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giovedì 13 agosto 2020

ASFALTI BRIANZA - GRAZIE DELLE RASSICURAZIONI MA LE EMISSIONI RESTANO FUORI SOGLIA E CANCEROGENE

Uno schemino facile facile per chi non ha capito o non vuol capire il centinaio di pagine. Anche ad uso della stampa e degli amministratori pubblici perché inevitabilmente le narrazioni "dei potenti" (corroborate da sei anni di pratica manipolatoria ben rodata ai vari "tavoli" di concertazione) rischiano sempre di sovrastare le voci dei semplici cittadini. Per fortuna alla fine resta sempre il ricorso alle "carte" e, nel caso, alla magistratura.
CQSASD


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mercoledì 12 agosto 2020

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO E SAN DAMIANO A PROPOSITO DEI MONITORAGGI FATTI DA ARPA PRESSO ASFALTI BRIANZA

 

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO E SAN DAMIANO A PROPOSITO DEI MONITORAGGI FATTI DA ARPA PRESSO ASFALTI BRIANZA

Dal 2014 i cittadini lamentano forte inquinamento. Dal 2016 avanzano dubbi rispetto alla cancerogenicità delle emissioni.

Da Novembre 2017 il Comune di Concorezzo organizza un tavolo cui partecipano l’Azienda e tutti gli Enti di controllo per “concertare” con Asfalti Brianza interventi risolutivi.

Nel 2018 Asfalti Brianza presenta una relazione di parte che è costretta a riconoscere che (almeno nel raggio di 500 m., dice lei) le emissioni sono nocive e potenzialmente cancerogene.

Ad agosto 2019 il Sindaco Capitanio consente con propria ordinanza la sostituzione del bruciatore. L’inquinamento esplode.

La Procura della Repubblica indaga su una gestione illegale dei rifiuti e il 25/9/2019 sequestra l’azienda.

A novembre 2019 la Procura concede una ripresa ridotta della produzione per consentire lo smaltimento della montagna di fresato illegalmente stoccata. Riprende l’inquinamento e la Prefettura organizza un proprio tavolo chiedendo in particolare ad ARPA e ad ATS (sempre presenti ma senza alcun risultato ai tavoli di Concorezzo) di presentare finalmente un piano di monitoraggio.

Il 30/6/2020, unico giorno di controllo delle emissioni al camino con impianto “quasi” a regime (così dice ARPA) su 14 rilevamenti effettuati per ben 9 volte le emissioni superano le soglie definite dall’AUA (l’Autorizzazione unica ambientale il cui mancato rispetto impone la sospensione dell’attività). In particolare la principale sostanza in eccesso è il benzene, sostanza cancerogena che può causare vari linfomi ecc. (vedi in proposito la perizia commissionata dal Comune di Concorezzo). ARPA ovviamente segnala l'anomalia alla Procura della Repubblica che dispone immediatamente un nuovo sequestro (22/7/2020).

La Provincia (altro convitato di pietra dei 3 anni di tavoli concorezzesi) a questo punto non può che sospendere l’AUA ma rilancia ancora un salvagente a questa Azienda perennemente fuori regola. Asfalti Brianza, decreta la Provincia, potrà fare nuove fantasiose proposte entro il 14 Agosto 2020 (come ha già fatto un anno fa con esiti disastrosi).

Insomma ARPA in giorno solo ha fatto quanto ripetiamo da un anno: controllo al camino con impianto (quasi) a massimo regime e subito sono emerse le irregolarità nell’abbattimento delle emissioni gassose e cancerogene che hanno portato al nuovo sequestro. Inoltre ARPA ha definito nuovi e più  rigidi protocolli per le emissioni qualora l’Azienda dovesse riprendere l’attività.

Ora il Sindaco Capitanio e gran parte della stampa ci ripetono quotidianamente che ARPA avrebbe rassicurato tutti sulla salubrità dell’aria. Si tratta di una grande mistificazione in perfetta sintonia con questi sei anni di vergognosi rimpalli di responsabilità, omissioni, tentennamenti e accondiscendenza nei confronti dell’Azienda sempre inadempiente.  

ARPA ci spiega anche che dal 18 dicembre 2019 al 16 giugno 2020 ha posizionato dei campionatori passivi in un’area piuttosto vasta e ha usato (due sole volte) il famoso "naso elettronico". Ma era un periodo di produzione ferma o ridotta, di lockdown ecc. Scelta che abbiamo subito criticato e che ovviamente non poteva dare alcun risultato probante. Lo avevamo ampiamente preannunciato. ARPA ora si lancia addirittura in una dichiarazione apodittica dicendo che “si evidenzia che i dati risultano allineati a quelli rilevati durante la campagna di monitoraggio svolta in viale Libertà a Monza tra il 2017 e il 2018 - in un periodo di piena operatività dell'impianto - su richiesta dell'amministrazione comunale”. A parte che i voli pindarici non fanno parte del bagaglio corrente dello scienziato ribadiamo che in mezzo, tra le altre cose, c’è stato lo spaventoso inquinamento dell’estate 2019 e, per dirne solo una, il cambiamento di bruciatore che ha ora una portata 4 volte superiore.

Ci permettiamo ora di commentare quanto ARPA aggiunge in calce:

Le attività di Arpa hanno visto l'impegno significativo di 11 persone tra tecnici e dirigenti, 1896 ore di campionamento per il monitoraggio della qualità dell'aria, 672 ore di campionamento all'emissione, 18 sopralluoghi in azienda, 113.068 dati acquisiti di COVT (composti organici volatici totali) e 120.960 dati di concentrazioni di inquinanti "gassosi" (CO, NOx, SO2, CH4), oltre a quelli per la caratterizzazione fluidodinamica dell'emissione”.

E il commento è: ma se è bastato (come da noi sempre richiesto) un solo giorno di controllo al camino con impianto “quasi” a regime (il 30/6/2020) per rilevare emissioni gassose e cancerogene fuori norma tanto che la Procura ha sequestrato di nuovo l’Azienda perché avete buttato inutilmente tanto impegno e tanti soldi dei contribuenti?

E perché sminuite tanto questi vostri risultati definendoli en passant “delle criticità” ed invece enfatizzate la buona qualità dell’aria circostante? A noi cittadini non ce ne può fregar di meno che l’aria di Via Giovanni delle Bande Nere a Sant’Albino non sia dissimile da quella di Viale Marche a Milano. A noi (e a quanto pare anche alla Procura di Monza) interessa che avete scritto nella vostra relazione che dal camino di Asfalti Brianza esce roba cancerogena non adeguatamente abbattuta.

martedì 11 agosto 2020

LA RELAZIONE ARPA (MAL)RACCONTATA DAL SINDACO CAPITANIO

 Per ora cerchiamo di difendere i contenuti della Relazione ARPA. Ci attendiamo che per salvaguardare la propria professionalità ARPA spenda due parole contro la "vulgata" di Capitanio che mette sotto silenzio gli allarmanti risultati della rilevazione al camino del 30/6/2020. Altrimenti ce ne faremo una ragione perché dopo sei anni di silenzi non rimarremmo certo sorpresi.

CQSASD 



ASFALTI BRIANZA - RELAZIONE ARPA - NON CRITICHIAMO LA RELAZIONE MA L'USO SCORRETTO CHE NE FA IL SINDACO CAPITANIO


 

sabato 8 agosto 2020

ARPA SU ASFALTI BRIANZA - LA FAVOLA DELL'ARIA PULITA E LA REALTA' DELLE EMISSIONI CANCEROGENE












Leggete da soli la relazione ARPA che trovate al link indicato sotto. 

Rileverete che:
1) Le conclusioni sulla qualità dell'aria, tanto sbandierate da Capitanio, riguardano solo (Allegato 3) un raffronto sulla situazione generale dell'aria nella zona Monza-Concorezzo rispetto ad altre 2 aree del milanese, sulla base dei dati emersi dai campionamenti passivi raccolti durante il lockdown e in periodo in cui AB sapeva di essere ipercontrollata e sicuramente usava materie prime di ottima qualità e di certo non usava  il fresato (cosa del tutto illegale che ha confessato di fare: vedi verbale ARPA del 4/9/2020). In quel periodo (19/12/2019 - 16/6/2020) noi abbiamo raccolto col nostro blog una media di 15 segnalazioni/mese a fronte di 900 di luglio-agosto 2019 e 100 della sola notte fra 2 e 3/7/2020 (guarda caso primo giorno senza controlli ARPA!) Qualcosa vorrà dire! ARPA stessa e la Perizia del Comune indicano che questi dati hanno portata limitata e andranno rifatte analisi in situazioni normali.
Dunque nulla che riguardi le emissioni di Asfalti Brianza!
Del resto lo stesso Capitanio, in un suo post scrive che "Quanto alla salubrità dell'aria occorrerà attendere le valutazioni di ATS entro il 30/9/2020". E allora di cosa vai blaterando da mesi?

2) Nell'unico giorno di controllo al camino con regime "quasi" normale (dice ARPA), cioè il 30/6/2020  c'è costante sforamento soprattutto di benzene (cancerogeno).  La notte fra il 2 e il 3/7/2020, primo giorno senza controlli, raccogliamo più di 100 segnalazioni! Come mai?
Tanto è vero che è per questo che la Procura ha sequestrato di nuovo!
A seguito di queste rilevazioni inquietanti ARPA conclude anche che l'Azienda dovrà trattare le emissioni in modo che esse rientrino nei parametri previsti dall'AUA oltre a prevedere il contenimento e il  trattamento delle emissioni diffuse. Ricordiamo che la Perizia del Comune aveva segnalato la presenza di condotti non previsti da AUA che senza alcun trattamento portano al camino fumi provenienti dal miscelatore e dall'area di carico e scarico!
L'Allegato 2 b e la Reazione ARPA tutta (quella dove c'è la firma finale) confermano che AB ha costantemente splafonato i limiti previsti dall' AUA e che sono state trovate sostanze CMIR (cancerogene, mutagene ecc. tra cui il benzene).

Del sequestro noi abbiamo saputo quasi subito (tra l'altro è scritto nella relazione ARPA!) mentre il Sindaco di Concorezzo sembra ancora ignorarlo! Così può raccontare la favola dell'intervento risolutivo della Provincia! Storie! La Provincia è intervenuta perché dopo il secondo sequestro da parte della Procura non poteva farne a meno e comunque Comune di Concorezzo e Provincia di Monza e Brianza (come nei precedenti sei anni) offrono ad AB l'ennesima chance e ora vedremo se non accorderanno  anche la nuova AUA x usare il fresato. Sarebbe osceno e in tal caso rimarrà solo il Tribunale.
Intanto Asfalti Brianza, coi suoi trascorsi, viene invitata al Tavolo del Prefetto, da cui i cittadini sono esclusi anche solo come uditori, con tanto di Avvocato al seguito a conferma di un atteggiamento intimidatorio e ricattatorio tollerato ed anzi giustificato dalle Istituzioni.

Comunque dateci un po' di tempo e cercheremo ogni giorno di farvi avere qualche pezzetto della Relazione ARPA con nostro commento. Le carte, a differenza delle restituzioni di parte e delle fake news quotidianamente propalate da alcuni politici e inevitabilmente rilanciate dai media, non mentono mai!

CQSASD



TROVI QUI IL LINK AI DOCUMENTI

https://drive.google.com/drive/folders/11cSVxZrV3uj6pHzdL1G2UnD-cNDv5Fl4?usp=sharing

venerdì 7 agosto 2020

TRA UNA MAREA DI PAGINE ARPA CAPITANIO HA LETTO SOLO QUESTA! CHE STRANO!














Il Sindaco Capitanio spaccia queste due pagine per la conclusione finale della relazione ARPA. In realtà si tratta solo di una minima parte delle analisi fatte e specificamente dell'All. 3 - Monitoraggio della qualità dell'aria. Tale monitoraggio è avvenuto mediante campionatori passivi dal 18/12/2019 al 16/6/2020, in regime di lockdown, con produzione ferma o ridotta al 50% e anche in questo caso con temperature di 30° sotto gli standard (il che di per sé riduce già di molto le emissioni). Sia la stessa ARPA che la Perizia del Comune di Concorezzo hanno rilevato che i dati andranno di nuovo raccolti in condizioni di produzione normale.
Per inciso in questo periodo di 6 mesi il nostro modulo ha rilevato 90 segnalazioni con una media di 15 al mese. Per capire che il periodo dei campionamenti non è un riferimento utile basti pensare che appena cessato il controllo ARPA al camino (30/6/2020), nella sola notte fra il 2 e il 3/7/2020 sono state registrate più di 100 segnalazioni.

Sostanzialmente ARPA si è limitata qui a raffrontare i dati raccolti con quelli di due aree analoghe del milanese. Considerando che ci troviamo nella regione più inquinata d'Europa il risultato finale che trova nei tre casi situazioni analoghe non ci rassicura un granché.

Questo parametro non ha nulla a che vedere con l'analisi delle emissioni di AB che sono state rilevate fuori norma tanto che la Procura ha provveduto a immediato sequestro.

Del resto, è quello che ha scritto lo stesso Capitanio in un suo post: “Con l’esposizione dei risultati di Arpa si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie rispetto alla qualità dell’aria mentre per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"

CAPITANIO. L'HAI SCRITTO TU : "Per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"





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ASFALTI BRIANZA - RELAZIONE DI ARPA - CAPITANIO DA NOTIZIE CONTRADDITTORIE E TENDENZIOSE SULLA SALUBRITA' DELL'ARIA


Il Sindaco di Concorezzo (e la sua cerchia di fans) ha iniziato da mesi ad "anticipare" dati rassicuranti sui controlli ARPA. Forse perché l'averci esposti inopportunamente ad emissioni cancerogene nuovamente accertate da ARPA nell'unico giorno di controllo al camino con regime "quasi" normale (30/6/2020) e prontamente stoppate dalla Procura col suo nuovo sequestro del 22/7/2020 potrebbe creargli qualche grattacapo. Pur amareggiati da tre anni in cui ARPA aveva fatto controlli a camino spento ci pare ingiusto liquidare in modo così superficiale e fuorviante la recente relazione ARPA. La vulgata del Sindaco non corrisponde alla realtà e anche la stampa, lette le carte, ne prenderà atto.

Del resto, è quello che ha scritto lo stesso Capitanio sul suo post: “Con l’esposizione dei risultati di Arpa si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie rispetto alla qualità dell’aria mentre per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"

CAPITANIO. L'HAI SCRITTO TU : "Per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"

Quelle che il Sindaco spaccia per Conclusioni della Relazione ARPA sono solo le conclusioni parziali dell'allegato dedicato alla comparazione fra qualità dell'aria nella nostra area e quella rilevata in altre due aree milanesi analoghe. Un parametro che secondo noi dice poco ma che nulla ha a che vedere con l'analisi delle emissioni di Asfalti Brianza e con la valutazione della loro nocività. Ma le bugie hanno le gambe corte e la verità sta nelle carte. 


Dopo la Perizia Tecnica commissionata dal Sindaco di Concorezzo anche le relazioni Arpa attese per la fine di luglio, confermano le nostre denunce.

v  Asfalti Brianza è azienda insalubre di Prima Classe e non può stare dove ora si trova.  ARPA invita il Comune di Concorezzo a verificare la compatibilità dell’attività col territorio.
v  Le emissioni non sono solo odorigene ma anche nocive e cancerogene
Non a caso la Procura, dopo l’indagine sui rifiuti ha aperto un nuovo filone sulle emissioni e ha provveduto ad un altro sequestro.
V’è anche una testimonianza di fumi acri provenienti dall’impianto fatta dal Caposquadra dei VVFF in data 2 luglio 2020 e ripresa nella relazione ARPA.
Nostro inciso -  Gli impianti di produzione dell’asfalti emettono vari inquinanti:

  • -            Materiale particellare (PM10 e PM 2,5). Le cosiddette “polveri sottili”.
  • -          Composti organici volatili (COV, COVT o VOC).
  • -          Idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Alcuni IPA sono stati riconosciuti come cancerogeni dall’Unione Europea e dall’EPA (Environmental Protection Agency).
I composti organici volatili totali (COVT), durante le analisi effettuate da ARPA in sito, superano in modo costante il limite imposto dall’AUA del 2016 (Autorizzazione unica ambientale, documento il cui mancato rispetto sospende l'autorizzazione al funzionamento) (50mg/Nm c.s.). (vedi pag. 2 della Relazione ARPA)

 I Tecnici ARPA rilevano inoltre (il 30/6/2020, unico giorno di analisi al camino con impianto "quasi" a regime) una concentrazione di benzene, toluene e xilene tali da superare i limiti previsti dall’AUA. Il Benzene è cancerogeno per l’uomo e in particolare può causare varie forme di leucemia e linfomi. La presenza di Benzene oltre i limiti autorizzati era già stata evidenziata nel 2018 da una relazione tecnica commissionata dalla stessa Asfalti Brianza. Questi dati si riferivano alla produzione svolta con il precedente bruciatore che aveva una portata inferiore del 30% rispetto all'attuale. Per cui si presume oggi un proporzionale aumento delle emissioni. Tra l’altro una direttiva della Comunità Europea specifica che non esiste una soglia identificabile al di sotto della quale queste sostanze non comportano un rischio per la salute umana.



Nota di Marco Rigoldi, Chimico: Le rilevazioni cui ci riferiamo sono quelle al camino (E1). In pratica, se prima le relazioni fatte fare dall'azienda non avevano trovato grosse anomalie (Osmotec diceva che l'aria per non essere nociva doveva essere diluita 756 volte, quindi questo parametro poteva rientrare in un raggio di 500 mt. dal camino) ora Arpa dice che loro hanno trovato valori anomali (soprattutto benzene...CMR). Quindi ora dovranno trattare la parte delle emissioni gassose perché le stesse rientrino nei parametri stabiliti, oltre a convogliare le emissioni diffuse. Inoltre l'azienda DEVE tenere il registro delle manutenzioni dell'impianto aspirante....(la perizia del Comune di Concorezzo dice che per tale mancanza la pena è il carcere). Tutto ciò non è poco!

Ricordiamo anche che i campionamenti passivi sonno stati fatti in periodo di lockdown, con produzione ridottissima e temperature ridotte, e in regime di ipercontrollo per cui l’Azienda si presume abbia usato solo materie prime, cosa di certo non avvenuta quando i miasmi hanno prodotto più di un migliaio di segnalazioni.
Del restoo Asfalti Brianza ammette di usare il fresato contro ogni norma (verbale sopralluogo ARPA del 4/9/2019).

Rispetto alla tematica della qualità dell’aria ricordiamo che ARPA non ha affatto detto che non ci sono problemi. Ha detto che la situazione è analoga ad altre due zone di Milano scelte a raffronto. E considerando che siamo nell’area più inquinata d’Europa questo non rassicura molto.
Poi, come ha sempre fatto durante i tre anni di tavoli promossi dal Comune di Concorezzo ha ribadito che le emissioni  odorigene rimandano sicuramente a questioni sanitarie che però vanno prese in carico dall’ente preposto (ATS). 


v  Stoccaggio rifiuti
Lo stoccaggio di rifiuti presente in sito è ben 20 volte superiore il quantitativo ammesso dall’AUA (25.141 m3      rispetto ai 1.250 autorizzati). 


  • Altre anomalie riguardano poi il recupero delle acque reflue (v. diffida ATO ancora aperta).
Ricordiamo che la perizia commissionata dal Comune di Concorezzo indica le leggi violate di volta in volta per cui è facile risalire alle sanzioni previste. Si tratta spesso di carcere (fino sei anni!). Dunque dire che tutto a bene è veramente disonesto.






domenica 28 giugno 2020

ASFALTI BRIANZA E ARPA. NESSUNO SI FIDA PIÙ, NÉ I CITTADINI NÉ LE ISTITUZIONI.

ASFALTI BRIANZA E ARPA. NESSUNO SI FIDA PIÙ, NÉ I CITTADINI NÉ LE ISTITUZIONI.
Tra i punti emersi nel nuovo servizio de Le Iene su Asfalti Brianza, uno rilevantissimo riguarda ARPA Lombardia, della quale abbiamo denunciato più volte le inefficienze.
La telecamera nascosta di Alessandro De Giuseppe, ha catturato alcune dichiarazioni del Sindaco di Concorezzo, di cui occorre prendere atto.
Non solo la credibilità di ARPA è da tempo compromessa presso i cittadini, viste le inspiegabili lentezze. Anche le istituzioni politiche non sembrano darle particolare credito. Come si può quindi fare completo affidamento su questo ente? Con quale coraggio si può dichiarare che le analisi di ARPA, anche se parziali, dovrebbero rassicurarci?
 Ecco il dialogo tra De Giuseppe e Capitanio, su cui vogliamo soffermarci.
DE GIUSEPPE: "Ho letto che ARPA è andata a fare il controllo su appuntamento. Suona un po' strana 'sta roba".
CAPITANIO: "Tieni presente che l'impianto qui funziona solo di notte [...], ARPA doveva andare per forza di giorno. [...] E' ovvio che quel giorno avranno avuto la produzione impeccabile".
Qui il link al video completo: https://bit.ly/2AZbNLH
 E' importante ricordare che il Sindaco può emanare un'ordinanza di chiusura del sito, preventivamente, quando riscontra un potenziale pericolo per la salute pubblica, anche in assenza del parere di ARPA. Lo può fare, a maggior ragione, se non ha piena fiducia nella condotta e nella metodologia adottata dall'ente.
Ad oggi ci sono tutti gli elementi per chiudere preventivamente il sito, date le tante inadempienze dell'azienda e l'assenza di garanzie per la salute dei cittadini. Basta aspettare.

mercoledì 24 giugno 2020

LE IENE: "ASFALTI BRIANZA 2 LA VERGOGNA" ("WATERGATE" AL MALCANTONE) - PROTAGONISTI ARPA E CAPITANIO



News | 

Asfalti Brianza, i cittadini continuano a vivere respirando fumi | VIDEO


LE EVDENZIAZIONI IN GIALLO SONO NOSTRE 
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Tre sindaci chiedono risposte certe su Asfalti Brianza, l’azienda di Concorezzo alle porte di Milano che produce asfalti e sembra causare problemi di salute ai cittadini. Alessandro De Giuseppe è tornato da loro perché le analisi vengono fatte quando camino e produzioni sono fermi


Chiediamo risposte chiare, certe e rapide”. È la richiesta di tre sindaci dei territori attorno ad Asfalti Brianza, l’azienda di Concorezzo alle porte di Milano che produce asfalti e sembra causare problemi alla salute dei cittadini. Con Alessandro De Giuseppe ci siamo occupati di questa vicenda ascoltando tutti i soggetti coinvolti: residenti, Comune, Arpa e azienda (clicca qui per il primo servizio).
“Verso le 23 si accendono questi camini e noi non respiriamo più”, sostengono i residenti. Mal di gola, bruciori agli occhi, asma sono solo alcuni dei malori che accusano alcune centinaia di persone. Tutti abitano vicino allo stabilimento. Nel tempo sono sorti comitati cittadini spontanei che hanno spinto il comune a chiedere gli esami sui fumi e un anno fa sono state fatte le verifiche sui gas emessi. Nonostante le migliorie che l’azienda è stata obbligata a fare il problema è rimasto sempre lo stesso.
Alessandro De Giuseppe per fare chiarezza in questa vicenda insieme ai cittadini ha voluto misurare la qualità dell’aria attorno all’azienda. È emerso che ci sono dei picchi che risultano cancerogeni”, spiega Alberto Ruprecht, consulente dell’istituto Tumori di Milano. E intanto le emissioni continuano. Così siamo andati a casa del sindaco di Concorezzo. Lo contattiamo all’una di notte nel momento massimo in cui i cittadini accusano odori e malesseri: “Nel momento in cui qualcuno mi mette nero su bianco questi dati certi non ho problema a emettere un’ordinanza per problemi ambientali”, ci aveva assicurato Mauro Capitanio. Insomma, dati certi perché i nostri non erano ufficiali. Doveva pensarci l’Arpa che però non sembrava mai rilevare il problema perché gli esami dell’aria li faceva sempre quando gli impianti erano spenti.
Nel frattempo è proseguita la battaglia dei comitati. A settembre la Procura ha posto sotto sequestro l’azienda per gestione illecita di rifiuti. “Io non ho mai inquinato, sono due anni che l’Arpa viene a fare controlli. La tutela dei cittadini è la prima cosa”, ci ha detto Vincenzo Bianchi Amministratore delegato di Asfalti Brianza.
Passano i mesi ma la situazione non sembra cambiare. Tanto che il 5 maggio a mezzanotte un residente registra un video da fuori lo stabilimento. Si vede un gran fumo uscire da un camino nel cuore della notte. Dopo sequestro e dissequestro, Asfalti Brianza ha riaperto all’inizio della Fase 2, ma la riapertura era vincolata all’obbligo di intervenire sugli impianti per ridurre i fumi e di smaltire la montagna di asfalto fresato che teneva sul piazzale entro gennaio. Un materiale potenzialmente pericoloso.
“Loro hanno accatastato questa montagna di materiale per due motivi: dalle indagini si suppone che usassero una parte di quel fresato nel ciclo produttivo e per smaltirla ci vorrebbero una 15ina di camion al giorno per 60/90 giorni che è più di una milionata”, spiega il sindaco Capitanio. “Teoricamente nel ciclo produttivo avrebbero dovuto utilizzare solo materia prima. Io posso farli chiudere ma ci deve essere un dato oggettivo”. Cioè dimostrare con dati gli odori e l’inquinamento. 
L’ente che può dimostrarlo è l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Ma l’azienda può lavorare solo di notte mentre l’Arpa può andare solo di giorno, così per fare le analisi si sono dati appuntamento che non essendo un controllo a sorpresa potrebbe non portare esiti significativi. Così siamo andati a parlare con Paola Bossi, dirigente dell’Azienda regionale per l’Ambiente di Milano. Era il 24 febbraio 2020, l’allarme coronavirus iniziava a diffondersi. Lei anziché risponderci, ci ha tossito in faccia.
Ora arriva la richiesta di 3 sindaci che vogliono risposte chiare e certe su questa azienda. Hanno scritto non solo all’Arpa, ma anche a Prefettura, Procura e Provincia, speriamo sia la volta buona

mercoledì 10 giugno 2020

ASFALTI BRIANZA. IL CASO DELLE CENTRALINE ARPA.

Dopo i controlli ARPA a camino spento emergono altre singolari falle nell'apparato di controllo. Già i responsabili avevano parlato in quel caso di "sfortuna". Qui si tratta di vera e propria "sfiga": la centralina di Agrate, quella più vicina ad Asfalti Brianza  non funziona dal 2016, anno in cui la gente comincia a chiedere più insistentemente i controlli! 
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La Rondine Concorezzo
ASFALTI BRIANZA. IL CASO DELLE CENTRALINE ARPA.
Già a partire da settembre siamo intervenuti in Consiglio Comunale per chiedere all'Amministrazione di procedere con accertamenti indipendenti sulle emissioni, sullo stato dello stabilimento produttivo, sul trasporto dei materiali.
Perché tante lentezze da parte delle autorità competenti? Perché si è sostenuto per tanti mesi di non essere certi della provenienza dei fumi, nonostante i tantissimi reclami dei cittadini?
Qualche settimana fa abbiamo pubblicato un'analisi delle oltre 900 segnalazioni dei cittadini, mettendole in relazione con la direzione prevalente del vento, giorno per giorno. Lo trovate qui: https://bit.ly/2XEUpnZ
Nel preparare questo lavoro ci siamo accorti di un fatto curioso: alcune centraline ARPA deputate a rilevare la direzione e l'intensità del vento, tra le più vicine allo stabilimento, risultano da anni inattive.
Il caso più rilevante è quello della centralina di Agrate. Questa centralina avrebbe consentito di stabilire con certezza e in tempi rapidi la provenienza delle esalazioni, giorno per giorno. Non è un caso sia stata utilizzata in passato proprio per studiare la dispersione degli inquinanti provenienti dal sito che oggi ospita Asfalti Brianza.
La centralina in questione risulta completamente inattiva dal 2016. Nonostante ci siano reclami su Asfalti Brianza già a partire dal 2014, solo dopo il 2016 i fumi di Asfalti Brianza iniziano a preoccupare molte centinaia di cittadini, a fronte dei forti disagi che producono, anche a grande distanza dal sito.

mercoledì 3 giugno 2020

ASFALTI BRIANZA - COME MAI CONTROLLI SEMPRE A CAMINO SPENTO? ARPA:"CHIEDETELO AI SINDACI!"



Visto che tutti fanno fatica a ricordare i trascorsi della vicenda Asfalti Brianza questa volta dedichiamo un breve pro memora ad ARPA MB. Tralasciamo le numerose interlocuzioni legate alle Conferenze di servizi. Ci limitiamo ai sopralluoghi. Anche in questo caso le prime segnalazioni ad ARPA risalgono almeno al 2014. Il primo sopralluogo risale appunto a tale anno. Nel 2017 avviene un nuovo sopralluogo che mette in luce molte anomalie ed Egardi del Comitato tutela ecc. di Concorezzo ha ribadito anche qualche giorno fa che ARPA ha rilasciato alla fine una relazione superficiale e senza nessun tipo di analisi fisico-chimica del particolato immesso in atmosfera dalla ditta. 
Il 4/9/2019, in seguito a numerose segnalazioni, Arpa interviene ancora ma anche questa volta a impianto fermo. Rileva comunque una gestione dei rifiuti non adeguatamente compartimentata con possibili emissioni gassose nelle varie fasi. I camion - dice - escono senza copertura. ARPA rileva che è compito di AB verificare che la copertura ci sia. Bianchi di AB afferma che il fresato ritirato da altri non viene usato per produrre conglomerato bituminoso, cosa che invece avviene per il fresato dei propri cantieri. Per inciso notiamo che come ribadito anche dal Sindaco Capitanio il 29/1/2020 Asfalti Brianza non ha mai potuto, non può e non potrà neppure in futuro usare il fresato nella produzione perché L'AUA non lo consente e soprattutto perché non c'è alcuna regolare certificazione della sua provenienza e ingresso in sito. Senza tali certificazioni nessun rifiuto può entrare nel ciclo produttivo perché nessuno potrebbe escludere impatti negativi sull'ambiente e sulla salute umana (art. 184 ter comma 1 del DL del 3/4/2006, n. 152; articolo che Asfalti Brianza cita in modo furbesco e parziale nella sua vergognosa lettera al Prefetto di qualche giorno fa). Ma anche di tutto ciò, dice ARPA, AB non fornisce alcuna documentazione. Inoltre AB non ha un registro per segnare gli orari di accensione e spegnimento né registrazione delle temperature. 
Arpa alla fine propone al Comune di Concorezzo l' attivazione delle procedure previste dalla DGR 3018 e rileva che comunque le molestie olfattive rinviano a problemi sanitari che vanno analizzati da chi di dovere (ATS, altro grande assente). A impianto fermo (ovviamente) non si rilevano ulteriori problematiche. Arrivano poi Perotti (Comitato Tutela ecc. di Concorezzo)  e Arch. Della Giovanna del Comune di Concorezzo che avvertono "lievi odori non provenienti da AB" (che è ferma). (??!!)
Il 24/9/2019 Arpa risponde a nota del Suap del Comune di Concorezzo precisando che a tutto oggi (24/9/2019) ARPA non ha ricevuto dal Comune di Concorezzo alcuna nota relativa all'esito della verifica dell'ordinanza sindacale del 13/8/2019.
Il 29/11/2019 il Dott. Maierna (responsabile ARPA MB), intervistato dalle Iene  (vedi il video dal minuto 4:30 - https://www.iene.mediaset.it/video/asfalto-asfalti-brianza-concorezzo_585147.shtml, ) ammette che ARPA purtroppo è intervenuta sempre a impianto fermo e che non è mai stato attivato un protocollo di controlli concordato coi sindaci di Concorezzo. Come mai? "Bisogna chiederlo a loro" -  risponde Maierna. Cioè a Borgonovo e a Capitanio (sindaco dal 2019 ma in Giunta da più di 10 anni come vicesindaco e presidente del Consiglio). Maierna dice che i sindaci, anziché avviare procedure di legge hanno preferito "concertare" con l'azienda. A precisa domanda risponde anche che il nuovo bruciatore non può assolutamente abbattere le emissioni nocive (argomentazione che Capitanio aveva utilizzato per giustificare la propria ordinanza del 13/8/2019. 
Ordinanza disastrosa da vari punti di vista. Infatti ha impedito i controlli della Provincia, ha prodotto una modifica impiantistica focalizzata solo sul potenziamento della produzione. Modifica che ha moltiplicato i disagi, ha tagliato fuori ARPA e ATS, peraltro già assai poco attivi (quando non fisicamente assenti) ai "tavoli" promossi da Borgonovo fin dal 2017. Inoltre l'ordinanza ha aperto uno spiacevole contenzioso Provincia-Comune in tema di autorizzazione, verifica e messa a regime del nuovo bruciatore. Col risultato che né Provincia né Comune hanno eseguito gli adempimmenti dovuti per legge e ora l'impianto funziona del tutto fuori norma e senza alcuna valutazione dell'impatto emissivo.   


Insomma in sei anni nessuno ha mai partorito un'analisi delle emissioni potenzialmente cancerogene. Che lo siano lo dice, per ora, solo una relazione autoprodotta dalla azienda e lo confermano (in modo molto più preoccupante) le analisi fatte fare dalle Iene.

A novembre 2019 è nato un ulteriore Tavolo, presso la Prefettura. Il 13/5/2020 i sindaci di Agrate, Brugherio e Monza hanno chiesto informazioni. Ebbene anche in questo caso a tutto oggi si attendono i risultati da ARPA e ATS, anche se il Prefetto ha ribadito di aver sollecitato i due enti in data 5/5/2020. 
Ma anche da questi campionamenti ci aspettiamo poco. Il controllo dei fumi al camino è stato fatto  il 20 e 21 gennaio 2020 ovviamente dopo aver dato alla Azienda un preavviso di due mesi. Il resto dei dubbi su tutta l'operazione di controllo li abbiamo già espressi un sacco di volte: periodo di produzione ridottissima, inverno, finestre chiuse, riscaldamenti accesi ecc. ecc. Tutti elementi che rendono quasi impossibile l'identificazione di qualsiasi fonte di inquinamento. 
Col rischio che questi risultati di una procedura formalmente corretta ma sostanzialmente sbagliata mettano una pietra tombale sulle nostre legittime aspettative di verità.

A questo punto, anche alla luce delle manchevolezze e degli errori commessi chiediamo che il Sindaco Capitanio dimostri finalmente fermezza assumendosi per intero la responsabilità di tutore della salute pubblica come recita l' art. 32 comma 3 della legge 833/1978. 
   

CQSASD



07/07/2014 IL COMUNE DI CONCOREZZO CHIEDE AD ARPA SOPRALLUOGO URGENTE DI ASFALTI BRIANZA PER FORTI EMISSIONI ODRIGENE Segnalazioni da Concorezzo ma anche da Via Bande Nere a Sant'Albino. Firmata da Arch. Polletta. https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/03/772014-il-comune-di-concorezzo-chiede.html
10/07/2014 SOPRALLUOGO ARPA Secondo Architetto Polletta del Comune di Concorezzo ARPA trova tutto ok lettera egardi a facciuto
01/09/2014 SOPRALLUOGO ARPA a settembre 2014 ARPA effettua sopralluogo
20/06/2017 SOPRALLUOGO ARPA - ANOMALIE E INADEMPIENZE VEDI FILE (NUMEROSE ANOMALIE!) . Secondo la lettera di Egardi a Facciuto ARPA fa relazione superficiale e senza nessun tipo di analisi fisico-chimica del particolato immesso in atmosfera dalla ditta. https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/03/2062017-sopralluogo-arpa-anomalie-e.html
04/09/2019 SOPRALLUOGO ARPA In seguito a numerose segnalazioni Arpa interviene a impianto fermo. Rileva comunque gestione dei rifiuti non adeguatamente compartimentata con possibili emissioni gassose nelle varie fasi.  I camion escono senza copertura. Bianchi spiega che sono padroncini ma ARPA rileva che è compito di AB verificare che la copertura ci sia. Bianchi afferma che il fresato ritirato da altri non viene usato per produrre conglomerato bituminoso cosa che invece avviene per il fresato dei propri cantieri. Ma di ciò, dice ARPA, non fornisce documentazione. AB non ha un registro per segnare gli orari di accensione e spegnimento né registrazione delle temperature. Arpa propone attivazione DGR 3018 e rileva che comunque le molestie olfattive rinviano a problemi sanitari che vanno analizzati da chi di dovere (ATS). A impianto fermo (ovviamente) non si rilevano ulteriori problematiche. Arrivano poi Perotti (Comitato Tutela ecc. di Cconcorezzo)  e Arch. Della Giovanna del Comune di Concorezzo che avvertono lievi odori non provenienti da AB (che è ferma). (??!!) https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/01/asfalti-brianza-492019-sopralluogo-arpa.html
24/09/2019 ARPA AL SINDACO DI CONCOREZZO SU NUOVO BRUCIATORE (DOCUMENTAZ. INTEGRATIVA) ARPA AL SINDACO DI CONCOREZZO SU NUOVO BRUCIATORE (DOCUMENTAZ. INTEGRATIVA) https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/11/asfalti-rianza-6-9-2019-comunicazione.html
24/09/2019 ARPA SU NUOVO BRUCIATORE (SU MANCATA NOTA DEL COMUNE) Il 24/9/2019 Arpa risponde a nota del Suap del Comune di Concorezzo precisando che a tuttoggi (24/9/2019) ARPA non ha ricevuto dal Comune di Concorezzo alcuna nota relativa all'esito della verifica dell'ordinanza sindacale del 13/8/2019. https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/03/arpa-sul-nuovo-bruciatore.html
28/01/2020 SOPRALLUOGO COMUNE DI CONCOREZZO le ordinanze non sono state ottemperate. I rifiuti sono a  meno di 200 m. dal pozzo di  Brianzacque! https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/01/2812020-sopralluogo-ad-asfalti-brianza.html
29/01/2020 CONSIGLIO COMUNALE CONCOREZZO Il 28/1/2020 il Comune di Concorezzo svolge sopralluogo ad AB. Il Sindaco conferma che i riifiuti sono a meno di 200 m. dal pozzo di Brianzacque. Manderà notizia di reato in Procura per violazione ordinanze del 4-7-2019 e del 13-8-2019. Brianzacque dice che l'acqua di S.Albino è nella norma e che Brianzacque (in questo caso) ha utilizzato anche filtri ai carboni attivi.  A inizio febbraio primi risultati dei campionamenti e tavolo dal prefetto cui ha invitato anche ATO MB e VVFF. https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/05/2912020-consiglio-comunale-di-concorezzo.html
10/05/2020 RISPOSTA DEL PREFETTO ALLA LETTERA DEI 3 SINDACI  IL PREFETTO SPIEGA I PROGRAMMI DI ANALISI (CONCORDATI NEL NOVEMBRE 2019 E DA COMPLETARE ENTRO MARZO/APRILE 2020) E DICE CHE IL 5/5/2020 HA DI NUOVO CONTATTATO ARPA E ATS PER REALIZZARLI