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lunedì 7 dicembre 2020

ASFALTI BRIANZA - (PERENNE) VIOLAZIONE DELLE NORME CHE REGOLANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI

Continuiamo ad accedere agli atti (che fatica!) e a leggere le carte che contro ogni dubbio certificano l'irregolarità di qualsiasi aspetto dell'attività di Asfalti Brianza. 

Ricordiamo che il 30/9/2020 si è tenuta invano l'ennesima Conferenza dei Servizi. Lasciando perdere la sequela di inutili tavoli di concertazione concessi ad Asfalti Brianza dal novembre del 2017 in poi ci pare fosse, di rinvio in rinvio (per inadeguata documentazione o irregolare gestione rispetto a quanto prescritto dall'AUA) la 7^ seduta (inutile) dell'anno 2020. 

Tra i documenti prodotti da Asfalti Brianza in questa occasione (anche sta volta insufficienti e non suffragati da reale cambiamento della situazione illegittima) c'è il documento del 29/10/2020 con cui la Provincia di Monza Brianza conferma che Asfalti Brianza non ha rispettato le prescrizioni rispetto alla gestione dei rifiuti cui avrebbe dovuto dare adempimento entro il 30/9/2020.Il bello è che l'Azienda è stata posta sotto sequestro dalla procura della Repubblica appunto per illecita gestione dei rifiuti in data 28/7/2019 cioè quasi un  anno e mezzo fa. La Procura aveva scoperto un sacco di irregolarità: l'enorme montagna di presunto (non caratterizzato) fresato che eccedeva di 30 volte il quantitativo consentito; rifiuti nell'area di rispetto del pozzo di acqua potabile; percolato a rischio di infiltrare la falda ecc... Tutte irregolarità confermate dalla Perizia del Comune di Concorezzo del 15/6/2020 e mai sanate in occasione delle varie scadenze (10/1/2020 conferenza dei servizi; rinviata al 23/1/2020; nuova scadenza per lo sgombero della montagna fissata al 24/1/2020 e disattesa; rinvio all'8/7/2020 poi rinviata al 30/9/2020 e a sua volta rinviata...a data da destinarsi).  

Insomma una vergognosa sequela di mancati adeguamenti da parte di Asfalti Brianza a normative e imposizioni e un'incomprensibile lassismo da parte dei molteplici Enti di controllo in campo (ovviamente esclusa la Procura che procede con propri tempi e con il necessario riserbo).     

Nel documento del 29/10/2020 della Provincia  si dice che ARPA ha effettuato un nuovo sopralluogo rilevando ancora la presenza di un quantitativo assai eccedente quanto consentito da AUA (1200 mc). (nostra nota: la eccede ancora di almeno 20 volte!). Non è stata neppure liberata, come andava fatto con urgenza, l'area di rispetto vicina al pozzo di acqua potabile.    

La Provincia conferma di aver rigettato la (provocatoria) richiesta di Asfalti Brianza di smaltire la montagna di rifiuti nella produzione.

Leggete da soli questo estratto dal documento originale.

CQSASD













PS: non ci risulta che entro 10 gg. l'Azienda abbia prodotto alcunché.





domenica 15 marzo 2020

25/9/2019 - VERBALE SEQUESTRO ASFALTI BRIANZA


Il 25/9/2019 AVVIENE SEQUESTRO PREVENTIVO URGENTE ad opera dei Carabinieri e Carabinieri forestali su mandato della Procura della Repubblica di Monza. Presente anche ARPA.
Il verbale rileva che "la parte (AB) non ha attuato nessuna delle prescrizioni contenute nell'AUA" realizzando "una illecita gestone dei rifiuti con grave pregiudizio per l'ambiente e la salute umana". Parla anche di "reale e concreto pericolo per la salute umana"
Pertanto tutto (esclusi gli uffici) viene posto sotto sequestro e affidato in giudiziale custodia a Vincenzo Bianchi. 
Si è trovato un deposito rifiuti (25.000 mc di fresato) eccedente di 4 volte le prescrizioni AUA (massimo 6000 mc). L'AUA prevede l'utilizzo dei rifiuti entro 6 mesi mentre qui c'è materiale stoccato per più di 4 anni. Il materiale "istantaneo", cioè quello che si può detenere è di 1200 mc (20 volte superiore al dovuto). Le Aree indicate da AUA vengono usate "in totale difformità" rispetto alle prescrizioni. La "montagna" principale (fresato miscelato ad inerti) è di 22.000 mc. (28.000 t). Le dimensioni sono 64 m. x 84 m x un'altezza media di 4 metri e massima che supera gli 8 metri. Ciò configura possibile rischio di inquinamento eolico (da vento). 
Si rileva negli stessi spazi ricadenti nell' AUA di Asfalti Brianza la presenza di un'altra ditta, la W.BAU che ha contratto di locazione col proprietario del sito (G.Bianch). La W. BAU al posto dell'area prevista come magazzino ha realizzato un deposito illegittimo di rifiuti pericolosi e non (di 20 mc.) esposto agli agenti atmosferici e il cui "percolato defluiisce nel pozzetto di raccolta delle acque meteoriche e nel terreno".