martedì 19 maggio 2020

I TRE SINDACI (AGRATE, BRUGHERIO E MONZA) ALZANO LA VOCE MA IL SINDACO DI CONCOREZZO NON FIRMA

Il sindaco Capitanio non firma la lettera; definisce ridicole le osservazioni de La Rondine (che poi sono le nostre e quelle dei tre sindaci). E sembra dare per scontato che anche questa estate Asfalti Brianza continuerà la produzione. Può ringraziare chi ha imposto delle limitazioni illiberali al diritto di manifestare. Ma qualcosa faremo perché il tempo della pazienza è ormai ampiamente finito.

I sindaci di Agrate, Brugherio e Monza scrivono alle autorità e agli organi istituzionali per chiedere chiarimenti sui molti punti oscuri della vicenda Asfalti Brianza. Il sindaco Capitanio di Concorezzo invece non firma. Come sindaco del comune su cui insiste l'azienda Capitanio potrebbe in qualsiasi istante firmare un'ordinanza di chiusura o almeno di sospensione temporanea delle attività. Tanto è vero che ha recentemente annunciato la prossima delocalizzazione de "Il platano fritto",  piccola friggitoria situata a Rancate. Del resto non gli risulterà così complicato far sloggiare una piccola attività, gestita oltretutto da immigrati. Più complesso avere a che fare con aziende che vincono importanti appalti pubblici milionari pur avendo da decenni contenziosi aperti con cittadini e Procure. Ma di certo gli abitanti di Rancate sono molto più preoccupati delle emissioni potenzialmente cancerogene di Asfalti Brianza che non delle fastidiose puzze di fritto. Dopo l'inconcludente gestione della giunta precedente (dello stesso colore e con lo stesso Capitanio ben inserito) il nuovo sindaco gestisce la questione ormai da un anno. Ripetutamente parla di un rapporto costante di collaborazione con la Procura che è difficile da comprendere e sostanziare. La Procura svolge indagini riservate di tipo penale per cui non si capisce quale contributo possa chiedere in modo continuativo a un sindaco. Capitanio afferma anche di essere in stretta collaborazione con i tre sindaci ma anche qui non  si capisce in cosa stia collaborando. Di certo non è riuscito a far capire alla Procura che la montagna di fresato va smaltita solo coi camion e non nella produzione per cui non si comprende la ratio che concede, pur in regime di sequestro, una produzione sia pure a regime ridotto.
L'unico atto concreto del sindaco Capitanio è stata un' ordinanza del 13/8/2019. Siccome la Provincia aveva chiesto all'azienda di attendere la propria autorizzazione prima di modificare il bruciatore il sindaco, formalmente per ragioni di salute pubblica, ha imposto all'azienda di sostituire comunque il bruciatore. Nessun cenno ad altre misure di reale contenimento delle emissioni (tipo sostituzione del sistema di filtri ecc.). Risultato fu che nelle settimane successive la cittadinanza ha segnalato un forte  aumento delle emissioni e del loro raggio d'azione. Altro risultato è che da allora l'azienda lavora con un bruciatore nuovo mai autorizzato né messo a regime che secondo noi invalida l'AUA (Autorizzazione unica ambientale) prima vigente. Intanto l'azienda non ha portato avanti le procedure per una nuova AUA ed è in regime di totale irregolarità. Capitanio ha detto che " ha rinunciato" alla nuova AUA per cui si torna al regime prima vigente. Ma si può rinunciare a uno strumento indispensabile di controllo senza alcun tipo di sanzione? E poi il brucatore nuovo invalida l'AUA precedente. Per cui si lavora senza alcun rispetto delle norme.
Anche al tavolo della Prefettura nato a novembre 2019 per mettere finalmente in azione ARPA E ATS in controlli seri e coordinati Capitanio non ha saputo portare la voce di chi diceva che il piano messo in atto (Canister, campionamenti e futura attivazione DGR 3018) era formalmente corretto ma sostanzialmente non funzionante (come dimostra il flop  dei canister di cui tutta la stampa ha parlato).
Insomma a noi sembra che Capitanio prosegua nella linea del "facimmo ammuina", diamoci l'aria di darci da fare senza però mirare ad alcuna reale soluzione. Linea che il comune di Concorezzo segue almeno dal 2017 con la organizzazione di inconcludenti tavoli di concertazione con un'azienda sempre inadempiente in cui sono stati messi in campo progetti di modifiche impiantistiche suggerite da un sedicente comitato ambientalista e da tecnici da esso cooptati. Il tutto senza alcun atto formale di valutazione dei curricula e senza alcuna lettera d'incarico. Personaggi scomparsi dalla scena appena il "loro" nuovo bruciatore ha iniziato addirittura a peggiorare la situazione.
L'unica  nuova proposta uscita recentemente dall'entourage di Capitanio (dalla Lega di Concorezzo) è stata quella di spostare la produzione di notte, cosa che è già in  atto fin dalla ripresa (?!).
A questo punto Capitanio ha nelle sue mani il destino di migliaia di persone ma anche e soprattutto la propria reputazione.

CQSA