Il 26/6/24 abbiamo presenziato in qualità di testimoni al processo contro Asfalti Brianza. E' la parte che riguarda le violazioni alle norme autorizzative e gestionali. Speriamo che poi faccia seguito anche un processo per i danni alla salute.
Sulla base delle nostre segnalazioni (con enorme ritardo) sono stati effettuati il 3/7/2020 controlli al camino e ATS ha certificato (anche se in una nota quasi invisibile) che tali emissioni hanno superato di ben 40 volte il limite consentito per quanto riguarda il rischio tossicologico e di ben 30 volte per il rischio cancerogeno (che in realtà non ha alcun limite accettabile in quanto qualsiasi livello è pericoloso per la salute).
Ora ci battiamo anche perché venga annullato il contratto che concede in affitto un autolavaggio per camion in Via Adda alla stessa proprietà di Asfalti Brianza.
Ci pare singolare che la questione sia stata portata in consiglio comunale proprio da Simone Villa della Lega che ai tempi dei fumi da AB era vicesindaco di Monza. Fu lui ad avviare a inizio 2018 dei "tavoli di concertazione" con l' azienda e ci chiediamo cosa ci fosse da "concertare" con una impresa che già in passato a Segrate e non solo era stata coinvolta in vicende non edificanti. Del resto quando nell'estate 2019 fummo investiti da fumi pestilenziali chiedemmo allo stesso Villa se avesse notizia di chi fosse la proprietà di AB. Ci rispose :"Per me Asfalti Brianza è Asfalti Brianza" (come dire: è una ditta come le altre e non mi interessa altro). Ebbene il giorno dopo abbiamo googolato e scoperto immediatamente un sacco di materiale preoccupante sulla proprietà in oggetto.
Ricordiamo anche che in due occasioni ben 47 consiglieri comunali di Monza, Brugherio, Concorezzo e Agrate firmarono lettere a nostro sostegno. Dei 47 solo 4 erano del centro-destra. Per non dire delle accuse di allarmismo che noi e gli amici della Rondine di Concorezzo ricevemmo per un sacco di tempo dall'entourage del sindaco Capitanio che alla fine si è costituito parte civile contro l'Azienda. Un po' tardi e con una sorprendente inversione ad U. Eppure la tutela della salute dei cittadini non dovrebbe dipendere da ordini di partito o di schieramento.
A questo proposito riportiamo un commento firmato apparso su Facebook:
Intanto riportiamo con sollievo l' articolo che si riferisce all'accordo intercorso fra lo stesso sindaco Capitanio e una nostra concittadina che in un primo tempo era stata querelata dallo stesso per alcune accuse incautamente avanzate su Facebook e che poi ha scritto una lettera di sentite scuse.