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giovedì 31 maggio 2018

Come sarà Monza tra 10 anni? - Vorrei | Rivista non profit

Come sarà Monza tra 10 anni? - Vorrei | Rivista non profit: Alla domanda del titolo di questo articolo penso che pochi possano rispondere con certezza. Certo l’amministrazione comunale, con strumenti urbanistici...

domenica 9 ottobre 2016

STRABISMO DELLA GIUNTA? COLATA DI CEMENTO SU AREA VERDE A S. ALBINO



Breve sintesi per i non tecnici 
Il 30/6/2016, mentre in Consiglio Comunale si discuteva del nuovo PGT (entrato poi in vigore 7 giorni dopo, il 7 luglio 2016) la Giunta comunale ha approvato un’altra bella colata di cemento nella zona industriale a nord di S. Albino. O meglio: Situato in parte nella zona industriale ma soprattutto all’interno della zona che il nuovo PGT partorito dalla stessa Giunta destina a verde.


Confidiamo in un infortunio in buona fede.
Ciò detto pensiamo che per correggere sviste ed errori non sia mai troppo tardi. Onde evitare proteste e contenziosi ci sono ampi margini per un aggiustamento della proposta urbanistica e progettuale (per esempio procedendo all’unificazione dei lotti F2 ed F3, allo slittamento dei corpi di fabbrica verso nord e delle superfici a standard verso sud).
Chiediamo per questo che l’amministrazione comunale si confronti urgentemente con i cittadini di Sant’Albino in un incontro con la Consulta e con le associazioni che ne fanno parte.







Il comunicato del Comitato di quartiere S.Albino
Il 30 giugno 2016, nel pieno della discussione in Consiglio Comunale sulla variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT) e ad una settimana dalla sua adozione (7 luglio), la giunta approva lo schema di convenzione urbanistica del lotto F3 del Piano Particolareggiato Pompei Ercolano della “Soc. Imm. Bavaria ’79 s.r.l.”, presentato in data 8 giugno 2016 (solo 22 giorni prima, con discussione sul Pgt in corso) per la costruzione di un capannone industriale (progetto del 2012 dello studio Architettura Battistoni Associati) a poche decine di metri dal centro natatorio Pia Grande.
Il nuovo Pgt prevede, come peraltro da anni richiesto dai cittadini e dalla Consulta del quartiere Sant’Albino, una fascia di rispetto a verde tra zona industriale e quartiere, individuata nel Documento di Piano come “rete della naturalità diffusa”, che un emendamento presentato dal segretario del PD Alberto Pilotto in Consiglio Comunale e fatto proprio dalla stessa giunta, rende prescrittiva.

Ma  a volte la mano destra non sa cosa fa la sinistra. Così negli stessi giorni e con una tempistica singolare , la stessa giunta approva la suddetta convenzione ed il relativo  progetto che fa ricadere la costruzione del capannone industriale in buona parte all’interno della fascia di rispetto, sulla base del planivolumetrico del vecchio Piano Particolareggiato, che invece nel nuovo Pgt non viene riconfermato.




La linea verde indica il margine al di sotto del quale è prevista dal Pgt adottato la fascia a verde di rispetto verso il quartiere S.Albino


Confidiamo in un infortunio in buona fede.
Ciò detto pensiamo che per correggere sviste ed errori non sia mai troppo tardi. Onde evitare proteste e contenziosi ci sono ampi margini per un aggiustamento della proposta urbanistica e progettuale (per esempio procedendo all’unificazione dei lotti F2 ed F3, allo slittamento dei corpi di fabbrica verso nord e delle superfici a standard verso sud).
Chiediamo per questo che l’amministrazione comunale si confronti urgentemente con i cittadini di Sant’Albino in un incontro con la Consulta e con le associazioni che ne fanno parte.

Comitato quartiere Sant’Albino

Post scriptum:   Resta un dubbio. Il Piano Particolareggiato, approvato il 29 giugno 2006, in dieci anni è rimasto il gran parte inattuato; circa 200.000 mq di terreni liberi e coltivati potevano essere restituiti alla loro destinazione originaria, quella agricola; il capannone che incombe sull’unico parchetto giochi di Sant’Albino, ormai conosciuto in quartiere come “ecomostro”, è a tutt’oggi semivuoto e rischia di diventare un’area dismessa ancora prima di diventare produttiva; invece di prendere atto di questa realtà l’attuale amministrazione comunale persevera nell’errore ed anzi lo appesantisce, riproponendo su queste aree una miriade di Piani attuativi produttivi con il nuovo Pgt. Cui prodest?