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La Commissione consiliare del 10/2/2020 aveva
già deciso che il Sindaco di Monza chiedesse di partecipare al Tavolo organizzato
a novembre 2019 dalla Prefettura. Chiediamo che d’ora in poi il Sindaco di
Monza partecipi assieme anche ai sindaci di Agrate e Brugherio al tavolo della
Prefettura ma anche a quelli della Provincia. Chiediamo che il Sindaco si adoperi
perché anche il nostro Comitato presenzi ai tavoli come rappresentante dei
cittadini più colpiti dall’inquinamento. Dopo l’accesso agli atti il nostro
Comitato ha informazioni importanti da condividere con le autorità
istituzionali.
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Chiedere che la Giunta di Monza si esprima in
modo fermo contro la vergognosa lettera con cui Asfalti Brianza ha comunicato
di non voler più ottemperare al piano di smaltimento dei rifiuti (gestione
illegale, come accertato dalla Procura ) imposto dal Tavolo della Prefettura. Fare
in modo che non sia consentito ad Asfalti Brianza di chiedere una nuova AUA per
modifica non sostanziale. Con tale autorizzazione Asfalti Brianza mira a utilizzare
la montagna di fresato nella produzione. Cosa che, come da relazione ARPA del settembre
2019, ha già fatto, violando l’AUA e ogni normativa. Oltretutto di tale
materiale la stessa relazione ARPA dice che non è stata prodotta alcuna
documentazione per cui potrebbe trattarsi di rifiuti ancor più pericolosi. Tra
le altre cose il fresato alcuni anni fa conteneva catrame e non bitume con un
potere inquinante assai maggiore.
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Non si può delegare la presenza ai tavoli e la
relativa comunicazione al solo sindaco di Concorezzo che, ricordiamo, con vari
incarichi è in giunta da più di dieci anni, per molti dei quali la vicenda Asfalti Brianza si è trascinata in improduttive concertazioni con l'azienda.
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A parte le responsabilità del passato
(sopralluoghi ad impianto fermo; centraline metereologiche ARPA, indispensabili
per la valutazione delle scie dell’inquinamento, non funzionanti dal 2013; la
centralina più vicina, quella di Agrate, non funziona dal 2016, anno dell’AUA
di AB ma anche anno in cui si sono intensificate emissioni e proteste dei
cittadini) le valutazioni di ARPA promosse dal tavolo prefettizio non potranno dare
risultati probanti perché i campionamenti sono stati concordati con l’azienda e
con impianto che opera al 30%.
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ATS fin dall’inizio dei tavoli promossi dal Comune
di Concorezzo nel 2017 si è limitata ad argomentare che non risultano
segnalazioni di malori da parte di lavoratori di AB, disattendendo completamente
alla responsabilità di tutelare la salute dei cittadini, responsabilità cui era
stata richiamata dalla stessa ARPA che aveva dichiarato che le molestie
olfattive rimandano sempre anche ad approfondimenti sanitari che sono in capo
all’ATS.
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Chiediamo che nelle sedi opportune il Sindaco di
Monza ricordi a Procura, Prefettura e Provincia che dal 13/8/2019 Asfalti Brianza
opera con un bruciatore nuovo che ha prodotto un aumento dell’inquinamento e
dell’area investita. Bruciatore che nessuno ha autorizzato né messo a regime, senza
alcuna valutazione delle emissioni né ulteriori misure di contenimento. Una
situazione che rende non più valida l’AUA vigente e configura gravi
responsabilità per le autorità che non hanno provveduto in alcun modo a tali
controlli indispensabili per legge.
ps : Nonostante produzione ridotta, additivi profumati e finestre ben chiuse le segnalazioni di inquinamento proseguono.
Anche se negli ultimi giorni si avverte meno puzza notturna e in compenso sembra ci sia una certa "riconversione": si vede un lato della montagna che viene rosicchiato e poi macinato (ma perché macinare materiale che va conferito a pagamento in discariche specializzate? E qualcuno sa dove va a finire il materiale rosicchiato visto che non può finire nella produzione ?). E si vedono uscire camion scoperti ma non più fumanti e puzzolenti ma con un materiale macinato e nero. Uno lo abbiamo visto verso la una di notte a Sant'Albino e c'era presente anche il Sindaco Capitanio. Ma quali cave sono aperte all'una di notte? Qualcuno dovrebbe darci qualche risposta anche su questa "nuova gestione" dei rifiuti.
CQSASD