domenica 9 luglio 2023

SINTESI INCONTRO A SANT'ALBINO CON ASSESSORE ALL’ URBANISTICA MARCO LAMPERTI (4/7/2023)

 Assente per sopraggiunti impegni istituzionali l’assessore all’ambiente Giada Turato, il titolare delle deleghe a urbanistica e lavori pubblici Marco Lamperti ha comunicato che lo scorso 26 maggio è stata ufficialmente sottoscritta da amministrazione comunale ed Elesa la convenzione che consentirà di dare il via al piano attuativo di espansione della sede produttiva dell’azienda. La convenzione, come noto, prevede la realizzazione di un nuovo capannone industriale di 15mila mq su terreno agricolo lungo via Adda, a ridosso dell’attuale sede, con nuovi 100 posti di lavoro annunciati, e interventi di compensazione ambientale pari a circa 900mila € da effettuare nel quartiere Sant’Albino.

Elesa, ha informato ancora l’assessore, ha già depositato le richieste per procedere all’edificazione della nuova struttura; i lavori sono già prossimi alla partenza. Per quanto riguarda le opere di compensazione ambientale, l’azienda ha comunicato di non essere riuscita a concludere l’acquisto di aree verdi del quartiere da consegnare al Comune, a quanto riferito per l’indisponibilità dei proprietari a cederli.  Per questa ragione, gli oneri saranno a questo punto monetizzati. Elesa realizzerà direttamente le opere di compensazione. L’elenco di queste opere sarà formalmente indicato ad Elesa dall’Amministrazione Comunale, d’intesa con la Consulta di quartiere che ha presentato all’assessore un dossier discusso tra i cittadini attivi del quartiere S.Albino con numerose proposte. Tra le richieste: nuovi filari di alberature, la realizzazione di una seconda area cani, il prosieguo della pista ciclabile fino al Malcantone, l’esproprio di alcune aree.

Per ora l’unica certezza è la realizzazione di una pista ciclabile a servizio del nuovo insediamento con ingresso da via Adda, il cui percorso però - chiede la Consulta - dovrà essere ulteriormente esteso fino a connettere via Adda direttamente con il centro natatorio e le (ultime) aree verdi circostanti.

La Consulta ha inviato il pacchetto di proposte agli assessori all’Urbanistica e all’Ambiente, con l’obiettivo di giungere al più presto alla scelta delle opere da realizzare. Ha richiesto all’Assessore Lamperti, il quale ha dato la sua disponibilità, di avere una persona di riferimento che venga individuato dagli uffici comunali competenti per poter fare una stima adeguata delle nostre proposte, venire in quartiere per vedere le aree individuate e valutare le soluzioni proposte, accompagnato da alcuni volontari della Consulta. In questo modo riteniamo possa essere svolto un lavoro di analisi di quanto proposto, nell’ottica di procedere, subito al rientro della pausa estiva, con i relativi lavori.

L’Assessore sarà nuovamente da noi insieme all’Assessora Turato a settembre per dare evidenza di quanto accolto rispetto alle nostre proposte.

DA ECOMOSTRO A ECOBEFFA?

Si è inoltre aperto un giallo sull’Ecomostro, il capannone ex APA alle spalle del Parco Giochi di via Guardini, da anni abbandonato e oggetto di un fallimento, acquistato nelle scorse settimane all’asta giudiziaria da un imprenditore. Secondo l’acquirente, riferisce sempre Lamperti, nell’atto di assegnazione dell’immobile da parte del Tribunale non vi sarebbero contenuti gli obblighi di cessione al comune di Monza di alcune aree verdi intorno al capannone, vincoli previsti da una vecchia convenzione sottoscritta dall’allora proprietario con il Municipio. Sarebbe una vera beffa: il Comune avrebbe dovuto entrar in possesso di quei terreni da oltre 10 anni e oggi quelle aree sono indispensabili per migliorare le connessioni verdi all’interno del quartiere e completare la realizzazione del tracciato ciclo-pedonali previsto anche dal bici-plan comunale. Nemmeno l’ufficio patrimonio del Comune fino ad oggi - ha aggiunto Lamperti - è riuscito a venire a capo della questione. La Consulta ha consegnato a Lamperti il documento allegato agli atti dell’asta che, a nostro parere, conferma l’esistenza di questi obblighi di cessione in carico al nuovo proprietario, con tutti gli estremi. Il documento in questione è pubblico e si può leggere a questo link.

L’assessore si è impegnato a compiere un’ulteriore verifica della situazione e convocherà i rappresentanti della Consulta per riferirne l’esito.

3 NUOVI SUPERMERCATI

Altre pessime notizie riguardano la prossima realizzazione e apertura di nuovi supermercati di media dimensione a ridosso del quartiere, provvedimenti ai quali l’amministrazione comunale - ha dichiarato Lamperti - non ha potuto opporsi perché autorizzabili dall’attuale PGT. Uno di questi aprirà lungo via Foscolo, in un’area dismessa a ridosso di una delle imprese di produzione di lapidei cimiteriali (dove prima c’era la LIDL), gli altri due nell’area ex Fiera/ex tamponi - alienata dalla precedente amministrazione - a ridosso della rotonda dello stadio (mercato del fresco + LIDL).  Si cercherà di utilizzare gli oneri per migliorare la viabilità intorno alle zone interessate dagli interventi: magra consolazione.

Si procederà anche alla verifica della notizia riguardante la possibile avvenuta alienazione - da parte di NET/ATM - dell’ex deposito autobus di via Pompei, pagato dai cittadini monzesi, mai entrato in funzione e dimenticato: un’area di 35mila metri con un immobile di tre piani a sua volta abbandonato, prima ancora di ospitare gli uffici locali dell’azienda di trasporti pubblici. Il rischio è che il nuovo acquirente sia intenzionato a trasformare l’area in un capannone produttivo.

ATTENZIONE ALLA QUALITÀ DEI LAVORI SUL PONTE CICLOPEDONALE

A seguito di sopralluoghi effettuati sia da alcuni cittadini del quartiere che dall’assessore, saranno ulteriormente verificate dagli uffici comunali la qualità degli interventi e la sicurezza dei lavori in corso (tenuta palizzata in legno, pali tondini scoperti, ricambi, rifiuti da lavorazione ecc)