mercoledì 26 febbraio 2020

ASFALTI BRIANZA - I NASI ELETTRONICI FANNO FLOP (COME AVEVAMO AMPIAMENTE PREVISTO)

Una delle caratteristiche comuni alle varie istituzioni è la difficoltà di ascoltare i  cittadini. Lo abbiamo sperimentato a proposito della famigerata "rotonda a fagiolo"; lo verifichiamo di nuovo a proposito di Asfalti Brianza. Da  mesi ripetiamo che il piano dei controlli non funziona. Lo si capisce bene dalla mappa prodotta dagli amici del "La Rodine" di Concorezzo che compara le segnalazioni estive e quelle del periodo di campionamento attuale (vedi sotto).
Tale pano  rischia di produrre risultati privi di validità ma che ci condanneranno comunque al silenzio.
Oggi la produzione è "ridotta e sperimentale" ( e qualcuno dovrebbe spiegarci la "ratio" di tale riapertura). Le fiestre sono chiuse. L'inquinamento diffuso da auto e riscaldamenti è altissimo. L''Azienda sa di essere ipercontrollata e di dover utilizzare solo materie prime cerificate. I controllori attuali (salvo il Prefetto) sono gli stessi che dal 2014 ad oggi non hanno saputo mettere in campo una seria collaborazione e che per primi sarebbero chiamati sul banco degli imputati qualora emergessero seri  rischi per la salute. L'azienda continua impunemente a disattendere impegni e scadenze.
Eppure anche in questo contesto si potrebbe fare una cosa semplice, puntuale e finalmente inquivocabile: chiedere a un'istituzione  super partes come il NOE dei Carabinieri di  supervisionare controlli delle emissioni NEL CAMINO CON IMPIANTO A MASSIMO REGIME. Cosa fatta con successo in Lazio per un impianto analogo.

CQSASD



da Il Giornale di Vimercate