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mercoledì 26 settembre 2018

L'ASSESSORE ARENA CHIEDE IL TASER



Dopo il cane "Narco della X Mas", il "bastone estensibile" e lo spray al peperoncino Arena chiede il taser, "così' qualche risorsa si da una calmata". Se non fosse volgare sarebbe  ridicolo.

CQSA


leggi sotto:

Taser alla polizia locale, l’assessore Arena: «Spero che a Monza saremo i primi in Italia» - Cronaca Monza


giovedì 20 settembre 2018

PER FERMARE LA DROGA A MONZA NON BASTA UN CANE (ANCHE SE HA UN NOME MARZIALE)















La polemica sul nome fascista del cane antidroga ("Narco della Decima Mas") ha sollevato discussioni.
Quanto al tema droga io ho lavorato per anni in comunità per TD e Vi faccio presente che purtroppo lo spaccio utilizza tecniche di marketing sofisticato, con l'immissione modulata di sostanze diverse, con un range amplissimo di costi e, ahimè, col ricorso ad una marea di studenti insospettabili e giovanissimi che a costi assai ridotti riforniscono i compagni e fanno proselitismo. Il che richiede un impegno sociale ed educativo diffuso. Le politiche securitarie delle destre hanno eliminato un sacco di interventi educativi nelle scuole, l'educativa di strada nelle periferie degradate ecc.ecc. Ma si pensa di risolvere con (un) cane e 4 vigili alla stazione. O forse va bene così e invece di combattere seriamente la ndrangheta spesso si trae vantaggio elettorale da accordi indicibili (in Brianza più di un politico è finito in carcere per questo) e dallo squallore che si lascia proliferare in centro.

Paolo Teruzzi

mercoledì 19 settembre 2018

MONZA - IL CANE NARCO NON E' FASCISTA (ALMENO LUI)








Il titolo è nostro. E anche la foto. La mancanza di buon gusto e di rispetto della nostra storia sono del'Assessore Arena e della sua compagine di governo.

Il cane  si chiama "Narco della X MAS". O meglio si chiama "Narco" mentre "X Mas" è il nome dell'allevamento da cui proviene. La X Mas fu un corpo militare della Repubblica di Salò. L'assessore Arena ironizza sulla richiesta di Lamperti e dice: "Nella cuccia del cane non abbiamo trovato busti del Duce".

MA PERCHE' IL COMUNE DI MONZA DEVE ACQUISTARE CANI DA UN ALLEVAMENTO DAL NOME MANIFESTAMENTE FASCISTA?


leggi l'articolo:

Monza, polemica in Consiglio per il nome del cane poliziotto




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domenica 20 maggio 2018

MONZA : SGOMBERI DI SERIE A E DI SERIE B


L'accoppiata Allevi - Arena sgombera ancora.

Ieri mattina hanno sgomberato l'area della ex Diefenbach di via  Borgazzi. Al suo interno vivevano una 50ina di persone, la maggior parte di loro si sono allontani nei giorni scorsi, mentre alcune famiglie sono state sorprese questa mattina dal solito schieramento di forze di polizia supportate dalla pagliacciata elettorale della giunta: il fantomatico NOST.
Le famiglie tra cui alcuni bambini sono state sbattute in mezzo alla strada senza nessuna soluzione.
Inoltre si scopre dalla cronaca locale che l'area appartiene, udite udite, alla famiglia Sangalli. Famosi speculatori del business dei rifiuti, condannati per aver elargito tangenti da Monza a Bisceglie, passando per Pioltello per ottenere gli appalti milionari.
Non contenti i poverini hanno in mente di speculare sull'area costruendo un Hotel al posto della ditta abbandonata.

Casualmente inoltre proprio a settembre il comune dovrà pubblicare il bando per la gestione dei rifiuti e delle pulizie della città e la prefettura ha appena tolto il commissariamento della Sangalli riaffidano la gestione alla famiglia di affaristi.
Insomma le solite "manine" sulla città, si spartiscono affari,
mascherano le loro schifezze agitando lo spauracchio della sicurezza e se la prendono con i più deboli e sfruttati!
Noi come sempre però non ci stiamo e non ci facciamo spaventare dalle minacce di sgombero che riguardano anche la FOA Bocaccio, continueremo a denunciare i loro intrallazzi e a opporci e a resistere a fianco di chi lotta contro questo sistema.
Foa Boccaccio 003



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venerdì 6 ottobre 2017

Stazione Monza Est, stop del Comune: costerà più del doppio! L'ex Assessore Confalonieri però commenta...

Stazione Monza Est, stop del Comune: costerà più del doppio!


Il commento dell'ex assessore

Paolo Giuseppe Confalonieri
8 h
Leggo le dichiarazioni dell'Assessore Arena circa la Fermata Ferroviaria Monza Est Parco e le sue ipotesi di una battuta d'arresto per costi più alti imputabili a errori di calcolo dei costi stessi.
Monza Est Parco, per la cui realizzazione hanno lavorato la Giunta Faglia prima e la Giunta Scanagatti poi non è un capriccio. Il Piano Regionale Mobilità e Trasporti di Regione Lombardia, propone infatti Monza Est Parco per nuovi collegamenti ferroviari per servire Monza, Villasanta e Arcore con nuove fermate a servizio di quartieri cittadini popolosi.
Non c'è nessun errore di calcolo e nessun raddoppio dei costi rispetto a quanto previsto fin dall'inizio: in qualità di Assessore ho da sempre illustrato in tutte le Sedi (Consiglio Comunale, Consulta, incontri pubblici e anche alla stampa), che la realizzazione dell'opera ha fasi differenti, con costi ovviamente differenti: nell'immediato 2,5 Milioni di € per il sottopasso e, per permettere la fermata del Besanino, altre centinaia di migliaia di €. Quindi la prospettiva più strategica: per far sí che fermino anche i treni della linea per Carnate-Lecco è noto fin dall'inizio che bisogna spostare due binari di circa dieci metri verso viale Libertà per una lunghezza di circa trecento metri, per realizzare una nuova banchina. Questo è un intervento di alcuni milioni di euro, oltre ai due e mezzo già pronti da spendere per il sottopasso che il Comune di Monza si è già impegnato con Regione Lombardia e con le Ferrovie (accordo firmato nel luglio 2015) a pagare di tasca propria (sottopasso già più lungo rispetto ai binari attuali in vista del loro allargamento e acquistando i pezzi di terreno che servono per spostare i binari).
Per attuare gli interventi strutturali aggiuntivi di spostamento dei binari che Regione Lombardia propone, non sarà poi solo il Comune di Monza a dovere pagare: come per altre importanti opere - più che mai in questo caso, vista la portata sovracomunale - si chiederà la collaborazione di Stato e Regione. Su questo la Giunta Scanagatti si era già mossa.
Non c'è stato da parte mia nessun occultamento dei costi e non ci sono motivi per battute d'arresto: non c'è che da procedere celermente con le procedure di gara per assegnare i lavori della prima fase.