2025/11/20

ALLARMI SULLA DELINQUENZA GIOVANILE MA NESSUNA POLITICA SERIA (ALMENO PER S. ALBINO) PER GIOVANI E ANZIANI

Fioccano articoli, video, notiziari ecc. che lanciano news quotidiane sulla delinquenza giovanile, il vandalismo, la diffusione di droga. Il taglio è solitamente allarmistico e le soluzioni proposte sono essenzialmente di tipo repressivo. Ad agitare questi spettri sono soprattutto le forze politiche al governo che in compenso nulla fanno per una vera soluzione. Ma questo approccio superficiale è ampiamente condiviso anche al di fuori delle forze di governo. 

Purtroppo nessuno ascolta gli appelli che da decenni provengono da chi lavora su questi fronti ed ha la preparazione culturale e professionale per proporre percorsi seri per la prevenzione e la presa in carico di queste problematiche. Tutti costoro sottolineano con forza la necessità e l'importanza di presidi educativi territoriali per i giovani e di luoghi di socializzazione per tutti, con un'attenzione particolare agli anziani.

Per quanto riguarda i giovani, è cruciale sviluppare politiche giovanili che promuovano centri di aggregazione e spazi educativi non solo scolastici, in cui i ragazzi possano trascorrere il tempo libero in attività educative e ricreative. Questi presidi territoriali aiutano a combattere la povertà educativa, favoriscono la socializzazione e contribuiscono allo sviluppo di capacità sociali, partecipative e di inserimento nella comunità. Occorre la responsabilità condivisa di famiglie, territorio e soprattutto delle istituzioni per promuovere e sostenere questi spazi che possono favorire comunità più inclusive e consapevoli.

Per gli anziani, la socializzazione è una vera e propria "terapia di benessere", essenziale per la salute mentale e fisica. Attività di gruppo come laboratori creativi, ginnastica dolce, eventi sociali e iniziative intergenerazionali sono strumenti fondamentali per mantenere vivi i legami sociali e prevenire la solitudine, facilitando un senso di appartenenza e inclusione. 

A S. Albino probabilmente sarebbe già straordinario che il nostro centro civico potesse divenire uno spazio in cui ogni giorno ci si possa incontrare a bere un caffè, giocare a carte, sferruzzare, chiacchierare e leggere il giornale. E che per qualche ora al giorno educatori preparati potessero far fare i compiti ai bambini che spesso hanno entrambi i genitori al lavoro. Ma di  tutto ciò, finora, nonostante le promesse elettorali, non abbiamo visto praTicamente nulla. 

Finora l'antico tessuto "di paese" ha mantenuto qualche relazione. Ma il prossimo futuro è quello delle (peggiori) periferie milanesi.

FINALMENTE TORNA L' ACQUA ALLE FAMIGLIE DI VIA S.ALBINO 29 (LATO BRUGHERIO)

Cominciamo con la buona notizia. Grazie anche alla nostra mobilitazione come Comitato S.Albino S.Damiano, a quella di altri attivisti del quartiere e di altre associazioni a partire dalla San Vincenzo, dopo quasi due mesi di interruzione imposta da Brianzacque per una pesante morosità accumulata, l’acqua è tornata a sgorgare dai rubinetti degli inquilini dell’immobile di via Sant’Albino 29 (lato Brugherio). Per le famiglie coinvolte, quasi tutte migranti e con bambini piccoli, significa evitare finalmente l’umiliante ed estenuante pellegrinaggio quotidiano con la taniche tra le fontanelle della zona, potersi lavare, avere il riscaldamento. Il ritorno ad una vita civile nel 2025 nella Brianza ai vertici delle classifiche sulla qualità della vita. 

Determinante, insieme al faro che abbiamo acceso sulla vicenda, anche l’azione dell’amministrazione comunale di Brugherio e di Brianzacque che ha accettato almeno per l’intero inverno di riaprire il contatore in attesa di un chiarimento sul debito accumulato per il mancato pagamento delle bollette dell’acqua dalla proprietà dello stabile - si parla di almeno 40/45mila € - e su chi e come dovrà saldarlo. 

Restano ancora tutti da verificare molti aspetti della vicenda, a partire da un check-up sulla regolarità di tutti i contratti di affitto dei vari appartamenti, come sono stati spesi dai proprietari (che ancora sono irreperibili) i soldi incassati dagli inquilini, se e come dovranno ripagare gli arretrati gli affittuari - molti monoreddito - che sostengono di aver già versato nelle mani dei proprietari le spese richieste a suo tempo. 

Su questi aspetti risulta che anche la Polizia Locale di Brugherio voglia vederci chiaro. Continueremo a monitorare la situazione in attesa che si dipani la vicenda. Per il 13 dicembre, la vicecoordinatrice della Consulta di quartiere Desiree Rivolta ha lanciato un appello per la raccolta di sostegni (kit pulizia, alimenti…) per le famiglie dell’immobile in difficolta. Torneremo sul tema con maggiori particolari.

Ringraziamo i giornalisti che si sono occupati del caso, a partire da Paolo Cova e dal Giornale di Monza.