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martedì 9 marzo 2021

ASFALTI BRIANZA VA CHIUSA! FINALMENTE ATS CONFERMA CHE VI SONO RISCHI TOSSICOLOGICI E CANCEROGENI

 Va beh...Qualcuno lo segnala da quasi sette anni. Noi lo gridiamo quotidianamente da due anni basandoci sulla lettura dei documenti. Da due anni chiediamo al Sindaco di Concorezzo di chiudere questa azienda. 

  • La legislazione italiana assegna al Sindaco l'obbligo di intervenire istantaneamente a tutela della salute dei cittadini
  • Oltretutto Asfalti Brianza (la cui proprietà è da anni ben nota alle cronache e che è tuttora nel mirino della Procura della Repubblica di Monza) è un'azienda insalubre di 1^ classe e per questo tipo di aziende il Sindaco ha un potere assoluto di intervento

Ebbene i Sindaci di Concorezzo (Borgonovo prima e Capitanio ora) sono stati sordi alle richieste dei cittadini per tutti questi anni (le prime segnalazioni risalgono al 2014, con un aumento esponenziale dal 2016 e una vera esplosione di lamentele nell'estate del 2019). Da sempre hanno preferito "concertare" con l'Azienda che, forte di tale atteggiamento inopportunamente "dialogante" da parte delle istituzioni, ha continuato a presentarsi ai vari tavoli e alle Conferenze di Servizi (complessivamente almeno una decina di riunioni dal novembre 2017 ad oggi) senza mai portare i documenti necessari. Senza mai ottemperare alle richieste degli Enti. Proponendo invece di volta in volta tonnellate di nuove relazioni cartacee prive di qualsiasi ricaduta concreta e con improbabili e sempre fallimentari promesse di soluzione. 

  • Del resto entro 180 gg. dalla concessione dell'AUA originaria (20/10/2016) Asfalti Brianza avrebbe dovuto mettersi a norma per gli scarichi fognari e a tutto oggi (dopo oltre 5 anni!) non ha ancora provveduto, tanto che è ancora aperta una diffida di ATO MB del novembre 2019. 
  • Entro il 24/1/2020 AB avrebbe dovuto sgomberare la montagna di presunto fresato illegittimamente ammassata sul piazzale (e utilizzata nella produzione contro ogni dettame di legge, come ha ammesso lo stesso proprietario durante sopralluogo di ARPA della fine del 2019). Ebbene la montagna (30 volte il consentito) è ancora lì e occupa anche i 200 metri di rispetto del pozzo di acqua potabile. Per queste ulteriori inadempienze la Provincia di MB ha vietato ad AB di trattare i rifiuti e l'ha cancellata dall'elenco delle aziende autorizzate. 
  • La perizia pagata dal Comune di Concorezzo (15/6/2020) ha confermato che praticamente Asfalti Brianza non ha nulla in regola. Che esiste un evidente rischio per la popolazione circostante. Che vi sono emissioni diffuse non convogliate al camino e che al contrario vi sono emissioni convogliate al camino con condotti non autorizzati. Che esiste un carrello trasportatore non autorizzato che, guarda caso va dalla montagna di fresato al bruciatore. Bruciatore tra le altre cose non autorizzato preventivamente dalla Provincia, come da prassi, ma "autorizzato" (si fa per dire) da un'improvvida ordinanza del Sindaco Capitanio (ma perchè?!). La perizia conferma le irregolarità negli scarichi, il mancato rispetto dell'area del pozzo, la mancanza di segnalazioni di sicurezza in caso di incidente, la mancanza di registri delle manutenzioni ecc. ecc.
  • Anche per quanto riguarda le emissioni odorigene e la caratterizzazione delle sostanze emesse già l'AUA originaria prevedeva analisi e verifiche a carico di AB da effettuarsi subito e che a tutto oggi AB non ha mai completato. In compenso le verifiche ARPA al camino del 30/6/2020 richieste dal Tavolo presso la Prefettura (svolte in un periodo in cui l'Azienda si sapeva ipercontrollata per cui di certo ha usato solo materie prime autorizzate) hanno ulteriormente confermato il pericolo e la correttezza delle nostre denunce. 
  • ATS finalmente ne ha preso coscienza e perfino il Comune di Concorezzo ha dovuto fare dietrofront.
  • Secondo noi l'AUA originaria, per i motivi sopra indicati è ampiamente decaduta! 

Si noti bene che in realtà l'Azienda è ferma solo per l'intervento della Procura della Repubblica di Monza, altrimenti continuerebbe imperterrita ad operare. 
Alla luce di queste annose e vergognose manchevolezze che hanno messo a rischio per anni la salute di migliaia di cittadini di Concorezzo, Agrate, Monza e Brugherio noi ci chiediamo cosa si aspetti ancora a chiudere questa azienda inadempiente, inquinante e pericolosa.  


CQSASD

Se il Sindaco Capitanio fosse ancora incerto legga anche qui: 

Terra dei fuochi, report choc: 'Tumori legati ai rifiuti' - Campania - ANSA.it



martedì 1 settembre 2020

AB HA FRETTA DI RIAPRIRE - SECONDO NOI VA CHIUSA DI CORSA!












Una sola precisazione sul bell'articolo di Antonio Caccamo che trovate sotto. Ricordiamo a tutti che Arpa ha indicato chiaramente che tra i COV (Composti organici volatili) emessi in eccesso che violano le disposizioni dell'AUA (Autorizzazione unica ambientale) vi è il BENZENE, materiale potenzialmente cancerogeno. 
Sulla base di questo sforamento la Procura, dopo un primo sequestro (settembre 2019) disposto per irregolare gestione rifiuti ha provveduto (22 Luglio 2020) ad un secondo sequestro per irregolarità nelle emissioni.

Dunque Asfalti Brianza ha fretta.
Ma cosa ha fatto negli ultimi sei anni per meritarsi una sia pur minima credibilità?
Ora ha presentato (si presume) un ennesimo programma di interventi mitigativi. Ma l'aveva già promesso nel 2016 e poi nel maggio 2018 e nell'estate 2019. I pochi passi fatti (nuovo bruciatore, consentito dall'ordinanza di Capitanio del 13/8/2019) ebbero effetti catastrofici e un peggioramento ulteriore della situazione. Ora una nuova ordinanza di Capitanio ha consentito un intervento di "nebulizzazione" suggerito da un consulente nuovo. Ipotesi che la stessa perizia commissionata dal Comune di Concorezzo (15/6/2020) ha liquidato anticipatamente come non utile a sanare le tante e tali inadempienze per le quali il ritorno ad una situazione di legalità prevede "tempi tanto lunghi da risultare imprevedibili".
Al camino continuano a confluire emissioni non consentite (dall'area di stoccaggio e di carico, ma anche dal miscelatore; mediante convogliamenti illegali, non previsti dall'AUA).
All'impianto si collega un nastro trasportatore illegittimo (non previsto da AUA) che, guarda caso, parte dalla montagna di fresato. Fresato che non si può assolutamente utilizzare ma che lo stesso Vincenzo Bianchi ha confessato di usare (vedi verbale ARPA del settembre 2019).
Il filtro dell'impianto continua ad essere quello a tessuto (a manica) che è in grado di abbattere solo le polveri ed i materiali grossolani. Sarebbe adatto ad un impianto efficiente che usi solo materie prime. Lo stesso Capitanio ha candidamente ammesso alle Iene che se si usassero solo le materie prime normate non si produrrebbe alcun odore molesto...E allora?
Evidentemente 6 anni di puzze e di emissioni di gas potenzialmente cancerogeni confermano che un impianto obsoleto come questo, gestito da un management che nei decenni si è distinto solo per non saper dare risposte serie alle lamentele delle popolazioni circostanti (Segrate prima; Monza, Brugherio, Agrate e Concorezzo ora) non è più "mitigabile".
Lasciamo perdere il fatto che, come noto, un'azienda insalubre di prima classe come questa non potrebbe stare in un abitato ma la sfilza delle irregolarità è annosa e praticamente infinita.
L'AUA avrebbe consentito lo stoccaggio di 1200 mc di fresato (da non utilizzare comunque nella produzione). Negli anni Asfalti Brianza ha ammassato (nel silenzio totale delle varie autorità preposte) circa 25.000 mc di materiale del tutto non caratterizzato (né per qualità né per provenienza). Avrebbe già dovuto smaltire nei siti deputati questo rifiuto entro il 24/1/2020 e non l'ha fatto. Ora dovrebbe farlo entro il 30 settembre 2020 provvedendo contestualmente alla precisa caratterizzazione (cosa è e da dove veniva; ma come farà in assenza di qualsiasi documentazione d'ingresso?) di tutto il materiale, liberando tra l'altro l'area di rispetto di 200 metri dal pozzo di acqua potabile (altra grave violazione che è costata una diffida ATO ancora aperta e la minaccia da parte di ATO MB di chiedere alla Provincia il ritiro dell Autorizzazione).

ASFALTI BRIANZA VA DELOCALIZZATA. ANZI, VISTO LA SUA STORIA, VA CHIUSA PER SEMPRE A TUTELA DI FUTURE ALTRE POPOLAZIONI DA (NON) INQUINARE.

CQSASD





giovedì 20 agosto 2020

Asfalti Brianza, la Provincia: "I rifiuti devono essere portati via" - Cronaca - ilgiorno.it

Solo una imprecisione nell'articolo. Asfalti Brianza ha accumulato illecitamente negli anni (senza che alcuna autorità di controllo intervenisse) circa 30.000 mc di fresato (non caratterizzato; non se ne sa né l'origine né la composizione) mentre l'AUA ne autorizzava solo 1.200. Asfalti Brianza, a dispetto delle sue continue violazioni dell'AUA e inadempienze pretende dora in poi di "bruciare" nei nostri polmoni l'intera montagaa (non i soli 1200 mc).

leggi qui l'articolo:

Asfalti Brianza, la Provincia: "I rifiuti devono essere portati via" - Cronaca - ilgiorno.it



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domenica 16 agosto 2020

Asfalti Brianza e quelle misurazioni un po' così... (di "A Monza x Esempio")

Ringraziamo "A Monza x Esempio" dell'attenzione. Ribadiamo che accanto a rilevazioni poco significative "sull'aria della zona" fatte in epoca di lockdown in realtà nell'unico giorno di controllo al camino con la produzione "quasi a regime" (dice la relazione stessa) ARPA ha rilevato un costante sforamento delle emissioni gassose ed in particolare del benzene (cancerogeno). Ha segnalato questo dato alla Procura che ha provveduto immediatamente al sequestro. Tutto ciò è difficile da far rilevare alla stampa e da far giungere al pubblico dei lettori anche grazie alle restituzioni edulcorate e manipolatorie del Sindaco di Concorezzo Capitanio che ovviamente ha tutto l'interesse a mettere sotto silenzio il fatto che anche e sopratutto grazie alla sua ordinanza del 13/8/2019 (quella che ha consentito l'installazione del nuovo bruciatore) migliaia di cittadini dell'area circostante Asfalti Brianza possano essere stati esposti a emissioni nocive e cancerogene per un anno intero!
Ma se la Procura ha sequestrato subito a causa delle irregolarità delle emissioni evidentemente la favoletta di Capitanio ("la qualità dell'aria è buona") non sta molto in piedi.

CQSASD  







A Monza X Esempio
12 h
Asfalti Brianza e quelle misurazioni un po' così...
Nessuna deroga, Asfalti Brianza deve smaltire il fresato entro la fine di settembre. L'azienda aveva chiesto una deroga a cui la Provincia ha risposto con un no. Nel frattempo sono arrivati i risultati dei campionamenti dell'aria svolti da Arpa. Per l'ente è tutto nei limiti di legge e ha escluso pericoli per la salute. Ma c'è un particolare che potrebbe inficiare le misurazioni: nel periodo in cui sono state effettuate il bitumificio lavorava a regime ridotto.
In ogni caso, Arpa ha messo sul tavolo alcuni vincoli piuttosto stringenti per il via libera della produzione. Un punto su cui si discuterà a settembre. Per ora rimane il blocco della produzione imposto dalla Procura di Monza conseguente ad alcune violazioni delle prescrizioni autorizzative.
Classificata come azienda insalubre di prima classe, i residenti della zona chiedono che il bitumificio venga spostato e che nel frattempo si attuino tutte le misure necessarie (e promesse da tempo) per mitigare l'impatto delle lavorazioni. Una richiesta sempre più urgente anche alla luce della volontà di Asfalti Brianza di non provvedere allo smaltimento della montagna di fresato. Ad oggi l'unica misura adottata da parte della famiglia Bianchi, proprietaria dell'impianto, è l'installazione di un nuovo bruciatore che nessuna autorità esterna all'azienda ha mai controllato come è prassi in casi come questi. Per di più, fanno notare i residenti della zona, ancora non è stata installata alcuna cappa di contenimento che dovrebbe poter filtrare le particelle dei residui di lavorazione, in particolare quelle più piccole, che corrispondono anche a quelle più pericolose.
Comitato Di Quartiere S.Albino Monza La Rondine Concorezzo
#asfaltibrianza

venerdì 14 agosto 2020

ASFALTI BRIANZA - LA NOSTRA E' UNA BATTAGLIA PER LA LEGALITA'

L'ARTICOLO E' DI QUALCHE GIORNO FA. RILEVIAMO CON PIACERE CHE NEL FRATTEMPO LA PROVINCIA, QUESTA VOLTA, HA STOPPATO LE ASSURDE RICHIESTE DI AB.
















Quanto alla Prefettura speriamo in un ravvedimento: non si può ammettere al tavolo la proprietà di AB con presenza (a che pro se non ad effetto intimidatorio?) del legale dell'azienda inquinante ed escludere i cittadini!
Per il resto salutiamo con soddisfazione il cambio di rotta della Provincia da cui ci attendiamo d'ora in poi un atteggiamento conseguente.












































ED ECCO LE DIFFICOLTA' DI UNA RICOSTRUZIONE CORRETTA DEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE ARPA (ANCHE GRAZIE ALLE FUORVIANTI INTERPRETAZIONI PROPALATE DAL SINDACO CAPITANIO)

















































































































lunedì 10 agosto 2020

ASFALTI BRIANZA - I CITTADINI SCHIACCIATI NELLA MORSA DI UNA PROPRIETA' "SPREGIUDICATA" E DI AMMINISTRAZIONI INCLINI ALLA "CONCERTAZIONE"






La stessa proprietà galleggia da decenni su questo pantano. Ora rilancia arrogante rifiutando lo smaltimento e chiedendo di usare il fresato!
Ma in fondo ha ragione se negli anni le Istituzioni le han lasciato sviluppare un senso di impunità. Basti pensare che anche al tavolo del Prefetto messo in piedi per ovviare ai danni prodotti dall'azienda alla popolazione, i cittadini stessi non possono partecipare neppure come uditori mentre l'azienda, che dovrebbe esserne esclusa, viene invitata e presenzia con proprietario, consulente tecnico e addirittura coi propri legali. Una vera e propria intimidazione tollerata dalle autorita'.
Ma è un storia vecchia, già vista


  • QUI SOTTO VI DIAMO QUALCHE LINK AD ARTICOLI DI STAMPA CHE SI SONO OCCUPATI DI QUESTI PROPRIETARI E DELLE LORO "ATTIVITA'".


  • PIU' SOTTO LINK AD ARTICOLI DI CONCOREZZO.ORG IN CUI PIU' DI UN ANNO FA I SINDACI CONCOREZZO, UN SEDICENTE COMITATO AMBIENTALISTA (https://www.facebook.com/comitato.concorezzo/) E PRESUNTI TECNICI DA LORO INGAGGIATI PARTORIVANO UNA MIRABOLANTE "SOLUZIONE FINALE" DELL'INQUINAMENTO. PROMESSE POI PENOSAMENTE ABORTITE CHE ORA L'AZIENDA REITERA CON NUOVI CONSULENTI (IL COMITATO INTANTO SI E' SQUAGLIATO ANCHE SE UNA SUPERSTITE HA MERITATO L'ELEZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE NELLE FILE DELLA LEGA) .

Lucchini-Artoni: tribunale Milano condanna Vincenzo Bianchi a 14 mesi

18:54  In processo per trasporto illecito rifiuti speciali Milano, 21 mag - Vincenzo Bianci, rappresentante legale della Lucchini Artoni, e'stato condannato a una pena di un anno e due mesi di reclusione dalla quarta sezione del tribunale di Milano. Bianchi era imputato in processo per trasporto illecito di rifiuti speciali non pericolosi e gestione di discarica abusiva in merito a un appalto per la stazione ferroviaria di Rogoredo, nell'agosto del 2008. Il tribunale, in composizione monocratica, ha condannato alla stessa pena (14 mesi) anche Alessandro Viol e Giorgio Mauri, della societa' appaltatrice Bonciani. La pena e' stata sospesa ed e' stata decisa la non menzione. Per le parti civili e' stato stabilito il risarcimento del danno: una provvisionale di 20mila euro per Autostrade per l'Italia spa, proprietaria del terreno sul quale sarebbe stato interrato il materiale, 7.500 euro per ciascun imputato per il Comune di Milano e 5mil euro ciascuno rispettivamente per Provincia di Milano e Regione Lombardia. Fla- 21-05-12 18:54:42 (0319) 5   


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e questi sono i sedicenti tecnici e ambientalisti che l'anno scorso hanno concordato con Sindaco di Concorezzo e proprietà di Asfalti Brianza mirabolanti soluzioni. Il bello che dal 2017 all'estate scorsa ci siamo fidati ciecamente di questa gente! Poi per fortuna abbiamo dovuto aprire gli occhi.
CQSASD



Concorezzo.org - 21/ 5/2019 - Asfalti Brianza, lo sfogo del consulente

asfalti_2019.jpegConcorezzo. Qualcuno pensa più alla politica che alla salute dei cittadini. E' durissimo lo sfogo di Remo Egardi, esperto in politiche dell'ambiente e tra i consulenti che da sempre si sono occupati del caso Asfalti Brianza. Il recente comunicato stampa che ha fatto il punto della situazione e prospettato finalmente una soluzione, non è stato gradito da qualche candidato alle Comunali, che vi ha letto una sorta di endorsement nei confronti dell'Amministrazione in carica.
"Da due anni, in collaborazione con 3 Comitati ,mi sto occupando per risolvere l'inquinamento atmosferico e le molestie olfattive di Asfalti Brianza. Almeno 20 articoli, su giornali locali e webmagazine, hanno descritto dal 2017 a oggi l'attività dei Comitati (Concorezzo,Monza e S.Albino). Negli articoli sono stati sistematicamente citati i consulenti dei comitati e tutte le figure che hanno "animato" la vicenda, sindaci compresi. Non ho mai ricevuto una telefonata per sapere cosa stava succedendo e se figli e nipoti erano al sicuro. L'ultimo, dei numerosi articoli, apparso su Concorezzo.org ,sul blog del comitato di S. Albino e in settimana sul Cittadino, comincia "velatamente " a dare fastidio. Forse per aver ringraziato il sindaco di Concorezzo e tutti i consulenti tra i quali uno in lista per le prossime elezioni? Morale, si è più preoccupati per la citazione di un avversario politico che per la salute di tutti i cittadini.", si è sfogato Egardi su facebook.

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concorezzo.org  18/5/2019

Asfalti Brianza: c'è ancora puzza, ma...

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Concorezzo. Passando dal Malcantone, poche sere fa, l'aria era al limite del respirabile. La zona attorno ad Asfalti Brianza, azienda che tratta i materiali da cui prende il nome, è ancora segnata dal problema degli odori molesti e dalla sensazione di bruciori alla gola e agli occhi.
I lavori per mettere fine al calvario hanno però recentemente registrato una svolta.
Lunedì 6 maggio i rappresentanti del “Comitato di Concorezzo per la tutela di Terra, Acqua ed Aria”, recente gruppo nato a tutela dell’ambiente e della salute,  come da accordi previsti in sede di riunione tenuta ad aprile scorso con il Sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo, il Vicesindaco di Monza Simone Villa, i rappresentanti di Asfalti Brianza, presenti i Comitati di Concorezzo, Monza Via Libertà e S.Albino, si sono recati presso la Ditta Asfalti Brianza per dare seguito al progetto di contenimento e depurazione dei fumi di lavorazione della ditta.  Come già annunciato, il nostro consulente Geom. Valerio Zanotti  ha individuato le idonee soluzioni al problema di inquinamento atmosferico proveniente dalle lavorazioni di Asfalti Brianza. Gli Ingegneri di Aziende specializzate hanno eseguito, contestualmente, le opportune misurazioni per  poter fornire, in tempi brevissimi, i preventivi di spesa per gli interventi sull’attuale impianto di A.B..   Gli interventi strutturali consentiranno di convogliare le emissioni diffuse che, non essendo state in questi anni depurate, hanno  procurato molestie olfattive e inquinamento atmosferico chimico fisico.   Tutte le emissioni verranno inviate ad un sofisticato impianto di filtri che, dopo aver ripulito i fumi e le polveri, porterà i residui dispersi nell’aria direttamente al camino principale dove avverrà una seconda depurazione.  Le Aziende interessate al progetto prevedono di fornire i preventivi entro settimana prossima. A questo punto Asfalti Brianza, presa visione dei progetti e dei preventivi di spesa, dovrà comunicare ai Comuni e ai Comitati l’accettazione degli interventi previsti e la data di inizio lavori.  La prossima comunicazione avverrà dopo il ricevimento dei preventivi di spesa con le decisioni in merito da parte di A.B. 
Ringraziamo il Sindaco Riccardo Borgonovo che ha sostenuto il progetto del Comitato convocando riunioni,  seguendo da vicino l’evoluzione di contatti, anche con la presenza di ARPA, ATS, Regione, Provincia, Comune di Monza e la Dirigenza di Asfalti Brianza. Un ringraziamento anche ai consulenti :  Avv. Daniela Musetta e Avv. Marcella Burlando per le competenze legali, il geometra Valerio Zanotti e il dott. Paolo Perotti per la consulenza tecnica.
Chi volesse conoscere e sostenere le nostre iniziative può mettersi in contatto scrivendo a : carlo.egardi@gmail.com Remo Carlo Egardi
Comitato per la tutela di Terra, Aria e Acqua

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domenica 9 agosto 2020

Asfalti Brianza - i politici bocciano Arpa e ATS

Oltre all'articolo vi invitiamo a leggere le nostre precisazioni. Infatti vi sono vari elementi che qui sintetizziamo:
1) ARPA HA DETTO CHE LE EMISSIONI DI ASFALTI BRIANZA (SPECIE BENZENE, CANCEROGENO) SUPERANO I VALORI LIMITE SEGNATI DALL'AUA (AUTORIZZAZIONE).
2) PER QUESTO LA PROCURA HA DECISO UN ULTERIORE SEQUESTRO.
3) LA PROVINCIA NON POTEVA NON INTERVENIRE MA SI PREPARA A RILANCIARE UN SALVAGENTE A QUESTA PROPRIETA' SEMPRE INADEMPIENTE E IL CUI CV SI TROVA FACILMENTE IN GOOGLE. 

https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/08/arpa-su-asfalti-brianza-la-favola.html