Dunque ipotizziamo che i vigili fermino la tua auto. Non hai le luci in ordine e neppure i freni. Scoprono che non hai fatto la revisione Verificano che il controllo dei gas di scarico è del tutto fuori norma ecc. ecc. Ebbene cosa fanno secondo te la motorizzazione e la polizia locale? Si presume che ti sequestrino la macchina e ti ritirino la patente. Ma se il vigile assomiglia alle autorità di Concorezzo tutto questo inferno è scongiurato. Chiederanno di verificare comunque l'inquinamento circostante il tuo tubo di scarico (ma perché?!) e dopo una ramanzina per le violazioni rilevate attiveranno le pratiche per ridarti la patente e riconsegnarti l'automobile come se nulla fosse accaduto.
Sembra paradossale ma dal 2016 ad oggi la vicenda di Asfalti Brianza sembra seguire questo cliché: segnalazioni dei cittadini, verifiche di continue anomalie, tavoli di concertazione con l'azienda che si impegna a rispettare prescrizioni che poi regolarmente disattende. Nuovi tavoli e nuovi rinvii, proroghe, prescizioni e concessioni. Ad infinitum.
Nell'ultima Conferenza di Servizi per Asfalti Brianza del 25/2/2021 ARPA, ATS e alla fine anche Comune di Concorezzo e Provincia hanno negato la nuova AUA richiesta dall'Azienda. La Conferenza ha confermato una enormità di anomalie e illegalità che secondo noi rendono del tutto disattese le prescrizioni dell'AUA concessa nel 2016.
In primo luogo ricordiamo che già al subentro alla precedente proprietà le autorizzazioni erano state "volturate" in automatico alla nuova azienda senza alcuna valutazione di impatto ambientale (VIA), pratica opportuna trattandosi di un subentro dopo 50 anni e comunque di un' "azienda insalubre di 1^ classe" che non dovrebbe in alcun modo stare vicino alle abitazioni. Per le aziende di questo genere vige l'onere di dimostrare in modo inoppugnabile l'assenza di rischi ambientali e sanitari per la popolazione circostante.
Tutto ciò è sempre stato disatteso da Asfalti Brianza. L'AUA del 2016 fu rilasciata in modo condizionato al rispetto di varie prescrizioni. In primo luogo entro 180 gg. AB avrebbe dovuto realizzare lavori di sistemazione degli scarichi fognari, cosa mai fatta, tanto che è ancora oggi aperta per questo la diffida di ATO MB (l'organo preposto) del novembre 2019. La presenza della famosa "montagna" di fresato che andava sgomberata entro il 24/1/2020 e che è ancora lì quasi intatta impedisce di verificare lo stato dei lavori di fognatura e l'esistenza di una impermeabilizzazione atta ad evitare percolato e danni alla falda sottostante. I rifiuti, secondo i verbali della Conferenza di Servizi continuano ad occupare i 200 m. della fascia di rispetto che la legge impone a tutela del pozzo di acqua potabile ivi presente. I controlli all'impianto han continuato a rilevare ovunque emissioni diffuse legate alle varie fasi di lavorazione (vagliatura, frantumazione, riscaldamento del bitume, stoccaggi, produzione dell'asfalto, caricamento sui camion ecc.). Le emissioni diffuse sono di per sé una violazione dell'AUA. Nell'impianto sono stati rilevati poi condotti non autorizzati (illegali) per convogliare al camino emissioni non consentite (come quelle dal miscelatore). E' stato rilevato ( e vietato) un nastro trasportatore non autorizzato che collega il presunto fresato all'impianto di produzione dell'asfalto. E' stato accertato che in passato il fresato è stato usato nella produzione contro ogni norma. E' stata rilevata la mancanza di registri dei materiali, della fasi della produzione e delle manutenzioni. La mancanza di dispositivi indispensabili di sicurezza. Se già la relazione di Osmotech autoprodotta da AB nel 2018 ammetteva la presenza di emissioni potenzialmente cancerogene gli ultimi (e unici) controlli al camino di ARPA del 30/6/2020 hanno confermato che in 9 casi su 14 sono stati superati i limiti per emissioni di benzene. E si noti che per gli IPA e analoghe sostanze potenzialmente mutagene e cancerogene il vero limite per la salute è l'emissione zero. Tutto il resto è semplicemente inquinamento. ATS sulla base dei risultati ARPA ha confermato inoppugnabilmente i rischi per la salute per tutta l'area circostante. Non a caso sulla base degli stessi verbali di ARPA e ATS la Procura della Repubblica che aveva già sequestrato l'azienda per illecita gestione dei rifiuti ha proceduto ad un ulteriore sequestro (tuttora attivo) per illecite emissioni.
Quanto alle preoccupazioni agitate da taluni per l'occupazione ricordiamo che AB risulta avere 4 soli dipendenti la cui salute è un elemento di cui qualcuno dovrebbe pure preoccuparsi. Inoltre AB ha debiti con INPS e INAIL per mancati versamenti contributivi e la sua proprietà ha un lunghissimo curriculum che potete trovare da soli nelle cronache locali e giudiziarie.
A fronte di tutto ciò il Sindaco Capitanio, che per norme costituzionali è il tutore della salute dei cittadini ha la bella idea di chiedere ulteriori controlli dell'aria. Ma perché? Sarebbe spettato ad Asfalti Brianza dimostrare che le modifiche impiantistiche promesse (peraltro evidentemente giudicabili a priori come inadeguate, cosa denunciata non solo da noi ma anche dai tecnici chiamati dal comune a stendere la perizia del 15/6/2020 e alla fine sancita dal rigetto della nuova AUA in Conferenza di Servizi) hanno prodotto dei miglioramenti. Ebbene AB non l'ha saputo fare e ne deve pagare le conseguenze. A cosa servono ulteriori verifiche visti i preoccupanti dati già pubblicati e certificati da ARPA e da ATS?
E perché mai il Comune deve preoccuparsi di suggerire all'azienda di chiedere una nuova autorizzazione?
Il Comune deve semplicemente operare di concerto con la Provincia per revocare l'AUA.
Ricordiamo a tutti che siamo semplici cittadini, privi di tutele e di sostegni legali, costretti a leggerci da soli le carte nei ritagli di tempo per portare a galla tutte le anomalie nascoste. Ma dall'estate 2019 ad oggi tutte le nostre denunce sono state confermate dai fatti e dalle carte. Il che significa che non siamo stupidi e che la nostra non è solo una lamentela ambientalista ma è una battaglia di legalità e di civiltà.
CQSASD
ed ecco alcuni articoli con le versioni del Sindaco.
https://www.mbnews.it/2021/04/asfalti-brianza-concorezzo-nuove-analisi-aria/
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concorezzo.org
Asfalti Brianza: il Comune chiede ulteriori analisi e la revisione dell’AUA vigente
In accordo con la Provincia, l’Amministrazione Comunale sta preparando la richiesta formale verso ATS, che invierà questa settimana, relativa a un’analisi approfondita sulla qualità dell’aria da effettuare nelle prossime settimane durante questa ulteriore fase di chiusura dell’azienda. Questo per avere un elemento comparativo tra i dati rilevati con l’azienda attiva e quelli rilevati mentre l’azienda è ferma.
L’Amministrazione comunale conferma inoltre l’impegno preso all’interno della discussione del PGT e per il quale si è già attivato inviando un’istanza alla Provincia perché, a livello di PCTP, vengano valutati maggiori elementi di tutela verso realtà insalubri soprattutto nelle aree verdi.