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sabato 15 febbraio 2020

ASFALTI BRIANZA E' UNO SPAZIO ECOLOGICO, BORGONOVO UN ECOLOGISTA E IL COMITATO TUTELA TORNA A PREDICARE DOPO IL LETARGO INIZIATO IL 2/8/2019


sabato 15 febbraio 2020


UN MIRACOLO, SULLA CARTA.
La tavola DTO3, pubblicata sul sito del Comune, illustra lo schema della rete ecologica che interessa Concorezzo. Si tratta di un elemento importante per valutare lo stato di salute del nostro territorio, oltre che la sostenibilità dell'attuale modello di sviluppo.
Oggi vogliamo rilevare un primo elemento, davvero curioso. Lo stabilimento di Asfalti Brianza è inserito all'interno della "Rete verde di ricomposizione paesaggistica", area che dovrebbe avere una funzione strategica in termini di funzionalità ecologica e sostenibilità ambientale.
Speriamo che questo esempio aiuti a capire quanta distanza ci sia oggi tra la realtà e le carte, anche quelle pubblicate sul sito del Comune. E' nostro dovere mettere in evidenza questi paradossi, promuovendo una crescita in termini di consapevolezza e senso critico.
La politica deve riacquistare autorevolezza e credibilità, decifrando la realtà in modo chiaro, individuando con trasparenza le criticità e mettendo a disposizione dei cittadini due elementi: soluzioni concrete per risolvere i problemi e strumenti utili per contribuire al miglioramento della città.





















La Rondine Concorezzo Per chi volesse verificare direttamente la veridicità del nostro post, ecco il link alla cartina pubblicata sul sito del Comune: https://comune.concorezzo.mb.it/.../DT03-Schema-di-rete.... Per un riferimento alle norme di attuazione, previste dal piano provinciale, potete controllare il documento al link seguente: http://www.mb.provincia.mb.it/.../NORME_APP_gen2019_A.pdf. L'art. 31 contiene il riferimento alla "Rete verde di ricomposizione paesaggistica".


QUESTO CHE SEGUE LO AGGIUNGIAMO NOI  DEL COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO:
Forte della straordinaria esperienza di riconversione ecologista di Asfalti Brianza, col patrocinio della Provincia di Monza Brianza che tanto bene si è portata in questi anni ai "tavoli" da lui stesso diretti, il Vice presidente Borgonovo, supportato dal redivivo "Comitato tutela acqua aria e terra" di Concorezzo e dai suoi consulenti tecnici, novella pur se attempata Greta, batte la Brianza in cerca di proseliti.
Siamo in buone mani!

































https://www.ordineingegneri.milano.it/professione/notizie/altri-enti-1/vimercate-14-02-2020-convegno-importanza-strategica-ambientale-e-normativa-delle-coperture-stradali-drenanti-in-matrice-cementizia-comitato-spontaneo-terra-aria-acqua-di-concorezzo/Volantino.pdf




 sottolineando l'attenzione che Provincia e Comuni, veramente interessati all'innovazione, stanno ponendo sui temi ambientali. L'Ing.Maurizio Bertinelli, Assessore all'ambiente del comune di Vimercate, ha parlato del ruolo che gli enti Locali ricoprono nelle scelte ecosostenibili in merito ai contratti pubblici. L'Ing. Massimiliano Ferrazzini di Brianza Acqua ha illustrato il Regolamento regionale a proposito dell'invarianza idrica e idrologica sottolineando l'importanza del rispetto dell'acqua meteorica adottando soluzioni intelligenti ed innovative . L'Ing.Gabriele Zanotti e il Geometra Gabriele Zanotti hanno illustrato le caratteristiche e i vantaggi ecologici e economici delle coperture stradali a matrice cementizia drenante ecodrain senza l'utilizzo del bitume. L'invito ufficiale era esteso a tutti i Comuni di Monza e Brianza. I Comuni che non hanno partecipato, soprattutto quelli che l'agosto scorso, con qualche anno di ritardo, hanno seguito molto da vicino la vicenda di Asfalti Brianza, prendano atto che seri professionisti hanno lanciato un messaggio importante. Sarebbe paradossale che, con alternative così importanti al tradizionale asfalto, ricorressero poi allo stesso bitume che tanto hanno combattuto qualche mese fa. Non sembrerebbe credibile aver combattuto una tecnologia sorpassata e inquinante per poi richiederne i prodotti ignorando le concrete alternative. Rimaniamo convinti che le Aziende non andrebbero chiuse ma messe nelle condizioni di produrre in modo ecologico. Ovviamente se un Comune chiederà bitume le aziende del settore non potranno offrirgli altro ma se anche quelli che hanno ignorato l'iniziativa si convinceranno che il cambiamento passa anche dalle loro richieste, avremo raggiunto un grande obbiettivo per la salute dei cittadini e dell'ambiente che, anche se non sempre ce ne ricordiamo, è casa nostra.