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mercoledì 5 aprile 2023

Intellettuali in fuga dall'Italia fascista. Migranti, esuli e rifugiati per motivi politici e razziali - Un archivio straordinario da diffondere!

Ricevo da una amica e giro a tutti. Diffondete! 

Grazie
Paolo Teruzzi 


"Vi giro il link del sito prodotto da una mia ex compagna di scuola, attualmente ordinaria di storia contemporanea all'UNIFI, dove ha riunito tutto il materiale raccolto in molti anni di ricerca sugli "intellettuali in fuga", principalmente professori ebrei, a seguito delle leggi razziali.

Sono pagine piene di dolore ma anche di speranza per coloro che riuscirono a rifarsi una vita all'estero. 

Patrizia mi ha chiesto di diffonderlo il più possibile, sia perché sta ancora raccogliendo materiale in tutto il mondo (testimonianze, foto, racconti), ma anche perché vuole cercare con questo lavoro  di rendere giustizia a coloro che furono obbligati a lasciare tutto e fuggire verso ......





dal sito della regione Toscana:

Intellettuali in fuga dall'Italia fascista. Migranti, esuli e rifugiati per motivi politici e razziali

Il progetto di ricerca "Intellettuali in fuga dall'Italia fascista. Migranti, esuli e rifugiati per motivi politici e razziali", è stato promosso dall’Università di Firenze, con la direzione scientifica di Patrizia Guarnieri, in occasione dell’80° anniversario delle leggi razziali.

Il progetto, sostenuto dalla Regione Toscana, con il patrocinio di importanti istituzioni ed enti esteri, nasce per affrontare un tema ancora non molto indagato della recente storia del nostro Novecento, poco conosciuto sia in termini di numeri, sia nelle vicende biografiche, nei percorsi e negli esiti accademici e professionali. 

"Intellettuali in fuga" è un importante lavoro di ricerca ad accesso aperto e bilingue, utile strumento per la didattica e la divulgazione presso un pubblico ampio sui temi affrontati con un forte richiamo all’attualità e con una serie di esigenze e domande di rilevante significato pubblico e insieme storiografico: la valorizzazione della cultura italiana del Novecento all’estero; la consapevolezza dei danni e delle perdite subite con la dittatura e l’antisemitismo, non solo dalle vittime ma da tutto il paese; il contribuito della conoscenza storica sulla cosiddetta “fuga dei cervelli” che coinvolge, anche ai nostri giorni, le giovani generazioni, la scuola e l’università.

  • Il portale on line ►►
  • Intellettuali in fuga dall’Italia fascista. Migranti, esuli e rifugiati per motivi politici e razziali, di Patrizia Guarnieri ►►


Intellettuali in fuga dall'Italia fascista.  Conversazioni con Patrizia Guarnieri

  • Intellettuali in fuga dall'Italia fascista - Conversazione con Noemi Di Segni ►► 
  • Intellettuali in fuga dall'Italia fascista - Conversazione con Alberto Boralevi ►► 
  • Intellettuali in fuga dall'Italia fascista - Conversazione con Claire Pelletier ►►
  • Intellettuali in fuga dall'Italia fascista - Il portale ►►





venerdì 22 marzo 2019

IL FASCISMO PORTO' SOLO MORTE E DISPERAZIONE - NULLA DA COMMEMORARE!

Il titolo è nostro. Leggete il bell'articolo dell'ANPI!

Per fortuna a Sant'Albino e San Damiano il fascismo rimase sempre in qualche modo un corpo estraneo. Anche all'oratorio Don Arturo Salvioni fu fieramente antifascista e respinse coi suoi ragazzi gli attacchi degli squadristi. 
CQSA 

ANPI Monza
35 min
Domani i fascisti si apprestano a commemorare il centenario della fondazione dei fasci di combattimento, l'inizio di oltre un ventennio di orrore in Italia e in Europa.
Brianza
Fin dalle origini (fondazione dei Fasci di combattimento il 23 marzo 1919 a Milano nella sede degli Industriali di Piazza San Sepolcro) il fascismo fu sostenuto e finanziato dal padronato agrario e industriale, interessato a soffocare le lotte operaie e contadine per migliori salari e condizioni di vita e la possibilità di una svolta socialista nel Paese. A tale scopo vennero istituite le "squadre d'azione" che avevano il preciso scopo di organizzare azioni punitive violente nei confronti di operai, contadini, sedi di sindacati, cooperative, giornali, associazioni proletarie. Fu con lo squadrismo che il fascismo impose il suo potere in Brianza come nel resto d'Italia, facilitato da una risposta istituzionale e degli altri partiti debole e confusa (il Ppi era più preoccupato dei successi del Psi che delle violenze che ogni giorno si consumavano a danno dei proletari e degli antifascisti). Nel maggio 1922, prima della “Marcia su Roma” (28 ottobre) si evidenziò il ruolo dei fascisti al servizio degli industriali: i Gavazzi, padroni di alcuni “setifici” a Desio, di fronte allo sciopero contro la riduzione del 25% delle paghe, chiamarono gli squadristi milanesi per una azione antisciopero. Fu una novità ed un salto qualitativo delle azioni delle squadracce. Amedeo Ferrari, segretario del Pcd’I monzese, accorse a Desio con un gruppo di monzesi. Ci fu uno scontro a fuoco ed i fascisti furono respinti sia dalla Casa del Popolo “rossa” che dalla Casa del Popolo “cattolica”. Il quotidiano “Il Cittadino” scrisse: “gli operai dalle finestre e dai tetti risposero validamente al fuoco degli avversari, ... furono sparati centinaia di colpi. I fascisti alla fine dovettero ritirarsi non senza avere lasciato nelle mani dei nostri alcuni prigionieri”. Il giornale cattolico stava apertamente contro i fascisti. Sempre nell’agosto del 1922 le bande nere armate arrivano a Monza. Un episodio è stato così raccontato da Carlo Bracesco, comunista : “Una staffetta ci avverte che a Largo Mazzini gli squadristi locali rafforzati dai fascisti della Lomellina stavano provocando i lavoratori. I giovani partono armati di pezzi di sedie e prendono alle spalle i fascisti: violento scontro, i fascisti sono protetti dai carabinieri che trattengono i lavoratori lasciandoci isolati a batterci”. Altri operai furono feriti verso sera negli scontri con le squadre fasciste incaricate di affiggere i manifesti degli industriali di Monza che "minacciavano la serrata degli stabilimenti". Gli atti di violenza proseguirono con l’uccisione di un lavoratore alla sede del Circolo Volta e l’aggressione al segretario del Pcd’I di Monza Amedeo Ferrari pestato da una decina di fascisti e lasciato sanguinante sulla strada. Enrico Verderio, accorso per aiutarlo, subì a sua volta un violento pestaggio che gli causò la perdita dell'occhio destro. La Brianza, fatto forse poco noto, non fu immediatamente piegata al fascismo: alle elezioni comunali del 1923 il “listone” fascista fu sconfitto ma i fascisti costrinsero con la violenza alle dimissioni il Consiglio comunale dopo soli sette mesi. E' in questo clima che Carlo Cattaneo, 51 anni, venne aggredito da un gruppo di squadristi fascisti e picchiato a morte presso la sede del Circolo Operaio di viale Vittorio Veneto 1. Fra gli imputati dell’aggressione, il Console della Milizia Enzo Galbiati http://www.treccani.it/…/enzo-galbiati_(Dizionario-Biograf…/ ed il centurione Luigi Gatti, che diventerà un crudele torturatore della R.S.I.
Alle elezioni politiche del 1924 – caratterizzate da una campagna elettorale piena di soprusi e di angherie che portò il PNF al 65% dei voti a livello nazionale – videro l’eccezione del voto brianzolo dove il listone fascista ottenne solo il 16% dei voti. Mussolini furente fece affiggere manifesti (originali presso l’archivio de “Il Cittadino”) con questo testo: “Fascisti! Il popolo ha già sofferto abbastanza, non lo dobbiamo più picchiare ma compiangere. Bisogna picchiare in alto, colpire i capi, i responsabili della rovina del nostro paese. Fascisti! Se incontrate Riboldi, Reina, Marelli, Grandi, Casanova ecc. picchiateli senza misericordia. Dobbiamo liberare Monza e l’Italia da questo lurido marciume che la infesta. Morte agli indecenti sfruttatori del proletariato!” Gli squadristi devastarono e incendiarono in ben 43 località le sedi di circoli, sindacati e cooperative; a tutti gli oppositori, sindacalisti, dirigenti politici e amministratori pubblici, fu data una caccia violenta. Fra i brianzoli, il primo ad essere incarcerato fu Ezio Riboldi, ex sindaco di Monza, deputato, che già aveva subito nel 1918 un pestaggio squadrista che lo ridusse alla semicecità.
Nell’ autunno 1926, dopo l'attentato di Bologna a Mussolini (31 ottobre 1926) si scatenò anche a Monza una furibonda caccia all'uomo. Socialisti, comunisti, popolari furono aggrediti e pestati. Con l'accusa di “aver partecipato a riunioni per riorganizzare il partito comunista in Brianza”, Carlo Bracesco, Valverde, Edoardo e Toni Colombo con una corda al collo vennero trascinati per la città e poi condotti in piazza Roma dove erano state erette quattro forche alle quali furono impiccati simbolicamente. Sul petto la scritta: “Siamo noi che vogliamo la morte del Duce”.
________________________________________________
Le sentenze del Tribunale Speciale
1928
quarto trimestre
(Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista,
di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Sentenza n. 119 del 25-10-1928 Pres. Tringali - Rel. Buccafurri
Un informatore della polizia permette l'arresto, nel luglio 1927, di alcuni comunisti che hanno partecipato a riunioni indette per riorganizzare il partito nella Brianza. (Ricostituzione del PCI)
Riboldi Enrico, Desio (Mi) 21-10-1905, segantino - 2 anni
Giuliani Giuseppe, Lentate (Mi) 16-4-1890, muratore - 2 anni
Ferrari Amedeo, Casalpusterlengo (Mi) 6-9-1895, meccanico - 2 anni
Verderio Enrico, Vimercate (Mi) 14-9-1900, piazzista - 2 anni
Zappa Arturo, 20-1-1898, meccanico - 2 anni, 6 mesi
Crippa Carlo, Velate (Mi) 27-2-1898, tornitore - 2 anni
Levati Cesare, Vimercate (Mi) 22-4-1899, operaio - 2 anni
Nobili Augusto, Carate (Mi) 7-2-1895, guardafili - 3 anni
Trivulzio Maria Luigia, Monza (Mi) 10-2-1890, modista - 1 anno
Villa Celeste, Cesano M. (Mi) 4-7-1898, meccanico - 3 anni
Gianella Paolina, Monza (Mi) II-7-1902, modista - 1 anno
Seregni Felice*, Desio (Mi) 14-11-1898, panettiere - 10 anni
Malberti Giacomo*, Desio (Mi) 5-9-1894, fabbro - 10 anni
* Condannato in contumacia.
Fonti:
- La Brianza in un secolo di storia d'Italia (1848-1945) - Emilio Diligenti, Alfredo Pozzi - Teti Editorie
- Le sentenze del Tribunale Speciale 1928 quarto trimestre (Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista, di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Illustrazione tratta da L'Asino https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Asino

venerdì 22 febbraio 2019

FASCISTI DI CASAPOUND DETURPANO LA NOSTRA PASSERELLA CICLOPEDONALE!

Purtroppo la "Giornata del Ricordo", fin dalla sua nascita è stata strumentalizzata a fini politici. La questione delle foibe è stata affrontata troppo spesso con un approccio di parte. Noi rivolgiamo un ricordo rispettoso a tutte le vittime dei conflitti. Alle popolazioni civili oppresse dalle dittature fasciste o comuniste che siano.
Non accettiamo che la nostra passerella, nata per ricordare un ragazzo investito e per evitare altre vittime del traffico venga usata da neofascisti per la loro propaganda. Via Casapound da Sant'Albino!
CQSA



sabato 12 gennaio 2019

COMUNICATO di ANPI e ANED Monza sull'ennesima concessione di uno spazio pubblico all'organizzazione di estrema destra Lealtà Azione.

ANPI Monza
Organizzazione no-profit



COMUNICATO di ANPI e ANED Monza sull'ennesima concessione di uno spazio pubblico all'organizzazione di estrema destra Lealtà Azione.

18 gennaio 2019, Musei Civici di Monza. L'Amministrazione Comunale concede nuovamente spazi pubblici a "Lealtà Azione" - questa volta sotto la sigla di "Una voce nel silenzio" - riconfermando il suo profondo legame con l'organizzazione di estrema destra che si ispira a figure come il generale delle Waffen-SS Leon Degrelle e Corneliu Zelea Codreanu fondatore della Guardia di Ferro Rumena, milizia armata fascista e brutalmente antisemita.
Dunque si seguita ad ospitare in sedi istituzionali un'organizzazione in evidente contrasto con i principi della nostra Costituzione antifascista. Razzista e xenofoba, a dispetto delle sue tante facce caritatevoli.
E' noto che membri del movimento sono stati in passato condannati per lesioni volontarie, che lo stesso è tra i promotori da anni di concerti e raduni di neonazisti con gruppi musicali dichiaratamente razzisti e antisemiti.
Suoi membri sono stati arrestati perché coinvolti nei gravissimi fatti accaduti a Milano il 26 dicembre prima della partita di calcio Inter-Napoli. Tra questi il fondatore della branca di Lealtà Azione "Una voce nel silenzio"
https://milano.corriere.it/…/scontri-partita-napoli-stadio-…
Il prossimo 17 gennaio alle ore 14,30 si terrà la prima udienza del processo, a seguito della denuncia dell'Osservatorio Democratico sulle nuove destre, ai vertici di Lealtà Azione per apologia di fascismo in riferimento alla manifestazione del 25 aprile 2016 al Campo X del Cimitero Maggiore di Milano inneggiante al funesto ventennio fascista.
Farebbe bene il Sindaco Allevi, che proprio il 18 dicembre ha reso omaggio alla Senatrice Liliana Segre al Teatro Manzoni di Monza gremito di studenti, a prendere le distanze da certe organizzazioni, così distanti e sprezzanti delle vite sacrificate da deportati, partigiani e antifascisti della nostra città per la costruzione dello Stato democratico e della Costituzione antifascista sulla quale egli ha giurato.
Anpi Monza
Rosella Stucchi

domenica 25 marzo 2018

26/3 ASSEMBLEA ANTIFASCISTA A MONZA


LUNEDI' 26 MARZO alle ore 21,00 presso ARCI SCUOTIVENTO 
ASSEMBLEA CITTADINA ANTIFASCISTA in preparazione del 25 APRILE

da Arci Scuotivento

Riprendiamo il comunicati di Anpi per invitarvi a questo appuntamento aperto a tutti i cittadini monzesi e non! Fate girare l'invito!

"Tra poco più di un mese sarà il 25 aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo.  Dobbiamo prepararci al 25 aprile di quest'anno in un clima purtroppo ulteriormente peggiorato come ci conferma il recente esito elettorale : <> (Anpi Zona 8 Milano).

Esponenti di organizzazioni neofasciste come Lealtà Azione, Casapound, Forza Nuova, siedono nelle istituzioni locali e regionali e sono ben rappresentati - grazie alla Lega di Salvini - nel parlamento. Si susseguono senza sosta iniziative e manifestazioni di intolleranza ovunque http://www.anpi.it/media/uploads/files/2018/01/neofascisti.pdf .

La nostra città http://www.monzatoday.it/cronaca/minacce-stupro-figlia_consigliera.html e la Brianza non ne sono esenti: recentemente a Desio, di nuovo, l'irruzione squadrista di un gruppo di Forza Nuova durante l'approvazione della mozione antifascista e le minacce violente che ne sono seguite http://www.monzatoday.it/politica/stupro-consigliere-desio.html 

Il 25 aprile mattina di ogni anno dal 2009 al Campo dei Partigiani si svolge la manifestazione "Questo è il fiore del Partigiano" volta a respingere parate nazifasciste : l'anno scorso, con il presidio protratto per l'intera giornata grazie alla mobilitazione di tante cittadine e cittadini, si è impedito l'oltraggio nel giorno della Festa della Liberazione dal nazifascismo costringendo Lealtà Azione a rimandare al 29 aprile l'omaggio, pure intollerabile, al campo 62.

Dopo la presentazione del 19 gennaio in città al Binario 7 ad opera di esponenti legati a Forza Nuova de "I grandi killer della liberazione" in spregio della Resistenza e dei partigiani, di "Foiba Rossa" nel Giorno del Ricordo curato dal fascista Federico Goglio con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale, non ci sorprenderebbero altre iniziative provocatorie.

Quest'anno, in un clima in cui la destra peggiore ha trovato legittimazione, è ancora più importante e necessaria la nostra presenza pacifica ma forte e determinata al Campo dei Partigiani per respingere ogni provocazione.

Per questo invitiamo anche le iscritte e gli iscritti dell'Anpi a partecipare all'assemblea del 26 marzo per costruire insieme le tappe che ci porteranno alla mobilitazione del 25 aprile ed oltre, per una battaglia culturale e di memoria nella nostra città.

Ricordiamo inoltre l'importanza di firmare l'appello MAI PIU' FASCISMI. Al link http://www.anpi.it/articoli/1908/mai-piu-fascismi potete firmare on-line e scaricare l'appello con modulo raccolta firme. Invitate a firmare e fate firmare amici, parenti, i vostri contatti. ANPI MONZA"

sabato 20 gennaio 2018

SERATA REVISIONISTA A BINARIO 7 : OGNUNO (SPECIE IL SINDACO) SI ASSUMA LE PROPRIE RESPONSABILITA'

O abbiamo capito male? CQSA 


ECCO IL COMUNICATO DI BINARIO 7

ALLA CITTADINANZA DI MONZA

In seguito alle dichiarazioni sollevate in questi giorni in merito all'affitto di una sala del Binario 7 da parte dell'associazione "Carcano 91" per la presentazione del libro "I grandi killer della Liberazione", è fondamentale che venga resa pubblica la mia posizione e quella di artisti e dipendenti del Binario 7.
Noi crediamo fermamente nei valori della nostra Costituzione, democratica e antifascista. Allo stesso tempo non abbiamo nessuno strumento legale per negare ad un'associazione l'affitto di una sala pubblica. L'edificio non è una nostra proprietà, ma del Comune di Monza. Io, personalmente, sono responsabile delle scelte artistiche e dei percorsi culturali e sociali che proponiamo alla città all'interno del nostro ambito. La gestione delle sale adiacenti al teatro è legata ad un contratto che abbiamo sottoscritto con il Comune. Ci siamo premuniti di avvertire le Istituzioni di competenza perché facciano le loro valutazioni.
Detto questo resto dell'idea che ognuno di noi, per il ruolo che rappresenta, debba assumersi le proprie personali responsabilità e agire di conseguenza, nel rispetto dei valori civili, democratici e umani.
Corrado Accordino
direttore artistico del Teatro Binario 7

giovedì 18 gennaio 2018

19/1 A MONZA CONFERMATO il PRESIDIO ANTIFASCISTA DALLE 18 ALLE 21 IN PIAZZA CENTEMERO PALEARI











COMUNICATO STAMPA

Il 19 gennaio Carcano 91 (associazione che condivide con il partito di estrema destra Forza Nuova la sede provinciale di via Vignoni 13 a Meda) e Ordine Futuro (sito internet che divulga le tesi forzanoviste), hanno organizzato presso la sala Maddalena di Monza (concessa dal Comune) la presentazione del libro “I grandi killer della liberazione” di Gianfranco Stella.
Le sezioni Anpi e Aned di Monza denunciano con forza il tentativo di infangare la memoria partigiana da parte dell'autore e degli organizzatori della serata e, allo stesso tempo, la scelta da parte dell'Amministrazione comunale di permettere che ciò avvenga in una sala pubblica.
La storia della nostra città, dei partigiani, delle partigiane, degli antifascisti e dei deportati che hanno combattuto contro il nazifascismo non possono lasciare spazio ad alcun tipo di operazione revisionista.

L’ autore del libro, noto per altre pubblicazioni volte a denigrare il valore della Resistenza,  è stato condannato dal tribunale di Ravenna, con sentenza n. 357/2017 pubblicata il 4 Aprile 2017, a risarcire a Carlo Boldrini la somma di € 15.000 per aver diffamato il padre Arrigo Boldrini “comandante Bulow” tramite il contenuto falso e denigratorio del libro in questione.
Tra i relatori: Ermanno Durantini che insieme ad altri candidati di Forza Nuova alle elezioni comunali di Milano del 2011, fu accusato di lesioni personali aggravate, esplosioni pericolose, violenza privata aggravata e porto di armi e oggetti atti a offendere; Norberto Bergna, anch'egli autore di pubblicazioni revisioniste, collaboratore di Memento, associazione legata a Lealtà Azione dedita alla memoria dei fascisti della RSI. 

Chiediamo che la concessione della sala venga revocata.

Convochiamo il presidio antifascista a Monza venerdì 19 gennaio 2018 dalle 18 alle 23, presso la piazza dedicata ai due martiri partigiani Centemero Paleari.
Invitiamo partiti, associazioni, sindacati, cittadini che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, della Resistenza e della Costituzione a partecipare numerosi, riempiendo la piazza di contenuti, interventi, proposte culturali e a firmare l’appello nazionale MAI PIU’ FASCISMI.


Associazione Nazionale Partigiani Italiani
Sezione Gianni Citterio - Monza











A.N.E.D. - Associazione Nazionale ex deportati politici nei campi nazisti

Sezione Monza-Sesto San Giovanni 













Costituzione e antifascismo: a Seregno se ne discute finalmente - Vorrei | Rivista non profit

Costituzione e antifascismo: a Seregno se ne discute finalmente - Vorrei | Rivista non profit

martedì 16 gennaio 2018

Monza, il sindaco non concede la sala all'estrema destra - ANPI annulla il presidio

Bene! La vigilanza e la mobilitazione servono!

CQSA


Monza, il sindaco non concede la sala comunale per il libro dell’estrema destra - Cronaca Monza: La Sala Maddalena venerdì sera rimarrà chiusa per i sostenitori dell’associazione Carcano 91 e di Ordine Futuro, vicini a Forza Nuova. Il sindaco Dario Allevi non ha concesso l’utilizzo della sala comunale . Anpi annulla il presidio.


L’Anpi ha annullato il presidio organizzato in risposta alla presentazione del libro: «La scelta del sindaco – afferma il presidente provinciale Loris Maconi – è positiva. Ora auspichiamo che venga approvato un regolamento che preveda l’utilizzo degli spazi pubblici solo per le associazioni che rispettino i principi antifascisti».

sabato 13 gennaio 2018

19 gennaio: “I grandi killer della liberazione”. A chi, la Monza di Dario Allevi, concede le sue sale comunali.


A margine dell'iniziativa del 19 gennaio a Monza: “I grandi killer della liberazione”.

A chi, la Monza di Dario Allevi, concede le sue sale comunali.

Un po' di documentazione

Giovedì 19 gennaio a Monza, nella sala Maddalena, una sala comunale, è prevista la presentazione del libro “I grandi killer della liberazione". Saggio storico sulle atrocità partigiane” di Gianfranco Stella, con la presenza dell’autore. Parteciperanno Ermanno Durantini, di Ordine Futuro, e Norberto Bergna, definito “scrittore e storico”.

Compaiono come organizzatori, con il rispettivo logo, Carcano 91 e Ordine Futuro.

Carcano 91

Carcano 91 è una “associazione storico-culturale” aperta a Meda nel 2015, in concomitanza con l’inaugurazione della sede provinciale di Forza Nuova, avvenuta nel 2015 con la presenza di Roberto Fiore, il 29 settembre, giorno dedicato a San Michele, protettore di Forza Nuova stessa (fondata per l’appunto il 29 settembre 1997) nonché, a suo tempo delle Guardie di Ferro romene di Codreanu, ma anche della Milizia Volontaria Fascista, ossia delle camicie nere. Ricordiamo che l’anno dopo, nell’aprile 2016, sarà inaugurata a Seregno la seconda sezione provinciale di F.N., nonché prima sede Europea del partito Pan-Europeo APF Alliance for Peace and Freedom, che convoglia organizzazioni come la greca Alba Dorata.
Carcano 91 rappresenta quindi il braccio culturale della locale Forza Nuova. Dichiara di voler propagare “valori ormai fuori uso, valori secolari che hanno reso grande la nostra nazione”.
Il Carcano 91 fu infatti il fucile adottato dal Regio Esercito Italiano dal 1891 al 1945: come si dice in un sito a lui dedicato, “il fucile che ha accompagnato per tanti anni il soldato italiano, dalle espansioni coloniali alla Grande Guerra, dall’epoca fascista al fatale epilogo della Seconda guerra Mondiale”. Per la verità era stato usato fra le prime volte dall’esercito che represse nel sangue la rivolta dei popolani milanesi nel 1898 e, in una sua variante (91/38) fu in servizio fino al 1979 da parte della polizia di stato per lanciare granate fumogene in servizio di ordine pubblico.

Ordine futuro
Quanto a Ordine Futuro, si autodefinisce organo “di apprendimento culturale e politico della battaglia per la ricostruzione nazionale”. Esiste dal 2005, ha un’edizione on line e ospita gli editoriali di Roberto Fiore. Gli argomenti: contro il mundialismo, contro l’Europa di Maastricht, contro l’immigrazione, contro le “coalizioni dei padroni dell’oro” (ossia contro la finanza ebraica internazionale”. Come scrive una lettrice, una “sintesi di cristianesimo e amor di patria”, il cristianesimo “di chi non crede sia possibile permettere ai maomettani di invadere i nostri confini”.

Passiamo ai personaggi che condurranno l’evento.

Gianfranco Stella

Gianfranco Stella, nato a Ravenna nel 1946, si autodefinisce “saggista della destra cattolica”. Ci informa di provenire da una “famiglia profondamente cattolica” e di aver fatto parte dell’Azione Cattolica, di essersi laureato in lettere e poi una seconda volta in filosofia alla Pontificia Università di Roma (non specifica quale delle varie).
Ha dedicato tutta la sua vita e la sua opera a smontare il “mito della Resistenza” denunciandone la viltà e i crimini, specialmente in Romagna (zona dei garibaldini di Arrigo Boldrini) – mettendo anche a rischio la sua persona, precisa. Il libro “I grandi killer della liberazione”, di ben 640 pagine, con “oltre 100 fotografie di Killer” (cioè di partigiani), è autopubblicato perché, afferma Stella, nessun editore, per paura, ha volto farlo. E’ “un saggio storico sulle atrocità partigane”, prima e dopo la liberazione, quelle che prima di lui “nessuno storico ha voluto documentare”.
I partigiani, afferma con disprezzo Stella, non sono stati nemmeno veri combattenti (come si deduce dal fatto che non prevedevano nemmeno l’elmetto nel loro armamentario), ma si limitavano ad “azioni mordi e fuggi” finalizzate a provocare e quindi a “inasprire le condizioni belliche”.
Nel loro comportamento, la tortura sistematica, fatta solo per sadismo, e lo “stupro collettivo”. Gianfranco Stella racconta che nel lavoro di ricerca compiuto, intervistando alcuni di questi partigiani-killer, è stato stupito dal constatare che si trattava di “uomini comuni”: il che lo ha fatto riflettere su quella “banalità del male” di cui ha parlato Hannah Arendt (che lui scrive (Anna Harendt) a proposito di Eichmann.
Gianfranco Stella ripropone correntemente la ricostruzione di “crimini” partigiani sulla sua pagina Facebook, suscitando reazioni di partecipe sdegno dagli utenti, del tipo “l’associazione Anpi venga messa fuorilegge e condannata a risarcire le vittime”. In realtà Gianfranco Stella fu condannato il 3 febbraio 2015 per diffamazione, ma il reato fu prescritto, e quindi limitato al pagamento di 1 euro simbolico. 
Invece il 22 aprile 2017, querelato da Carlo Boldrini, figlio del comandante Arrigo, fu condannato a un risarcimento di 15.000 euro dal Tribunale di Ravenna.


Ermanno Durantini

Il secondo personaggio della serata è Ermanno Durantini, di Ordine Futuro, organo on line di Forza Nuova, su cui scrive spesso. Durantini è stato candidato per FN a Milano nel 2011, nelle elezioni comunali, nella lista di Marco Mantovani, e nel 2014 nella lista di Duilio Canu alle comunali Bene Lario (quando FN si prese il lusso di presentare bene due liste – ma persero ambedue nei confronti di “Chiesa e campanile”).
Nel 2013 Durantini aveva fondato alla Statale l’associazione “Lo Studente qualunque”, aperta a chiunque si riconoscesse nella definizione di “non-antifascista”. In un suo articolo su Ordine Futuro, commenta la denuncia per apologia di fascismo inflitta a trenta persone che il I novembre 2017 avevano manifestato al Campo X a Milano per commemorare i caduti repubblichini (uccisi per la maggior parte dopo il 25 aprile, secondo lui). Si tratta ormai, scrive Durantini, di una “costante, perversa, e schizofrenica paranoia neo-antifascista”.
E a proposito dell’appello lanciato dal sindaco Beppe Sala al questore perché vigilasse sull’evento, lo definisce un appello “intriso di una volontà repressiva assoluta, di stampo totalitario”. Beppe Sala è peggio di Pisapia che “pur provenendo da Rifondazione Comunista, non aveva cambiato così profondamente, al di là dei proclami, la prassi di sostanziale tolleranza nei confronti delle commemorazioni al campo X”.
Ricordiamo anche che Ermanno Durantini, nel 2015, è mandato a processo per episodi risalenti all’aprile 2011, prima delle elezioni comunali: un agguato contro “rivali” del Blocco Studentesco di Casa Pound, che procurò “lesioni personali”, l’irruzione, pochi giorni dopo, nella sede dell’Aler di Via Romagna, e l’interruzione clamorosa di un dibattito al Pime, dove erano in corso un confronto tra i candidati sindaco Letizia Moratti, Giuliano Pisapia e Manfredi Palmeri, davanti a circa 600 giovani Scout.

Norberto Bergna

Rimane da parlare di Norberto Bergna, di Seregno, 1944, mobiliere in pensione, autore di “Sconosciuti” (editore Bellavite 2011), sugli eccidi contro fascisti in Brianza dopo il 25 aprile 1945. La “storia negata” di duecento caduti nel “triangolo della morte fra Mariano Comense, Muggiò e Besana”. Norberto Bergna è membro del CNROC (Comitato nazionale ricerche ed onoranze dei caduti della Repubblica sociale italiana Carlo Borsani) e del Gruppo di ricerca storica L'altra verità.
Nel 2015 è stato promotore dell’inaugurazione, nel cimitero di Seregno, di una stele con 18 nomi di caduti repubblichini, il simbolo di un gladio, la preghiera del legionario scolpita nel bronzo: «Salva l’Italia del Duce, nel Duce, sempre e nell’ora di nostra bella morte» e l’iscrizione «Caddero vittime della violenza nel nome di una patria straziata. I combattenti della Repubblica Sociale Italiana».
Il 28 aprile 2017, nell’anniversario della morte di Benito Mussolini, s’è visto ancora Norberto Bergna che, al grido di “camerati, attenti”, depone una corona sulla lapide. Ricordando che.” per noi il 25 aprile è un giorno di lutto e non di festa”.
Ci siamo dilungati per far capire a chi, la Monza di Dario Allevi, concede le sue sale comunali.

Comitato Lombardo Antifascista
Milano, 11 gennaio 2018


Brianzapopolare http://www.brianzapopolare.it/index.php

venerdì 12 gennaio 2018

Casapound a Brugherio? No grazie!

Il Comitato Lombardo Antifascista farà un presidio nella stessa piazza, dalle ore 10 alle 13. Sarà anche distribuito questo volantino.
BRUGHERIO DICE NO A CASA POUND.
NO AI FASCISTI, ANCHE A QUELLI
“DEL TERZO MILLENNIO”.
Casa Pound ha annunciato che sarà a Brugherio sabato mattina 13 gennaio 2017. Brugherio risponde chiaramente che DA NOI NON E’ GRADITA:
Casa Pound è un’organizzazione neofascista. Lo ha detto un suo leader, Simone di Stefano: «E’ vero, siamo fascisti. Ma del terzo millennio».
Gli italiani il fascismo lo hanno conosciuto e patito per vent’anni nel “millennio” scorso, il Novecento. E tanto meno lo vogliono nel “millennio” attuale, il Duemila.
Casa Pound cerca di confondere le acque, dichiarando di essere a favore degli italiani poveri, e additando a nemici gli immigrati. Ma ricordiamo che durante il fascismo i diritti del lavoro erano negati a tutti. Non c’era nemmeno il diritto di sciopero. E nessun diritto politico. Proveniva da Casa Pound quel Giancarlo Casseri che nel 2011 a Firenze uccise a colpi di pistola due senegalesi. Perché razzismo e violenza sono nel Dna di queste organizzioni.
Il fascismo ha gettato l’Italia in una guerra tragica. Siamo stati liberati attraverso il sacrificio dei nostri padri e delle nostre madri che hanno combattuto nella Resistenza. Dalla Resistenza è nata la Costituzione. Semmai, la costituzione deve essere ancora attuata a fondo, perché proprio la crisi economica a cui il governo non sa porre freno permette a questi personaggi di aprirsi spazi ingannando la gente.
Noi chiediamo lo scioglimento di tutte le organizzazioni neofasciste.
BRUGHERIO È UNA CITTÀ ANTIFASCISTA.
ORA E SEMPRE RESISTENZA.
COMITATO LOMBARDO ANTIFASCISTA.
P.R.C, Potere al Popolo e Sinistra per la Lombardia di Brugherio.
13 gennaio 2017

sabato 7 ottobre 2017

LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE (PURTROPPO) NON PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE AL MONUMENTO DEL DEPORTATO

Anche S.Albino e San Damiano hanno avuto dei deportati! Chi non ha memoria e non ha rispetto per quelle atroci sofferenze ci prepara un pessimo futuro.




giovedì 16 febbraio 2017

SABATO 18/2 ALLE 14,30 PRESIDIO ANTIFASCISTA AL RE DA SASS

 
riceviamo e inoltriamo per partecipazione
 
 
Da: ANPI Monza [mailto:anpi.monza@gmail.com]
Inviato: giovedì 16 febbraio 2017 13:27
A: ANPI Monza
Oggetto: APPELLO ALLA PARTECIPAZIONE DEL PRESIDIO ANTIFASCISTA
 
 
A.N.P.I. - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia 
Comitato Provinciale di Monza e Brianza

via F. Orsini 4A - 20900 Monza (MB)
tel. 0392302976

Ente morale: D.L. n.224 del 5 aprile 1945

Sabato 18 febbraio alle ore 15 è previsto a Monza un raduno di forze neofasciste . il pretesto è quello di protestare contro il silenzio sul dramma delle foibe,
in realtà si intende organizzare una manifestazione che vedrà in piazza a Monza la peggiore destra neofascista. Siamo già intervenuti e anche in queste ore stiamo sollecitando tutte le istituzioni affinché questo corteo venga vietato.
In ogni caso è necessario anche far sentire una forte mobilitazione di tutte le forze democratiche per impedire che la cultura e la tradizione antifascista di Monza e della Brianza vengano oltraggiate da una simile manifestazione. Per questo ANPI e ANED hanno indetto un presidio chi si terrà :

 
sabato pomeriggio a partire dalle ore 14,30 in piazza Citterio  a Monza (re de sass)
 
PARTECIPATE!!!!