Dunque Asfalti Brianza è sotto sequestro da settembre 2019 per illecita gestione dei rifiuti, la montagna di fresato illecitamente ammassata. 30.000 mc. contro i 1200 previsti dall'AUA (Autorizzazione unica ambientale del 2016). Materiale privo di qualsiasi documento per cui non si sa cosa sia né da dove venga. Potrebbe contenere di tutto. AB avrebbe dovuto "caratterizzarla" (cioè selezionarla per tipo e qualificarla dettagliatamente) e poi smaltirla completamente (in modo oneroso) entro il gennaio 2020 presso le aziende autorizzate. Nulla è stato fatto.
Ora anche l'arresto del sindaco di Opera conferma ancora una volta che il fresato d'asfalto è materiale "interessante". Serve a ridurre i costi di produzione (anziché utilizzare le più costose ma meno inquinanti materie prime). Però quando va smaltito correttamente diventa un costo che è possibile evitare interrandolo illegalmente. Al sindaco di centrodestra di Opera si contesta (tra le altre accuse) appunto questo.
Nel frattempo la Provincia (dicembre 2020) in seguito alle continue irregolarità ha impedito ad AB di trattare i rifiuti e l'ha cancellata dal registro delle aziende autorizzate a farlo.
Eppure AB continua a mettere ruspe a lavorare sulla cima.
La fiducia è una cosa seria e francamente questa proprietà (che è sotto sequestro anche per emissioni potenzialmente cancerogene) ha precedenti non incoraggianti. C'è una vastissima rassegna stampa relativa alle vicende di Giancarlo e Vincenzo Bianchi. ne trovate sotto solo una minima parte. Non conosciamo l'iter processuale completo delle questioni citate negli articoli elencati sotto. Però il primo articolo di Repubblica (del 2012) sembra citare due sanzioni certe (leggetele da soli).
Dunque ci chiediamo che lavori si stanno effettuando sulla montagna, a cosa servono e chi li controlla?
CQSASD