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martedì 5 gennaio 2021

PIANO NEVE - IL VICESINDACO RIPETE IL SUO MANTRA: "ABBIAMO LE MANI LEGATE"

Per la verità il mantra citato sopra è stato ripetuto varie volte dal Vicesindaco riguardo all'inquinamento di Asfalti Brianza. Quando all'Assemblea cittadina del 2/9/2019 la gente accorsa in massa a Sant'Albino chiedeva un intervento risoluto dell'Amministrazione monzese Villa ha risposto che lui aveva già fatto il possibile dando il via ai "tavoli di concertazione" tra Enti pubblici e Azienda (da lui stesso definiti del tutto inconcludenti) e scaricando tutta la responsabilità della scelta "concertativa" sulla Giunta di Concorezzo e sulla Provincia (si noti bene anch'esse a trazione leghista). Alla nostra domanda: "Ma chi sono i proprietari di Asfalti Brianza"  (cioè: ma sono imprenditori affidabili?) Villa ha tranciato corto:" Per me Asfalti Brianza è Asfalti Brianza". Come dire: "chissenefrega chi sono". Poi "googolando" abbiamo scoperto da soli chi erano e i loro inquietanti precedenti! 

Ora rispetto al fallimento del Piano neve torna lo sport dello scaricabarile. La colpa è riversata da Villa sull'azienda e sul meccanismo regionale degli appalti. Ma  anche in Regione la Lega è al governo da un secolo! Ovviamente non manca poi il solito piagnisteo sulle speculazioni dell'opposizione. 

A noi non risulta affatto che le amministrazioni comunali non abbiano alcuna possibilità di verificare quali siano le credenziali delle aziende che vincono appalti sul territorio. Crediamo anzi che possano far ricorso preventivamente tanto alla Polizia Giudiziaria che alla Guardia di Finanza, peraltro a Monza assai efficiente

Ma anche ammesso fosse vero quanto sostiene Villa, consigliamo d'ora in poi agli amministratori di Monza e di Concorezzo il metodo semplice e gratuito che noi del Comitato di quartiere Sant'Albino e gli amici de "La Rondine" di Concorezzo usiamo ormai abitualmente: digitare su "Google" alcuni nomi, tipo Vincenzo Bianchi, Asfalti Brianza, Lucchini e Artoni, Edil Bianchi, Wu Bau, Malacrida, Grignola ecc ecc. Si scoprono, magari con congruo anticipo un sacco di notizie illuminanti. 





lunedì 4 gennaio 2021

CAOS NEVE, ASFALTI BRIANZA, INCHIESTE GIUDIZIARIE

Grazie agli amici de La Rondine di Concorezzo. Aggiungiamo solo che le perplessità sull'operato della Giunta di Concorezzo valgono allo stesso modo per la Giunta di Monza. In questa spiacevole mano d'azzardo che coinvolge trafficoni ed amministratori pubblici, da una parte e dall'altra del tavolo ritroviamo i soliti ben noti protagonisti.

CQSASD 




















La Rondine Concorezzo

CAOS NEVE, ASFALTI BRIANZA E INCHIESTE GIUDIZIARIE.
DOVE E' FINITA LA BUONA POLITICA?

A fronte del "caos neve" degli scorsi giorni, abbiamo pubblicato una ricostruzione di quanto accaduto, per individuare con precisione le responsabilità del caso. Sono emersi fatti incontestabili: l'Amministrazione ha affidato lo "sgombero neve" direttamente a Malacrida A.V.C, un operatore dalla condotta tutt'altro che ineccepibile. L'affidamento è stato accordato evitando la gara d'appalto e senza procedere con tutti i doverosi accertamenti. Qui trovate i dettagli: https://bit.ly/352SFba.

Ma c'è di più e vogliamo mettervi a conoscenza di alcuni aspetti decisivi della vicenda. L'analisi attenta delle carte ha fatto emergere importanti collegamenti tra Malacrida e Asfalti Brianza, come denunciato pubblicamente dal 
Comitato Di Quartiere S.Albino Monza
.

La documentazione disponibile, tra cui spicca l'ordinanza del GIP Raffaella Mascarino, ci consente di conoscere numerosi dettagli dell'intreccio di relazioni tra queste società, ricostruito nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria nota fin dall'aprile del 2019. La magistratura inquirente ha accertato l'esistenza di un cartello di aziende impegnate nella spartizione illecita degli appalti di "sgombero neve", coordinate da personalità vicine alla criminalità organizzata.

Le società collegate a Malacrida, come dimostrano le numerose intercettazioni disponibili, hanno interloquito a più riprese con il coordinatore del cartello illecito, perseguendo obiettivi ben precisi: ottenere informazioni riservate sulle gare d'appalto, sfruttare i collegamenti con alcuni funzionari pubblici, raggiungere accordi spartitori. Il tutto facendo da mediatore con i proprietari di Asfalti Brianza, attivi tanto nella produzione di asfalto quanto nello sgombero neve, in questo secondo caso per mezzo di una società di comodo con sede a Concorezzo, la W. Bau.

E' opportuno avere ben chiaro un punto generale. Le gare d'appalto dovrebbero svolgersi con trasparenza e in regime di libera concorrenza, per permettere agli operatori più titolati di erogare al meglio servizi di pubblico interesse. I cartelli criminali nascono con l'obiettivo di aggirare questo meccanismo, promuovendo illecitamente l'interesse dei propri componenti, molto spesso società spregiudicate e incapaci di onorare gli impegni presi con la pubblica amministrazione, con sicuri danni per i cittadini e per le imprese perbene.

Il "caos neve" degli scorsi giorni è un effetto palese di questo quadro d'insieme. In particolare, l'incapacità di garantire il servizio di sgombero è riconosciuta in maniera esplicita e a più riprese dalle stesse aziende coinvolte nel cartello illecito già menzionato, come dimostrano le intercettazioni raccolte dalla Magistratura.

La pervasività di queste pratiche illegali ha interessato molti comuni del territorio. Per rendersene conto, è utile richiamare un dato: le indagini che hanno interessato l'hinterland milanese, ricostruite dal giudice Mascarino, ci dicono che su 46 lotti complessivi ben 32 sono stati assegnati a società coinvolte nei meccanismi turbativi. Anche Monza è stata interessata dal "caos neve", dopo aver affidato il servizio di sgombero ai F.lli Grignola, società direttamente collegata a Malacrida.

A fronte di tutto questo, la condotta dell'Amministrazione di Concorezzo si distingue per particolare imprudenza e mala gestione, soprattutto se si tiene conto dei gravi precedenti riconducibili al caso Asfalti Brianza. Nonostante le evidenze note almeno dall'aprile 2019, l'Amministrazione ha deciso di evitare la gara d'appalto e di selezionare direttamente Malacrida A.V.C. per erogare il servizio, dal valore complessivo di 39.564,60 euro. La stessa procedura, con lo stesso importo, è stata adottata anche nel 2019; a partire da 40.000 euro la gara d'appalto sarebbe stata obbligatoria per legge. Si può verificare qui: https://bit.ly/37WYA3z.

Le prassi in materia di turbativa, troppo diffusa nei settori più a rischio di infiltrazione, oltre che le inchieste capaci di ricostruire il legame con gli indicibili ambienti della malavita, dovrebbero spingere le amministrazioni pubbliche ad approntare adeguate contromisure. Eppure le risposte tardano ad arrivare: un mancato controllo sulle credenziali e sui precedenti degli operatori selezionati non aiuta, come accaduto a Concorezzo.

Restando sul "caso concorezzese", avvertiamo il dovere di indicare le precise responsabilità politiche di quanto accaduto. Chi ci amministra è in Consiglio Comunale da un ventennio. Mauro Capitanio ricopre incarichi di governo della città da ben 12 anni: 5 da Presidente del Consiglio Comunale, 5 anni da Vicesindaco, quasi 2 da Sindaco. L'impreparazione e l'improvvisazione con cui si affrontano casi come Asfalti Brianza e il "caos neve", peraltro collegati, non possono che lasciarci francamente interdetti.

domenica 3 gennaio 2021

Un cartello dietro l'appalto neve?

 da pagina Facebook di  

Un cartello dietro l'appalto neve?
Nella notte dello scorso 27 dicembre grossi fiocchi di neve hanno cominciato a cadere su tutta la pianura. La mattina successiva la città era imbiancata. E paralizzata. I mezzi spazzaneve non sono usciti, o non erano abbastanza almeno. I cittadini sono rimasti bloccati, le lamentele sono arrivate da ogni parte.
Disagi che si potevano evitare. Sarebbe bastato scegliere con attenzione l'azienda a cui affidare la pulizia delle strade. Sarebbe servito gestire diversamente l'appalto. Sarebbe stato necessario leggere le carte della magistratura. Niente di tutto questo è stato fatto e i risultati si sono visti. Adesso, in tutta fretta, l'amministrazione ha deciso di licenziare l'azienda a cui si era affidato. Rimane il fatto che il bando sia stato fatto tardi, assegnato in modo quantomeno incauto e sia costato ai cittadini in termini di soldi, danni e disservizi.
Per mettere un po' di ordine occorre rifarsi alle carte.
La giunta ha messo il cosiddetto piano neve nelle mani della monzese Fratelli Grignola, una s.a.s, con sede in via Botticelli: tenete a mente la via, tornerà. Il Comune aveva chiamato – perché il bando era a invito – cinque aziende. L'unica a presentarsi è stata la vincitrice, con un ribasso dello 0,1 per cento. Per chi è avvezzo agli appalti una percentuale talmente irrisoria da destare più di un sospetto.
In plancia di comando, nell'azienda, siede Cristian Grignola, classe '93, che nell'aprile del 2019 è stato raggiunto da un'ordinanza di misura cautelare firmato dalla dottoressa Raffaella Mascarino, Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano. L'uomo era finito nell'inchiesta che vedeva qualche decina di imprenditori – alcuni dei quali in odore di criminalità organizzata – fare cartello per spartirsi gli appalti delle pubbliche amministrazioni. Un patto di non belligeranza per fare cartello e dare una fetta a tutti. Per i coinvolti le accuse, a vario titolo, erano di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione.
Dalle indagini era risultato che a capo dell'organizzazione c'era l'imprenditore Renato Napoli, attivo nel settore edilizio, il cui nome era finito nell'inchiesta Infinito, che aveva scoperchiato la fitta rete di connivenze tra amministrazione e 'ndrangheta sul territorio brianzolo.
Gli imprenditori finiti in questa nuova indagine, dice la Procura, si avvalevano di informazioni privilegiate, in altre parole soffiate dall'interno, per concorrere e vincere gli appalti, spartendoseli con largo anticipo, decidendo preventivamente chi doveva partecipare e per quale gara. Un sistema collaudato che aveva portato il cartello a fare man bassa di appalti. Oltreché di profitti.
I carabinieri hanno anche documentato un incontro in piazza Kennedy, a Milano, tra i maggiorenti dell'organizzazione. Ci sono anche numerose intercettazioni in cui il nome di Grignola esce con una certa regolarità. Ad esempio, siamo nel luglio 2017, Sergio Napoli viene avvisato che Grignola insieme ad altri si è presentato nel suo ufficio per visionare i documenti per l'assegnazione di un appalto per lo sgombero neve e che non solo ha intenzione di parteciparvi, ma anche di aggiudicarsi tutti i lotti. Grignola, in quell'occasione è con “Malacrida, che son cugini, insomma...li han presi tutti, ha voluto la presa visione di tutti”, riferisce l'uomo a Sergio Napoli. Ci sono in ballo parecchi soldi, e nascono dissidi, dissapori, che si cercano di appianare. Il 27 luglio, quindi pochi giorni dopo quella telefonata, lo stesso Sergio Napoli organizza un incontro a cui oltre a lui partecipano Cristian Grignola e Pierluigi Malacrida. Il summit si consuma al McDonald della Milano-Meda e sembra dare i suoi frutti: i militari registrano come in quell'occasione le diverse cordate di imprenditori trovino la quadra per spartirsi gli appalti.
Pierluigi Malacrida è il suo l'altro nome che torna nelle carte. Nato a Monza nel maggio del 1976, dagli atti risulta amministratore di fatto della Malacrida Ambiente Viabilità Costruzioni, con sede in via Botticelli. Dirimpettaio di Grignola, quindi. Che negli anni passati lo aveva preceduto come aggiudicatario dell'appalto neve a Monza.
Nell'inchiesta il suo nome è accostato – per un incontro in cui si decideranno come spartirsi successivi appalti, tra ditte che invece dovrebbero essere concorrenti – a quello della W. Bau. Azienda riconducibile alla famiglia Bianchi, proprietaria di Asfalti Brianza.
L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto
Lorenzo Citterio, Matteo Giuseppe Stucchi e altri 7
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martedì 29 dicembre 2020

APPALTI PER LA MANUTENZIONE DELLE STRADE E SGOMBERO NEVE - C'E' QUALCOSA DI POCO CHIARO?

La disastrosa gestione del piano neve a Monza (allucinante la situazione a Sant'Albino) ci aveva già suscitato dubbi. Il Sindaco di Monza si scusa e dice di aver mandato diffida alla ditta incaricata. Qualcuno ci dice che il nome dell'azienda incaricata sarebbe tale Malacrida. Ci si drizzano le orecchie perché (a meno di omonimia) tale nome compare in un documento con cui la Gip Mascarino https://sinistrapergallarate.files.wordpress.com/2019/05/mascarino_-29-aprile-20191-1.pdf ad Aprile 2019 denuncia l'esistenza di un vasto cartello di aziende che in modo illegale si spartiscono tutti gli appalti del settore manutenzione strade e sgombero neve in Lombardia. Si tratta dell'inchiesta sul caso "Caianiello" di cui ha parlato ampiamente REPORT. In quel documento  la richiesta di misure cautelari, oltre al proprietario della Malacrida, riguarda anche un'altro rappresentante di un'altra azienda di Via Offelera a Monza (!). Attorno a pagina 58 la Gip riporta alcuni dialoghi. Gli intercettati parlano in modo non propriamente benevolo anche del buon Vincenzo Bianchi, proprietario di Asfalti Brianza, che a loro dire si sarebbe adoperato per entrare nel cartello salvo poi defilarsi e vincere comunque appalti grazie ad una azienda "GU BAU" (presumibilmente ci si riferisce alla WU BAU, la "ditta fantasma" che i Carabinieri hanno "scoperto" negli stessi spazi di Asfalti Brianza durante il sopralluogo del settembre 2019 che ha portato al primo sequestro di AB). Dunque tutti questi nomi e rapporti li abbiamo trovati su internet da soli già nell'estate del 2019 ma gli amministratori pubblici a quanto pare non ne sanno nulla (anche se, per la questione inquinamento denunciato dalla popolazione, il precedente e l'attuale sindaco di Concorezzo, ma anche il Vicesindaco di Monza tengono "tavoli di concertazione"  con Vincenzo Bianchi da svariati anni).

Per quanto riguarda Monza non abbiamo elementi certi di alcun tipo e rilanciamo i quesiti ai numerosi consiglieri comunali di diversi gruppi che ci hanno sempre mostrato disponibilità e indipendenza. 

Gli amici de La Rondine di Concorezzo rilanciano in modo più circostanziato preoccupazioni e quesiti che sono anche nostri. Speriamo che anche la Procura si prenda la briga di mettere mano pure a questo capitolo. 

A questo punto ci sorprenderebbe sempre meno il fatto che le asfaltature sono sempre meno efficienti e ovunque si aprono voragini così come il fallimento dei Piani Neve a Concorezzo e a Monza...
Intanto ricordiamo anche che tutto il centro destra in Regione ha votato contro un OdG da noi caldeggiato sulla questione Asfalti Brianza. Il cerchio sembra chiudersi così (del resto Caianiello era un plenipotenziario del centro destra lombardo).  

In appendice alleghiamo qualche post datato che testimonia trattarsi di un malcostume antico, spesso con i medesimi protagonisti...  

👇

VEDI QUI SOTTO IL DOCUMNTO DE "LA RONDINE" DI CONCOREZZO

CAOS NEVE. COSA E' SUCCESSO? A CHI LE RESPONSABILITA'?

La neve porta allegria per i più piccoli e ci regala paesaggi suggestivi. E' stato un piacere vedere i giovanissimi divertirsi in piazza, con un po' di timidezza, viste le restrizioni di questi tempi.

Eppure la condizione delle strade ha messo in seria difficoltà migliaia di cittadini, ostacolando l'accesso al luogo di lavoro e ai servizi essenziali. La sicurezza non è stata garantita e per tutta la mattina non sono state approntate per tempo le misure necessarie a protezione della cittadinanza.

La grave negligenza dimostrata merita spiegazioni e chiare assunzioni di responsabilità. Con questo post vogliamo darvi un primo riscontro di quanto accaduto, motivando una conclusione: le cose non potevano che andare così. Non ci interessa fare polemica, né farne una questione di colore politico: ci atterremo ai fatti e ai documenti disponibili. Prestate molta attenzione a quanto segue.

‼️ Quest'anno l'Amministrazione ha optato per un affidamento diretto del servizio di sgombero neve alla ditta Malacrida A.V.C., senza procedere con una gara. L'affidamento diretto, per un valore di 35.000 euro, è stato motivato dalle seguenti considerazioni: a detta dell'Amministrazione, la ditta in questione vantava "una buona conoscenza del territorio"; disponeva di mezzi vicini a Concorezzo, "condizione fondamentale affinché non rimanessero bloccati"; ha dimostrato "cura e perizia nell'esecuzione del servizio negli anni precedenti". Ultimo punto curioso, viste le scarsissime nevicate degli scorsi anni. Qui il link per verificare: https://bit.ly/37WYA3z

‼️ A fronte di quanto accaduto ieri e visti gli atti amministrativi, sorgono subito alcune questioni decisive. La fiducia in questo operatore era ben fondata? Cosa avrebbe dovuto sapere l'Amministrazione a proposito di Malacrida? C'erano elementi, a disposizione dell'Amministrazione, sufficienti per prevedere l'esito di ieri e quindi scegliere diversamente?

Oggi vogliamo darvi una prima risposta.

⭕ Malacrida opera su molti comuni. Nel 2018 era già attiva su almeno 16 cittadine del territorio, Monza compresa. Ad ogni comune l'azienda ha garantito la disponibilità dei mezzi necessari per procedere con il servizio, per un totale di centinaia di automezzi. E' importante rendersi conto che una cosa è assicurare gli spazzaneve per un solo comune, un'altra è garantirne la disponibilità simultanea per tutti i comuni coinvolti. L'Amministrazione di Concorezzo, prima di stendere dichiarazioni elogiative nel documento di affidamento diretto, avrebbe dovuto controllare la sostenibilità del servizio nel quadro d'insieme. Non lo ha fatto e non è la prima volta.

⭕ Già negli anni scorsi alcuni comuni hanno lamentato seri disservizi a fronte della condotta della Malacrida, con risvolti analoghi a quanto verificatosi ieri. Nel 2017 era accaduto a Melegnano: https://bit.ly/3nYt76z. L'anno successivo a Peschiera Borromeo: https://bit.ly/2M5riqn. Si tratta di precedenti poco compatibili con i pareri positivi contenuti negli atti amministrativi concorezzesi, redatti per motivare l'affidamento diretto di quest'anno. L'Amministrazione ne era al corrente?

⭕ Ma non è tutto. L'anno scorso il 
Corriere della Sera
Repubblica
Il Fatto Quotidiano
 e diverse testate minori hanno dato notizia di un'inchiesta che ha coinvolto l'azienda. Nelle parole del Giudice per le Indagini Preliminari Raffaella Mascarino, "sfruttando le informazioni ottenute [...] [Malacrida] ha fatto man bassa delle aggiudicazioni, avvalendosi comunque indirettamente della collusione avente come effetto la turbativa di gara". La vicenda in questione, a dir poco preoccupante, riguarda un cartello di imprese impegnate in illeciti a danno delle amministrazioni pubbliche, con turbative d'asta, tangenti e gravi disservizi. Il caso è stato oggetto d'interessamento dei giudici antimafia guidati da Alessandra Dolci. Consigliamo la lettura dell'articolo del Fatto, per farsi una prima idea di quale sia il quadro della vicenda: https://bit.ly/3aRCzoG.

Tutti gli elementi richiamati, raccolti dal nostro gruppo in sole 24 ore, sono sufficienti a inquadrare quanto accaduto ieri: quando l'Amministrazione pubblica è inefficiente e disattenta, finiscono per trovare spazio operatori inaffidabili, che portano ben pochi benefici ai cittadini, se non disservizi e rischi. Su questo punto la responsabilità è tutta politica. C'è molto altro e ci torneremo nei prossimi giorni, è una promessa.

In conclusione, i disagi di ieri sono da imputarsi ad un operatore individuato e incaricato direttamente dall'Amministrazione. L'Amministrazione non ha svolto con rigore il suo mandato di controllo e indirizzo, scegliendo di affidarsi completamente ad un soggetto incapace di dare le dovute garanzie, con precedenti evidentissimi e coinvolto in un'inchiesta finita su tutti i giornali. Non è la prima volta che ci troviamo in questa situazione: dopo il disastro, chi ci amministra cade dal pero, si mostra sorpreso e incredulo, dimostrandosi approssimativo e inconsapevole dei risvolti concreti delle scelte che opera.




Ed ecco qualche post proposto dal CQSASD per rinfrescare la memoria

https://milano.repubblica.it/cronaca/2012/03/13/news/inchiesta_sugli_appalti_sospetti_per_la_manutenzione_delle_strade-31428688/


https://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/2012/05/21/716329-lucchini_condannato_presidente.shtml


https://www.lastampa.it/cronaca/2010/07/20/news/acqua-avvelenata-dai-rifiuti-tossici-1.37007002


 vedi pagina 9 - https://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/013/00000009.pdf

vedi pag. 104 

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/697131.pdf