IMPIANTO RIFIUTI CRIMO S.R.l.,VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA
-
La società CRIMO s.r.l. con sede in Viale delle Industrie 25, Monza, in
data 20 novembre 2009, ha presentato al Comune di Monza richiesta di
locazione di un area di almeno 10.000 mq per ampliare l’attività di
autodemolizione e smaltimento di pneumatici esistente presso le sede
dell’impresa in Viale delle Industrie.
-
Il Comune di Monza, con nota 10 giugno 2010, ha reso disponibile per
l’affitto un area di 13.000 mq in Viale delle Industrie (fra S.Damiano e
S.Albino).
-
Il 10 febbraio 2011 si è tenuta una Conferenza dei Servizi presso la
Provincia di Monza e Brianza avente come Ordine del Giorno: “Richiesta
di autorizzazione alla realizzazione ed alla gestione di un nuovo centro
di raccolta e trattamento veicoli fuori uso ed impianto per l’esercizio
di messa in riserva, recupero e smaltimento di rifiuti speciali non
pericolosi, ai sensi dell’art. 208, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
Da ubicarsi in Monza, Viale delle Industrie s.n.c..
Alla
Conferenza erano presenti: la CRIMO, la Provincia di Monza e Brianza,
l’A.R.P.A. Di Monza e Brianza, il Comune di Monza (con il solo Assessore
all’Ambiente Antonicelli, senza nessun esponente degli Uffici del
Comune), l’ASl di Monza e Brianza.
Il fatto che sia venuto solo l’Assessore Antonicelli non è una violazione della legge, però è strano che non ci fosse nessun responsabile degli Uffici che avrebbero dovuto seguire la questione.
Il Comune di Brugherio non è stato invitato e anche questo è strano.
A seguito della Conferenza il Comune di Monza ha espresso parere favorevole;
la Asl ha espresso parere non favorevole e richiesto alcune integrazioni (relative
a sicurezza, salubrità dei luoghi di lavoro, superficie drenante,
impatti sulla salute pubblica, destinazioni d’uso degli edifici nel
raggio di 200 m dall’impianto etc.);
l’A.R.P.A. ha richiesto integrazioni (previsioni
impatto acustico, verifica di non inquinamento della falda, verifica
emissioni in atmosfera, inquinamento elettromagnetico etc.);
La Provincia ha richiesto alcune integrazioni in merito alle attività stoccaggio e selezione rifiuti da svolgere nell’impianto ed
ha richiesto il certificato di assenza di pozzi per l’acqua potabile
nel raggio di 200 m dall’impianto, che avrebbe dovuto essere rilasciato
dal Comune di Brugherio (art. 94 D. Lgs. 152/2006).
-
Con nota del 28 gennaio 2011 il Settore Edilizia del Comune di Monza ha
precisato che l’area in questione era a destinazione agricola (non
compatibile con l’impianto) ma che nella proposta di variante al PGT era
prevista la variazione di destinazione d’uso (a diventare area TUC –
Tessuto Urbano Consolidato Terziario Speciale).
-
Il 5 maggio 2011 la Giunta Comunale di Monza ha approvato una DECISIONE
(non Delibera) dove si stabilisce di rendere disponibile l’area di
Viale delle Industrie all’affitto con la CRIMO, che oltre al canone di
locazione avrebbe dovuto realizzare un parcheggio su Viale delle
Industrie, a nord dell’area in questione.
-
Con nota dell’11 maggio 2011 il Settore Edilizia del Comune di Monza ha
ribadito la non conformità urbanistica dell’impianto, oltre alla
mancanza di accessi carrai e la mancanza di allacciamento alla
fognatura.
- il 12 maggio 2011 si è tenuta una seconda Conferenza dei Servizi, alla
presenza di CRIMO, Provincia di Monza e Brianza, A.R.P.A. Di Monza e
Brianza, Comune di Monza (con il solo Assessore all’Ambiente
Antonicelli, senza nessun esponente degli Uffici del Comune), per
esaminare il nuovo progetto presentato dalla CRIMO s.r.l..
A.R.P.A. E Provincia hanno richiesto integrazioni in merito ad alcune delle attività da svolgere nell’impianto (tipologia di rifiuto da ricevere e trattare, modalità di svolgimento di alcune operazioni etc.);
A.R.P.A.
Ha invece espresso parere favorevole in merito agli aspetti relativi a
rumore, emissioni in atmosfera, emissioni elettromagnetiche,
inquinamento delle acque;
il
Comune di Monza ha espresso parere favorevole fatte salve le
indicazioni contenute nella nota dell’11 maggio 2011 del Settore
Edilizia;
la ASL era assente;
il Comune di Brugherio non è stato invitato.
-
Il 24 ottobre 2011 la Provincia di Monza e Brianza, con Autorizzazione
Dirigenziale n. 484, ha approvato il progetto dell’impianto ed
autorizzato la sua realizzazione. La Determinazione richiama una nota
del 24 maggio 2011 della Asl in cui viene espresso parere favorevole
condizionato alla realizzazione dell’impianto (condizionato a cosa?) ed
una nota del 1 settembre 2011 dell’A.R.P.A. in cui esprime parere
favorevole.
Ai
sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006, l’approvazione del progetto
costituisce variante allo strumento urbanistico e rende non necessaria
la variante al PGT.
Il
progetto in questione riguarda un impianto di superficie complessiva
13.222 mq dove verranno svolte due tipologie di attività: una legata
allo stoccaggio, demolizione recupero e rottamazione di autoveicoli; la
seconda in cui verranno messi in riserva (per un periodo massimo di 6
mesi, secondo una nota della CRIMO del 19 maggio 2011), recuperati e
messi in deposito preliminare RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI.
DEFINIZIONI (D. Lgs 152/2006)
La messa in riserva è autorizzata per complessivamente 3002 mc (3002 ton) suddivise in varie zone dell’impianto.
Il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti a recupero (R3, R12) è 8800 ton/anno (29,6 ton/giorno);
il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti a recupero (R3,) è 2880 ton/anno (9,6 ton/giorno);
la superficie utile dell’impianto di autodemolizione ‘ di circa 1523 mq.
In base all’autorizzazione, l’impianto potrà ricevere svariati tipi di rifiuti: oltre
alle automobili potranno essere ricevuti scarti vegetali, rifiuti
plastici non da imballaggio, fanghi, reflui da lavaggio, segatura,
scarti di carta e cartone, cuoio, grasso, pitture, ceneri, polveri e
particolato, imballaggi vari, pneumatici, metalli, vetro, cemento e
mattoni etc.
Le
attività che verranno svolte (R3, R12, R13, D15), oltre quella di
stoccaggio, riguarda la selezione e cernita di materiali recuperabili,
il loro adeguamento volumetrico ed il loro deposito preliminare in
attesa di essere trasferiti ad altri impianti.
Una
parte dei materiali recuperati potrà essere triturati e trasformati in
materia prima secondaria che potrà essere venduta all’industria delle
materie plastiche.
DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’ (D.Lgs 152/2006). Evidenziate in giallo quelle autorizzate nell’impianto della CRIMO.
ALLEGATO B
N.B. Il presente allegato intende elencare le operazioni di smaltimento come avvengono
nella pratica. I rifiuti devono essere smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza
usare procedimenti o metodi che possano recare pregiudizio all’ambiente.
Operazioni di smaltimento
D1 Deposito sul o nel suolo (a esempio discarica)
D2 Trattamento in ambiente terrestre (a esempio biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi
nei suoli)
D3 Iniezioni in profondità (a esempio iniezioni dei rifiuti pompabili in pozzi. In cupole saline
o faglie geologiche naturali)
D4 Lagunaggio (a esempio scarico di rifiuti liquidi o di fanghi in pozzi, stagni o lagune,
ecc.)
D5 Messa in discarica specialmente allestita (a esempio sistematizzazione in alveoli stagni
separati, ricoperti o isolati gli uni dagli altri e dall’ambiente)
D6 Scarico dei rifiuti solidi nell’ambiente idrico eccetto l’immersione
D7 Immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino
D8 Trattamento biologico non specificato altrove nel presente allegato, che dia origine a
composti o a miscugli che vengono eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei
punti da D1 a D12
D9 Trattamento fisico-chimico non specificato altrove nel presente allegato che dia origine
a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a
D12 (ad esempio evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.)
D10 Incenerimento a terra
D11 Incenerimento in mare
D12 Deposito permanente (a esempio sistemazione di contenitori in una miniera, ecc.)
D13 Raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12
D14 Ricondizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a
D13
D15 Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14
(escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).
ALLEGATO C
Operazioni di recupero
N.B. Il presente allegato intende elencare le operazioni di recupero come avvengono nella
pratica. I rifiuti devono essere recuperati senza pericolo per la salute dell’uomo e senza
usare procedimenti o metodi che possano recare pregiudizio all’ambiente
R1 Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia
R2 Rigenerazione/recupero di solventi
R3 Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le
operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche)
R4 Riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici
R5 Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche
R6 Rigenerazione degli acidi o delle basi
R7 Recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti
R8 Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori
R9 Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli
R10 Spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia
R11 Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10
R12 Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11
R13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1
a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)
R14 Deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti i rifiuti
qualora non vengano rispettate le condizioni stabilite dalla normativa vigente.
Le tipologie di rifiuti che verranno sottoposte ad operazione di recupero R3 sono:
L’attività di triturazione primaria (R12) potrà essere effettuata sulle seguenti frazioni di rifiuto:
-
Con Determinazione Dirigenziale 1128/2012, il 18 maggio 2012, il Comune
di Monza ha approvato il contratto di affitto con la società CRIMO
s.r.l..
Tale contratto prevede un canone annuo di 61.700 euro (43.190 nei primi due anni per indennizzare la CRIMO della bonifica dell’area e demolizione dei fabbricati presenti.
Il contratto avrà durata dal 1 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2021. I
lavori di realizzazione devono iniziare entro un anno dalla data di
approvazione, e l’impianto deve entrare in esercizio entro 3 anni dalla
suddetta data (in caso contrario il contratto decade).
La
CRIMO si impegna a corrispondere al Comune di Monza il costo per lo
svincolo dalla servitù del tratto di canale diramatore 3/1 Valle Lambro
Levante da parte del Consorzio Villoresi (avvenuta con Determinazione
Dirigenziale 1927 del 2 maggio 2012). Era previsto il rimboschimento
dell’area rimasta a verde, ma la CRIMO ha ottenuto di piantumare solo
alcune siepi. Al termine del contratto la CRIMO dovrà riconsegnare
l’area al Comune nelle condizioni iniziali, provvedendo a proprie spese
alle attività di risistemazione e bonifica.
- Con nota del 22 ottobre 2012 la CRIMO s.r.l. ha comunicato a provincia di Monza e della Brianza, Comune di Monza, A.R.P.A. Monza e Brianza e ASL Monza e Brianza di avere volturato l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto a favore della Società CEM Centro Ecologico Monza S.R.L. in
data 27 luglio 2012 e che la Provincia di Monza ha conseguentemente
aperto la relativa istruttoria. Nella stessa nota la CRIMO comunica
l’avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto.
Nel
mese di luglio 2013 il Consiglio Comunale di Brugherio ha chiesto alla
Giunta di attivarsi in merito alla questione dell’impianto.
Nel
corso del mese di settembre 2013 si è tenuta una nuova Conferenza dei
Servizi a seguito di una richiesta di variante al progetto avanzata
dalla CRIMO.
L’Amministrazione di Brugherio ha potuto partecipare all’incontro. In tale sede è emerso che il progetto dell’impianto viene lievemente modificato in
quanto l’area di autodemolizione di autovetture, dove è probabile che
sarebbero stati realizzati i depositi di materiali, viene per il momento
esclusa da interventi.
Altra
novità è che il Comune di Brugherio ha finalmente ottenuto l‘accesso
agli atti come uditore, e potrà quindi avere tutta la documentazione
relativa al caso; inoltre sembra
che sia possibile che le rilevazioni ambientali, possano essere
effettuate anche sul territorio di Brugherio, come richiesto
dall’Amministrazione.
Altra
novità arriva dal Comune di Monza, dove un Consigliere Comunale di
opposizione (Simone Villa della Lega Nord, che era in maggioranza quando
è stato autorizzata la struttura) ha presentato una mozione che chiede
di annullare la concessione del terreno dove dovrebbe sorgere l’impianto
a causa di vizi di forma nell’iter seguito da quest’ultima (la
concessione dell’affitto alla Società Crimo è stata stabilita da una
decisione della Giunta Mariani, senza che vi fosse in merito una
Deliberazione della Giunta stessa o del Consiglio Comunale).
Il
giorno 7 ottobre scorso il Comitato di San Damiano contro l’impianto ha
organizzato un incontro pubblico in cui l’Amministrazione Comunale ha
illustrato lo stato a cui attualmente si trovano le cose.
CONSIDERAZIONI
Gli
impianti come quello in questione sono necessari, perché consentono di
recuperare importanti frazioni di materiali e di avviarle a riciclo. Si
potrebbero eseguire valutazioni sulla necessità di affinare
ulteriormente le metodologie di raccolta, recupero e riciclo, per
arrivare a ridurre il consumo di materie prime, ma non è argomento da
affrontar in questa sede.
Sono
invece da tenere in considerazione alcuni aspetti legati alle
caratteristiche tecniche dell’impianto, alla sua collocazione ed alla
correttezza dell’iter seguito per giungere all’autorizzazione.
Per
quanto concerne il primo punto occorrerebbe verificare che siano
rispettate tutte le norme che consentano di escludere danni all’ambiente
ed alla salute delle persone. Questo è riferito sia allo
svolgimento dell’attività dell’impianto, sia ad aspetti legati alla sua
realizzazione: parrebbe comunque che sia stato verificato con esito
positivo il rispetto della distanza dai pozzi di captazione per acque
destinate al consumo umano.
Il
secondo aspetto è riferito al fatto che l’impianto verrebbe realizzato a
poco distanza da abitazioni (a S.Albino e soprattutto a S.Damiano). Prima di autorizzare una struttura del genere, bisognerebbe verificare
che tipo di impatto essa potrebbe avere, in termini di aumento del
traffico ed inquinamento atmosferico (camion in entrata ed uscita
dall’impianto) e di rumore (macchinari in movimento, camion in transito)
nei confronti degli abitanti delle zone limitrofe.
Il
terzo aspetto andrebbe verificato prima di tutti. La correttezza e la
trasparenza che devono caratterizzare le attività della pubblica
amministrazione, impongono di accertare che, per arrivare alla
realizzazione dell’impianto non siano state consentite “scorciatoie” o
inadempienze. L’argomento è troppo delicato per permettere che rimangano
dubbi in merito. La mozione presentata al Consiglio Comunale di Monza
prende in considerazione proprio questi aspetti.