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mercoledì 7 luglio 2021

Viale industrie - L' amministrazione di Monza intervenga! Incendi ripetuti alla discarica abusiva a ridosso delle case di San Damiano - fumo, pantegane e materiali inquinanti.

Nelle notti scorse abbiamo registrato il terzo grosso incendio in pochi mesi in Viale Industrie vicino a CEM e alle case di San Damiano. Non sono incendi casuali né dovuti ad autocombustione. Da lungo tempo i cittadini segnalano in un corridoio fra CEM e Piattaforma Ecologica di Monza un via vai serale di camioncini che scaricano materiali di ogni genere: macerie, mobili, cavi di plastica svuotati dal rame evidentemente già estratto ma anche materiali di dubbia origine e sostanza. Quando il quantitativo è eccessivo scoppiano incendi notturni

Di certo in questo mare di rifiuti proliferano pantegane che si spingono fino alle case alla ricerca di cibo.

Si tratta di una situazione di illegalità e inquinamento  che va avanti da tempo. Già ad aprile ci eravamo fatti portavoce della denuncia dei cittadini  (vedi in proposito: https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/monza-i-rifiuti-di-confine-che-resistono-e-si-accumulano-pantegane-quasi-a-ri_1392021_11/)

Ora i cittadini di San Damiano chiedono all'Amministrazione di Monza (diretta responsabile) e a quella di Brugherio (a loro tutela) di intervenire per porre fine a questa vergogna!


CQSASD


Basta degrado in Viale Industrie. Occorre una vera riqualificazione.















https://primamonza.it/cronaca/incendio-accanto-alla-piattaforma-ecologica-vigili-del-fuoco-in-azione/


https://www.mbnews.it/2021/07/incendio-a-monza-rifiuti/


https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/incendio-campo-a-nova-milanese-e-di-rifiuti-a-monza-doppio-intervento-nessun-f_1400952_11/

venerdì 4 dicembre 2020

CEM DI VIALE INDISTRIE - IL VICESINDACO VILLA IERI SERA HA PROMESSO DISDETTA DELL' AFFITTO ENTRO IL 31/12/2020 - COMUNICATO DEL CENTROSINISTRA

Durante la Consulta di Sant'Albino di ieri sera (3/12/2020) il Vicesindaco Villa ha garantito che entro il 31/12/2020 il funzionario competente firmerà la disdetta dell'affitto alla CEM.

Senza tale disdetta questa azienda autorizzata in modo illecito proseguirebbe la sua attività per altri 9 anni!

Intanto le forze del Centrosinistra monzese avevano emesso questo Comunicato.


 

Comunicato congiunto delle forze di centro-sinistra sulla questione CEM.

L'immagine può contenere: il seguente testo "Comunicato Stampa CENTRO ECOLOGICO MONZESE: IN GIOCO LA SALUTE DEI CITTADINI. AMMINISTRAZIONE FACCIA CHIAREZZA MONZA TaLIaVIVa MONZA PD to/Democraio MONZA AZIONE MonzaX EUROPA BRIANZA Scanagatti MonzAttiva MonzA Sindaco"


La contraddizione – l'ennesima – di questa amministrazione grava direttamente sulla pelle e sulla salute dei cittadini monzesi, in particolare dei residenti dei quartieri Sant'Albino e San Damiano.
Sulla questione CEM, il Centro Ecologico Monzese di viale delle Industrie, chiediamo chiarezza e non la solita indecisione.
🔴 La situazione:
Il prossimo 31 dicembre scade il contratto d'affitto sull'area di proprietà comunale che ospita il Centro Ecologico. Se il contratto non verrà disdetto dall'amministrazione scatterà un rinnovo automatico per altri 9 anni. Perché l'amministrazione dovrebbe disdire il contratto? Perché è a scapito del PGT, che destina l'area “a verde”, e anche di una mozione votata da tutto il Consiglio Comunale in data ottobre 2019 che impegnava la giunta, citiamo testualmente “a inviare a CEM, con lettera raccomandata A.R. o P.E.C., regolare disdetta del contratto di locazione dell’area sita in viale delle Industrie almeno 12 mesi prima della scadenza del contratto di locazione e dunque in data antecedente il 31/12/2020”.
🔴 Cosa sta facendo l'amministrazione:
In questi mesi il sindaco Allevi e il vicesindaco Villa hanno deciso di non dare informazioni, rispondere a domande oppure rendere pubblici i documenti sulla questione CEM, né ai cittadini né al consiglio comunale che attraverso il Partito Democratico ha presentato interrogazioni rimaste inascoltate.
Al contrario.
In data 30 luglio il vicesindaco Villa ha espresso, in sede di conferenza dei servizi, parere favorevole alle richieste avanzate da CEM relative alla modifica del provvedimento autorizzativo.
Sempre Allevi e la sua Giunta non chiariscono in base a quale provvedimento autorizzativo sono avvenuti i recenti interventi di edificazione e recinzione realizzati nell'area, nonché la conformità degli stessi interventi rispetto al PGT vigente.
Nel frattempo i cittadini chiedono a gran voce di mettere la parola fine a un disagio che dura ormai da 7 anni.
Chiediamo quindi al sindaco Allevi e al vicesindaco Villa di inviare immediatamente la lettera di disdetta a CEM, rispettando la delibera del Consiglio Comunale e la volontà dei cittadini scongiurando una proroga di altri 9 anni e di rispondere nel merito, fornire i documenti e ascoltare i cittadini e le controparti politiche.

giovedì 26 novembre 2020

26-11-2020 - DISDETTA DELL' AFFITTO ALLA CEM DI VIALE INDUSTRIE - ANCHE NEL COSIGLIO COMUNALE DI QUESTA SERA NESSUNA RISPOSTA DELLA GIUNTA

Da qualche mese la pratica giace in qualche cassetto e le varie interrogazioni non ricevono risposte. La Consulta di Sant'Albino il 20/11/2020 ha inviato al Sindaco Allevi la mail che trovate sotto. Sappiamo solo che l'Assessore Arbizzoni l'ha inoltrata all'assessore competente.  

ANCHE NEL COSIGLIO COMUNALE DI OGGI (26/11/2020) LA GIUNTA NON HA DATO ALCUNA RISPOSTA. 

Ci avviamo a passi da gigante verso altri 9 anni di conferma dell'affitto ad un insediamento che lo stesso Comune di Monza ha dichiarato illegale e per il quale il Consiglio comunale all'unanimità ha decretato il mancato rinnovo. Come commentare?

CQSASD  


Alla cortese attenzione  del Sindaco Dario Allevi, del Vicesindaco Simone Villa e della Giunta.


La Consulta di Sant'Albino, riunita il 19/11/2020, segnala la preoccupante situazione riguardante l'impianto CEM per rifiuti speciali di Viale Industrie e chiede un tempestivo intervento delle Autorità comunali. Già il 15/10/2020 il Consiglio comunale di Monza ha decretato all'unanimità il mancato rinnovo dell'affitto alla Ditta suddetta. Tale passo deve trovare assolutamente una effettiva traduzione in pratica entro il 31/12/2020 pena il rinnovo automatico per altri 9 anni di tale concessione avvenuta in modo manifestamente illegittimo, come accertato dalla stessa Amministrazione monzese. 
Ci appelliamo a Voi perché la disdetta dell'affitto avvenga in tempo utile.

Grazie dell'attenzione 

La Consulta di Sant'Albino 

martedì 17 novembre 2020

PER SANT’ALBINO E SAN DAMIANO SI PROFILANO ALL’ORIZZONTE DUE PACCHI DI NATALE PIENI DI...INQUINAMENTO

 
















 

Sono sempre più numerosi gli studi che ipotizzano possibili interrelazioni fra inquinamento e diffusione del COVID 19. E’ ormai certo comunque che l’inquinamento contribuisce a rendere più pesanti i sintomi del contagio (vedi:

https://altreconomia.it/inquinamento-atmosferico-covid19/). E’ poi di questi giorni la classifica di Legambiente che vede Monza scendere sempre più in basso rispetto alla qualità dell’aria e della vita. 

Il COVID sta anche diventando causa ed alibi per una serie di rinvii e mancate decisioni da parte delle Istituzioni pubbliche. Le festività che si approssimano  delineano per noi un quadro sempre più  preoccupante.

I cittadini di Sant’Albino e San Damiano sollecitano da tempo dagli amministratori interventi fermi nei confronti di due fonti di grave inquinamento presenti sul territorio: l’Azienda Asfalti Brianza, che produce asfalto e la CEM di Viale Industrie che si occupa di rifiuti speciali.

Nel caso di Asfalti Brianza l’Azienda, sempre inadempiente rispetto ai dettami di legge e alle richieste degli Enti deputati al controllo, gode di continue deroghe e proroghe rispetto alle scadenze previste. La Provincia si limita ora a garantire che la produzione riprenderà solo quando saranno stati rispettati tutti i parametri imposti dalla legge (impegno disatteso dal 2016 a tutto oggi).

Per quanto riguarda l'impianto di viale delle Industrie  della ditta CEM le cose sono ancor più preoccupanti. Tutti sanno che fin dall'inizio l’insediamento stesso fu autorizzato illegalmente dall’ex assessore Antonicelli, poi arrestato per voto di scambio con la camorra. Come nel caso di AB anche CEM continua a non ottemperare alle richieste avanzate di volta in volta dagli Enti preposti ai controlli. Anche per questo il Consiglio comunale di Monza all’unanimità ha deliberato nell'Ottobre 2019 la non rinnovabilità del contratto di affitto del sito su cui opera la Ditta. Il Vicesindaco Villa ha promesso esplicitamente il non rinnovo dell’affitto. Ma ora tutto pare bloccato presso l'Ufficio Del Patrimonio del Comune di Monza e si auspica che la pratica possa essere portata a buon fine nel mese prossimo, ultima scadenza utile.

I cittadini di Sant'Albino e San Damiano si sentono comunque presi in giro perché è da più di un anno che la pratica di mancato rinnovo è stata aperta e se non si presenterà la disdetta nei tempi appropriati, cioè assolutamente entro il 31/12/2020, l’affitto verrà automaticamente rinnovato e il rumore e le polveri prodotti dall'impianto continueranno a tormentare i residenti per altri nove anni!

Un esito inaccettabile!

CQSASD



sabato 7 novembre 2020

INTERROGAZIONE SU CEM VIALE INDUSTRIE IN CONSIGLIO COMUNALE DI MONZA

















Come saprete ad ottobre 2019 il Consiglio comunale di Monza si è impegnato a verificare le eventuali irregolarità commesse dalla CEM di Viale Industrie per provvedere a disdetta immediata dell'affitto e comunque a disdire l'affitto entro la fine dell'anno 2020. A due precedenti interrogazioni in materia la Giunta non ha neppure risposto. Il Vicesindaco ha dato generiche rassicurazioni salvo affermare che intende ampliare su tale area la Piattaforma ecologica, cosa per nulla gradita ai cittadini di San Damiano che vivono a 50 metri e che si aspettano la restituzione a verde di quest'area illecitamente occupata grazie agli uffici dell'ex Assessore Antonicelli, quello condannato per voti di scambio con la camorra. E' stato anche proposto da Cristina Daniotti e Alessandro Ruggiero un bel progetto di "Parco del Ricordo" che il nostro Comitato caldeggia. Ma in barba alle promesse di disdetta a buon conto CEM ha appena costruito un nuovo muro di contenimento e chiesto una nuova AUA (Autorizzazione unica ambientale). 

Ora Egidio Riva del PD ha presentato l'ennesima interrogazione e ci aspettiamo tutti una risposta. Non è possibile che casi di manifesta illegalità come CEM o di vergognose inadempienze come Asfalti Brianza si protraggano per anni a dispetto di legge e logica senza che i nostri amministratori  ci tutelino in alcun modo.

CQSASD.  


Ecco il testo dell'interrogazione:

OGGETTO: Situazione dell’area comunale di viale delle Industrie, concessa in locazione alla società CEM

In data 24 Settembre e 19 ottobre us abbiamo trasmesso due diverse interrogazioni per conoscere:

- quali valutazioni e determinazioni siano state sinora adottate per dare seguito alla mozione N. 392, discussa e approvata in aula nel mese di ottobre 2019, con la quale si impegnava l’amministrazione comunale a:

a) verificare, sin da subito, le eventuali irregolarità commesse o inottemperanze perpetrate nell’esercizio delle operazioni di cui sopra da parte di CEM;

b) inviare a CEM, con lettera raccomandata A.R. o P.E.C., regolare disdetta del contratto di locazione dell’area sita in viale delle Industrie almeno 12 mesi prima della scadenza del contratto di locazione e dunque in data antecedente il 31/12/2020;

c) individuare, eventualmente, altro luogo della città in cui CEM (o altra società autorizzata) possa svolgere le operazioni di messa in riserva, recupero e deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento di veicoli fuori uso;

- Per quali ragioni l’amministrazione Allevi abbia espresso, in sede di conferenza dei servizi tenutasi in data 30 luglio 2020, parere favorevole alle richieste avanzate da CEM e relative alla modifica del provvedimento autorizzativo.

- in base a quale provvedimento autorizzativo siano avvenuti i recenti interventi di edificazione/recinzione realizzati nell’area, nonché la conformità degli stessi interventi (ed eventualmente del provvedimento autorizzativo) rispetto al PGT vigente.

Le interrogazioni sono a oggi inevase. Alla luce di questo domandiamo

- per quali ragioni questa amministrazione non risponda alle interrogazioni su CEM

- se questa amministrazione intenda disdire oppure rinnovare il contratto di locazione dell’area.

mercoledì 21 ottobre 2020

INTERROGAZIONE DEL PD SU CEM (IMPIANTO RIFIUTI DI VIALE INDUSTRIE) : L' AFFITTO VA DISDETTO SUBITO!












Grazie al PD per questa interrogazione. 

Dopo un'autorizzazione illegittima con violazione della destinazione agricola, dopo delibera di tutto il Consiglio comunale per la chiusura, ancora nulla di concreto da parte della Giunta monzese (salvo autorizzare inspiegabilmente l'Azienda a costruire un nuovo muro di recinzione...) 

Cem e Asfalti Brianza, due vicende di illegalità cui gli amministratori pubblici di Monza e Concorezzo non sembrano voler mettere la parola fine. 

CQSASD 







venerdì 2 ottobre 2020

CEM - VILLA: NEL 2020 LA CONVENZIONE NON VERRA' RINNOVATA - CQSASD: VA BENE MA VA RIPRISTINATA LA DESTINAZIONE A VERDE!





Se lo dice Villa non possiamo che crederci. Peccato però che l'area, sottratta illegalmente alla sua vocazione verde andrebbe appunto restituita a tale destinazione, magari utilizzandola per il bel progetto di un "Parco della Memoria", proposta avanzata da Cristina Daniotti e Alessandro Ruggiero, mentre il Comune di Monza sembra orientato ad ampliarvi la piattaforma ecologica mantenendo sotto le finestre dei sandamianesi cemento e rumore.

CQSASD 

PS: non siamo i soli a nutrire seri dubbi. Vedi sotto l'interrogazione proposta da Egidio Longoni in Consiglio comunale di Monza.


























































clicca sulle foto sotto per visualizzarle meglio:












































giovedì 20 agosto 2020

Il Cem si allarga. Detto Fatto; le promesse erano altre

Il Cem si allarga. Detto Fatto; le promesse erano altre
La salute dei cittadini non sta a cuore all'amministrazione di Monza. Due vicende sono lì a testimoniarlo. Sulla prima la giunta rimane nelle retrovie senza prendere decisioni e lasciando campo libero ad altri interessi. Sulla seconda, invece, da' il via libera all'ampliamento di un sito che proprio non ci dovrebbe essere.
I due siti in questione sono quello di Asfalti Brianza e di Cem, che si trovano a poche centinaia di metri l'uno dall'altro. Sul primo, classificato come impianto insalubre di prima categoria, la questione è nota. Sul secondo – un impianto di trattamento rifiuti – bisogna tornare all'ottobre del 2019 per valutare cosa sta accadendo oggi. A quell'epoca su invito del Pd, il consiglio comunale aveva votato unanimemente per non rinnovare il contratto di affitto dell'area. Non solo, spulciando tra le cronache di quei giorni è possibile trovare le parole del vicesindaco Simone Villa, che affermava di condannare “le scelte fatte in precedenza proprio perchè l’attività si è insediata a ridosso del centro abitato determinando disagi sonori, oltre a ripetute segnalazioni di disturbi di altro tipo. Opteremo per il mancato rinnovo della concessione. Ci teniamo a rafforzare la nostra posizione perché, non solo vogliamo chiudere il contratto, ma desideriamo, in un’ottica di restituzione e risarcimento, riqualificare l’area e metterla a disposizione di quanti hanno patito in questi anni dei reali disagi”.
Detto fatto. Non solo la concessione è stata rinnovata ma pare che il Comune abbia anche deciso di ampliare proprio su quell'area la piattaforma ecologica comunale. Tutto senza rispettare quanto previsto dal pgt del 2017, quando la giunta, di colore diverso, aveva deciso che quell'area avrebbe avuto una destinazione agricola.

sabato 15 agosto 2020

Conferenza Sevizi Cem - Il Comune di Monza si rimangia le promesse e da parere favorevole all'ampliamento. A noi non sta bene!


Un po' come per ASFATI BRIANZA anche per il CEM una storia costellata di irregolarità, fin dall'autorizzazione di Antonicelli (poi arrestato). Eppure le promesse di mancato rinnovo dell'affitto fatte dal Vicesindaco Villa sono già dimenticate....

Ricordiamo che il Consiglio comunale di Monza ha espresso parere unanime per il non rinnovo a Cem dell'affitto dell'area, che è di proprietà comunale. La ditta si è insediata lì in difformita' alle previsioni di Pgt, che nel 2017 hanno confermato la destinazione agricola. Quindi non può ampliarsi né realizzare nuovi manufatti, in attesa che il Comune attui la previsione di Piano, previa disdetta del contratto d'affitto a Cem. A questo proposito il CQSASD ha fatto propria la proposta di due cittadini monzesi (Daniotti e Ruggiero) di realizzare lì il "bosco del ricordo", in linea con la destinazione agricola prevista dal Pgt. Alla luce di tutto ciò è del tutto incomprensibile il parere favorevole espresso dal Comune di Monza alla Conferenza dei servizi. Così come siamo fermamente contrari alla ventilata ipotesi di ampliare sull'area la piattaforma ecologica comunale.

CQSASD




VEDI VECCHI ARTICOLI QUI:

 https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/10/disdetta-del-contratto-per-l-impianto.html

https://www.mbnews.it/2019/10/monza-viale-delle-industrie-mozione-consiglio-comunale-contratto-impianto-rifiuti/



QUI I PARERI DEL COMUNE DI BRUGHERIO E DEL COMITATO SULLA CONFERENZA DI SERVIZI DEL 30/7/2020









vedi qui il verbale



















martedì 29 ottobre 2019

DISDETTA DEL CONTRATTO PER L' IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI – DITTA CEM VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA. (Mozione del PD)






Considerazioni a margine dei tre componenti del Comitato San Damiano (Parma, Cazzaniga, Barzetti) presenti al consiglio comunale.
“Passa” all'unanimità la mozione presentata dal consigliere Riva con l'intero gruppo PD ma il nostro parere non è completamente positivo (comunque i comitati di S.Albino e S. Damiano ovviamente ringraziano i consiglieri Riva E. e Piffer P. apprezzando l'impegno e la professionalità dimostrata), anche se l'intento nuovamente ufficializzato a non rinnovare il contratto di locazione è un ottimo risultato. Minimizzare l'efficacia della disdetta del contratto significa trascurare il fatto che non si vuole precisare che l'atto comporta l'immediato ritiro delle autorizzazioni che l'ente Provincia MB ha concesso. L'affermazione poi della scarsa collaborazione dell'ente Provincia MB ci è parso il solito gioco a scaricare ad altri responsabilità magari anche proprie. Ci ha lasciato un po' perplessi la mancanza di precisione nell'annunciare l'eventualità della modalità e tempistica della sospensione dell'attività per le reiterate inottemperanze a disposizioni e ordinanze presentate alla ditta Cem da ARPA e Amministrazione Comunale di Monza. Si registra, inoltre, che la settimana in cui l'assessore Villa ha detto in consiglio comunale che avrebbe incontrato il funzionario di Provincia MB è passata; oggi siamo al 21 Ottobre e non si sa ancora nulla; aspettiamo un'altra settimana poi il comitato dovrà decidere come intervenire per far fermare la ditta Cem che si è messa a “produrre” rumori assordanti anche di Sabato 12 (dalle ore 8 alle 12 e dalle13 alle 18 e Domenica dalle ore 8 alle 12.).Ora in attesa di atti concreti delle nostre istituzioni speriamo che questa storia abbia termine e consenta ai cittadini per troppo tempo vessati, sia concesso il ritorno alla normalità al fine di CUSTODIRE LA SALUTE prima ancora di blindare le …...istituzioni.




ED ECCO LA TRASCRIZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MONZA DEL 07/10/2019


MOZIONE PRESENTATA DAL PD - IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI NON PERICOLOSI – DITTA CEM VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA.

RIVA E. Consigliere P.D. Vorrei articolare il mio intervento in tre parti; vorrei ricordare il tema di cui stiamo trattando quindi richiamerò una serie di atti ed eventi. Come premessa vorrei poi passare in rassegna i disagi, gli effetti negativi che questa situazione ha comportato sulla vita dei cittadini monzesi e non, infine passerei agli impegni che questo gruppo consigliare del PD all'intero chiede a questa amministrazione. Io partirei dalla ricostruzione degli eventi ed in particolare alla raccolta documentale a cui in parte ho avuto accesso e in parte provveduto a collezionare mettendo bene in chiaro cosa è accaduto nel tempo relativamente al contratto di locazione di un'area comunale che è sita in viale delle Industrie . Nel 2009 una società denominata Crimo s.r.l. aveva richiesto alla amministrazione di Monza un'area in locazione per la destinazione di: Esercizio di operazione di messa in riserva, recupero e deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento veicoli fuori uso. A questa richiesta del 2000 avanzata nel 2009 l' amministrazine comunale in particolare attraverso una nota del settore Patrimonio Logistica , che ho sottomano, una nota firmata dall'allora assessore Giovanni Antonicelli si esprimeva con le seguenti parole: a seguito di attenta cosiderazione e valutazione delle esigenze espresse dalla Crimo, s.r.l. la disponibilità della amministrazione comunale a stipulare un contratto di locazione per un'area comunale di circa 13.000 mq. A seguito di questa nota del settore Patrimonio Logistica e di altri adempimenti necessari per l'avvio della attività nel 2012 la Crimo aveva cominciato ad operare nell'area con un contratto che aveva una durata prevista di 9 anni più sette mesi( vedi articolo 3) a partire dal primo giugno 2012 sino al 31/12/2021 un contratto che si riterrà rinnovato di 9 anni in 9 anni , se nessuno delle parti invierà all'altra almeno12 mesi prima della scadenza regolare disdetta del contratto stesso a mezzo lettera raccomandata o pec. Solo che, cosa era successo dopo la stipula del contratto?!! nel corso del 2012 la Cem, Centro Ecologico Monza s.r.l. a seguito di conferimento di un ramo d'azienda da parte della Crimo s.r.l. titolare della autorizzazione ad esercitare queste funzioni già richiamate, aveva presentato richiesta di voltura a favore dell'impresa Cem ed autorizzazioni rilasciate per cui l'esercizio di queste funzioni ,operazioni è svolta da una soc. Cem . Fatte queste necessarie premesse io vorrei ricordare alcuni aspetti, il primo dei quali è: questo contratto era nato proprio male; potremmo dire che questa è la tipica situazione italiana nella quale interessi poco trasparenti hanno la meglio sulla certezza del diritto e sulla salute dei cittadini. In particolare nel corso di una commissione comunale che si era svolta nel 2013 il Segretario Generale dott. Spoto aveva risposto ad alcuni quesiti in ordine al modo in cui questo contratto era nato, in particolare la illegittimità degli atti intrapresi. Il Segretario Generale così rispondeva: la decisione di Giunta della quale ho brevemente accennato, è sostanzialmente una delibera viziata sotto molteplici profili e vado a leggerli: violazione del procedimento istruttorio avendo seguito la strada della decisione non è stata sottoposta ai pareri dei responsabili, violazione dell'articolo 107 del decreto legislativo 267-2000 e articolo 1 comma 1 legge 24190, principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza avendo disposto in luogo del dirigente l'individuazione di un contraente senza alcuna procedura di evidenza pubblica ovvero senza dimostrare la sussistenza di straordinari ed eccezionali circostanze a sostegno dell'individuazione diretta questo è un passaggio che ricordava l'atto, questo contratto fosse davvero nato male. Io vorrei però ricordare che nel corso degli anni erano successi altri fatti gravi che questa sera si tornasse a discutere e parlarne anche per valutare il parere da dare a questa mozione, io ne ricordo alcuni di questi fatti, ce ne sono altri documentati. Nel corso del tempo l'esercizio di questa attività( messa a riserva, recupero e deposito di rifiuti speciali non pericolosi), ha avuto e tutt'ora stà provocando effetti negativi sulla salute, il benessere e qualità della vita dei cittadini residenti nell'area; effetti negativi che con diverse ispezioni ARPA aveva monitorato, certificato che faceva riferimento a titolo di esempio a due controlli effettuati nel corso del 2016 relativamente al funzionamento dell'impianto che la relazione trasmessa dall'ARPA nell'Aprile 2016 ripeto uno dei sopralluoghi che cito ad esempio una violazione, sostanzialmente rilevava la presenza di alcune anomalie, di alcune inadempienze, in particolare seguiva la denuncia dell'ARPA una diffida, di nuovo cito quanto successo, prescrizione della ditta di intervenire per esempio effettuando le operazioni di messa in riserva e deposito dei rifiuti solo nell' area autorizzata, identificare le aree identificate con apposita cartellonistica riportando la codifica CER e altro, un insieme di inadempienze alle quali seguiva una diffida ad operare alle prescrizioni di cui alle autorizzazioni citate. Per cui veniva disposta la sospensione dell'efficacia dell'autorizzazione rilasciata alla ditta Cem con un insieme di prescrizioni. Potrei citarvene altri di questi esempi in cui l'impegno della società a garantire la salute dei cittadini oltre al rispetto delle regole relative allo stoccaggio dei rifiuti venivano violati. Cito ad esempio una ordinanza del nostro Comune firmata dal dirigente Carlo Maria Nizzola, sempre relativa al 2016, il quale sottolinea come a seguito di un'altra relazione dell'ARPA,il personale tecnico recatosi in loco aveva effettuato un sopralluogo al fine di misurare l'entità dell'inquinamento acustico prodotto all'interno dell'impianto; dalle misurazioni emerge,qui leggo testuale, che la rumorosità dell'attività supera il valore limite(qui ci sono i valori rilevati). Accanto a questa ordinanza seguivano delle nuove richieste. Richieste che sempre a firma del dirigente Nizzola erano state tendenzialmente non ottemperate.Si comunica per esempio con questo cui ho avuto accesso che l'agenzia regionale ARPA con la relazione attestato che l'ordinanza di cui all'oggetto non era stata ottemperata, seguiva una diffida alla società. Ora sulla base di questi esempi che potrebbero seguire relativamente all'inquinamento acustico e alla possibilità che queste attività producano altri inquinamenti di tipo atmosferico per il particolato che va a seguito delle rilevazioni. A seguito del modo in cui questa procedura di affidamento di un contratto di locazione dell'area ha avuto origine secondo le parole del direttore generale di allora in modo illegittimo,la richiesta che il gruppo consigliare del Partito Democraico pone in votazione è un impegno alla amministrazione comunale di intervenire su tre punti.

Punto primo. Verificare sin da subito o meglio collezionare alcune delle irregolarità commesse e inottemperate dalla scietà CEM.

Punto secondo. Inviare alla società CEM una lettera raccomandata A/R o PEC con regolare disdetta del contratto di locazione dell'area di viale delle industrie – Monza – s.n.c. Almeno 12mesi prima della scadenza del contratto di locazione e quindi prima del 31 / 12 / 2020. Penso che a questo riguardo disdire il contratto di locazione sarebbe un tentativo di risarcimento verso i cittadini residenti nell'area che in questi anni hanno subito sulla propria pelle una autorizzazione nata male e proseguita in peggio.

Punto terzo. Da ultimo punto chiediamo che venga discusso è individuare eventualmente altro luogo della città evidentemente più conforme alle lavorazioni in cui Cem o altra società autorizzata possa svolgere la lavorazione di messa in riserva e recupero di materiali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento di veicoli fuori uso perchè è evidente che tutto questo è interesse di una società che può essere messa nelle condizioni di operare e svolgere l'attività pur nel rispetto di un bene essenziale che è la salute pubblica e pensiamo in proposito che ci siano tutte le ragioni di legittimità e opportunità che questa amministrazione proceda sin da ora alla disdetta del contratto di locazione secondo quanto stabilito al capitolo 3 del contratto stesso e che stasera speriamo si concluda o meglio venga portato avanti questo processo di conclusione di una esperienza che prima si chiude meglio è


VILLA S. Assessore
La ricostruzione del consigliere Riva è quasi perfetta, è quasi perchè mancano alcuni passaggi che ritengo siano da dare al consiglio per una valutazione completa del tema. Corrisponde al vero il fatto che ìl problema nasce in origine con una usurpazione da parte di una figura amministrativa quale è un assessore al patrimonio ìn funzione e compiti che non gli competono. Alle conferenze dei servizi partecipano anche assessori, ma possono partecipare in qualità di uditori per dare il loro contributo ma le posizioni che prendono le amministrazioni comunalì sono formalizzate dai dirigenti o persone delegate a partecipare, quindi dalla struttura. Molto spesso capita anche che siano sulla stessa scia indirizzi amministrativi che vengono formalizzati nelle strutture. Quel parere iniziale con cui l'amministrazione comunale monzese dava il proprio assenso ad utilizzare dal punto di vista patrimoniale un area che aveva ricordiamolo questo è un altro elemento che pare non sia stato dato una destinazione urbanistica incompatibile con una funzione del genere in quanto l'area a funzione agricola ha creato questa messa a disposizione dell'area, ribadisco come è stato detto, non ha seguito i canali che la procedura prevede per atti di questo tipo. Tutti sapete che anche le autorizzazioni provinciali alla gestione trattamento rifiuti possono andare in deroga alle destinazioni urbanistiche e quindi questa struttura di questi impianti in virtù della condizione ambientale della provincia Monza Brianza avrebbe potuto attivarsi, però l'elemento dell'incompatibilità urbanistica che c'è stato, diradato e superato in virtù di questa autorizzazione ma rimane tutt'ora nello studio urbanistico. Ricordo bene come ha ricordato il consigliere che nel corso del 2013 diciamo al primo manifestarsi anche di disagi che le lavorazioni e l'attività presenti che si manifestavano a ridosso dell'impianto ci fu una specifica riunione della commissione consiliare alla quale partecipai, se non ricordo male su richiesta di un consigliere dell'opposizione e il segretario generale dottor Spoto, che ribadì dopo una valutazione degli atti le cose che ha detto Lei ossia i vizi sulla validità degli atti e sulla legittimità nel loro complesso presi dall'amministrazione comunale per una palese violazione di quella che era la procedura amministrativa di questa confusione di ruoli, tra il politico amministratore e il tecnico e per gli altri vizi procedurali che Lei ha ricordato. Proprio alla luce di queste affermazioni, penso che Lei abbia consultato i verbali, ci furono alcuni consiglieri fra cui io che chiesero: allora cosa facciamo? certificata questa situazione. Io all'epoca presentai una mozione in consiglio chiedendo la revoca dell'atto, io posso dire che presentando all'epoca questo tipo di proposta di mozione lanciavo ovviamente una proposta alla luce della situazione che era certificata e consapevole però di tutela, che ritengo poi sia stato anche quello che abbia fatto, che abbia convinto l'Amministrazione Comunale Monzese a non procedere su quella scia, ossia al rischio di esporsi al rischio di ingenti risarcimenti per l'attività che nel frattempo aveva realizzato anche degli investimenti. All'epoca del 2013 quella richiesta era stata discussa in consiglio comunale , lo ricordo proprio bene perchè ero stato il proponente in merito alla sospensione dell'attività e revoca degli atti, anzi nello specifico si faceva riferimento alla richiesta di revoca degli atti stante la situazione certificata dall'allora segretario generale non ebbe esito però devo dire che oggettivamente riconosco che il rischio di passare oltre al danno, la beffa di doversi esporre anche a dei risarcimenti e comunque ad un contenzioso dall'esito assolutamente incerto se non addirittura presumibilmente negativo per l'amministrazione comunale invece decidere di lasciare proseguire l'attività. Corrisponde anche al vero il fatto che a seguito di alcuni motivati esposti da parte della popolazione residente nella zona ci furono nel corso degli anni successivi dei monitoraggi da parte di ARPA che portarono anche alla definizione di una serie di prescrizioni alla ditta in merito alle quali diciamo che argomenti successivi ci possono far dire tranquillamente che sono state solo in parte temporaneamente ottemperate. Quello che è mancato negli anni successivi è un controllo puntuale e stringente da parte dell'ente che non solo rilascia le autorizzazioni ma avrebbe anche il compito di verificare quanto il rispetto delle prescrizioni date inizialmente o in seguito sia stato effettivo. Quindi dal punto di vista dei controlli c'è un vuoto, e arriviamo ai giorni nostri.
Arriviamo ai giorni nostri con la presente amministrazione, il tema lo conosciamo benissimo e devo dire che la stessa mozione che questa sera è stata presentata arriva al seguito, io penso pochi consigli comunali dopo se non il consiglio comunale successivo alla dichiarazione fatta in quest'aula a fronte di una interrogazione da parte di un consigliere, non ricordo chi, ma la dichiarazione è agli atti, e ammetto di averla fatta più di una volta e si è avuto anche notizia a mezzo stampa quindi la rassegna stampa lo può confortare ed è stato detto che questa amministrazione comunale non intendeva rinnovare il contratto di locazione. Come pure alla luce non solo dei vizi all'origine ma dalla situazione che si è determinata nel tempo, di palese disagio acustico con la domanda, non voglio sollevare dei dubbi però con la domanda rimasta alla luce degli scarsi controlli senza risposta in merito a disagi o impatti di altra natura. Quindi l'intenzione della amministrazione è dichiarata come pure l'intenzione di valutare delle alternative da proporre all'operatore in contesti che in alcuni comparti la nostra città può offrire, comparti a vocazione industriale ad adeguata distanza del centro abitato offre delle alternative che possono consentire di delocalizzare l'attività in punti più adeguati anche ad evitare il contenzioso con l'operatore. Va detto anche che il mancato rinnovo dei 9 anni successivi ai primi 9 anni non è atto scontato, sono in corso da tempo delle verifiche anche dal punto di vista legale che ci portano a ritenere di dovere necessariamente avere una posizione di maggior forza rispetto alla semplice volontà amministrativa di non rinnovare il contratto di locazione. Quindi proprio con l'obiettivo di raggiungere la volontà dichiarata stiamo facendo un percorso di rafforzamento della nostra posizione, e vi dico sinceramente che la semplice comunicazione via PEC dell'intenzione di non rinnovare il contratto è il passaggio più semplice di questa faccenda. La necessità di rafforzare la posizione dell'amministrazione è d'avere tutti gli elementi per poter ragionevolmente ritenere di tenere una posizione sostenere con una posizione diciamo pure blindata nei confronti di chi ha avuto in locazione quest'area è un percorso che stiamo compiendo con l'intenzione ovviamente di rispettare i tempi per la disdetta che Lei consigliere ha ricordato. Che cosa posso aggiungere, inoltre che è nostra intenzione diciamo l'abbiamo manifestato verbalmente ma le prossime settimane ci saranno delle occasioni d'avere incontri formali con funzionari della Provincia MB perchè finalmente reciti quel ruolo di controllore, non solo su questa partita ma anche su altre. Io faccio un brevissimo riferimento a tutte le vicende di Asfalti Brianza che in questi anni non ha svolto a pieno. Riteniamo che da questo punto di vista anche un forte input da parte politico che non sia solo Comune di Monza ma anche di chi gestisce politicamente Provincia MB sia assolutamente importante, non fosse altro perchè come da contratto di locazione che immagino Lei consigliere abbia consultato, perchè la mancata ottemperanza delle prescrizioni da Enti sovraordinati può costituire un elemento molto forte per il mancato rinnovo della concessione o addirittura per l'interruzione prima del tempo del contratto di locazione. Quindi noi abbiamo l'assoluta necessità di avere tutti gli argomenti, tutte le armi a nostra disposizione per raggiungere l'obiettivo e contiamo finalmente di avere dalla nostra parte con un ruolo senz'altro più attivo anche l'ente Provincia MB che ha il compito di rilasciare le autorizzazioni ambientali e di verifica nel tempo che alle prescrizioni e limiti contenuti in queste autorizzazioni venga dato seguito e vengano rispettate. In ultima analisi voglio dire al Consiglio che la richiesta che fa questa mozione descrive l'esatta posizione di questa amministrazione. Io non voglio insinuare la strumentalità del fatto che questa mozione viene presentata oggi quando poteva tranquillamente essere presentata tre/quatto anni fa perchè tanto la fotografia della situazione come è stata fatta oggi è analoga a quella che potevamo fare e abbiamo fatto noi nel 2013. Quindi diciamo sgombero il campo da questo che può essere giudicato come una mia illazione però faccio rilevare il fatto che cronologicamente senz'altro la mozione arrivata in quest'aula è stata presentata immediatamente dopo le dichiarazioni ufficiali rilasciate proprio in quest'aula, quindi da questo punto di vista c'è una linearità perfetta, e questo lo do come elemento di valutazione del Consiglio al netto della illazione che ho voluto fare sulla strumentalità o meno della presentazione di questo documento. Lo voglio dire in ultima analisi; non è senz'altro una bella pagina di vita amministrativa, questo è fuori discussione, comunque devo dire che nel corso del tempo però la nostra amministrazione si è dotata di quegli anticorpi che oggi ci fanno essere più attivi nella ricognizione delle situazioni prima di prendere una serie di decisioni. C'è anche un maggior confronto tra i settori, devo dire che su alcune partite importanti non penso che ci sia fra le novità introdotte da questa amministrazione ma è prassi che si stà consolidando, ci sono anche delle conferenze interne dove veramente si acquisiscono tutti i pareri e sopra tutto si fanno anche ragionamenti di prospettiva per andare ad anticipare una serie di problematiche poi potrebbero manifestarsi nel tempo. Questa è una modalità che fortunatamente abbiamo lasciato indietro nel tempo, ovviamente a noi tocca dover gestire le conseguenze del problema per come si sono manifestate nel tempo e ribadisco con gli strumenti e le armi che l'amministrazione comunale ha a disposizione e che devono operare assolutamente all'interno della legittimità degli atti per essere efficaci.

La votazione al termine dell'intervento di tre consiglieri ha determinato il consenso unanime.
La mozione presentata con tutti i suoi contenuti è stata regolarmente trascritta dal sito on line del Comune di Monza.
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Comitato di quartiere San Damiano – Brugherio 
e Comitato S. Albino - Monza