martedì 27 aprile 2021

ASFALTI BRIANZA VA CHIUSA! IL COMUNE DI CONCOREZZO E LA PROVINCIA DEVONO REVOCARE L'AUA! I SINDACI DI MONZA, BRUGHERIO E AGRATE VANNO COINVOLTI DALLA PREFETTURA!

L'ineffabile Sindaco Capitanio, dopo sei anni di tavoli di concertazione con l'Azienda se ne esce con una nuova sortita delle sue. 

Finalmente dopo sei anni i controlli al camino il 30/6/2020 sono stati fatti (come da noi sempre richiesto) ed hanno evidenziato che le emissioni potenzialmente cancerogene ci sono eccome

Anche ATS ha certificato la gravità della situazione anche per l'area circostante. 

In base a ciò la Procura della Repubblica (che ovviamente indaga su Asfalti Brianza per ipotesi di reato per ora secretate) dopo il già disposto sequestro (tuttora vigente) per illecita gestione di rifiuti a dicembre 2020 decreta ulteriore sequestro per violazione delle norme che regolano le emissioni

Per due fattispecie analoghe un'azienda del Veronese è stata condannata in questi giorni anche a pene detentive (vedi nostro post precedente https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/04/asfalti-brianza-caro-sindaco-capitanio.html ).

Di tutte le altre anomalie non facciamo neppure più l'elenco.

Ricordiamo solo che vige dal 2019 una diffida ATO MB per irregolarità negli scarichi fognari e che a Dicembre 2020 la Provincia ha cancellato Asfalti Brianza dal Registro delle Aziende autorizzate a trattare rifiuti. 

Da documenti apparsi in rete l'azienda avrebbe solo 4 dipendenti e debiti per mancati versamenti dei contributi INPS e INAIL. Quanto al curriculum "professionale" sempre dalla rete raccogliamo un sacco di news non propriamente rassicuranti e ad es. quella per cui nel 2007 la proprietà cui appartiene anche AB è stata colpita da interdittiva antimafia per aver subappaltato a 22 aziende di cui 17 in odore di criminalità organizzata (interdittiva poi ritirata a fronte dell'impegno a rinunciare a tali subappalti).

A fronte di tutto ciò il Sindaco Capitanio, anziché sollecitare la revoca dell' AUA (autorizzazione ormai del tutto disattesa e priva di qualsiasi garanzia per la salute dei cittadini) chiede una nuova verifica dell'aria circostante. Cioè anziché sanzionare l'Azienda per le emissioni nocive  certificate da ARPA e ATS chiede di verificare di nuovo l'aria di un ampio perimetro circostante. Come se si beccassero dalla tua caldaia di casa emissioni pericolose ma l'autorità anziché sanzionarti chiedesse di valutare la situazione dell'aria del tuo quartiere. 

E se poi risultasse che l'aria della nostra zona è talmente inquinata (cosa che tutti sanno; la Pianura Padana è l'area più inquinata d'Europa) da non poter imputare alcun danno specifico ad AB o ad altre fonti cosa ne ricaveremmo? Che infondo un po' di cancro in più o in meno non è poi tanto importante e che le  emissioni di AB, per quanto certificate come nocive da ARPA e ATS si dissolvono in un mare di altri inquinanti per cui "tutti colpevoli nessun colpevole"? 

E perché mai di fronte a tanta illegalità il Sindaco deve promuovere per conto dell'Azienda (????) una nuova richiesta di AUA? L'Azienda non ha già propri dipendenti retribuiti per promuovere le proprie azioni? Di certo Asfalti Brianza ha ottimi legali che, a differenza del nostro Comitato, escluso, sono stati ammessi al tavolo della Prefettura. E allora? 

A questo proposito dall'articolo risulta anche che tutto questo protagonismo (controproducente e non è la prima volta: vedi le sue dannose ordinanze) del Sindaco procede da un invito della Prefettura. Ma anche qui chiediamo: il Prefetto non aveva accordato la partecipazione ai tavoli anche dei Sindaci di Agrate, Brugherio e Monza? Si è tornati a quel (millantato?) rapporto privilegiato fra Prefettura e Sindaco di Concorezzo di cui tanto Capitanio si vantava? Possiamo capire che la Prefettura non reputi necessario incontrare il nostro Comitato, come da noi varie volte richiesto. Ma non crediamo che le cose stiano davvero come suggerisce l'articolo e crediamo che il Prefetto non abbia alcuna intenzione di tener fuori gli altri Sindaci da procedure che riguardano la salute di centinaia di migliaia di cittadini che loro rappresentano.

CQSASD


vedi art. di Prima Monza