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giovedì 17 gennaio 2019

Monza, variante al Pgt: secondo Legambiente potrebbe essere una perdita di tempo

In epoca di "sboom" economico è inutile (oltre che ingiusto) regalare terra e sconti agli speculatori immobiliari. Basta supermercati in cambio di soldi! Occorre una visione diversa, mirante a una qualità della vita migliore, allo sviluppo di attività sostenibili, energie rinnovabili, green economy, ecologia, riqualificazione e  valorizzazione del  territorio. Siamo d'accordo con Legambiente.

CQSA



Monza, variante al Pgt: secondo Legambiente potrebbe essere una perdita di tempo
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mercoledì 9 gennaio 2019

LE OPERE PUBBLICHE "SPARITE"?

Francesca Pontani  (Consigliera comunale del PD) ha condiviso un post nel gruppo: Cosa Succede In Città ... Di Monza.
12 min
Diario di bordo di una consigliera - Francesca Pontani

Francesca Pontani ha condiviso un post nel gruppo: Cosa Succede In Città ... Di Monza.
12 min · 

Diario di bordo di una consigliera - Francesca Pontani
Ieri alle 10:41 · 
Abbiamo chiesto più volte come opposizione in Consiglio la ragione di tanti stop, di tante cancellature ma dall’altra parte solo sorrisetti ironici o rimostranze sull’operato della Giunta passata.
Intanto il tempo passa e Monza diventa sempre più provinciale, meno curata, più impaurita e chiusa nel suo isolamento, senza opere pubbliche di prestigio ed impegno futuro. Le strade a pezzi, scuole degradate, fermate fantasma.
I soldi ci sono...
Cosa manca? 
Manca il lavoro, l’impegno di una Giunta che passa più tempo ad organizzare Il Natale ( con risultati pietosi), a dar la caccia a qualche clandestino, a vestire i vigili come Rambo, a cercare mille trucchi e pokerissimi per incassare soldi da nuove cementificazioni, mentre quello che serve davvero alla città langue in qualche cassetto... lontano dai flash e dai selfie.
In linea con il governo del paese che più che dirette fb e Twitter non sanno fare.. 
Benvenuti nel 2019.
#tuttofermo

Monza, una variante al Pgt per sbloccare il rilancio del territorio (??????????)

Ci risiamo. Una variante per deregolamentare ulteriormente un PGT che già contiene forti criticità per quanto riguarda consumo di suolo e mancanza di una visione per il rilancio culturale, produttivo, sostenibile della nostra città?

Forza cemento!

CQSA


Monza, una variante al Pgt per sbloccare il rilancio del territorio

sabato 25 febbraio 2017

Approvato il nuovo PGT di Monza: nessun ascolto per le proposte del Coordinamento dei Comitati

PETITION UPDATE

Il comunicato dei comitati sull'approvazione del Pgt

Monza Fermiamolecomostro
Italy
FEB 25, 2017 — Con qualche giorno di ritardo mandiamo il giudizio dei comitati di quartiere sul Pgt, che lasciamo alle riflessioni di ciascun firmatario.
Il lavoro dei comitati intanto prosegue: proprio in questi giorni si discute un Piano Attuativo in via Confalonieri con anche risvolti sull'area libera di via Gallarana.
Ricordiamo che chiunque volesse approfondire o rimanere aggiornato sul lavoro dei comitati può scrivere all'indirizzo fermiamo_ecomostro@yahoo.it.
A presto



Approvato il nuovo PGT di Monza: nessun ascolto per le proposte del Coordinamento dei Comitati - Vorrei | Rivista non profit di cultura, ambiente e politica

giovedì 26 gennaio 2017

S.ALBINO: LA GIUNTA AUTORIZZA ELESA A MANGIARSI UN PO' DI AREA VERDE E AD ALLARGARSI VERSO LE CASE


😩

Premessa e traduzione nella lingua comune

Solo Paola Sacconi sa districarsi per noi nei meandri della tecnica urbanistica. Senza di lei non avremmo strumenti per comprendere e per tutelare il Quartiere dal continuo incalzare del cemento. 
Prima di allegare i documenti (che trovate sotto) cerchiamo di tradurre qui sinteticamente, per noi stessi e per tutti i santalbinesi, il succo delle questioni urbanistiche in gioco.

Tutte le nostre osservazioni al nuovo PGT (elaborate dal nostro Comitato ma sottoscritte dalla Consulta di quartiere S.Albino) sono state respinte
1) Avevamo chiesto all'Assessore Colombo di cercare un accordo con l'Immobiliare Bavaria per fare una permuta con altro terreno comunale più a nord in modo da allontanare un poco dalle abitazioni l'ennesimo ecomostro dietro la Piscina (vedi F3 nella terza cartella allegata sotto). Tale ecomostro oltretutto viola e riduce una fascia verde di rispetto che con una propria interrogazione (approvata) il Consigliere comunale Pilotto (attuale segretario PD di Monza) aveva reso prescrittiva (cioè inviolabile). 
L'assessore Colombo non si è nemmeno sforzato di capire il senso della nostra richiesta o di simulare attenzione ad essa.

2) In compenso è stata accolta una osservazione dell'Elesa che prefigura un consistente ampliamento a sud verso il nostro quartiere. Ampliamento che secondo noi comprometterà fortemente il progetto di una striscia verde di rispetto fra le case e i capannoni, con percorso ciclopedonale, prevista da via  Stucchi a Via Adda e collegata al nuovo orto - giardino comunitario  (City Farmers). Striscia, si badi bene, prevista dalla stessa Amministrazione come parte della cosiddetta RUND (Rete dell’urbanità e della naturalità diffusa). Per non parlare del "Parco S.Albino" più volte pubblicamente sbandierato dall'Assessore Colombo e ipotIzzato anch'esso in questa area. .

Per l'intervento sopra citato il cosigliere Pilotto ci è (era) parso la persona giusta cui manifestare il nostro timore e chiedere una mediazione ma la sua risposta  alla fine è stata negativa
Dice : "L'emendamento per accettare l'osservazione solo parzialmente non avrebbe quindi senso". Insomma : VA TUTTO BENE COSI' 🙈🙉🙊
 



Ed ecco i documenti:


LA RISPOSTA DEL CONSIGLIERE PILOTTO ALLA NOSTRA RICHIESTA
 Gent. arch Paola Sacconi

Ho analizzato e verificato in dettaglio l'osservazione , confrontandomi anche con altri consiglieri e l'Assessore stesso.

Effettivamente l'osservazione riduce in parte la fascia di naturalita' diffusa a fronte del fatto che il capannone che Elesa deve costruire si estende lievemente piu' a sud.
Guardando pero' nel dettaglio il progetto , la pista ciclabile rimane , e la RUND comunque resta perdendo  solo qualche metro quadro , mentre l'abitato di S.Albino resta comunque separato dall'area industriale da una fascia verde di rispetto.

La richiesta di Elesa e' dovuta al fatto che esiste un cavidotto elettrico sotto il quale per legge non e' possibile costruire capannoni con presenza di persone per cui lo stesso deve essere spostato a sud di qualche metro.

Credo che sia opportuno arrivare al giusto compromesso tra difesa del territorio e del verde e la possibilità che un'azienda importante cone Elesa resti sul nostro territorio senza cercare soluzioni alternative e trasferendo in altri luoghi parte della propria produzione.

L'emendamento per accettare l'osservazione solo parzialmente non avrebbe quindi senso.

Ringraziando per la stima porgo i più cordiali saluti.
Alberto Pilotto




QUESTA E' LA NOSTRA RICHIESTA AL CONSIGLIERE PILOTTO
Sent: 25 January 2017 10:32:51
To: Pilotto,A,Alberto,JBBC R; ampilotto@comune.monza.it
Cc: cristina.daniotti@gmail.com; fausto.federici2012@libero.it; paoloteruzzi1@yahoo.it
 

Subject: Sant'Albino - osservazione ELESA
Gent. Consigliere Pilotto

Ricorderà che in sede di adozione della Variante generale del PGT Lei si fece parte attiva per garantire che la fascia di rispetto tra il quartiere Sant’Albino e la zona industriale potesse essere effettivamente salvaguardata, con un emendamento (accolto) che rendeva prescrittiva la cosiddetta RUND (Rete dell’urbanità e della naturalità diffusa) nelle zone D (produttive).
Ora, con una osservazione della ditta ELESA (155_2016 - 2 SUB, facente parte del gruppo A_16), accolta dagli uffici, viene sostanzialmente vanificata quella prescrizione.  Infatti lungo il margine sud del previsto Piano attuativo D1 viene cancellata la striscia di RUND prevista.
L’osservante motiva la richiesta con il fatto che l’area sia “già pesantemente penalizzata dai vincoli di elettrodotto, dalla fascia di rispetto verso la provinciale e dalle cessioni stradali”. In realtà di tutti questi vincoli si teneva già conto nella previsione planivolumetrica del Piano Particolareggiato ora decaduto, che il nuovo PGT ripropone  come singoli PA.
La striscia a verde prevista dal DP (RUND) corrisponde alla vecchia previsione di strada che doveva sboccare su via Adda e che nel nuovo PGT non è più prevista. Dunque essa non sarebbe altro che la superficie da cedere come standard a verde, nell’ambito del PA previsto.
Il fatto che la proprietà chieda la sua eliminazione ci preoccupa moltissimo perché denuncia l’intenzione di costruire sul margine sud dell’area, verso il quartiere, mentre nel planivolumetrico del PP Pompei Ercolano l’edificio aveva una collocazione più a nord.
Inoltre quella fascia a verde, di dimensioni veramente già minime (un decina di metri?) è per il quartiere di grande importanza perché corrisponde al percorso ciclopedonale alberato che dovrebbe collegare il parchetto giochi di via Guardini con il futuro orto-giardino di via Adda (City farmers). Facciamo presente che con il precedente Bipart è già stato realizzato il primo tratto di questo percorso, che, se accettata l’osservazione, verrebbe compromesso.
Le chiediamo, in considerazione del suo precedente impegno, di chiedere, in sede di approvazione in Consiglio comunale, di modificare la controdeduzione nel senso di un PARZIALE accoglimento dell’osservazione, mantenendo la fascia RUND prevista lungo il margine sud dell’area.
Tutto quanto descritto è meglio illustrato nelle quattro tavole allegate.

Nel ringraziare per l’attenzione si porgono distinti saluti
Paola Sacconi, Cristina Daniotti, Paolo Teruzzi, Fausto Federici (per il Comitato quartiere Sant’Albino)
Monza, 25 gennaio 2017











martedì 17 gennaio 2017

23/1 RIUNIONE DEL COMITATO DI QUARTIERE

La riunione è aperta. V faremo sapere tempestivamente il luogo.


Comunicazione:

LUNEDI' prossimo (23 gennaio) è necessario ed urgente riunirsi per organizzarci sulle seguenti questioni:

1) BILANCIO PARTECIPATIVO: la scadenza è il 29/01 e dobbiamo fare il possibile per far supportare dal maggior numero di persone possibile, entro quella data, i nostri progetti (che sono quelli di Consulta). 
Il rischio molto concreto è che i 100.000 euro siano destinati a proposte che arrivano da fuori, che nulla hanno a che vedere con i bisogni più urgenti del quartiere.

2) ROTONDA KILLER E PASSERELLA:  L'opera dovrebbe essere consegnata entro il 6 marzo ma i lavori sono fermi già da un mese, con i relativi disagi. 
Inoltre l'assessore Confalonieri aveva promesso di tornare entro due mesi con i tecnici a mostrarci le soluzioni trovate per risolvere gli errori e le mancanze del progetto. Ne sono passati tre e tutto tace.
Sarebbe necessario, in mancanza di risposte, convocare una assemblea pubblica sull'argomento: le date possibili sono venerdì 27 gennaio o venerdì 3 febbraio.

3) PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO: ieri abbiamo assistito alla prima riunione del Consiglio comunale nella quale l'assessore Colombo ha esposto la posizione dell'Amm.comunale sulle osservazioni presentate dai cittadini. 
Tutte le nostre osservazioni sono state respinte
In compenso sono state accettate quelle per ridimensionare (= ridurre!) la fascia di rispetto tra quartiere e capannoni industriali: in particolare ELESA è intenzionata ad ampliarsi a ridosso del quartiere. 
Invece di un ecomostro ne avremo TRE.



Ricordiamo che questo MERCOLEDI (18/01) al Binario 7 (Urban Center) i Comitati hanno organizzato una iniziativa pubblica su questo (faremo un intervento a nome del nostro Comitato). Vi riallego il volantino e vi chiedo di fare il possibile per essere presenti.



venerdì 25 novembre 2016

Le osservazioni di associazioni e comitati di Monza sul nuovo PGT - Vorrei


Ringraziando "Vorrei" sottolineiamo in giallo alcuni passaggi che ci toccano da vicino o che sintetizzano i contenuti del documento dei Comitati (compreso il nostro). 



Le osservazioni di associazioni e comitati di Monza sul nuovo PGT
Di Vorrei
20 Novembre 2016
« Le 84 osservazioni presentate chiedono all’amministrazione comunale di approvare un PGT finalizzato ad un effettivo e non burocratico “zero consumo di suolo”, visti gli alti livelli raggiunti in Città e in Brianza».





Riceviamo e pubblichiamo
Il Coordinamento di alcune associazioni e comitati di cittadini di Monza ha presentato in Comune le proprie osservazioni al PGT adottato dal Consiglio comunale il 7 luglio scorso.
Le 84 osservazioni presentate chiedono all’amministrazione comunale di approvare un PGT finalizzato ad un effettivo e non burocratico “zero consumo di suolo”, visti gli alti livelli raggiunti in Città e in Brianza.
Infatti:
  • una decina di Ambiti di Trasformazione (AT) del Documento di Piano, prevedono un consumo suolo pari a oltre 8 ettari (82.418 mq). E’ stato quindi chiesto che tali AT vengano invece tutelati e interamente destinati a verde.

  • una ventina di altri Ambiti di Trasformazione (AT), pur su aree dismesse, vedono rilevanti quantità destinate ad uso residenziale, fino al 90%. Si è invece chiesto che la quantità di residenziale venga ridotta al 50%, a favore di una effettiva “mixitè funzionale”, considerata anche la situazione attuale del mercato edilizio che vede almeno 4.000 alloggi sfitti e circa 14.000 stanze non occupate,
  • nel PGT adottato in luglio ci sono poi 8 Ambiti compatibili con le trasformazioni (AcT), sparsi in città (San Fruttuoso, Bettola, Industrie, zona Stadio, zona Cave), per usi industriali e terziari, che consumerebbero altro suolo libero. Anche per questi, con le osservazioni consegnate, si è chiesto di eliminare tale classificazione edificatoria e di ridestinarli a un uso agricolo o a verde. In caso di necessità esistono numerose aree dismesse da riutilizzare anche a fini produttivi o si potrà sempre fare una variante al PGT.
 

  • viene inoltre riconfermato il consumo di suolo per quasi 10 ettari dell’ex Piano Particolareggiato industriale Pompei Ercolano, rimasto inattuato nei suoi dieci anni di validità, con la riproposizione di una serie di Piani attuativi produttivi (D1p. del Piano delle regole) su aree attualmente libere e coltivate, per le quali invece si chiede, almeno in parte, la restituzione alla destinazione agricola originaria.
  • ci sono poi 10 Aree C – Comparti residenziali di completamento - sparse in città, di cui 5 sono nel quartiere Cazzaniga e che consumano suolo per altri 3,2 ettari. Anche per queste si è chiesta una salvaguardia a verde.Se poi consideriamo anche i 440.000 metri cubi residenziali (altri 4.000 nuovi abitanti e 1.700 alloggi), autorizzati con titoli edilizi diretti dal 1/1/2008 al 31/12/2014 (dato neppure aggiornato al 2016), si capirebbe che il fabbisogno di nuova residenza in Città è già abbondantemente coperto, per più di 7 mila nuovi abitanti complessivi. Non vi è quindi un fabbisogno pregresso di nuova residenza da soddisfare.
Discutibile quindi il bilancio del consumo di suolo effettuato nel PGT, con una semplice somma algebrica, che invece è stimabile in circa 28 ettari di suolo libero che viene reso edificabile.
Un discorso a parte meritano i cosiddetti Ambiti funzionali alle trasformazioni (AfT), legati in modo biunivoco agli interventi su alcune aree dismesse. Per esempio: chi acquisterà e vorrà intervenire sulla ex Fossati e Lamperti (AT 17) e la TMP (AT 16), entrambe aree di proprietà comunale, per realizzare i circa 180.000 mc lì previsti dal PGT, dovrà cedere al Comune le aree agricole della Cascinazza (ed eventuali altre), cioè circa 500.000 mq (Cascina compresa).  Questa impostazione, a nostro parere, non risulta condivisibile, in quanto lega volumetrie edificabili alla cessione al Comune di aree agricole le quali, come noto, non devono invece essere indennizzate con volumetrie o altro escamotage.
Se consideriamo che a Monza ci sono aree agricole, di fatto e di diritto (PGT), per oltre 4,2 milioni di mq, ben possiamo immaginare le rilevanti quantità di edificazioni che potrebbero essere costruite (circa 1,7 milioni di mc) se si attuasse ovunque, per equità, questo meccanismo su tutte le aree agricole in Città. Per tali motivi si è chiesto che gli AfT previsti vengano cassati e le aree in cessione vengano confermate come rurali o a verde pubblico, senza che quelle stesse aree libere facciano scaturire volumetrie, direttamente o indirettamente.

In un’ottica di strategie complessive per la città si chiede di recuperare l’intero comparto territoriale inizialmente denominato Parco del riciclo come Parco periurbano, per la creazione di una vasta zona destinata al rimboschimento e al fitorimedio, e, all’interno di essa, per la realizzazione di un anfiteatro-arena naturale (ex cave Rocca) per manifestazioni e concerti di rilievo che, a sistema con le altre attrezzature per lo sport e lo svago dislocate lungo l’asse V.le Industrie - V.le Stucchi (stadio, palazzetto dello sport), diano una alternativa seria all’uso improprio del Parco Reale.
Per il Parco e la Villa Reale di Monza, si è osservato che il semplice rinvio all’art. 17 delle Norme del Piano territoriale (PTC) del Parco della valle del Lambro, risulta del tutto insufficiente e generico, trattandosi invece di una parte rilevante della Città che avrebbe dovuto essere considerata con una diversa attenzione e approfondimento. Con un’osservazione si è chiesto poi di prevedere esplicitamente la demolizione, almeno parziale, dell’anello di alta velocità (curve sopraelevate), pista in disuso da anni, deturpante 60 ettari del Parco particolarmente pregiati dal punto di vista paesaggistico, pista la cui demolizione  è stata prevista da diversi studi e piani urbanistici, così come indicato dal PTC della Valle del Lambro e riproposto anche in un recente convegno dello stesso Partito di maggioranza che governa la Città.
Le osservazioni hanno infine evidenziato che le tutele per gli edifici storici – testimoniali, rischiano di ridursi alla conservazione della sola facciata. E’ stata invece chiesta la tutela dell’intero involucro edilizio, individuato puntualmente come degno di memoria storica e quindi da salvaguardare in toto.
Sono poi state presentate osservazioni da parte di alcuni Comitati che hanno trattato parti specifiche della città.
Per le aree dismesse intorno al polo scolastico Frisi-Mosè Bianchi-Hensenberger (ex Pagnoni, ex Buonpastore, vecchio Ospedale Umberto I), si chiede di prevedere destinazioni ad aule, palestre e a spazi per le scuole che sono carenti di quelle strutture. Si chiede altresì un intervento rapido sull'area abbandonata di via Boccaccio e sugli ex Cinema Apollo (da destinare a spazi per le scuole vicine),  ex Corallo in via Lecco, e sull'ex-carcere di via Mentana.


Il Comitato di San Donato, ha chiesto di vincolare in modo esplicito (concreto e non burocratico) il recupero dell’area ex Macello al trasferimento delle scuole Citterio e Bellani e alla realizzazione di strutture con funzioni formative. Le scuole citate sono attualmente ospitate in edifici obsoleti, contenenti amianto ed in un avanzato stato di precarie condizioni di sicurezza e devono pertanto essere spostate. Il recupero dell’ex Macello deve garantire la ricollocazione di funzioni pubbliche di primaria necessità, quali le scuole e i servizi di quartiere, oltre che facilitare lo sviluppo di attività strettamente connesse ai poli interculturali.


Queste osservazioni non hanno certo la pretesa di risolvere tutti i problemi sollevati da questa Variante al PGT, ma vogliono essere un segnale per dimostrare che è possibile un'idea diversa di città, più vivibile e più rispettosa dell'ambiente.


Per tutti questi motivi si chiede che le osservazioni vengano attentamente valutate dal Consiglio comunale, il cui ruolo di indirizzo non può non tener conto delle preoccupazioni espresse dai cittadini che dovrebbero rappresentare.


Il coordinamento delle Associazioni e Comitati di Monza:


Legambiente Circolo di Monza, CCR Monza - Gruppo ambiente e territorio, GreenMan Monza, Comitato per il Parco A. Cederna, Comitato Bastacemento, Comitato via Boito Monteverdi, Comitato via Monte Bianco, Comitato via Blandoria, Comitato quartiere S. Albino, Comitato quartiere S. Donato - Regina Pacis, Comitato viale Lombardia 246, Comitato quartiere San Carlo e San Giuseppe, Comitato di via Messa - Giordani.


Si veda anche la petizione europea promossa da centinaia di associazioni: www.salvailsuolo.it
Ambiente
PGT Monza
Urbanistica
giorgio majoli
Associazioni Ambientaliste