La questione del degrado, del disagio giovanile, dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti stanno diventando una priorità anche in una periferia come la nostra, finora assopita ma anche tendenzialmente meno problematica di altre. Il Covid ha sicuramente accentuato le problematiche dei giovani, specie di quelle fasce che per motivi socioeconomici risentono maggiormente della chiusura delle scuole e delle difficoltà familiari. Recentemente c'è stato un blitz anti droga nell'area vicina a Via Sardegna. Oltre ai vandalismi nell'area giochi alcuni segnalano raid di ragazzi che a tarda ora gettano sassi e persino vetri alle persiane in Via Marco d'Agrate. A Sant'Albino si è costituito un gruppo di Controllo di Vicinato che intende contrastare questi comportamenti. Occorre che le associazioni sportive, le agenzie educative e i cittadini di buona volontà si mettano assieme per costruire con la Consulta delle ipotesi di contrasto.
Ovviamente l'assenza di politiche giovanili per Sant'Albino non è una vicenda imputabile solo all'attuale Giunta. Sono decenni che a Sant'Albino per i giovani non c'è nulla di nulla. Di certo però non basteranno gli interventi repressivi spot cari all'Assessore Arena ad invertire una tendenza pericolosa ma inevitabile.
Occorrono idee, politiche e risorse serie.
CQSASD
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