Graficamente la mappa non è il massimo ma crediamo spieghi bene perché la ZONA 30 prevista a Sant'Albino (segnata in giallo) va assolutamente ampliata a Via Mameli e Via Marco d'Agrate, altrimenti i 200.000 euro stanziati da fondi ministeriali verranno buttati in modo poco utile.
Da anni con il nostro Comitato e la Consulta chiediamo l'istituzione di zone 30 a Sant'Albino ed una particolare attenzione per l'uscita della scuola elementare in Via Mameli.
A quanto pare gli Amministratori non ci ascoltano mai e anche quando hanno buone intenzioni (e 200.000 euro di finanziamenti ministeriali; a proposito: non saranno troppi per un po' di cartelli nuovi?) sbagliano perché non conoscono il territorio. Anche se, a dire la verità, almeno il Vice Sindaco ci ha passato una vita...
Dunque "tenendo in considerazione la presenza di scuole, centri di aggregazione, piazze, spazi pubblici e negozi di vicinato" (recita il testo del Comune) a Sant'Albino ci sarà zona 30 in Via Alberto da Giussano e in Via Murri. Buona cosa comunque perché quelle due vie vengono spesso usate come "scorciatoie" da automobilisti di passaggio.
Ma il nodo cruciale erano e restano via Mameli, Via Marco d'Agrate e Via Sant'Albino. Senza intervenire in queste vie gli automobilisti eluderanno bellamente la zona 30 (segnata sopra in giallo) seguendo il comodo percorso segnato in rosso, continuando a sfrecciare in "centro quartiere" in vie anguste e continuando ad intasare l'uscita al famigerato semaforo su Viale Industrie causando, nelle ore di punta, lunghe code in uscita da Sant'Albino e code chilometriche su Viale Industrie (specie nella direzione proveniente da San Rocco).
Perché Via Mameli deve diventare zona 30?
- in Via Mameli confluisce (da Via Adda, sia da Concorezzo che da Brugherio) il 90% del traffico "di passaggio" che entra in quartiere solo per trovare una "scorciatoia" al traffico circostante.
- a pochi metri da Via Adda entra in Via Mameli il bus proveniente da Via Guardini.
- a 50 m. c'è la Scola elementare Manzoni e l'uscita dei bambini è a rischio.
- vi sono alcune attività commerciali
- poi c'è il deposito del Banco Alimentare
- poi il Circolo De Amicis
- poi la Palestra Comunale
- poi il Centro civico comunale
- poi il capolinea del bus
- e infine la strada (di poche centinaia di metri) sfocia in Piazza Pertini
Perché Via Marco d'Agrate deve diventare zona 30?
In primo luogo per evitare la scorciatoia segnata sopra in rosso. Inoltre Via Marco d'Agrate comunica con la piazza Pertini e il posteggio di fronte alla Piazza. Provenendo da Via Mameli e girando a sinistra nella strettissima Via Marco d'Agrate ci sono poi la "Piazzetta" con la Farmasalus e la clinica dei gatti, l'angusto e pericoloso incrocio con Via Fieramosca e infondo la strettoia con alimentari da un lato ed edicola dall'altro.
Perché Via Sant'Albino deve diventare zona 30?
Perché già ora seguendo la "scorciatoia" indicata sopra in rosso il traffico sfreccia incontrollato per questa via molto stretta dove le case spesso non hanno neppure il marciapiede a proteggere i pedoni. Qui poi c'è la farmacia e il veterinario. Questa via nelle ore di punta ha un traffico insostenibile che causa una lunghissima coda in uscita da Sant'Albino e a causa del rosso al semaforo produce soprattutto code di chilometri su Viale Industrie.
La zona 30 in Via Murri e Via A. da Giussano resta comunque utile per ridurre la velocità delle numerosissime auto che raggiungono la Piscina Pia Grande anche se in questa area abbiamo chiesto da molto tempo un intervento affinché entrambi i posteggi della Piscina siano accessibili solo da Viale Industrie e non dal quartiere e servano anche i campi del "Città di Monza" attraverso un percorso pedonale lungo lo stesso Viale.
Chiediamo dunque che si corregga il progetto inserendo zona 30 in tutte e 5 le vie indicate: Via Mameli, Via Alberto da Giussano, Via Murri, Via Marco d'Agrate e Via Sant'Albino.
Questa soluzione costituirebbe (se sostenuta da adeguati sistemi di controllo e sanzione) un deterrente al passaggio in quartiere di questo traffico non locale, sempre inquinante e spesso pericoloso, ridurrebbe almeno un po' l'impatto dell'inquinamento "interno" in un'area già molto compromessa e abbassando sensibilmente il numero di auto in uscita dal quartiere renderebbe meno impattante anche il semaforo rosso in Viale Industrie per le code in uscita dal quartiere ma soprattutto per le infinite code sul Viale.
Chiediamo a Fiab Monza di sostenere questa nostra richiesta.
CQSASD
PS: al solito spaventoso inquinamento da Viale Industrie in questi giorni si aggiunge la coda chilometrica che dal centro tamponi arriva a San Rocco! Ma chi ha situato lì il Centro tamponi non lo aveva previsto? Chiediamo lo spostamento in Autodromo e il posizionamento di una centralina ARPA alla "Rotonda a fagiolo", sicuramente una delle zone più inquinate di Monza e Brugherio (perché impatta su entrambe le città).
In proposito vedi anche: https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2022/01/santalbino-al-collasso-trasferite-il.html
CQSASD