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lunedì 9 marzo 2020

20/6/2017 SOPRALLUOGO ARPA - ANOMALIE E INADEMPIENZE

Il 15/9/2016 il Comune di Concorezzo presenta un  esposto sollecitato dalla segnalazione della ditta Sironi (attigua ad Asfalti Brianza). Il 7/10/2016  ARPA risponde che metterà Asfalti Brianza nella lista dei controlli da fare nel 2017.
Il 18/1/2017 il Comune di Concorezzo sollecita ARPA ad effettuare un controllo congiunto.
Il 26/5/2017 la Provincia sollecita un sopralluogo dopo aver ricevuto una segnalazione  da parte di un  cittadino di Monza.
Il 20/6/2017  ARPA  effettua il sopralluogo e nel verbale cita ulteriore sopralluogo già effettuato il 25/9/2014.
Il sopralluogo, ci pare, avviene soprattutto analizzando le carte e chiedendo alla azienda (???!!!) di far effettuare analisi delle emissioni e delle possibili ricadute di ipotizzate (ma non definite) modifiche impiantistiche. Nonostante questo approccio che a noi sembra poco convincente ARPA osserva che l'AUA del 2016 non indica la potenza del  bruciatore, la potenza del frantumatore/vagliatore e neppure quella del gruppo  elettrogeno. Inoltre l'azienda non ha alcun registro delle lavorazioni e delle temperature (cosa che viene richiesta).   

Seguito:
A seguito del sopraluogo del 20/6/2017 il Comune di Concorezzo prescrive ad Asfalti Brianza alcuni interventi tecnico-gestionali.
il 20/9/2017 la Provincia chiede a SUAP del Comune di Concorezzo, ad ARPA e ad Asfalti Brianza ulteriori chiarimenti e documentazione.
Il 6/10/2017 Provincia e SUAP richiamano l'Azienda che non ha dato ancora alcun riscontro alle richieste precedenti.

6/10/2017 - LA PROVINCIA SEGNALA INADEMPIMENTO DA PARTE DI ASFALTI BRIANZA

Il 6/10/2017 la Provincia invia a Suap di Concorezzo (che trasmetterà ad Asfalti Brianza) una richiesta di chiarimenti e documentazioni a seguito del verbale di sopralluogo effettuato da ARPA il 20/6/2017. Nelle "Conclusioni" di tale verbale ARPA chiede che entro 60 gg. (all'incirca entro 20/8/2017) Asfalti Brianza produca chiarimenti e documentazione su interventi fatti  per il "tamponamento" delle emissioni. Ad oggi (6/10/2017) - dice la Provinca - Asfalti Brianza non ha offerto nessun riscontro.
La Provincia ribadisce che ogni modifica non sostanziale andrà preventivamente comunicata ( 60 gg per il riscontro della Provincia). Ogni modifica sostanziale andrà preventivamente autorizzata. 





























martedì 28 gennaio 2020

28/1/2020 - Sopralluogo ad Asfalti Brianza - l'ordinanza non è stata ottemperata

martedì 11 febbraio 2020

28/1/2020 - SOPRALLUOGO AD ASFALTI BRIANZA – L’ORDINANZA NON E’ STATA RISPETTATA







Il 28/1/2020 la Polizia locale di Concorezzo e l’Architetto Polletta (settore urbanistica e ambiente del comune)  hanno svolto un sopralluogo presso Asfalti Brianza per verificare il rispetto o meno dell’ordinanza n. 118 emessa dal sindaco Capitanio il 22/11/2019, la quale fissava il 22/1/2020 come data ultima per il ripristino dell’area ingombra di rifiuti incontrollati.
E’ stata raccolta documentazione fotografica confrontata poi con la situazione trovata il 25/9/2019 dai Carabinieri al momento del sequestro.
A quanto ci risulta, anche a seguito delle comunicazioni del Vicesindaco Villa in sede di commissione consigliare del 6/2/2020, poco o nulla è stato fatto dall’azienda. Sono rimasti in loco “ingombranti non differenziabili”. Alcuni cumuli sono stati spostati ma solo per diventare una rampa di accesso alla “montagna” la quale resta intatta, salvo per una piccola porzione che cadeva entro i 200 m. (distanza di rispetto dal pozzo indicati dalla legge). Violazione che avevamo sospettato verificando su Google maps ma che fino a pochi giorni fa veniva sottaciuta quando non negata. Pertanto si rileva il mancato rispetto dell’ordinanza e se ne manda comunicazione alla Procura che valuterà quale notizia di reato indicare.
Ci si consenta di notare che anche questa volta, nei confronti di una azienda inadempiente verso il cui operato i sindaci di Brugherio e Agrate hanno manifestato recentemente “stupore e sconcerto”, i funzionari concorezzesi hanno mostrato ancora una volta una singolare inclinazione a minimizzarne le responsabilità commentando alla fine che “l’ordinanza è stata solo parzialmente ottemperata”. Un po’ come se un chirurgo
dicesse: “L’intervento è andato abbastanza bene anche se il paziente non è sopravvissuto”.