 ad oggi sono impegnati in situazioni analoghe a Segrate. Cercate su Internet!

- La Procura della Repubblica di Monza si è recata presso il Comune di Concorezzo e ha sequestrato il fascicolo “ Asfalti Brianza”.

- Questa sera (venerdì 6/9/2019) prima riunione di un piccolo gruppo composto soprattutto da persone con competenze tecniche e legali per una prima e rapida programmazione del percorso da seguire.

A giorni organizzeremo un volantinaggio capillare.

Per ora invitiamo tutti a continuare le segnalazioni sul nostro modulo e a inviare mail a tutte le autorità possibili (in copia a cqsantalbino@yahoo.it)

Se andate presso uffici (Carabinieri, Arpa ecc.) mandateci una breve memoria scritta (dati anagrafici, data, orario, ufficio, contenuto…).

DOBBIAMO COSTRUIRE UN PLICO DI SEGNALAZIONI/DENUNCE allegabili agli eventuali atti che i nostri consulenti suggeriranno.



RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL 2/9/2019

Eravamo tantissimi. Il Vicesindaco di Monza Villa aveva ricevuto preventivamente le nostre 14 domande (tratte in sintesi dalla assemblea del 2/8/2019).

Oltre alle conclusioni che trovate sopra abbiamo insistito per l’istallazione di centraline di rilevamento da subito in punti strategici, senza attendere la fine dei lavori di AB.

Il Vicesindaco Villa non aveva info sulla proprietà. Sapeva essere una SRL, probabilmente proprietaria di impianto e sede. Non sapeva se fosse in regime d’affitto sul fondo (come a noi risulterebbe. Altra info da approfondire). AB subentrata ad altra ma con AUA (vedi sopra) del 2016. Villa ha detto che l’impianto di AB era quello originario (obsoleto) e non aveva sostanzialmente mai 
avuto manutenzioni. 

Ha spiegato poi l’iter che ha condotto al “tavolo per AB”. Dopo prime denunce del 2014 il problema è cresciuto soprattutto nel 2017. Allora Villa in persona ha promosso tavolo di tutti gli enti coinvolti. Dal secondo tavolo ha chiesto che partecipassero anche i comitati di cittadini (il nostro, il Gruppo spontaneo Libertà e quello che a maggio 2019 si è costituito come “ Comitato di Concorezzo per la tutela di terra, acqua, aria” facente capo ad alcuni ambientalisti con competenze professionali.

Il Vicesindaco Villa ha detto che l’orientamento del Comune di Monza, vittima dell’inquinamento, sarebbe stato quello di avviare le procedure che la DGR regionale in tema ambientale avrebbe consentito: regime progressivo di indicazioni, verifiche e controlli da imporre all’operatore fino alla possibilità di decretare la delocalizzazione o addirittura la chiusura. Il Comune di Concorezzo non ha scelto questa via e ha preferito un approccio più dialogante. Il Comitato di Concorezzo, forte delle sue competenze tecniche ha suggerito la via della “riduzione del danno” proponendo delle modifiche all’impianto e prospettando anche una riconversione della produzione verso materiali meno inquinanti. L’Azienda ha accettato la proposta di interventi sull’impianto ma ha argomentato che la riconversione non sarebbe stata praticabile per via delle richieste prevalenti del mercato. Già dopo il primo tavolo Villa ha spiegato che ARPA (L’ENTE REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE) si è defilato dal tavolo in quanto esisteva già una valutazione precedente che non aveva rilevato alcunché di particolare e soprattutto perché, in quanto ente di controllo non riteneva di dover presenziare in assenza di quella procedura da DGR cui Concorezzo ha fin dall’inizio rinunciato. Secondo Villa i tavoli si sono trascinati senza grossa utilità fino a quello del 4/7/2019. Noi come Comitato Sant’Albino rileviamo che al di là di quanto scritto da varie parti AB anche in questo iter è apparsa spesso inadempiente e ritardataria. Per correttezza dobbiamo dire che fino agli eventi di fine luglio (intollerabile esposizione quotidiana alle emissioni) il nostro comitato, privo di qualsiasi competenza specifica, aveva avallato sulla fiducia la scelta di riduzione del danno proposta. Villa ha sottolineato che il contributo del Comitato di Concorezzo ha offerto anche i nomi dei tecnici che stanno seguendo i lavori. Probabilmente una analisi prioritaria dei “curricula” dei propietari e una visione più realistica rispetto alla realizzabilità delle innovazioni ipotizzate avrebbe evitato di sostenere un percorso che con gli occhi di oggi ci impone parecchie riflessioni autocritiche.
Villa, confortato peraltro anche dal Sindaco Troiano di Brugherio ha ribadito che ovviamente le scelte a tutela della salute sono in capo al Sindaco del comune dove l’impianto è insediato. Ai comuni limitrofi resta poco da fare, se non appellarsi, come extrema ratio, ai Prefetti.

Villa ha illustrato il cronoprogramma dei lavori che peraltro è in ritardo. La copertura prevista a luglio (di bruciatore e parte del forno, se abbiamo capito bene) verrà probabilmente realizzata a metà settembre per cui le cappe di aspirazione ecc. da collocare in seguito slitteranno ulteriormente.

Villa poi ha detto che anche la Provincia ha rischiato di ritardare i lavori. Infatti trattandosi di modifiche non strutturali ha preteso (come da norme) di riservarsi i 60 gg. (di eventuale silenzio assenso) per un controllo. Per evitare questo possibile stop (?) il nuovo sindaco di Concorezzo (il leghista Capitanio) avrebbe emesso la nota ordinanza.

In ogni caso i lavori si protrarranno a settembre e a ottobre verranno coinvolte ATS e ARPA per i controlli.

ARPA resta l’unica azienda che possa produrre una certificazione riconosciuta dalle amministrazioni pubbliche.

Rispetto a possibili inquinamenti della falda (lì è presente un pozzo di Brianzacque) Villa ha detto che non gli risulta e che i controlli di Brianzacque sono più che giornalieri.

Alcuni dei presenti con competenze tecniche hanno criticato le procedure dei controlli ARPA (per modi e tempi).

Sul tema dei camion abbiamo saputo che i camion sono di padroncini. In sue aziende consimili (“Lucchini & Artoni” e “ Edil Bianchi”) pare vi fossero (da articoli di giornale) circa 200 camionisti direttamente dipendenti. AB ha preferito “esternalizzare” questi lavori e l’azienda ora ha solo 4 dipendenti. 


Rispetto alla “collina” di materiale ammassato dietro AB Villa ha detto che si tratta di una modalità di lavoro ”retaggio del passato” e ha suggerito che la svolta innovativa di AB (che su spinta del Comitato di Concorezzo installerà anche pannelli fotovoltaici, un cogeneratore ecc.) potrebbe anche ridurre l’ammasso di materiale.

Tutti i lavori di AB verranno pagati dalla AB stessa che però accede a prestiti pubblici a tasso agevolato.

Il Vicesindaco Villa ha poi cercato di farci allargare lo sguardo verso alcune possibili fonti di inquinamento alternative ad AB e ci ha anche letto una comunicazione del nuovo sindaco di Concorezzo che girava alcune segnalazioni preoccupate dei dipendenti di AB stessa che denunciavano puzze mentre il loro impianto era fermo.
Le nostre centinaia e centinaia di segnalazioni parlano in gran parte di AB.
Poi noi saremo i primi a cercare di promuovere una rete di “osservatori” sul territorio e a pressare la amministrazioni comunali per fare rete in questa battaglia contro tutte le illegalità e ogni inquinamento.

Alla fine Villa ha osservato che purtroppo l’impianto c’è perché ha le autorizzazioni. Sostanzialmente queste aziende in Italia, ha chiosato, sono autorizzate ad inquinare. I Comuni che si lamentino sono esposti al rischio di lunghissimi contenziosi o al rischio di penali. Per cui la scelta di sedersi attorno a un tavolo e di cercare il dialogo è stata a suo avviso opportuna e foriera anche di suggerimenti tecnici innovativi.
Molti dei presenti hanno espresso seri dubbi.

Alla fine è intervenuto il Sindaco Troiano e ci ha ricordato gli obiettivi finali del 2/8. In primis la raccolta di risposte concrete: documenti autorizzativi, carte, dati tenici impianti ecc. In assenza del Comitato di Concorezzo che il 2/9 non ha presenziato, tutto ciò è mancato ed è necessario ripartire al più presto dalla organizzazione dell’incontro cui abbiamo già accennato nella mail a Vila. Villa si è impegnato
 a promuoverlo. Entrambi (Troiano e Villa) hanno promesso di coordinarsi per cercare di chiudere al traffico pesante Via Adda e per la istallazione di centraline.