Saranno investite nel quartiere le risorse che Elesa metterà a disposizione del Comune come compensazione ambientale (circa 1 mln €) per l’ampliamento dello stabilimento, come da procedura prevista dal piano urbanistico. Il Comune valuterà inoltre se intervenire direttamente utilizzando parte di questa somma per acquisire al patrimonio pubblico, anche ricorrendo ad espropri, alcune aree del quartiere già destinate a verde. È quanto ha assicurato l’assessore comunale all’Urbanistica Marco Lamperti, intervenuto ieri sera all’incontro promosso dalla Consulta di Sant’Albino al Centro Civico di via Mameli.
“Accogliamo con favore queste indicazioni ma ora attendiamo i fatti - dichiara la coordinatrice della Consulta Michela Martinengo - L’Amministrazione Comunale dovrà accogliere ufficialmente nei prossimi giorni le nostre osservazioni e riscrivere il piano attuativo. Noi partiamo da una richiesta di modifica della convenzione. A nostro parere deve essere messo nero su bianco l’impegno di Elesa ad acquisire le aree. Solo in questo modo siamo convinti di vincolare i quattrini sul quartiere. Confidiamo anche in una collaborazione di Elesa nel riesaminare alcuni punti del progetto presentato. In particolare chiediamo la revisione della pista ciclabile prevista all’interno dell’area industriale, ad uso praticamente dei dipendenti Elesa. Il percorso individuato la rende di fatto inutilizzabile dagli abitanti del quartiere, oltre che essere in gran parte fuori dalla previsioni dal Biciplan del Pgt. La Consulta ora presenterà al Comune le proprie proposte per l’utilizzo delle risorse, verificandone i costi e le priorità. Puntiamo innanzitutto sull’acquisizione definitiva delle aree a verde a nord del quartiere nella zona del parco giochi, nuove piantumazioni come barriera lungo viale delle Industrie, il completamento delle piste ciclabili previste, la riqualificazione di Via dell’Offelera, via Botticelli e Via Sardegna, la creazione di una seconda area cani.
Restiamo però sconcertati e basiti di fronte alla notizia - resa nota ieri sera dall’assessore Lamperti - che non potremo attuare alcuni progetti di ampliamento del verde pubblico nel quartiere perché il Comune, nel corso dei decenni scorsi, non ha mai provveduto ad acquisire numerose aree che i costruttori si erano impegnati a cedere come standard. Parliamo di migliaia e migliaia di metri quadri rimasti di proprietà privata e pertanto inaccessibili e inutilizzabili, spesso diventati discariche abusive e luoghi di malaffare. Si tratta di cessioni mai effettuate perché - a quanto spiegato - sono mancati i controlli degli uffici comunali preposti, sia per qualche cavillo nelle convenzioni, che per il fallimento di alcuni operatori, come nel caso dell’ecomostro abbandonato di via Walter Fontana, oggi addirittura all’asta. Da quanto appreso ieri sera vi sono in città decine di casi come quelli riscontrati nel quartiere. Su alcune di queste aree rimaste private il Comune ha addirittura realizzato delle strade e ne cura la manutenzione. Pur essendo situazioni apparentemente senza via d’uscita per il tempo trascorso o per la chiusura delle imprese che avevano sottoscritto gli accordi poi disattesi, chiediamo all’Amministrazione comunale un elenco completo di questi casi in tutti i quartieri della città e di compiere ogni tentativo per l’acquisizione di queste aree senza rinunciare all’accertamento delle responsabilità.
Ad inizio riunione l'assessore Fumagalli ha assicurato il suo impegno per il superamento del Regolamento Consulte vigente e delle sue rigidità, per la soluzione dell'annosa questione della connessione internet al Centro civico di Sant'Albino e ha mostrato disponibilità alla nostra richiesta di un progetto di rilancio della socialità in quartiere grazie all'investimento su figure professionali qualificate.
A fine riunione l'Assessore Turato ha raccolto alcune nostre sollecitazioni rispetto al decoro degli spazi del Centro civico ed in particolare la nostra preoccupazione che l'ex fienile, ormai fatiscente, possa costituire un grave pericolo per i numerosi bambini che risiedono presso il Centro civico. Ha inoltre annunciato che ci sarà un intervento capillare per dotare il quartiere di illuminazioni più moderne a partire dalle vie oggi meno illuminate.
ci appuntiamo nella nostra agenda questo impegno