Un tempo S. Albino era un Paese. Un paese con molti negozi in cui la gente si incontrava. La Parrocchia aveva un ruolo di socializzazione molto importante e proponeva anche attività culturali come compagnia teatrale, cinecircolo, coro ecc.. C'era perfino una squadra di basket composta da ragazzotti del paese che in non molti anni sfiorò l'approdo in serie A! La Parrocchia ovviamente, come vari altri istituti (società sportive, corpo musicale, scuola media consortile ecc.) erano in comune tra S. Albino e San Damiano. La Parrocchia è ancora in comune. San Damiano era molto più ricco di servizi cui accedevano anche i santalbinesi (posta, banca, cooperativa di consumo ecc.). Tra l' altro bisognerebbe ricordare ai nostri politici locali che una parte di S. Albino dipende ancora amministrativamente da Brugherio. Tutto ciò spiega i forti legami fra i due quartieri che avrebbero tutto l''interesse a rinsaldare i propri rapporti anche per avere più forza rivendicativa verso le loro rispettive amministrazioni. In comune c' era anche un circolo cattolico (detto dei "Paolotti") per incontrarsi, fare attività associative e giocare a carte. I laici di S. Albino (socialisti e comunisti) avevano un loro circolo ("Al curcul di compagni") altrettanto ricco di attività sociali (oggi è il S. Albino caffè che comunque è una cosa molto diversa perché è un esercizio commerciale come gli altri). I due circoli, pur così' diversi per ispirazione erano nati ai primi del 1900 con una forte vocazione sociale. Pian piano tutto questo tessuto di esercizi commerciali e di agenzie e relazioni sociali è andato sgretolandosi. Spariti i negozi rimane solo la Parrocchia che a sua volta immaginiamo affronti le proprie difficoltà e che comunque non riesce a raggiungere soprattutto le fasce giovanili maggiormente a rischio. Per questo noi come Comitato di quartiere ci battiamo da anni per avere una biblioteca, un centro anziani, un centro di aggregazione giovanile. Insomma ciò che nei paesi civili (e Monza è sicuramente una città sufficientemente ricca) contrasta la china pericolosa verso l'isolamento, l'emarginazione ed il deserto delle relazioni sociali. Per ora i nostri appelli cadono nel vuoto. Le varie amministrazioni sembrano non interessate a questa "periferia della periferia". E S. Albino si avvia ad essere sempre più un quartiere dormitorio in cui i giovani in difficoltà e gli anziani possono anche sprofondare nel loro disagio e nella loro solitudine senza che nessuno se ne accorga.
CQSASD
S. Albino com'è oggi: Piazza Pertini vuota ed assolata ne è l'emblema
Ampliamento di Elesa che cementifica una vasta area agricola coltivata da generazioni dai Fedeli (dove per inciso ci sono anche sepolti i nostri morti perché lì c'era il vecchio cimitero). Per ora le compensazioni appaiono vaghe e/o inutili per il quartiere (soldi per la ciclabile di Via Correggio, una strada e una ciclabile a nord del quartiere che servono solo alle aziende e ad incrementare traffico ed inquinamento ecc.
Video di Enrico Sangalli
eccetera eccetera
SANT'ALBINO (E SAN DAMIANO) COM' ERANO
Foto di Mario Maino (una trentina di anni fa).
Video di Alma Radaelli: "Come eravamo, come siamo, come potremmo essere"
ASILO SOCIALISTA (1915)
BANDA 1920
PROCESSIONI
IL FALO' DI S.ANTONIO
GLI AMICI DELLA SANDAMIANESE CHE PER DECENNI HANNO ORGANIZZATO UNA FESTA FREQUENTATISSIMA
NEL DOPOGUERRA C'ERANO UNA VENTINA DI NEGOZI
ECC. ECC