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mercoledì 2 novembre 2016

PROSSIMI INCONTRI DI CONSULTA (9/11) E COMITATO (7/11/16)

Ciao a tutti


MERCOLEDI' 9/11 si terrà al Centro civico l'incontro con l'assessore Colombo sulla questione capannone industriale vicino alla piscina.
Sarà molto importante essere presenti in buon numero, in particolare chi abita vicino al centro natatorio, che si ritroverà un nuovo "ecomostro" vicino alle case. Per cui passate parola! 
Inoltre entro il 14/11 dovremo presentare le nostre osservazioni alla Variante al PGT adottata a luglio, di cui Paola Sacconi ha preparato i testi, che trovate sotto per eventuali proposte di modifica (da inviare entro sabato 5).

Quindi

LUNEDI' 7/11  IL COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO SI TROVERA' ALLO SPI DI VIA MAMELI PER PREPARARE L'INCONTRO DI MERCOLEDI' 9/11 E FIRMARE LE OSSERVAZIONI

Osservazioni sull'ex parco del Riciclo
 

Comune di Monza
Settore Governo del Territorio e SUAP
Servizio Piani Urbanistici – SIT
Piazza Trento e Trieste
20900 MONZA

Osservazione alla Variante al Piano di Governo del Territorio adottata con Del. C.C. n.53/2016
I sottoscritti cittadini di Monza, attivo nel Comitato di quartiere di S.Albino iscritto alla Consulta di quartiere, presa visione della Variante Generale del PGT, di cui alla Deliberazione di Consiglio Comunale n. 53 del 7 luglio 2016, PRESENTANO in data odierna e ai sensi dell'art. 13 della Legge Regionale 12/05 e s.m.i. la seguente
OSSERVAZIONE
Benché la previsione iniziale del cosiddetto Parco del riciclo (AcT.6) tra Sant’Albino e San Donato sia stata stralciata nella versione adottata del PGT, essa non è stata sostituita con una previsione di riqualificazione paesaggistica dell’intera zona.
Per quanto riguarda la porzione a nord del viale delle Industrie la proposta è fortemente peggiorativa del PGT 2007 (si veda Ambito 65 – Parco delle cave), sia dal punto di vista territoriale e ambientale (Parchi di cornice) sia  dal punto di vista delle funzioni insediabili (produttive e terziarie).
Per quanto riguarda la porzione a sud del viale delle Industrie si è praticamente confermato quello che c’è, assegnando una destinazione produttiva (legata al ciclo dei rifiuti) alle aree degradate e lasciando agricole (ma senza nessuna particolare tutela) quelle integre.
Si ritiene invece importante assegnare all’intero comparto territoriale (ex AcT.6) finalità del tutto diverse: la previsione di un Parco agricolo periurbano nel quale le consistenti aree agricole qui ancora presenti siano effettivamente salvaguardate e le restanti aree sottoposte a riqualificazione ambientale.
Si chiede pertanto:

1. Di mantenere, per la porzione a nord del viale delle Industrie, la perimetrazione e le funzioni previste dall’Ambito 65 del PGT 2007 (con l’esclusione delle funzioni ricettive), inserendo tale nuovo Ambito per servizi nell’elaborato DP.sat con il n. 42, nonché negli altri elaborati del PGT.

2. Di prevedere, per la porzione a sud del viale delle Industrie:

a) l’inserimento delle aree destinate a verde agricolo (aree E) nella tav. DP01a tra quelle per le quali è richiesta alla Provincia la classificazione come “Ambiti agricoli di interesse strategico” (AAS) del PTCP vigente;

b) la riclassificazione delle aree “D2 perimetrate” in “D2 di riordino urbano ed ambientale”;

c) la riclassificazione delle aree “D2 di riordino urbano ed ambientale” in VRA  (aree di valorizzazione e riqualificazione ambientale).

3. Che tutte le aree poste all’interno della suddetta perimetrazione (ex AcT.6) vengano ricomprese nella “Rete ecologica comunale” (tav. PS_03). 

Monza, 7 novembre 2016

domenica 9 ottobre 2016

STRABISMO DELLA GIUNTA? COLATA DI CEMENTO SU AREA VERDE A S. ALBINO



Breve sintesi per i non tecnici 
Il 30/6/2016, mentre in Consiglio Comunale si discuteva del nuovo PGT (entrato poi in vigore 7 giorni dopo, il 7 luglio 2016) la Giunta comunale ha approvato un’altra bella colata di cemento nella zona industriale a nord di S. Albino. O meglio: Situato in parte nella zona industriale ma soprattutto all’interno della zona che il nuovo PGT partorito dalla stessa Giunta destina a verde.


Confidiamo in un infortunio in buona fede.
Ciò detto pensiamo che per correggere sviste ed errori non sia mai troppo tardi. Onde evitare proteste e contenziosi ci sono ampi margini per un aggiustamento della proposta urbanistica e progettuale (per esempio procedendo all’unificazione dei lotti F2 ed F3, allo slittamento dei corpi di fabbrica verso nord e delle superfici a standard verso sud).
Chiediamo per questo che l’amministrazione comunale si confronti urgentemente con i cittadini di Sant’Albino in un incontro con la Consulta e con le associazioni che ne fanno parte.







Il comunicato del Comitato di quartiere S.Albino
Il 30 giugno 2016, nel pieno della discussione in Consiglio Comunale sulla variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT) e ad una settimana dalla sua adozione (7 luglio), la giunta approva lo schema di convenzione urbanistica del lotto F3 del Piano Particolareggiato Pompei Ercolano della “Soc. Imm. Bavaria ’79 s.r.l.”, presentato in data 8 giugno 2016 (solo 22 giorni prima, con discussione sul Pgt in corso) per la costruzione di un capannone industriale (progetto del 2012 dello studio Architettura Battistoni Associati) a poche decine di metri dal centro natatorio Pia Grande.
Il nuovo Pgt prevede, come peraltro da anni richiesto dai cittadini e dalla Consulta del quartiere Sant’Albino, una fascia di rispetto a verde tra zona industriale e quartiere, individuata nel Documento di Piano come “rete della naturalità diffusa”, che un emendamento presentato dal segretario del PD Alberto Pilotto in Consiglio Comunale e fatto proprio dalla stessa giunta, rende prescrittiva.

Ma  a volte la mano destra non sa cosa fa la sinistra. Così negli stessi giorni e con una tempistica singolare , la stessa giunta approva la suddetta convenzione ed il relativo  progetto che fa ricadere la costruzione del capannone industriale in buona parte all’interno della fascia di rispetto, sulla base del planivolumetrico del vecchio Piano Particolareggiato, che invece nel nuovo Pgt non viene riconfermato.




La linea verde indica il margine al di sotto del quale è prevista dal Pgt adottato la fascia a verde di rispetto verso il quartiere S.Albino


Confidiamo in un infortunio in buona fede.
Ciò detto pensiamo che per correggere sviste ed errori non sia mai troppo tardi. Onde evitare proteste e contenziosi ci sono ampi margini per un aggiustamento della proposta urbanistica e progettuale (per esempio procedendo all’unificazione dei lotti F2 ed F3, allo slittamento dei corpi di fabbrica verso nord e delle superfici a standard verso sud).
Chiediamo per questo che l’amministrazione comunale si confronti urgentemente con i cittadini di Sant’Albino in un incontro con la Consulta e con le associazioni che ne fanno parte.

Comitato quartiere Sant’Albino

Post scriptum:   Resta un dubbio. Il Piano Particolareggiato, approvato il 29 giugno 2006, in dieci anni è rimasto il gran parte inattuato; circa 200.000 mq di terreni liberi e coltivati potevano essere restituiti alla loro destinazione originaria, quella agricola; il capannone che incombe sull’unico parchetto giochi di Sant’Albino, ormai conosciuto in quartiere come “ecomostro”, è a tutt’oggi semivuoto e rischia di diventare un’area dismessa ancora prima di diventare produttiva; invece di prendere atto di questa realtà l’attuale amministrazione comunale persevera nell’errore ed anzi lo appesantisce, riproponendo su queste aree una miriade di Piani attuativi produttivi con il nuovo Pgt. Cui prodest?