Da più di tre anni la Consulta di Sant'Albino si interroga sul WIFI gratuito presso il Centro Civico di Via Mameli e chiede che funzioni davvero. All'esterno del Centro è affisso un bel cartello che lo pubblicizza. ma a più riprese le nostre richieste hanno trovato risposte vaghe e nessuno di noi è riuscito mai ad utilizzarlo. Eppure tutto avrebbe dovuto funzionare dalla fine del 2017. (https://www.mbnews.it/2017/11/monza-via-libera-al-wifi-a-breve-centri-civici-connessi/)
Nelle settimane scorse abbiamo deciso di approfondire la questione perché il WIFI consentirebbe di poter ampliare le proposte di aggregazione di "Scambio Libri" utilizzando la smart TV ottenuta in passato grazie al bilancio partecipativo. Con questo strumento, ci si diceva, potremmo utilizzare l'infinito materiale audiovisivo offerto da Youtube, Rai play e piattaforme varie e invitare le persone a delle serate a tema. Ovviamente poi il WIFI consentirebbe molte altre opportunità quali la visione collettiva delle riunioni del Consiglio comunale o delle molteplici videoconferenze che su tutti i temi dello scibile umano stanno proliferando sui social. Il WIFI sarebbe un supporto importante anche per il rilancio di sale studio dove i ragazzi possano ritrovarsi senza doversi trasferire necessariamente nelle biblioteche di centro Monza o di Brugherio ma anche uno strumento per proporre materiale musicale e non solo gradito ai giovani. Insomma il WIFI, nella nostra testa, sarebbe una risorsa straordinaria per il rilancio della partecipazione presso il nostro Centro civico che, guarda caso, a dispetto di quanto si dovrebbe fare per sostenere le periferie e contrastarne il degrado, è il più piccolo (una cinquantina di metri quadri) e il meno aperto (solo il venerdì dalle 9/12).
Ebbene, grazie al supporto di funzionari finalmente disponibili, abbiamo svelato l''arcano. A differenza di tutti gli altri Centri civici che hanno WIFI gratuito h 24 il nostro Centro civico gode (si fa per dire) di un contratto specifico che prevede la caduta della connessione dopo 10 minuti (MINUTI !) di utilizzo. Tempo che non basta neppure per applicare il Chromecast per collegare il tablet alla tv. Immaginatevi poi la visione di un Consiglio comunale o una ricerca scolastica effettuata su Google che cadano ogni 10 minuti! Dieci minuti sono probabilmente il tempo massimo di possibile utilizzo continuativo dei (pochi) neuroni disponibili da parte di chi ha immaginato questo contratto!
Ed ora speriamo che non occorrano altri tre anni per adeguare il nostro Centro civico agli altri, almeno in questo campo.
CQSASD