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sabato 12 marzo 2016

I COMITATI DI MONZA SUL PGT: PIU' OMBRE CHE LUCI (TESTO DELLA CONFERENZA STAMPA DEL 7/3/16



Ecco il testo dei Comitati:


CONFERENZA STAMPA DEL 7 MARZO 2016
Il nuovo PGT di Monza: più ombre che luci
Facendo seguito alle considerazioni contenute nel Libro bianco su Monza del luglio 2015, vogliamo  oggi partire dalla domanda che dal pubblico è stata fatta ai relatori nella serata di presentazione del nuovo PGT dello scorso 18 febbraio e cioè “quale città ci verrà consegnata fra 5 anni con questo nuovo Piano?
Alla domanda non è stata data risposta.
Secondo noi invece una risposta c'è: è la previsione di una città senza identità, che si avvia a diventare un grosso quartiere della periferia di Milano, così come lo sono diventate Sesto e Cinisello.

L'aver già approvato 15 piani attuativi (di cui 9 su aree libere) e ora la previsione anche nel nuovo PGT di edificazione prevalentemente a carattere residenziale, tratteggiano una città dormitorio, che sarà più soffocata da traffico e inquinamento.
Le residenze sono previste per l'80/90% anche nel recupero delle aree dismesse.  Altro residenziale è previsto con consumo di suolo libero.

A fronte di questo, l’espulsione delle destinazioni produttive dalle loro localizzazioni originarie porta alla previsione devastante di nuovi insediamenti produttivi tutti a consumo di suolo a corona della città, nella peggiore tradizione dei PRG anni’60/’70.

Così come pesanti sono le omissioni di questo nuovo Pgt: sugli usi per la Villa Reale e il Parco di Monza non si dice praticamente nulla se non un rinvio al Piano territoriale del Parco della valle del Lambro, consentendo nel PGT, come al solito, nuove edificazioni per l’autodromo. Nulla si dice del futuro dell’Ospedale vecchio, con la scusa di precedenti accordi di programma, peraltro rimessi in discussione.

In conclusione una proposta di PGT a prevalente “vocazione residenziale” che ricorda più i PRG anni 60/70 che non una visione nuova di sviluppo sostenibile della città.

Sintetizziamo di seguito le principali criticità di questo PGT illustrate nel Parere sottoscritto dal Coordinamento di cinque associazioni e nove comitati di cittadini di Monza e consegnato il 9 febbraio scorso in Comune:

1)     Manca nel nuovo PGT una chiara previsione della popolazione, finalizzata a contenere nuove inutili edificazioni residenziali.
Nella serata del 18 febbraio, il progettista ha parlato di un ‘fabbisogno’ di circa 3/4.000 nuovi alloggi, motivato da presunte esigenze ‘migratorie'. Non sono però stati considerati i circa 4.000 alloggi sfitti presenti in città così come gli oltre 2.000 alloggi residenziali già approvati con Piani attuativi da questa e dalla precedente amministrazione, che non sono ancora stati avviati o ultimati.  A questi possiamo sommare altri 2.000 alloggi residenziali rilasciati con titoli edilizi diretti.
In totale una dotazione di circa 8.000 alloggi disponibili sul mercato edilizio o che potrebbero esserlo nel prossimo futuro (già approvati). Si tratta di un possibile incremento di popolazione di almeno 15.000 nuovi abitanti.
Sono forse insufficienti per dare risposta alla presunta “nuova migrazione dal sud”, ipotizzata dai presentatori del nuovo PGT?
Rammentiamo che il picco della popolazione residente in città si è avuto nel 1981 con 123.145 abitanti, mentre ancora oggi ne abbiamo 122.700 circa. Anche considerando il frazionamento delle famiglie e le eventuali immigrazioni, l’ulteriore incremento previsto ora dal Piano non è giustificato. Senza voler considerare le volumetrie che potrebbero scaturire dai meccanismi di perequazione previsti dal PGT stesso.

2)     Consumo di suolo: la promessa della riduzione del consumo di suolo, se da un lato trova riscontro nelle proposte di ampliamento delle aree agricole strategiche del PTCP e del loro inserimento nei Plis confinanti (ancora tutto sulla carta), dall’altro è contraddetta dalla previsione dei cosiddetti Ambiti compatibili con la trasformazione (AcT), finalizzati all’insediamento di eventuali nuove attività produttive, che sono tutti su aree libere e con consumo di suolo e riguardano quasi 470.000 mq di superficie territoriale.
La proposta del cosiddetto Parco del riciclo, invece di essere sostituita da un piano complessivo di riqualificazione paesaggistica dell’intera zona (come chiedevamo), è stata ulteriormente peggiorata, assegnando alle aree degradate, direttamente nel Piano delle Regole, una destinazione produttiva legata al ciclo dei rifiuti. Gravissima poi è la scelta di rinunciare al controllo pubblico sullo sviluppo delle aree produttive della zona industriale Pompei Ercolano, con la eliminazione del Piano Particolareggiato: a questo punto le aree inattuate tornino agricole.
Permangono inoltre le previsioni edificatorie su aree libere sia in diversi Ambiti di trasformazione (AT) del Documento di Piano che in quello delle Regole (zone C).
In totale sono circa 600 mila mq le aree libere che potrebbero essere edificate con questo PGT. Chiediamo invece un PGT a effettivo zero consumo di suolo.

3)     Aree dismesse: se è assolutamente auspicabile intervenire su tali aree (che interessano una superficie di 645.000 mq) non altrettanto lo è la loro prevalente trasformazione in residenza (per l’ 80/90 %).
Reinserirle nel ciclo produttivo, con un progetto globale che preveda ampi spazi a verde e servizi soprattutto lungo il canale Villoresi, diventa questione prioritaria.
Quello che già abbiamo di fronte è invece il degrado del paesaggio urbano: condomini e supermercati ovunque, con l’effetto collaterale di dover consentire occupazione di suolo libero per le funzioni produttive (vedi punto precedente).
Prevedere poi il recupero di aree poste lungo il Lambro è particolarmente rischioso in quanto sono pur sempre possibili esondazioni oggi neppure ipotizzabili. Si rende quindi necessaria un’ampia fascia d’inedificabilità (corridoio a verde) lungo le sponde del fiume escludendo in quelle zone Ambiti di trasformazione.

4)     Cascinazza: ribadiamo che le aree della Cascinazza sono agricole di fatto e di diritto e non vi è alcun obbligo di una sorta di riconoscimento volumetrico o monetario alla proprietà. Questo vale per la Cascinazza come per le altre aree agricole presenti in Città (quartieri: Casignolo, San Fruttuoso, Sant’Albino, zona nuovo Stadio).
Non ha senso che vengano collocate volumetrie sulle aree pubbliche della TPM e della ex Fossati e Lamperti (180mila mc) per la cessione al Comune delle aree agricole della Cascinazza.
La valutazione se la Cascinazza debba diventare “Parco pubblico” o restare “Parco agricolo” (quindi con o senza acquisizione delle aree) dipende da altri fattori (costi economici per l’acquisizione e la successiva gestione in rapporto ai benefici).
In ogni caso, il vincolo a parco agricolo previsto nel PGT vigente (e sue successive varianti); l’inserimento nel PLIS del Parco della media valle del Lambro; la previsione di tutelarle e ampliarle nel PTCP di MB come Ambiti agricoli strategici e la presenza della RER (Rete ecologica regionale) sono, ad oggi, più che sufficienti.

5)     Parco e Villa Reale: il nuovo PGT su questo tema è fortemente carente, liquidando la questione degli usi del Parco e della Villa Reale con un semplice rinvio alle norme del PTC del Parco regionale della Valle del Lambro.
Viceversa si chiede che il nuovo PGT dedichi alla Villa Reale e al Parco un rilievo e una normativa adeguati al valore e al significato di questo monumento (suo restauro) per l’identità storica e il futuro culturale e quindi urbanistico ed economico di Monza.
Il Parco di Monza dovrebbe essere classificato anche come zona A (centro storico) vietando ogni nuova edificazione, senza alcuna esclusione, come invece viene previsto per l’Autodromo.
Anche in questo PGT dovrebbe essere confermata la demolizione della pista alta velocità, in disuso da quasi 50 anni, un ecomostro che interrompe l’asse visuale di viale Mirabello, demolizione, tra l'altro prevista dalle Norme Tecniche Attuative  del PTC (art. 17, c. 4) del Parco Valle Lambro, operazione che consentirebbe di liberare nuovi spazi verdi (60 ettari) per il pubblico.

Su tutti questi punti critici chiediamo un ripensamento dell’amministrazione comunale e una presa di coscienza della cittadinanza affinché scelte sbagliate non compromettano il futuro della nostra città.

COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI E COMITATI DI MONZA
(Legambiente Circolo di Monza - Fiab MonzainBici - CCR, Gruppo ambiente e territorio - Greeman Monza - Comitato per il Parco A. Cederna - Comitato Bastacemento - Comitato di via Blandoria - Comitato di via Monte Bianco - Comitato quartiere Sant’Albino - Comitato quartiere San Donato-Regina Pacis - Comitato di via Boito Monteverdi - Comitato quartiere San Carlo e San Giuseppe - Comitato ACB San Fruttuoso - Comitato viale Lombardia 246)

In allegato: il parere del coordinamento, consegnato in Comune il 9/2/2016

Monza, 7 marzo 2016

lunedì 11 gennaio 2016

Le Associazioni sul "progetto chioschi" in centro a Monza - Vorrei

Le Associazioni sul "progetto chioschi" in centro a Monza - Vorrei | Rivista non profit di cultura, ambiente e politica



Mercoledì  2 dicembre  le Associazioni culturali monzesi che avevano  inviato al Sindaco e ai media  una lettera aperta  con la quale dichiaravano la loro  forte perplessità sul “progetto chioschi “ ,  hanno avuto  un incontro con l’assessore  al commercio  .
L’assessore Abbà  ha gentilmente accettato l’invito ad un colloquio presso la Saletta Reale della stazione e  ha illustrato il progetto dei “ Chioschi “ che, secondo l’assessore stesso,  hanno l’intento di “riqualificare  zone esterne e poco frequentate” .
Ha confermato che si prevede di inserire nel centro  della nostra Città fino a 13  chioschi  da  20 a 70   mq. , alti tre metri , da collocare alcuni lungo il decumano: dalla stazione , via Italia , piazza Carrobiolo , Boschetti reali;  altri in piazza Cambiaghi,  nell’Oasi di San Gerardino, piazza Garibaldi , giardini di via Azzone Visconti,e in altre zone centrali, lungo il Lambro .
I rappresentanti delle associazioni ringraziano l’assessore per la disponibilità , ma  dopo un franco  scambio di pareri confermano la loro posizione fortemente contraria al progetto stesso, e presentano le loro osservazioni :
  1.  Queste strutture, alcune grandi come un appartamento di medie dimensioni, non sono inserite in un progetto di riqualificazione generale e quindi appaiono avulse dal contesto.
  2. Sarebbe stata più credibile  una proposta di “ riqualificazione” se si fossero prese in considerazione  zone periferiche e quartieri meno attrezzati , quindi più  adatti e disposti ad accoglierli in un disegno complessivo che potrebbe giovarsi di un concorso di idee per il recupero delle periferie.
  3. Il progetto, per come ci è stato presentato dall’assessore, è ancora molto vago: non se ne conosce l’aspetto esteriore, non si sa ancora quali categorie merceologiche vi saranno inserite.
  4. Il progetto  non deriva da un piano commerciale del comune o una richiesta o da una necessità di alcune categorie.
  5. Da parte del comune è stata accolta la proposta di un imprenditore privato dopo averla sottoposta  a bando per 40 giorni, con diritto di prelazione;  se il progetto andasse a buon fine il Comune riceverebbe solo il ricavato della Tosap per una  cifra irrisoria se riferita ad un bilancio comunale. Per 12 anni, rinnovabili per altri 12.  Inoltre i manufatti hanno necessità di scavi per fognature, allacciamento all’acqua e luce , ciò che li rende difficilmente amovibili.
  6. La commissione paesaggio, contrariamente a quanto letto in precedenza,  non si è pronunciata a favore, ma  ha espresso molte perplessità e si è riservata di dare un giudizio su ciascun chiosco e ciascuna collocazione.
  7. La loro presenza nel centro storico, di origine medievale , con strade  strette e spazi  limitati , risulta con tutta evidenza ingombrante , con un forte impatto negativo rispetto al tessuto urbano e ai monumenti storici.
  8. In particolare  alcuni luoghi indicati nel progetto , per la loro specificità e bellezza culturale e ambientale , riceverebbero un forte nocumento .  Es. piazza Carrobiolo , in qualunque parte della piazza li si voglia mettere; Oasi di San Gerardino,di qualsiasi misura li si collochi ; piazza Garibaldi , dove impedirebbero la vista del Tribunale e del monumento a Garibaldi, recentemente restaurato
  9. In altri luoghi, quali piazza Cambiaghi  o Boschetti reali , dove ne sarebbero collocati due per sito , si evidenzia  una sovrabbondanza e un chiaro problema di sicurezza .
  10.  Siamo convinti che la maggior parte dei turisti che vengono a Monza, siano attirati da alcuni beni culturali , ultimamente recuperati, e siano da considerarsi  categoria di nicchia, di buona cultura, attenti al contesto generale della Città che nel caso di questa presenza ingombrante, risulterebbe ferita e sciatta.
  11. Si ritiene inoltre che la presenza di 13 postazioni , presumibilmente in maggioranza dedicate alla vendita di cibo o bevande, potrebbero nuocere agli esercizi commerciali già abbondantemente presenti nelle stesse zone del centro. Come potrebbero reagire  bar, pizzerie ,tabaccherie, panetterie, gelaterie, che si vedono piazzare a pochi metri queste strutture che probabilmente venderebbero gli stessi generi di merci?
  12. L’assessore Abbà ha parlato di occasione per tenere aperti questi chioschi  anche in orario serale per “rivitalizzare”  la città.  Le associazioni ritengono che questa possibilità , specialmente per certi siti , sia una aggravante e un’ ulteriore  mancanza di sicurezza per i cittadini.
Le associazioni  che firmano questo comunicato  si augurano  che la loro posizione sia condivisa da altri cittadini  e che l’amministrazione  voglia riflettere più approfonditamente e rivedere questo progetto .
Amici dei musei
La villa reale e anche mia
Comitato per il Parco
Circolo arti figurative
Collegio architetti ingegneri di Monza
Carrobiolo
UPM Università popolare monzese
Legambiente Circolo di Monza
CCR - Centro Culturale Ricerca
Casa della poesia
Associazione Mazziniana

lunedì 14 dicembre 2015

LIBRO BIANCO PER MONZA: LE OSSERVAZIONI SUI PII DELLA GIUNTA SCANAGATTI

Le osservazioni dei nostri comitati sui PII approvati dalla giunta Scanagatti.Quarta osservazione: PII Cantalupo...

Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Domenica 13 dicembre 2015

Le osservazioni dei nostri comitati sui PII approvati dalla giunta Scanagatti.Quarta osservazione: PII Cantalupo...

Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Domenica 13 dicembre 2015

martedì 24 novembre 2015

LIBRO BIANCO: CHE FINE HA FATTO IL PGT DI MONZA?

**** COMUNICATO STAMPA ****Che fine ha fatto il nuovo PGT di Monza? Cosa sta approvando intanto l’Amministrazione...

Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Martedì 24 novembre 2015

lunedì 23 novembre 2015

LIBRO BIANCO: LE OSSERVAZIONI SUL PII ESSELUNGA

Le osservazioni dei nostri comitati sui PII approvati dalla giunta Scanagatti.Prima osservazione: il PII Esselunga

Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Domenica 22 novembre 2015

domenica 15 novembre 2015

IL CONSUMO DI SUOLO; STRUMENTI PER UN DIALOGO

martedì 10 novembre 2015

[LIBRO BIANCO] Video con l'intervento del Comitato Sant'Albino

MONZA: LIBRO BIANCO SULLA CITTA' (VIDEO DELLA SERATA)

I video della serata di presentazione al pubblico del libro bianco:https://youtu.be/ILiJZSNJ-mE?list=PLdwQEbIJvFMwaoRgvTaPQsIsH6LPtrfVU

Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Martedì 10 novembre 2015

sabato 31 ottobre 2015

MONZA- L'URBANISTICA SOTTO LA LENTE DEI COMITATI: TROPPO VERDE CONSUMATO!

venerdì 30 ottobre 2015

IL LIBRO BIANCO DEI COMITATI E LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE (IL CITTADINO DI MONZA)


LIBRO BIANCO: CONSIDERAZIONI SULLA SERATA DI IERI

lunedì 26 ottobre 2015

28/10 PRESENTAZIONE LIBRO BIANCO SULLA CITTA' DI MONZA


Ciao a tutti

MERCOLEDI' 28 OTTOBRE 2015 al BINARIO 7 si terrà la presentazione del Libro bianco alla cui stesura ha partecipato anche il nostro Comitato.

E' possibile scaricare il libro completo dal sito


Auspichiamo la partecipazione di noi tutti alla serata
ciao



   
   



Presentazione del LIBRO BIANCO SULLA CITTA' DI MONZA
Mercoledì 28 ottobre alle ore 20:45
Sala D Binario 7, Monza






domenica 18 ottobre 2015

28/10 - I COMITATI DI QUARTIERE PRESENTANO IL LIBRO BIANCO SULLA CITTA'

Mercoledì 28 ottobre a Monza, presentazione del libro bianco dei comitati di quartiere di Monza e dibattito sulla variante generale al Piano di Governo del territorio





La locandina dell'evento che si terrà

MERCOLEDI 28 ottobre 2015 - h. 20:45
URBAN CENTER - SALA D

L'articolo dedicato tratto dal sito Salviamo il Paesaggio
Scarica il libro completo a