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mercoledì 5 agosto 2020

CONSIGLIERI COMUNALI IN PREFETTURA PER FERMARE ASFALTI BRIANZA

Questa mattina in Prefettura ho rappresentato Brugherio, i suoi Consiglieri Comunali e i suoi cittadini.
Il Prefetto, Dott.ssa Patrizia Palmisani ha ricevuto una delegazione dei 47 Consiglieri Comunali che avevano firmato una lettera a lei indirizzata la scorsa settimana, in merito alla questione Asfalti Brianza.
Di seguito è riportato il comunicato di sintesi dell'incontro di oggi con le nostre richieste:
"Comunicato congiunto dei consiglieri comunali, a seguito dell’incontro con il Prefetto del 5.08.2020
A seguito della lettera sottoscritta da 47 consiglieri dei comuni di Monza, Concorezzo, Brugherio e Agrate Brianza, si è tenuto oggi l’incontro tra il Prefetto Patrizia Palmisani, che ringraziamo per la disponibilità, e una delegazione dei sottoscrittori. In quest’occasione abbiamo portato all’attenzione del Prefetto alcuni rilievi critici precisi, condividendo le nostre preoccupazioni e rinnovando il nostro impegno nella difesa dei diritti dei cittadini. In particolare:
⭕️ Abbiamo rilevato come le relazioni ARPA e ATS, a proposito della qualità e della salubrità dell’aria, siano insufficienti, in linea di principio, per garantire il pieno rispetto dei diritti dei cittadini, costituzionalmente previsti. Infatti, i dati relativi alle emissioni e alla qualità dell’aria sono stati raccolti in un periodo in cui l’azienda ha lavorato a tratti, con orari ridotti e nella consapevolezza di essere attenzionata dai controlli dell’autorità. Per questo, anche a fronte della documentazione oggi disponibile e protocollata presso la Prefettura, abbiamo affermato in modo risoluto che tali relazioni non possono bastare per chiudere il capitolo a proposito dei rischi per la salute di centinaia di residenti.
⭕️ Abbiamo ribadito come si presenti un’incompatibilità, nei fatti, tra il persistere dell’azienda sull’area e il quieto vivere della cittadinanza residente nei pressi del sito. Questa incompatibilità, con visibili ricadute sotto il profilo fisico e psicologico di molti cittadini, a fronte di sei anni di gravi disagi e più che legittime preoccupazioni, rischia di aggravare il clima di sfiducia nelle istituzioni che ad oggi hanno un ruolo attivo, di supervisione o di coordinamento.
⭕️ Abbiamo sottolineato come il percorso attivatosi a seguito dell’intervento della Procura e della sospensione dell’AUA da parte della Provincia, possa portare a complicazioni non trascurabili. In particolare, tenuto conto delle richieste dell’azienda di aumentare la produzione e utilizzare il materiale fresato nel ciclo produttivo, richieste oggi inserite in un nuovo iter autorizzativo, abbiamo chiesto al Prefetto di vigilare affinché il piano di rientro approntato dall’azienda, da presentare entro il 14 agosto e rendere esecutivo entro il 30 settembre, non sia occasione per accogliere queste richieste. L’aumento della produzione e l’utilizzo del fresato finirebbero con aggravare significativamente la condizione dei residenti, come peraltro hanno ribadito le parti tecniche coinvolte nella Conferenza dei Servizi dell’8 luglio.
⭕️ Abbiamo sottolineato come riteniamo inopportuna la presenza della proprietà al tavolo di supervisione promosso dalla Prefettura, peraltro in presenza dell’avvocato dell’azienda, cosa che consente di rappresentare nella sede istituzionale l’interesse particolare del soggetto controllato. Questa inopportunità è resa palese se si tiene in considerazione il fatto che è invece assente una rappresentanza dei cittadini, oggi organizzati in un comitato, che vivono
direttamente il problema delle emissioni e lamentano da anni l’inefficacia dell’azione amministrativa della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Concorezzo.
Riteniamo che il Prefetto possa valutare con attenzione, e quindi accogliere, tutti i rilievi critici presentati, nella convinzione che un’interlocuzione positiva e collaborativa tra le istituzioni possa essere la migliore garanzia per i diritti dei cittadini, oltre che l’antidoto più efficace rispetto al clima di sfiducia che oggi è doveroso registrare. Anche per questo, abbiamo ribadito la nostra richiesta di intervenire con tutti gli strumenti disponibili e previsti dalla legge per porre fine alla situazione in essere.
Margherita Brambilla,
Simone Castelli,
Francesco Facciuto,
Marco Lamperti,
Paolo Piffer,
Giuseppe Procopio"

giovedì 23 luglio 2020

ASFALTI BRIANZA - 47 CONSIGLIERI COMUNALI (PER ORA) DEI 4 COMUNI SCRIVONO AL PREFETTO - MA PROSEGUONO LE ADESIONI!

PUBBLICHIAMO LA LETTERA PERCHE' GIRA GIA' SUI SOCIAL. IN REALTA' CI FANNO SAPERE CHE ALTRI CONSIGLIERI COMUNALI STANNO AGGIUNGENDO CONTINUAMENTE LE LORO FIRME. SOLLECITIAMO L'ADESIONE DI TUTTI PERCHE' E' UNA QUESTIONE DI SALUTE, NON DI ORIENTAMENTO POLITICO. 

VI DAREMO APPENA POSSIBILE L'ELECO COMPLETO DI TUTTI I FIRMATARI.

CQSASD


Grazie a tutti gli aderenti 
Un grazie particolare a Francesco Facciuto e a Egidio Riva 




23.07.2020
Alla cortese attenzione
dott.ssa Patrizia Palmisani
Prefetto di Monza e della Brianza


Oggetto: Caso Asfalti Brianza: aggravio della situazione in essere e necessità di un intervento

Con la presente, in qualità di Consiglieri Comunali, intendiamo porre all’attenzione del suo ufficio il crescente aggravarsi della situazione attinente all’attività di Asfalti Brianza s.r.l., invocando un suo intervento diretto, per porre un fermo alla produzione.
La documentazione disponibile dimostra, in modo inequivocabile, il sussistere di un ampio spettro di gravissime inadempienze, riconducibili in primo luogo alla condotta dell’azienda, strutturali e non risolvibili in tempi brevi, in violazione di quanto previsto dalla normativa e dalle autorizzazioni in essere. Gli atti pubblici depositati presso gli enti coinvolti, i verbali disponibili a proposito dei controlli e degli iter autorizzativi, oltre che la perizia tecnica protocollata presso il suo ufficio con N. 0033847 del 17.06.2020, consegnano numerose e preoccupanti evidenze attinenti rischi di matrice ambientale, peraltro prefigurando reati sanzionabili penalmente.
Sul fronte delle emissioni siamo consapevoli che il suo ufficio si è fatto promotore di un piano di controlli, atto ad accertare la salubrità dell’aria respirata da migliaia di cittadini, residenti nei pressi dell’azienda. Nonostante il Testo Unico delle Leggi Sanitarie, all’art. 216, disponga un’inversione dell’onere della prova nel caso delle aziende insalubri di prima classe, sicché spetta all’azienda dimostrare l’inesistenza di danni per la salute pubblica conseguenti la propria attività, la relazione di parte commissionata da Asfalti Brianza ad Osmotech s.r.l., il 13.02.2018, è motivo di ulteriori preoccupazioni. Il documento mostra, inequivocabilmente, come non sia stata provata la non tossicità delle emissioni per i residenti entro un raggio di 500 metri dal camino, con una stima ad ogni modo ottimistica, prefigurando una palese violazione del diritto alla salute, costituzionalmente garantito, per tanti cittadini. Alle medesime conclusioni, evidenziando come sia impossibile garantire non vi siano pericoli per la salute nei dintorni del sito produttivo, giunge la perizia tecnica commissionata dal Comune di Concorezzo e protocollata presso il suo ufficio, a cui abbiamo già fatto riferimento.
Ampi settori della popolazione residente nei pressi dell’azienda vive una condizione di crescente preoccupazione, che alimenta un tangibile clima di sfiducia nelle istituzioni del territorio. Rileviamo come la vicenda di Asfalti Brianza, qualora non venisse raggiunta una soluzione definitiva in tempi ragionevoli, possa costituire un precedente molto significativo, con il concreto rischio possa essere compromessa la credibilità degli enti pubblici coinvolti negli iter autorizzativi, oltre che nei tavoli di supervisione e controllo. A tal proposito è opportuno ricordare che:
        I.            Le prime segnalazioni riconducibili all’attività di Asfalti Brianza possano farsi risalire al 2014, anno di insediamento della nuova proprietà nel sito produttivo preesistente, rendendo evidenti notevolissimi ritardi nella gestione di questa criticità, aggravatesi progressivamente nel corso degli anni.
      II.            Alcuni tra gli enti pubblici coinvolti, segnatamente il Comune di Concorezzo, ARPA e la Provincia di Monza e della Brianza, hanno reso palese, a più riprese, il sussistere di un poco opportuno rimpallo di responsabilità, con interventi agli atti nelle sedi istituzionali, dichiarazioni alla stampa, comunicazioni dirette ai comitati e ai cittadini, interviste o dichiarazioni a trasmissioni televisive.
    III.            L’azienda ha dimostrato di essere un interlocutore poco credibile, mostrandosi a più riprese incapace di fornire le adeguate garanzie, come peraltro riconoscono esplicitamente le amministrazioni di Monza, Brugherio e Agrate Brianza, nel verbale agli atti della Conferenza dei Servizi dell’8 luglio. Emblematica la lettera del 22 maggio 2020, protocollata presso il suo ufficio, in cui l’azienda manifesta l’intenzione di non procedere con lo smaltimento del materiale fresato stoccato illegalmente nel sito, a fronte di risibili preoccupazioni per l’inquinamento e per le prescrizioni dell’economia circolare.
Nonostante tutti questi elementi, a fronte delle diffuse inadempienze, dei rischi di matrice ambientale, delle numerose proteste dei cittadini, gli enti competenti, primi tra tutti il Comune di Concorezzo e la Provincia di Monza e della Brianza, continuano a rimandare azioni dirette e risolutive, atte a sospendere la produzione, sospendere l’autorizzazione in essere o revocarla. Le chiediamo quindi, nell’interesse dei cittadini e degli enti pubblici coinvolti, di intervenire con ogni possibile mezzo, autorità e facoltà di legge per scongiurare ogni ulteriore prevedibile aggravio delle condizioni di salute della cittadinanza, oltre che la compromissione del diritto ad una vita in tranquillità, e di conseguenza, per sospendere o fermare la produzione fino a quando il diritto alla salute non sarà garantito con la massima efficacia e l’azienda non sarà in grado di risolvere tutte le inadempienze in essere, offrendo le doverose garanzie.
I sottoscrittori della presente si impegnano a individuare una propria rappresentanza, disponibile ad incontrarla nei tempi e secondo le modalità che riterrà più opportuni, per meglio dettagliare le ragioni già rese evidenti nella presente e con l’obiettivo di poter dare i doverosi riscontri ai tanti cittadini che vivono, da anni, la situazione in oggetto.

Sottoscrivono i seguenti Consiglieri Comunali (eventuali adesioni aggiuntive seguiranno)

Gruppo consiliare
Comune
Giovanna Maria Amodio
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Margherita Brambilla
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Elena Cantù
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Carmela Collia
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Roberto Frigerio
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Claudio Galli
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Maddalena Mariani
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Claudio Meregalli
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Manuel Spadafora
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Riccardo Strusani
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Marco Natale Valtolina
Insieme per Agrate
Agrate Brianza
Giuseppe Procopio
Movimento 5 Stelle
Agrate Brianza



Roberto Brunetti
Brugherio è Tua
Brugherio
Dominique Sabatini
Brugherio è Tua
Brugherio
Francesca Brunetti
Brugherio è Tua
Brugherio
Beatrice Sambusiti
Brugherio è Tua
Brugherio
Andreina Recalcati
Brugherio è Tua
Brugherio
Alessandro Gargiuolo
Brugherio in Comune
Brugherio
Ilaria Tameni
Brugherio in Comune
Brugherio
Carmela Martello
Gruppo Misto – Italia Viva
Brugherio
Christian Canzi
Movimento 5 Stelle
Brugherio
Carlo Polvara
Partito Democratico
Brugherio
Giacomo Maino
Partito Democratico
Brugherio
Pietro Virtuani
Partito Democratico
Brugherio
Simone Castelli
Partito Democratico
Brugherio
Damiano Chirico
Partito Democratico
Brugherio
Federico Circella
Sinistra per Brugherio
Brugherio



Francesco Facciuto
La Rondine
Concorezzo
Claudio Bossi
La Rondine
Concorezzo
Valeria Motta
La Rondine
Concorezzo
Carmen Trussardi
Gruppo Misto
Concorezzo
Giorgio Adami
Partito Democratico
Concorezzo
Chiara Colombini
Vivi Concorezzo
Concorezzo



Paolo Piffer
Civicamente
Monza
Alberto Mariani
Gruppo Misto – Grande Nord
Monza
Francesca Pontani
Gruppo Misto – Italia Viva
Monza
Danilo Sindoni
Aurelio Camporeale
Chiara Pozzi
Movimento  5 Stelle
Movimento 5 Stelle
Monza per Scanagatti Sindaco
Monza
Monza
Monza
Egidio Riva
Partito Democratico
Monza
Egidio Longoni
Partito Democratico
Monza
Marco Lamperti
Partito Democratico
Monza
Paolo Pilotto
Partito Democratico
Monza
Marco Pietrobon
Partito Democratico
Monza
Roberto Scanagatti
Partito Democratico
Monza
Pietro Zonca
Partito Democratico
Monza




giovedì 18 giugno 2020

ASFALTI BRIANZA SI INVENTA UN "NEBULIZZATORE" CHE RISOLVERA' I PROBLEMI - MA LA VOGLIAMO PIANTARE DI DARE CREDITO A STA GENTE?!





























NOTE ORGANIZZATIVE: IL FLASH MOB DOVRA' RISPETTARE LE MISURE ANTI COVID. PERTANTO DOPO ESSERCI RADUNATI IN PIAZZA PERTINI SOLO 34 PERSONE BEN DISTANZIATE E CON MASCHERINA RAGGIUNGERANNO ASFALTI BRIANZA. GLI ALTRI RESTERANNO IN PIAZZA PERTINI PARTECIPANDO ALLA DIRETTA FACEBOOK. 
grazie 
CQSASD

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articolo del Giorno - https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/concorezzo-brianza-asfalti-puzze-1.5237691



il nostro commento alle news del tavolo prefettizio:
Dunque il Sindaco Capitanio "si lascia sfuggire" che le analisi non sono complete ma che "i primi dati sulle puzze non sembrano allarmanti". Che sorpresona! Eravamo tutti convinti che i funzionari di ARPA e ATS fossero pronti ad autodenunciarsi per l'operato degli ultimi sei anni!
Ci si dice ora che "il settore indagini epidemiologiche dell’Agenzia di tutela della salute brianzola eseguirà una analisi su 25 celle geografiche per un raggio di 3 chilometri confrontando dati per capire se nella popolazione residente in queste zone sia presente un numero di malattie e disturbi respiratori oltre la media".
Osserviamo che costoro sono stati allertati fin dal 2014. Nel 2016 è stata richiesta dai cittadini una analisi delle emissioni con una relazione ben documentata dei rischi (vedi qui i contenuti della relazione riproposta dall'autore in un articolo del 2017  https://www.concorezzo.org/cronaca/fumi-al-malcantone-ecco-i-consigli-dell-esperto-3628.html6 e).
 Dal 2017 ATS di MB ha partecipato ai frequenti e inutili tavoli su Asfalti Brianza messi in piedi dal Comune di Concorezzo e che si sono susseguiti fino all'estate 2019. Inoltre il tavolo prefettizio del novembre 2019 aveva chiesto ad ATS di completare un'indagine epidemiologica entro il 30/3/2020. Cosa ovviamente non accaduta. Per ora i funzionari ATS sembrano aver verificato solamente gli accessi al PS in cui la gente abbia esplicitamente citato Asfalti Brianza (??!!).  Bontà sua Capitanio aggiunge che "oltre al quadro sanitario e tossicologico c’è però un disagio olfattivo, psicologico e di stress. A questo proposito - dice - abbiamo incaricato due dei medici che operano a S.Albino i quali hanno certificato che hanno avuto decine di visite di pazienti con infiammazione agli occhi, al naso e alla gola compatibili con lavorazione di asfalti". Ma supponiamo che poi ci spiegheranno che di certo bisognerà capire da quale azienda provengono e ci vorrà qualche anno...
L’azienda, da parte sua, si è prodotta nell'ennesimo vergognoso colpo di teatro. Nel maggio 2016 aveva promesso la messa in opera di un nuovo bruciatore "con sofisticato sistema di filtri e alert da remoto" (secondo la presentazione dell'Avv. Musetta, consigliera della Lega in Comune e membro del fantomatico "Comitato di Tutela ecc." di Concorezzo, sponsor dei tecnici "suggeritori" e delle modifiche impiantistiche proposte e miseramente fallite). Tali modifiche avrebbero dovuto abbattere le emissioni del 70%. Ovviamente nulla fu mai messo in opera salvo il nuovo bruciatore che ha peggiorato di molto la situazione.
In seguito Asfalti Brianza ha tenuto impegnate inutilmente tutte le istituzioni con una richiesta di nuova Aua (riunione del 26/11/2019: documenti insufficienti - riunione del 10/1/2020: documenti insufficienti; ipotesi di riunione per il 22/1/2020 poi saltata per rinuncia dell'Azienda il 17/1/2020). Il 22/5/2020 ha mandato una lettera alla Prefettura comunicando che non intende rispettare il piano di smaltimento rifiuti impostole. Capitanio comunica che "il Prefetto l'ha presa malissimo". Dunque?
Ora Asfalti Brianza si ripresenta con una nuova fantastica trovata. Ha nominato un nuovo consulente che ha presentato un nuovo sistema di contenimento degli odori e delle polveri "progettato da Laviotest, azienda friulana specializzata in questo settore che collabora con il Politecnico di Udine". Un apparato che promette, se non di eliminare, di ridurre al minimo i malesseri dei cittadini. "L’azienda ha fatto richiesta al Suap, lo sportello unico delle attività produttive del Comune, di poterlo installare – dice il primo cittadino di Concorezzo -. Il progetto dovrà passare dalla Conferenza dei servizi in Provincia. Però, se come hanno detto, sono in grado di renderlo operativo entro la fine del mese io - dice Capitanio - sono pronto a firmare un’ordinanza per accelerare i lavori".
A questo punto siamo oltre i limiti della vergogna e Capitanio sa che già l'ordinanza del 13/8/2019 che ha "imposto" la modifica del bruciatore è stata un'azione insensata che ha causato danni anche sul piano procedurale. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.

Ora emerge anche che, al contrario di quanto ci aveva falsamente detto Capitanio ("la diffida ATO è rientrata; Asfalti Brianza effettuerà i lavori richiesti") Asfalti Brianza non ha ancora allacciato alla rete fognaria le acque piovane che cadono nel suo perimetro aziendale nonostante la diffida, risalente a molti mesi fa (Novembre 2019) fatta da Ato Monza e Brianza.
«A questo punto Ato sta valutando se sospendere l’Autorizzazione unica ambientale. Il che vorrebbe dire che Asfalti Brianza non potrebbe più produrre". La Provincia potrebbe addirittura revocare l’autorizzazione. 
Ultima cosa, il Comune ha commissionato ad una società esterna uno studio sullo stato dell’impianto di Asfalti Brianza, il processo produttivo e le certificazioni. "Ci sono cose che non vanno", chiude Capitanio. Non ce n'eravamo accorti!
Se un privato cittadino qualsiasi avesse fatto un centesimo delle inadempienze e violazioni di Asfalti Brianza lo avrebbero massacrato di sanzioni.
Qui siamo ancora agli "inviti" ai tavoli istituzionali e alla "disponibilità" ad emettere ordinanze per agevolarli!

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!



CQSASD

TAVOLO PREFETTIZIO SU ASFALTI BRIANZA: SE TUTTO VA BENE SIAMO ROVINATI




Ieri si è tenuto il "tavolo prefettizio" su Asfalti Brianza. Non abbiamo ancora restituzioni ma già l'"apparecchio" del tavolo ci da poche speranze. Un portavoce del Prefetto ci ha comunicato infatti che noi come Comitato non siamo titolati a partecipare, nonostante le 900 segnalazioni fatte dai cittadini sul nostro blog e nonostante il nostro esposto al Prefetto fosse corredato da un centinaio di firme raccolte in una sola serata. In compenso al tavolo è invitata  Asfalti Brianza col suo curriculum (googolare: Asfalti Brianza, Lucchini e Artoni, Santa Giulia, proteste cittadini di Segrate, Edil Bianchi, intercettazioni Caianiello, gip Mascarino ecc.) e col suo codazzo di consulenti.
Ci sembra di essere precipitati nella favola di Pinocchio. La Prefetta/Fata Turchina - dice il portavoce - non si occupa della storia pregressa (che risale al 2014) e ovviamente neppure degli aspetti tecnici (AUA ecc.) della vicenda. Però ha a cuore la salute dei cittadini. Incarica allora i due controllori istituzionali, ARPA e ATS che purtroppo in questi anni si sono mossi come il gatto e la volpe. Il gatto (ATS) si presenta al primo tavolo istituito dal  Sindaco di Concorezzo Borgonovo nel 2017 argomentando che il proprio settore di competenza è la medicina del lavoro, non la salute della cittadinanza. E a lei non risulta che lavoratori di Asfalti Brianza abbiano mai lamentato malesseri. Dopo di che non da segni di vita. Troppo complicato avvertire il collega competente?!
ARPA, la volpe, dal 2014 in poi fa solo controlli a camino spento. Sfortuna! Segnala comunque varie anomalie e rinvia la valutazione sanitaria a chi di dovere (il gatto). Peraltro la volpe ha un alibi inattaccabile che più o meno suona così: "Vi avevo detto fin dall'inizio che andava attivata la procedura della DGR 3018 ma il Comune di Concorezzo ha preferito accordarsi con l'azienda per cui io non ho titoli per intervenire". Ora tutti noi dovremmo aspettarci che il gatto e la volpe sconfessino il loro operato degli ultimi sei anni mettendo a repentaglio l'incolumità delle  loro preziose code?
Purtroppo in assenza di conoscenza storica e tecnica si presume che la Fata Turchina debba appoggiarsi sulla narrazione di qualcuno. Ma per colmo di sfortuna la voce narrante è probabilmente quella di Pinocchio/Capitanio, il burattino di legno che fino a un anno fa - dice - non aveva mai sentito parlare di Asfalti Brianza nonostante fosse in Consiglio Comunale da più di dieci anni come Vicesindaco e Presidente del Consiglio Comunale e nonostante lo stesso Comune avesse organizzato dal 2017 i famosi tavoli di concertazione con Asfalti Brianza. Anche ultimamente Pinocchio ci racconta che la diffida ATO del 2019 per irregolarità negli scarichi fognari è stata risolta e che Asfalti Brianza procederà ai lavori necessari. Ci era sembrato di vedere il naso allungarsi sotto la mascherina e in effetti sentiamo dire ora che ATO MB non ha affatto chiuso la diffida cui Asfalti Brianza non ha neppure risposto. Intanto la Balena (Asfalti Brianza) galleggia tranquilla sul mare di carte che ha prodotto in questi anni. Perché alle richieste di interventi e modifiche fatte dalle Istituzioni in questi anni di "tavoli" (con cadenza più o meno trimestrale) ha risposto a colpi di richieste di rinvii, proroghe e proposte fantasiose corredate da relazioni di consulenti di 736 pagine a botta. O con richieste di nuove AUA con successivi rinvii per inadeguate documentazioni, rinunce e reiterate richieste. Per chiudere con lo sberleffo finale consistente nella lettera al Prefetto in cui comunica di non voler adempiere allo smaltimento dei rifiuti perché troppo inquinante (sic!) e contrario alla "tanto decantata economia circolare". E intanto la balena galleggia e inghiotte ad uno ad uno tutti i vari rappresentanti istituzionali.
In tutto questo bailamme di carte, rinvii, ordinanze, segnalazioni uno che ne capisce qualcosa ci sarebbe. Il Comitato ha chiesto l'accesso agli atti a tutti. Per la verità ARPA e ATS non hanno mai neppure risposto! Comunque abbiamo letto parecchie carte e compreso parecchie cose. L'avrete immaginato, noi siamo il grillo parlante! Sappiamo la storia, conosciamo le carte e diamo saggi suggerimenti. Ma l'intenzione di qualcuno è di vederci spiaccicati sul muro mentre le istituzioni, in generale, occupandosi ciascuna del proprio pezzetto di storia e di scartoffie senza un dialogo collettivo e una visione complessiva ci racconteranno di non essersi neppure accorte dell'illegalità che trionfa. 


CQSASD

Comunque resta sempre la carta delle vie legali. Intanto partecipate al nostro Flash Mob di Venerdì 19/6 (domani) ore 20.30 a Sant'Albino!
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/06/breve-cronistoria-della-vicenda-asfalti.html









 

giovedì 28 maggio 2020

ASFALTI BRIANZA - UNA PERNACCHIA ALLE ISTITUZIONI

Al condivisibile commento de La Rondine aggiungiamo un breve cappello. Dopo anni di fiducia nelle istituzioni e negli  "esperti" del Comitato Tutela ecc. di Concorezzo che hanno sostenuto la concertazione con l'azienda e progettato i fallimentari interventi di mitigazione dell'inquinamento, quasi  un anno fa, dopo un'esplosione intollerabile di miasmi andiamo su google e scopriamo chi sono i proprietari: un'azienda che nel 2017 ha avuto una interdittiva antimafia per avere subappaltato a 22 aziende di cui 17 in odore di malavita organizzata ecc. ecc. Cercate voi i nomi: Vincenzo Bianchi, Giancarlo Bianchi, Lucchini & Artoni, Edil Bianchi, condanna per Santa Giulia, proteste dei cittadini di Segrate ecc. ecc. 
Con persone di questo curriculum dal 2017 sostanzialmente fino alla Conferenza dei servizi del gennaio 2020 gli amministratori di Provincia, dei comuni di Monza e Concorezzo, di Arpa, di ATS e di ATO si sono seduti a svariati "tavoli di concertazione"  senza che ci risulti mai una sanzione seria alle reiterate inadempienze e violazioni di accordi e norme da parte dell'azienda. Perfino la Procura ha ragionevolmente cercato di accordare all'azienda la possibilità di supportarsi economicamente concedendo una produzione per quanto ridotta, pur in regime di (meritato) sequestro. Da novembre 2019 è intervenuta anche la Prefettura costituendo un ulteriore tavolo di lavoro e dialogo. Ora, come sempre, alle richieste di tutte queste Istituzioni l'azienda risponde con un rifiuto in nome dell'ecologia, con una argomentazione provocatoria ed irridente. Uno sberleffo. Una vera pernacchia.

CQSASD



La Rondine Concorezzo
35 min
ASFALTI BRIANZA. LA NUOVA BEFFA E GLI ERRORI DELLA POLITICA.
Prendetevi tre minuti, questo post è importante. Il 22 maggio Asfalti Brianza ha inviato una lettera al Comune di Concorezzo, affermando di non voler procedere con la rimozione dei rifiuti stoccati illegalmente.
La ragione? Secondo l'azienda i camion adibiti al trasporto producono troppa CO2 e il piano di smaltimento si scontra con i principi dell'economia circolare. In altri termini, la proprietà è preoccupata per l'inquinamento riconducibile al trasporto dei fresati, auspicando di poter ottenere una nuova autorizzazione per modificare la produzione e ricominciare da capo. Parola di un'azienda i cui fumi insopportabili preoccupano migliaia di cittadini.
 Ricordiamo un punto importante. Dopo il sequestro dell'area, la Procura ha consentito il riavvio parziale del ciclo produttivo per permettere ad Asfalti Brianza di ammortare i costi del trasporto dei rifiuti fuori dal sito, perché considerati pericolosi e perché al di fuori dei limiti di legge. La lettera svela in modo inequivocabile le reali intenzioni dell'azienda, fin dall'inizio: continuare a guadagnare tempo, senza avere alcuna intenzione di portare a termine il piano di smaltimento.
 La lettera di Asfalti Brianza dimostra, ancora una volta, quanto sbagliata sia stata la linea politica adottata per tanti mesi, quella della morbida concertazione. L'Amministrazione ha scelto di affidarsi a percorsi amministrativi senza garanzie, consentendo all'azienda di prendere tempo in un contesto di rischio, con continui rinvii ed eludendo, volta per volta, le prescrizioni delle autorità.
La nostra posizione è chiarissima, da sempre. Già a settembre abbiamo chiesto all'Amministrazione di eseguire accertamenti e controlli indipendenti, sullo stabilimento e sulle emissioni, utili a supportare un'ordinanza restrittiva.
La lettera di Asfalti Brianza è un nuovo schiaffo alle istituzioni, una beffa per i tanti cittadini esasperati. Non possiamo permettere sia compromessa ulteriormente la fiducia nelle autorità pubbliche, dinanzi alle preoccupazioni e ai disagi che i cittadini vivono quasi ogni sera.
Abbiamo chiesto al Sindaco, come facciamo da settembre, di correggere la linea politica e intervenire con un'ordinanza di chiusura dello stabilimento. La nostra valutazione è cristallina: c'erano e ci sono tutti i margini per intervenire. Questa nuova beffa è solo l'ennesima conferma.