mercoledì 29 gennaio 2020

29/1/2020 Consiglio Comunale di Concorezzo


venerdì 31 gennaio 2020


RESTITUZIONE PUNTUALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CONCOREZZO (29/1/2020) - C'eravamo anche noi


COMPLETIAMO IL SUNTO DI IERI.

Molto deludente. Di fronte alle continue inadempienze di Asfalti Brianza il sindaco Capitanio di Concorezzo che, ricordiamo, potrebbe chiudere o far delocalizzare immediatamente l'Azienda solo lo volesse (in quanto azienda insalubre di prima classe) ci ha raccontato più o meno la solita narrazione: vedremo la Procura; ci incontremo in Prefettura ecc. Ci ha spiegato ancora, ma anche questa volta non nei dettagli, la sequela dei controlli previsti, formalmente corretti ma temiamo sostanzialmente sbagliati ed inutili per modi e soprattutto tempi. Ha commentato con qualche sorriso imbarazzato la presa di posizione autonoma dei  sindaci di Agrate e Brugherio. Ha dovuto ammettere che in effetti oltre a tutte le altre manchevolezze ancora dopo la scadenza del 24/1/2020 Asfalti Brianza non ha sgomberato neppure i rifiuti che violavano la distanza di 200 m. dal pozzo di Brianzacque previsti dalla legge (altra cosa che finora veniva sottaciuta).
Quanto ai tempi dello smaltimento della montagna Capitanio ha detto che spera che si realizzi entro la prossima estate (sic!)..


10:20 - 10:22 Intervento di Trussardi per criticare il fatto che si parli di AB solo alla fine.
10:22 - 10:26 Borgonovo risponde seccato
10:26 Intervento di Capitanio che da gli aggiornamenti su Asfalti Brianza
Dice che rispetto alla salubrità dell'acqua Brianzacque ha garantito che i campionamenti non hanno rilevato inquinamento. Peraltro Brianzacque avrebbe utilizzato cautele particolari inserendo FILTRI AI CARBONI ATTIVI (misura che, osserviamo noi, Asfalti Brianza si guarda bene dall' assumere  per le proprie emissioni e che nessuno le impone di fare!)
Resta ancora aperta la DIFFIDA da parte di ATO MB per la mancanza di un progetto per gli scarichi meteorici di  prima pioggia, non gestiti in modo corretto. Nota: Asfalti  Brianza ha precedentemente risposto (Conferenza dei servizi del 23/1/2020) di aver sistemato tutto nel 2016 salvo dover "provvisoriamente" (dal 2016 a oggi) scaricare nella fognatura di privati in attesa della realizzazione della fognatura in Via Adda. Domanda: dal 2016 ad oggi chi ha fatto/non fatto verifiche su questa situazione?
Quanto alla salubrità dell'aria Capitanio dice che sono stati eseguiti tre cicli di campionamenti passivi. Poi il 20/1 e il 21/1/2020 sono stati effettuati campionamenti al camino. Noi in proposito  dobbiamo osservare che, come previsto, in quei due giorni il nostro modulo ha raccolto si  e no  una sola segnalazione per lieve odore a  fronte di un migliaio di segnalazioni di luglio e agosto 2019.  Evidentemente questo protocollo di controlli ha qualche falla. Il tema è  che a luglio e agosto, col fiato della Procura ormai sul collo Asfalti Brianza ha dato fondo a tutte le sue giacenze mentre ora subisce controlli concordati, va a regime ridotto, temperature basse, uso delle sole materie prime senza aggiunte (salvo "additivi" di non nota composizione e dalle altrettanto ignote ricadute sulla salute) ecc. Non proprio le sue attività standard.
Capitanio ha poi detto che è stato (finalmente) sottoscritto il protocollo con la Polizia Locale di Monza e che i cittadini, in caso di picchi di fastidio potranno allertare gli agenti che accorreranno con il "canister" (naso elettronico).
I risultati di tali campionamenti dovrebbero essere disponibili dai primi di febbraio e verranno discussi al Tavolo della Prefettura cui il Sindaco di Concorezzo ha chiesto anche la  partecipazione di ATO MB (per le questioni di salubrità delle acque) e i Vigili del Fuoco (per le questioni relative alle autorizzazioni antincendio).
Capitanio ha per la prima volta chiarito che la richiesta di modifica dell'AUA (da analizzare in Conferenza dei servizi il 10/1 e poi prorogata al 23/1/2020) aveva la finalità di consentire lo smaltimento della montagna di fresato utilizzandolo nella produzione. Quindi nulla che avesse la finalità di ridurre o contenere le emissioni e la tutela della salute. La stessa finalità prevalente (cioè lo smaltimento dei rifiuti) avrebbe motivato anche la riapertura "parziale e sperimentale" dell'azienda da parte della Procura della Repubblica. 
Del resto anche la prima ordinanza (13/8/2019) ci sembra avesse la sola finalità di cambiare il bruciatore, tanto che solo questo è stato fatto (con la pretesa oltretutto di aumentare di 4 volte le emissioni per consentirne l'aspirazione dall'area di produzione e carico).  
La rinuncia alla nuova AUA da parte di Asfalti Brianza ripristina, chiosa Capitanio, le condizioni in essere precedentemente,  cioè vale l'AUA di prima. Sulla carta Asfalti Brianza torna alla produzione "ridotta e sperimentale "(?) decretata dalla Procura e non può fare uso di fresato ma deve produrre solo da materie prime.
Poi Capitanio ha relazionato sul cronoprogramma presentato da Asfalti Brianza per lo smaltimento. Tale programma doveva concludersi il 24/1/2020. Avvicinandosi la data Asfalti Brianza aveva richiesto l'ennesima proroga accampando come giustificazione il maltempo e la difficoltà di trovare cave disponibili ad accogliere i rifiuti. Il Comune  non avrebbe assentito a tale richiesta. Ma visto che ora "si spera" che la montagna sparisca "entro la prossima estate" pare di capire che la proroga qualcuno alla fine l'abbia accordata.
Rispetto al mancato smaltimento Capitanio dice  che sia per il  mancato rispetto dell'ordinanza del 13/8/2019 (messa in opera del nuovo bruciatore e altre modifiche impiantistiche) sia per il mancato rispetto dell'ordinanza sullo smaltimento rifiuti il Comune, espletato un sopralluogo che ha  riconosciuto in modo formale il mancato rispetto delle indicazioni date si accinge entro una o due settimane a comunicare notizia di reato all'autorità giudiziaria che deciderà poi quali sanzioni (civili o penali) vadano erogate.
Nulla ha detto Capitanio di come siano avvenuti finora lo smaltimento e soprattutto la "caratterizzazione" dei rifiuti. Capitanio stesso aveva affermato che la polizia locale di Concorezzo non era in grado di supervisionare h 24 le operazioni per cui ci si era limitati a chiedere ad AB di segnare in un registro gli orari di smaltimento effettuando poi visite a campione. Una procedura che ci era sembrata assai poco adeguata. Si era parlato dell'invio di campioni a un laboratorio di Brescia ma non era chiaro chi lo avesse incaricato e non vi sono state restituzioni in merito agli esiti.
CAPITANIO HA COMUNICATO CHE NEPPURE LA FASCIA DI RISPETTO DEI 200 METRI PREVISTA DALLA LEGGE PER IL POZZO DI BRIANZACQUE E' STATA ADEGUATAMENTE LIBERATA, anche se, ha aggiunto, il lavoro è stato eseguito oltre il 90%. Pare di capire che d'ora   in poi AB opererà col compasso tenendo pulita l'area strettamente necessaria mentre per il resto della montagna, ha detto il Sindaco, è difficile proporre tempi anche per via delle indagini della Procura. Si spera, ha concluso, che la montagna sia smaltita entro la prossima estate (sic!).
Poi Capitanio ha riferito sulla questione "molestie olfattive" e procedura da DGR 3018. Con una decisione che condividiamo tali interventi sono stati rinviati (ora la produzione è bassa, le finestre chiuse e l'inquinamento diffuso è pesante).

1:43 Intervento di Francesco Facciuto de "La Rondine". In primo luogo ha fatto rilevare che una tale marea di informazioni offerte dal sindaco in assenza di comunicazioni preventive vanifica la funzione di dialogo e controllo dell'opposizione, totalmente esclusa dalla partecipazione ai tavoli .
Partecipazione che viene ulteriormente richiesta.
Facciuto ha confermato l'impressione che Asfalti Brianza con la sua montagna di rifiuti tenga in ostaggio l'amministrazione di Concorezzo. Nel precedente consiglio comunale il sindaco sembrava aver indicato la scadenza del 24/1 per lo smaltimento rifiuti come assolutamente inderogabile. Dunque ci si attendono sanzioni decise.
Intanto si rileva che i 200 m. di rispetto dal pozzo sono stati violati e questo oltre ad una violazione di legge si configura anche come violazione urbanistica.
Facciuto osserva poi che il piano di campionamento emissioni non sembra adeguato se è vero che il 20 e 21/1 si sono registrate pochissime segnalazioni (a fronte delle quasi mille di luglio e agosto 2019).
Osserva poi che Brianzacque usa filtri ai carboni attivi e AB no. Chiede anche commenti sulla lettera dei sindaci di Agrate e Brugherio a Procura e Prefettura.
10:51 Risposta di Capitanio - Già sui giornali Capitanio aveva commentato che gli altri sindaci scrivono mentre lui ci va di persona. Questa volta sostanzialmente dice che "sono liberi di fare"  e fa intendere che gli altri sondaci hanno bisogno di visibilità.
Conferma la totale collaborazione delle varie istituzioni (finalmente, dopo 5 anni  e mezzo, diremmo noi!).
Alla questione delle sanzioni ecc. ribadisce quanto detto  prima (comunicherà notizia di reato e la  decisione sarà dell'autorità giudiziaria). Per lui non c'è in atto alcun ricatto da parte dell'azienda che anzi in  questa situazione di produzione ridotta ci perde (ma noi ci chiediamo se è proprio vero in questo periodo).
Dice che se l'azienda riaprisse a pieno regime si rifaranno i controlli. Del resto - dice - non
credo che la gente avrebbe apprezzato 4 o 5 settimane di pieno regime per fare analisi. Cosa che a noi non risulta vera perché basterebbe un solo giorno di analisi nel camino con impianto a massimo regime per capire cosa viene emesso.
Capitanio ha poi ricordato che al suo insediamento aveva subito convocato Azienda e Comitati e concordato nuove misure: bruciatore (da mettere subito); filtri e cappe ( entro settembre).
L'intervento della Procura poi ha inevitabilmente bloccato questo iter. A suo tempo si era lamentato di quello della Provincia che voleva analizzare meglio la questione del bruciatore (stop bypassato con l'ordinanza del 13/8/2019).
Ad oggi comunque - ha detto  - l'impianto non è stato messo a regime e Asfalti Brianza non ha potuto produrre nuovi dati sulle emissioni (era una ennesima richiesta di autocertificazione?).

11:03 replica Facciuto - Gli esponenti de "La Rondine" hanno per l'ennesima volta chiesto una specifica seduta di Consiglio comunale dedicata alla vicenda Asfalti Brianza e ad una analisi più puntuale delle carte e di quanto fatto in questi 5 anni e  mezzo. Il sindaco a questo  punto ha preferito lasciare la parola a Borgonovo (!). Il quale, in particolare col supporto della consigliera della Lega Musetta ha rivendicato la bontà della scelta di una assemblea pubblica come strumento di massima partecipazione. Entrambi hanno manifestato l'intenzione di chiamare alla partecipazione anche i comitati, tra i quali hanno dovuto necessariamente citare anche il nostroIn particolare la Musetta ha citato il Comitato Tutela terra, acqua e mare di Concorezzo.

Chiarimento rispetto al nostro Comitato 
Cogliamo l'occasione per chiarire ancora una volta che fino al tavolo del 4 Luglio 2019 noi abbiamo sostenuto in buona fede la scelta dei tavoli di dialogo con l'azienda. Quando tra luglio e Agosto 2019 Asfalti Brianza ha riempito di miasmi  asfissianti le case di Sant'Albino e San Damiano abbiamo convocato due assemblee pubbliche (2/8 e 2/9/2019).  Nonostante il nostro pressante invito nessuno degli esperti che avevano  animato i tavoli, proposto modifiche impiantistiche e scelto i tecnici si è presentato. Per inciso tra le carte cui abbiamo avuto accesso non ci risulta al momento alcun curriculum né lettere d'incarico che possano suffragare il ruolo di indirizzo assunto ai tavoli da queste persone. All'esplodere dell'inquinamento ci siamo interrogati e abbiamo in pochi  minuti letto abbondante materiale sui precorsi della proprietà di Asfalti Brianza. Per cui vorremmo chiarire che quello che oggi si sta battendo per fare chiarezza sulla questione Asfalti Brianza è IL COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO E SAN DAMIANO CHE HA QUESTA CONFIGURAZIONE DA UNA DECINA D'ANNI. Nessun altro può decidere chi sono i membri e gli eventuali rappresentanti del Comitato sui tavoli. 

Fatta questa ennesima precisazione diciamo che la maggioranza ha denunciato la richiesta di uno specifco consiglio comunale come una pretesa violazione della democrazia, arroccandosi a difesa del presidente Borgonovo il quale si è sentito ( a torto) vittima di un processo (vedi 11:17).
Zaninelli ha osservato che di AB si è parlato anche troppo (11:24  e poi 11:29). Sipione, forse infastidita da qualche brusio del pubblico ha osservato (un invito?) che oggi il consiglio comunale si può vedere comodamente sul divano.
Evidentemente non solo nel pubblico (a volte giustificabile nelle sue intemperanze per anni e anni di disagi e delusioni) c'è poca dimestichezza con i metodi di una autentica democrazia.
In compenso la maggioranza ha sventolato lo specchietto per le allodole di una futura assemblea pubblica (peraltro già promessa da tempo e mai realizzata) in cui chiamare "il popolo"  (ignaro delle carte e facilmente cammellabile) ad assolvere l'eventuale Barabba di turno e a crocifiggere quanti da anni stanno combattendo inquinamento e malaffare connesso.

CQSASD




c'eravamo anche noi