per motivi di privacy abbiamo tolto i nostri nominativi che sono stati trasmessi comunque alla Procura.
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giovedì 4 giugno 2020
3/6/2020 - ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA SU ASFALTI BRIANZA (CQSASD)
per motivi di privacy abbiamo tolto i nostri nominativi che sono stati trasmessi comunque alla Procura.
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giovedì 14 maggio 2020
Claudio Gittardi alla guida della Procura di Monza - Cronaca - ilgiorno.it
Claudio Gittardi alla guida della Procura di Monza - Cronaca - ilgiorno.it
Claudio Gittardi
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sondrio dal 19.6.2015
Laureato cum laude nel novembre 1981 presso l’Università degli studi di Milano
con una tesi in Diritto Penale (relatore Prof. Cesare PEDRAZZI) sulle “Cause di
esclusione della sola punibilità” .
Giudice del Tribunale penale di Milano dal 7.1.1987 successivamente trasferito alla
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano dal 24.1.1992 ove ha
svolto attività nei seguenti dipartimenti: reati contro la Pubblica Amministrazione
dal 1992 sino al 2001, reati informatici, truffe organizzate sino al 2002, reati societari
e finanziari dal gennaio 2003, Direzione Distrettuale Antimafia dall’ottobre 2004
Autore di relazioni e coordinatore di gruppi di lavoro nel corso di incontri di studi
presso il CSM.
Iscritto all’albo docenti della Scuola Superiore della Magistratura e nominato esperto
formatore nel giugno 2013 presso la Scuola Superiore della Magistratura per i MOT
in tirocinio mirato nominati con D.M. 8.6.2012 destinati a funzioni requirenti.
Componente del Consiglio Giudiziario presso la Corte di Appello di Milano dal 1999 al 2003
e componente della Commissione permanente per il rilevamento dei flussi e delle pendenze
dei procedimenti costituita presso la Corte di Appello di Milano dal 2004 al 2012.
Componente sino al 2012 della Consiglio Direttivo della Scuola di Specializzazione
per le professioni legali Università degli studi di Pavia - Università Commerciale Luigi
Bocconi di Milano ove svolge attualmente attività di esercitatore.
Giudice della Commissione Tributaria Provinciale di Milano dal gennaio 2013
giovedì 23 gennaio 2020
23-1-2020 ASFALTI BRIANZA - I SINDACI DI BRUGHERIO E DI AGRATE SCRIVONO A PROCURA E PREFETTURA
giovedì 23 gennaio 2020
NOSTRO COMMENTO: L'IMPIANTO E' TOTALMENTE NON A NORMA E SEMPLICEMENTE NON PUO' LAVORARE!
CQSASD
Oggi, 23/1/2020, i sindaci di Brugherio e Agrate hanno scritto alla Procura e alla Prefettura.
Hanno a ribadito quanto già fatto aggiungere al verbale della Conferenza dei servizi del 10/1/2020:
- stupore e sconcerto per l'atteggiamento inadeguato di Asfalti Brianza;
- richiesta di documentazioni e risposte tecniche adeguate ancora mancanti;
- richiesta di chiarimenti sugli scarichi in fognatura e sul mancato rispetto dei 200 m. di legge dal pozzo di Brianzacque;
- richiesta di garanzie rispetto ad eventuale riapertura.
Hanno precisato che tutte queste domande chiedono risposte essenziali per la tutela della salute dei cittadini (di cui sono i responsabili).
E hanno aggiunto:
"A rafforzare questa convinzione c'è anche la nota del 21/1/2020 della Provincia che, nel prendere atto della rinuncia della società alla domanda di AUA in corso di esame, ha ribadito che la stessa "non è autorizzata a svolgere le attività di gestione rifiuti (messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi)" e "non è autorizzata a installare le strutture mobili di contenimento a presidio di alcune aree del proprio insediamento produttivo (capannoni mobili e l'annesso sistema di convogliamento delle emissioni)".
IL CHE SIGNIFICA, COMMENTIAMO NOI, CHE L'IMPIANTO E' TOTALMENTE NON A NORMA E SEMPLICEMENTE NON PUO' LAVORARE!
CQSASD
Oggi, 23/1/2020, i sindaci di Brugherio e Agrate hanno scritto alla Procura e alla Prefettura.
Hanno a ribadito quanto già fatto aggiungere al verbale della Conferenza dei servizi del 10/1/2020:
- stupore e sconcerto per l'atteggiamento inadeguato di Asfalti Brianza;
- richiesta di documentazioni e risposte tecniche adeguate ancora mancanti;
- richiesta di chiarimenti sugli scarichi in fognatura e sul mancato rispetto dei 200 m. di legge dal pozzo di Brianzacque;
- richiesta di garanzie rispetto ad eventuale riapertura.
Hanno precisato che tutte queste domande chiedono risposte essenziali per la tutela della salute dei cittadini (di cui sono i responsabili).
E hanno aggiunto:
"A rafforzare questa convinzione c'è anche la nota del 21/1/2020 della Provincia che, nel prendere atto della rinuncia della società alla domanda di AUA in corso di esame, ha ribadito che la stessa "non è autorizzata a svolgere le attività di gestione rifiuti (messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi)" e "non è autorizzata a installare le strutture mobili di contenimento a presidio di alcune aree del proprio insediamento produttivo (capannoni mobili e l'annesso sistema di convogliamento delle emissioni)".
IL CHE SIGNIFICA, COMMENTIAMO NOI, CHE L'IMPIANTO E' TOTALMENTE NON A NORMA E SEMPLICEMENTE NON PUO' LAVORARE!
domenica 19 gennaio 2020
19/1/2020 - ASFALTI BRIANZA - MONZA PRONTA A TORNARE IN PROCURA
domenica 19 gennaio 2020
ASFALTI BRIANZA - MONZA PRONTA A TORNARE IN PROCURA - NOSTRI COMMENTI
Nostri brevi commenti.
1) Secondo noi se il 23/1 e 24/1 l'Azienda non avrà ottemperato agli impegni va chiusa e stop.
Il Vicesindaco Villa dichiara che in generale occorre trovare un giusto equilibrio fra lavoro e tutela di ambiente e salute. In effetti sarebbe bastato che in questi cinque anni di proteste AB decidesse di utilizzare filtri ai carboni attivi. Cosa che evidentemente non fa per via dei costi e forse per il fatto che tengono traccia di tutto ciò che bruci.
A questo punto ci annotiamo con fiducia la promessa degli amministratori monzesi: se Asfalti Brianza non è in grado di garantire questo equilibrio va chiusa.
Se il sindaco di Monza andrà davvero in Procura chieda anche, a nome di noi cittadini, il senso di lasciar emettere, sia pure in forma ridotta e sperimentale, le solite sostanze con i soliti dispositivi di contenimento inadeguati. Chieda come è possibile tenere una azienda così a meno di 200 m. dal pozzo di Brianzacque. E nel caso (non remoto) di dichiarazione di fallimento da parte di AB chieda alla Procura di vigilare perché non si riproponga il giochetto già sperimentato da questa proprietà a Segrate (fallimento Lucchini & Artoni e subentro di Edil Bianchi).
2) Non è affatto certo che i controlli vengano effettuati da ARPA. Potrebbe trattarsi ancora di analisi effettuate, si noti bene, ad orari concordati, da una agenzia privata pagata da Asfalti Brianza (come in passato la relazione di Osmotech).
Oggi abbiamo chiesto conferma a Capitanio che, evidentemente preso alla sprovvista ha saputo risponderci solo che domani dovrebbe fornirci tutti i dettagli. Dunque da tempo si descrive ottimisticamente il piano dei controlli ma in realtà si ignorano perfino le procedure primarie.
Sulla sua pagina Facebook il Sindaco Capitanio lamenta il fatto che tanti critici ignorano la complessità delle normative e delle procedure amministrative in gioco. Ebbene non è corretto escludere dai tavoli le opposizioni e i comitati rilasciando solo dichiarazioni spot sui social e poi rimproverarci di scarsa informazione.
CQSASD
1) Secondo noi se il 23/1 e 24/1 l'Azienda non avrà ottemperato agli impegni va chiusa e stop.
Il Vicesindaco Villa dichiara che in generale occorre trovare un giusto equilibrio fra lavoro e tutela di ambiente e salute. In effetti sarebbe bastato che in questi cinque anni di proteste AB decidesse di utilizzare filtri ai carboni attivi. Cosa che evidentemente non fa per via dei costi e forse per il fatto che tengono traccia di tutto ciò che bruci.
A questo punto ci annotiamo con fiducia la promessa degli amministratori monzesi: se Asfalti Brianza non è in grado di garantire questo equilibrio va chiusa.
Se il sindaco di Monza andrà davvero in Procura chieda anche, a nome di noi cittadini, il senso di lasciar emettere, sia pure in forma ridotta e sperimentale, le solite sostanze con i soliti dispositivi di contenimento inadeguati. Chieda come è possibile tenere una azienda così a meno di 200 m. dal pozzo di Brianzacque. E nel caso (non remoto) di dichiarazione di fallimento da parte di AB chieda alla Procura di vigilare perché non si riproponga il giochetto già sperimentato da questa proprietà a Segrate (fallimento Lucchini & Artoni e subentro di Edil Bianchi).
2) Non è affatto certo che i controlli vengano effettuati da ARPA. Potrebbe trattarsi ancora di analisi effettuate, si noti bene, ad orari concordati, da una agenzia privata pagata da Asfalti Brianza (come in passato la relazione di Osmotech).
Oggi abbiamo chiesto conferma a Capitanio che, evidentemente preso alla sprovvista ha saputo risponderci solo che domani dovrebbe fornirci tutti i dettagli. Dunque da tempo si descrive ottimisticamente il piano dei controlli ma in realtà si ignorano perfino le procedure primarie.
Sulla sua pagina Facebook il Sindaco Capitanio lamenta il fatto che tanti critici ignorano la complessità delle normative e delle procedure amministrative in gioco. Ebbene non è corretto escludere dai tavoli le opposizioni e i comitati rilasciando solo dichiarazioni spot sui social e poi rimproverarci di scarsa informazione.
CQSASD
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