Il 25/2/2021 ci sarà l'ennesima riunione di Conferenza Servizi per decidere della richiesta di nuova AUA (Autorizzazione unica ambientale) avanzata da Asfalti Brianza. Sarà una riunione decisoria il che significa che se nessun ente si oppone la richiesta potrebbe venire accolta.
Restano tuttora in vigore varie disposizioni contro l'Azienda:
- sequestro decretato dalla Procura della Repubblica a settembre 2019 per illecita gestione dei rifiuti.
- sequestro disposto dalla Procura della Repubblica a luglio 2020 per superamento dei limiti di legge previsti per le emissioni.
- diffida ATO MB del novembre 2019 per illecita gestione degli scarichi fognari.
- determina della Provincia di MB del novembre 2020 con cui si impedisce ad Asfati Brianza di trattare i rifiuti (il famoso fresato d'asfalto) e se ne dispone la cancellazione dal Registro delle aziende autorizzate.
- Intanto la montagna di fresato che andava smaltita entro il 24/1/2020 resta là quasi intatta.
La riunione del 25/2 è l'ennesimo rinvio dopo quelli del 29/11/2019 - 10/1/2020 - 22/1/2020 - 8/7/2020 - 30/9/2020, tutti motivati da inadeguata documentazione e mancato rispetto delle prescrizioni da parte di Asfalti Brianza.
Per questa nuova riunione AB avrebbe dovuto presentare integrazioni concernenti vari aspetti non in regola.
Asfalti Brianza ha accompagnato la solita montagna di scartoffie (perizie pagate ad hoc) con una lettera del 9/2/2021 diretta alla Provincia di MB (referente per l'AUA) in cui nella sostanza dice:
1) ho inserito degli ugelli per la nebulizzazione. Questi ridurranno le emissioni odorigene ma... il sequestro (colpa vostra) mi impedisce la messa a regime dell'impianto e la reale valutazione dell'efficacia).
2) La Provincia mi chiede il contenimento delle emissioni diffuse (nostra nota: convogliamento di tutte le emissioni al camino e filtri diversi da quelli attuali che sono inadeguati a contenere le emissioni cancerogene rilevate anche da ARPA nel suo unico controllo al camino del 30/6/2020) in quanto vi sono abitazioni vicine. Ebbene io, Asfalti Brianza, non farò queste modifiche e anzi respingo queste richieste perché sono le abitazioni ad essere illegittimamente in sito (si noti che Rancate ha qualche secolo). Giudico queste richieste "atipiche" ed anzi ritengo che siano incostituzionali e violino il principio di libertà di impresa e di lealtà della pubblica amministrazione.
Ebbene se risposte del genere fossero date da un onesto cittadino in seguito al controllo dei fumi della caldaia domestica le ripercussioni sarebbero sicuramente pesanti ed immediate.
Non vogliamo pensare che le varie Istituzioni coinvolte possano concedere nuovamente proroghe o rinvii a questa proprietà che dal 2016 elude ogni richiesta di mitigazione delle emissioni e il cui passato è reperibile a tutti in rete. Se si trattasse di un' azienda meritevole di dialogo (per quanto azienda insalubre di 1^ classe che non deve stare in un abitato) ci batteremmo comunque per una delocalizzazione. Trattandosi di questa proprietà che dopo le vicende di Segrate ha riproposto le stesse dinamiche a Concorezzo l'unica misura opportuna è la chiusura.
Invitiamo a veicolare questo nostro appello alle seguenti mail istituzionali
con oggetto: Conferenza Servizi 25/2/2021 per Asfalti Brianza
provincia-mb@pec.provincia.mb.it
dipartimentomonza.arpa@pec.regione.lombardia.it
grandiclientitai.brianzacque@legalmail.it
protocollo@comune.concorezzo.mb.legalmail.it
protocollo.brugherio@legalmail.it
comune.agratebrianza@pec.regione. lombardia.it