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giovedì 26 gennaio 2017

S.ALBINO: LA GIUNTA AUTORIZZA ELESA A MANGIARSI UN PO' DI AREA VERDE E AD ALLARGARSI VERSO LE CASE


😩

Premessa e traduzione nella lingua comune

Solo Paola Sacconi sa districarsi per noi nei meandri della tecnica urbanistica. Senza di lei non avremmo strumenti per comprendere e per tutelare il Quartiere dal continuo incalzare del cemento. 
Prima di allegare i documenti (che trovate sotto) cerchiamo di tradurre qui sinteticamente, per noi stessi e per tutti i santalbinesi, il succo delle questioni urbanistiche in gioco.

Tutte le nostre osservazioni al nuovo PGT (elaborate dal nostro Comitato ma sottoscritte dalla Consulta di quartiere S.Albino) sono state respinte
1) Avevamo chiesto all'Assessore Colombo di cercare un accordo con l'Immobiliare Bavaria per fare una permuta con altro terreno comunale più a nord in modo da allontanare un poco dalle abitazioni l'ennesimo ecomostro dietro la Piscina (vedi F3 nella terza cartella allegata sotto). Tale ecomostro oltretutto viola e riduce una fascia verde di rispetto che con una propria interrogazione (approvata) il Consigliere comunale Pilotto (attuale segretario PD di Monza) aveva reso prescrittiva (cioè inviolabile). 
L'assessore Colombo non si è nemmeno sforzato di capire il senso della nostra richiesta o di simulare attenzione ad essa.

2) In compenso è stata accolta una osservazione dell'Elesa che prefigura un consistente ampliamento a sud verso il nostro quartiere. Ampliamento che secondo noi comprometterà fortemente il progetto di una striscia verde di rispetto fra le case e i capannoni, con percorso ciclopedonale, prevista da via  Stucchi a Via Adda e collegata al nuovo orto - giardino comunitario  (City Farmers). Striscia, si badi bene, prevista dalla stessa Amministrazione come parte della cosiddetta RUND (Rete dell’urbanità e della naturalità diffusa). Per non parlare del "Parco S.Albino" più volte pubblicamente sbandierato dall'Assessore Colombo e ipotIzzato anch'esso in questa area. .

Per l'intervento sopra citato il cosigliere Pilotto ci è (era) parso la persona giusta cui manifestare il nostro timore e chiedere una mediazione ma la sua risposta  alla fine è stata negativa
Dice : "L'emendamento per accettare l'osservazione solo parzialmente non avrebbe quindi senso". Insomma : VA TUTTO BENE COSI' 🙈🙉🙊
 



Ed ecco i documenti:


LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE PILOTTO ALLA NOSTRA RICHIESTA
 Gent. arch Paola Sacconi

Ho analizzato e verificato in dettaglio l'osservazione , confrontandomi anche con altri consiglieri e l'Assessore stesso.

Effettivamente l'osservazione riduce in parte la fascia di naturalita' diffusa a fronte del fatto che il capannone che Elesa deve costruire si estende lievemente piu' a sud.
Guardando pero' nel dettaglio il progetto , la pista ciclabile rimane , e la RUND comunque resta perdendo  solo qualche metro quadro , mentre l'abitato di S.Albino resta comunque separato dall'area industriale da una fascia verde di rispetto.

La richiesta di Elesa e' dovuta al fatto che esiste un cavidotto elettrico sotto il quale per legge non e' possibile costruire capannoni con presenza di persone per cui lo stesso deve essere spostato a sud di qualche metro.

Credo che sia opportuno arrivare al giusto compromesso tra difesa del territorio e del verde e la possibilità che un'azienda importante cone Elesa resti sul nostro territorio senza cercare soluzioni alternative e trasferendo in altri luoghi parte della propria produzione.

L'emendamento per accettare l'osservazione solo parzialmente non avrebbe quindi senso.

Ringraziando per la stima porgo i più cordiali saluti.
Alberto Pilotto




QUESTA E' LA NOSTRA RICHIESTA AL CONSIGLIERE PILOTTO
Sent: 25 January 2017 10:32:51
To: Pilotto,A,Alberto,JBBC R; ampilotto@comune.monza.it
Cc: cristina.daniotti@gmail.com; fausto.federici2012@libero.it; paoloteruzzi1@yahoo.it
 

Subject: Sant'Albino - osservazione ELESA
Gent. Consigliere Pilotto

Ricorderà che in sede di adozione della Variante generale del PGT Lei si fece parte attiva per garantire che la fascia di rispetto tra il quartiere Sant’Albino e la zona industriale potesse essere effettivamente salvaguardata, con un emendamento (accolto) che rendeva prescrittiva la cosiddetta RUND (Rete dell’urbanità e della naturalità diffusa) nelle zone D (produttive).
Ora, con una osservazione della ditta ELESA (155_2016 - 2 SUB, facente parte del gruppo A_16), accolta dagli uffici, viene sostanzialmente vanificata quella prescrizione.  Infatti lungo il margine sud del previsto Piano attuativo D1 viene cancellata la striscia di RUND prevista.
L’osservante motiva la richiesta con il fatto che l’area sia “già pesantemente penalizzata dai vincoli di elettrodotto, dalla fascia di rispetto verso la provinciale e dalle cessioni stradali”. In realtà di tutti questi vincoli si teneva già conto nella previsione planivolumetrica del Piano Particolareggiato ora decaduto, che il nuovo PGT ripropone  come singoli PA.
La striscia a verde prevista dal DP (RUND) corrisponde alla vecchia previsione di strada che doveva sboccare su via Adda e che nel nuovo PGT non è più prevista. Dunque essa non sarebbe altro che la superficie da cedere come standard a verde, nell’ambito del PA previsto.
Il fatto che la proprietà chieda la sua eliminazione ci preoccupa moltissimo perché denuncia l’intenzione di costruire sul margine sud dell’area, verso il quartiere, mentre nel planivolumetrico del PP Pompei Ercolano l’edificio aveva una collocazione più a nord.
Inoltre quella fascia a verde, di dimensioni veramente già minime (un decina di metri?) è per il quartiere di grande importanza perché corrisponde al percorso ciclopedonale alberato che dovrebbe collegare il parchetto giochi di via Guardini con il futuro orto-giardino di via Adda (City farmers). Facciamo presente che con il precedente Bipart è già stato realizzato il primo tratto di questo percorso, che, se accettata l’osservazione, verrebbe compromesso.
Le chiediamo, in considerazione del suo precedente impegno, di chiedere, in sede di approvazione in Consiglio comunale, di modificare la controdeduzione nel senso di un PARZIALE accoglimento dell’osservazione, mantenendo la fascia RUND prevista lungo il margine sud dell’area.
Tutto quanto descritto è meglio illustrato nelle quattro tavole allegate.

Nel ringraziare per l’attenzione si porgono distinti saluti
Paola Sacconi, Cristina Daniotti, Paolo Teruzzi, Fausto Federici (per il Comitato quartiere Sant’Albino)
Monza, 25 gennaio 2017