Va beh...Qualcuno lo segnala da quasi sette anni. Noi lo gridiamo quotidianamente da due anni basandoci sulla lettura dei documenti. Da due anni chiediamo al Sindaco di Concorezzo di chiudere questa azienda.
- La legislazione italiana assegna al Sindaco l'obbligo di intervenire istantaneamente a tutela della salute dei cittadini.
- Oltretutto Asfalti Brianza (la cui proprietà è da anni ben nota alle cronache e che è tuttora nel mirino della Procura della Repubblica di Monza) è un'azienda insalubre di 1^ classe e per questo tipo di aziende il Sindaco ha un potere assoluto di intervento.
Ebbene i Sindaci di Concorezzo (Borgonovo prima e Capitanio ora) sono stati sordi alle richieste dei cittadini per tutti questi anni (le prime segnalazioni risalgono al 2014, con un aumento esponenziale dal 2016 e una vera esplosione di lamentele nell'estate del 2019). Da sempre hanno preferito "concertare" con l'Azienda che, forte di tale atteggiamento inopportunamente "dialogante" da parte delle istituzioni, ha continuato a presentarsi ai vari tavoli e alle Conferenze di Servizi (complessivamente almeno una decina di riunioni dal novembre 2017 ad oggi) senza mai portare i documenti necessari. Senza mai ottemperare alle richieste degli Enti. Proponendo invece di volta in volta tonnellate di nuove relazioni cartacee prive di qualsiasi ricaduta concreta e con improbabili e sempre fallimentari promesse di soluzione.
- Del resto entro 180 gg. dalla concessione dell'AUA originaria (20/10/2016) Asfalti Brianza avrebbe dovuto mettersi a norma per gli scarichi fognari e a tutto oggi (dopo oltre 5 anni!) non ha ancora provveduto, tanto che è ancora aperta una diffida di ATO MB del novembre 2019.
- Entro il 24/1/2020 AB avrebbe dovuto sgomberare la montagna di presunto fresato illegittimamente ammassata sul piazzale (e utilizzata nella produzione contro ogni dettame di legge, come ha ammesso lo stesso proprietario durante sopralluogo di ARPA della fine del 2019). Ebbene la montagna (30 volte il consentito) è ancora lì e occupa anche i 200 metri di rispetto del pozzo di acqua potabile. Per queste ulteriori inadempienze la Provincia di MB ha vietato ad AB di trattare i rifiuti e l'ha cancellata dall'elenco delle aziende autorizzate.
- La perizia pagata dal Comune di Concorezzo (15/6/2020) ha confermato che praticamente Asfalti Brianza non ha nulla in regola. Che esiste un evidente rischio per la popolazione circostante. Che vi sono emissioni diffuse non convogliate al camino e che al contrario vi sono emissioni convogliate al camino con condotti non autorizzati. Che esiste un carrello trasportatore non autorizzato che, guarda caso va dalla montagna di fresato al bruciatore. Bruciatore tra le altre cose non autorizzato preventivamente dalla Provincia, come da prassi, ma "autorizzato" (si fa per dire) da un'improvvida ordinanza del Sindaco Capitanio (ma perchè?!). La perizia conferma le irregolarità negli scarichi, il mancato rispetto dell'area del pozzo, la mancanza di segnalazioni di sicurezza in caso di incidente, la mancanza di registri delle manutenzioni ecc. ecc.
- Anche per quanto riguarda le emissioni odorigene e la caratterizzazione delle sostanze emesse già l'AUA originaria prevedeva analisi e verifiche a carico di AB da effettuarsi subito e che a tutto oggi AB non ha mai completato. In compenso le verifiche ARPA al camino del 30/6/2020 richieste dal Tavolo presso la Prefettura (svolte in un periodo in cui l'Azienda si sapeva ipercontrollata per cui di certo ha usato solo materie prime autorizzate) hanno ulteriormente confermato il pericolo e la correttezza delle nostre denunce.
- ATS finalmente ne ha preso coscienza e perfino il Comune di Concorezzo ha dovuto fare dietrofront.
- Secondo noi l'AUA originaria, per i motivi sopra indicati è ampiamente decaduta!
CQSASD
Se il Sindaco Capitanio fosse ancora incerto legga anche qui:
Terra dei fuochi, report choc: 'Tumori legati ai rifiuti' - Campania - ANSA.it