lunedì 17 ottobre 2022

A SANT'ALBINO I BUS "PER MONZA" SONO POCHI, I BIGLIETTI REPERIBILI ANCORA MENO...MA LE MULTE FIOCCANO




Riceviamo (e volentieri pubblichiamo) una segnalazione molto condivisibile. E' una situazione frequente e che è costata a parecchi santalbinesi una multa ingiusta.

Come da noi già ampiamente denuciato a Sant'Albino mancano i bus. I collegamenti con Monza (ma noi cosa siamo?!) sono pessimi e nei giorni festivi quasi inesistenti. Per raggiungere coi mezzi pubblici l'Ospedale di Monza (il nostro ospedale) magari per una emergenza sanitaria ci vuole (letteralmente) un'ora. Come non bastasse i biglietti sono spesso introvabili. Un complesso di situazioni vergognose per un'area che si vanta di essere tra le più ricche d'Europa!

CQSASD  


Gentilissimi,


mi chiamo ............... e scrivo per condividere un episodio legato a un’ingiunzione di pagamento di una multa appena ricevuta.

Quattro anni fa, la mattina del 21 maggio 2018 (un lunedì) ho ricevuto una multa su un bus ATM (tratta urbana, linea Z201 dal quartiere Sant’Albino a Monza) perché sprovvisto di biglietto. Dovevo recarmi in stazione FS per prendere un treno e andare a Milano. Quel giorno pioveva, non avevo a disposizione mezzi privati e non potevo andare a piedi a causa del maltempo.

Dato che la mancanza di mezzi privati era stata un imprevisto, il giorno prima (domenica) avevo cercato una soluzione per l’acquisto del biglietto, scoprendo che il sito ATM all’epoca non consentiva l’acquisto via internet del biglietto ordinario urbano. Il sito segnalava l’apertura della tabaccheria sita nella stazione ferroviaria, ma, essendomi recato là, avevo constatato che la stessa era chiusa. Dopo aver cercato altri bar tabacchi in zona, chiusi anch’essi, ero tornato a casa.

Il giorno dopo, 21 maggio 2018, al mattino, mi ero recato al tabacchino in fondo a via Marco d’Agrate (Monza) cercando un biglietto. All’epoca abitavo in via Marco d’Agrate, quindi partivo dal capolinea dello Z201. In tabaccheria, come spesso accade nel quartiere Sant’Albino, non c’erano biglietti; i gestori mi avevano detto che, dato che poche persone prendono il bus e loro devono pagare in anticipo per la ricezione dei biglietti, la scorta che tenevano era risicata (nell’ordine dei 10-20 biglietti).

Ero quindi salito sul bus spiegando la situazione all'autista e contando, in caso di un incontro con i controllori, di spiegar loro la situazione. Sul bus, infatti, all’epoca non era possibile acquistare biglietti con maggiorazione. I controllori, caso vuole, erano saliti alla fermata di via Ferrari verso l’angolo con viale Ugo Foscolo. Mi ero autodenunciato, raccontando della ricerca di un biglietto e sollevando la problematica del non avere un punto di distribuzione biglietti affidabile al capolinea di quel servizio. I controllori, pur dichiarando di conoscere la situazione, mi avevano fatto una multa di 130 Euro.

Arrabbiato, non ho pagato la multa (che non ho più con me) perché sentivo che quello che era accaduto era un’ingiustizia. Decidere di non rispettare una regola, infatti, è un conto, ma dover pagare una multa perché non è possibile accedere pienamente al godimento regolare di un servizio è un altro conto.

Sono consapevole che quattro anni fa avrei dovuto muovermi diversamente, magari segnalando la questione ad ATM, ma non lo feci. Ad ogni modo, mi trovo costretto a pagare una multa per una situazione che non ho provocato io. Questo episodio mette in luce, a parer mio, un vulnus nell’accesso dei cittadini di Monza al pieno godimento dei servizi pubblici, servizi sui quali paghiamo tasse.

Scrivo a voi perché credo che un episodio come questo debba essere reso pubblico ed essere usato per lanciare una riflessione franca e aperta sullo stato in cui versano alcuni quartieri che, sebbene vicinissimi al centro, sono trattati come fossero una periferia lontana dalle istituzioni pubbliche.

Ringraziando per l’attenzione, e sperando in una risposta, porgo i miei più

Cordiali saluti

Lettera firmata