Qualche commento su Facebook contesta la nostra decisione argomentando che le cose si cambiano dall'interno.
Rispondiamo con qualche ulteriore precisazione.
Noi tutti, membri del Comitato di quartiere S.Albino e San Damiano continueremo a parteciperemo come singoli cittadini attivi alla Consulta ma come Comitato abbiamo il diritto di esprimere la nostra profonda delusione per le scelte di questa giunta la cui elezione aveva creato in noi molte aspettative (peraltro alimentate da promesse esplicite tipo: riqualificazione del Centro civico, Biblioteca a S. Albino ecc.) che finora sono state ampiamente disattese. La stessa coordinatrice della Consulta che si è prodigata con enorme disponibilità in questi tre anni ha motivato le sue recenti dimissioni dal ruolo (non dalla Consulta) con due motivazioni: una scelta etica per cui è opportuno che le cariche vengano ricoperte solo temporaneamente per dare spazio a forze nuove (cosa che dovrebbero fare anche i politici); ma anche, secondo motivo, con la stessa nostra delusione per quanto vissuto, anche recentemente, nei rapporti con l'amministrazione comunale. Riconosciamo un grande impegno all'assessore Egidio Riva che è riuscito a risolvere (ahimé solo temporaneamente) la questione del medico. Ma questo non basta.
Per la vicenda delle compensazioni legate all'ampliamento Elesa finora vuoto assoluto, anzi una certa impressione che non ci si prenda sul serio.
Per il nuovo regolamento delle Consulte i lavori del gruppo dei coordinatori sono stati assurdamente "secretati" cosi che i cittadini attivi risultano esclusi da qualsiasi partecipazione alla elaborazione del regolamento.
Per non parlare del Centro civico che ha spazi angusti e cortili abbandonati al degrado, tempi di apertura e personale dedicato ridotti ai minimi termini e in cui la convivenza con le famiglie ospitate non ha mai visto alcun impegno di sostegno e mediazione da parte del Comune. A nostro avviso tutti questi sono motivi più che sufficienti per dimetterci.
CQSASD
ps:
Collaborare è quello che abbiamo fatto in tutti questi anni. Il Comitato è nato prima delle Consulte e si è speso perché venissero costituite. Abbiamo sempre condiviso le nostre proposte e battaglie con la Consulta, portandole avanti dall'interno della Consulta stessa. Oggi però è necessario dare un segnale su una questione centrale per il quartiere: le compensazioni a seguito della costruzione su un'area libera dell'ampliamento di Elesa. Attraverso la Consulta abbiamo portato all'attenzione dell'amm. comunale le nostre esigenze e proposte, corredate perfino da una stima dei costi degli interventi richiesti (nuovi spazi a verde, piantumazioni, ciclabili, ecc). In cambio risposte evasive, negative o silenzio. Quindi ad ora nessun effetto. Sorge il dubbio che la tentazione sia utilizzare quegli importi (quasi 900.000 euro) altrove.
Paola Sacconi