Ripoortiamo questa denuncia di "Possibile". Ciò che si scrive per Milano vale anche per Monza. Ricordiamo a tutti che i dati di Monza sono disastrosi nonostante le centraline ARPA siano collocate in Via Machiavelli (una viuzza secondaria) e adddirittura dentro il Parco! Figuratevi a S.Albino in Via Adda o su Viale Industrie.
Un cittadino ci invia queste foto che recano i dati (quantità per metro cubo) recuperati dal proprio depuratore d'aria Samsung" dopo aver aperto la finestra per qualche istante..
Il valore medio giornaliero di Pm10 è tre volte il limite (che è 50 microgrammi al metro cubo). Presumibilmente sulle due arterie citate si respira veleno puro!
Eppure la Regione, responsabile della salute, sminuisce la gravità della situazione....
Tanto la gente continuerà a votare Fontana & C. che proseguiranno nelle politiche di smantellamento della sanità pubblica e di negazionismo del cambiamento climatico. Basti ricordare la vicenda della Direttrice di ARPA, negazionista e priva di qualsiasi titolo in materia.
CQSASD.
Mentre Milano si fa bella per la Fashion Week 2024, le persone che vivono in città soffocano.
L’inquinamento in Pianura Padana in questi giorni è a livelli pericolosi per la salute umana e non (come riportato dal professor Mancuso a Milano a 50cm dal suolo siamo la città più inquinata del mondo).
Non si dovrebbe fare esercizio all’aperto, si dovrebbero tenere chiuse le finestre, indossare una mascherina, usare i purificatori d’aria.
Il numero di ricoveri in Lombardia per problemi respiratori, soprattutto nell3 neonat3 e nelle fasce di popolazione più debole (ad esempio asmatic3), è in aumento, replicando il trend già visto a fine anno scorso, e le conseguenze sul lungo termine le vedremo solo nei prossimi anni.
Il presidente Fontana e il sindaco di Milano Sala, sminuiscono gli allarmi, adducendo la scusa che i dati sono collezionati da un ente privato che “ogni tanto tira fuori queste cose qua”.
Peccato che “queste cose qua” sono state confermate anche dai dati del sito regionale Arpa, che conferma la situazione e fornisce una fotografia scoraggiante: la stazione fissa di Milano Pascal città Studi registrava nei giorni scorsi un valore medio giornaliero di Pm10 oltre il doppio del limite (che è 50 microgrammi al metro cubo): ben 102. In centro, nella stazione Milano Senato: 136. Milano Verziere: 110; Milano Marche: 119.
Irrespirabile.
Quindi altro che fashion week! L’unica veste che indossa Milano in questi giorni è un mantello di smog.
Cosa potrebbe fare l’amministrazione per mitigare questa situazione? Alcune idee…
- bloccare traffico auto per qualche giorno
- rendere i mezzi di trasporto pubblici gratuiti per lo stesso periodo
- incoraggiare lo smartworking per evitare lo spostamento dell3 pendolari
- imporre limiti di velocità alle auto
- abbassare la temperatura negli edifici
- piantare alberi, molti più alberi di quelli attualmente a piano
Sappiamo che una singola amministrazione non può molto di fronte a un problema sistemico.
Serve una concertazione politica a tutti i livelli. Serve una vera transizione ecologica, portata avanti con coraggio e con il giusto impegno da parte dei player pubblici sia con un piano di investimenti che con regole e politiche coerenti.
Siamo stanch3 di proclami green a cui fanno seguito azioni ridicole nella loro portata di fronte alla drammaticità di un problema che, come ci ricordano spesso gli attivisti e le attivist3 più giovani, non può più essere rimandato.
II 2030 tanto spesso indicato come data/ obiettivo è vicinissimo e ben poco si è fatto. Dobbiamo mobilitarci, tutt3, nelle piazze e nelle cabine elettorali. Dobbiamo pretendere il cambiamento, radicale e non più rimandabile. La politica ha il dovere di farsi carico dei problemi collettivi e non di cedere ai ricatti di chi vuole difendere lo status quo a tutti i costi.