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lunedì 22 gennaio 2018
sabato 12 marzo 2016
I COMITATI DI MONZA SUL PGT: PIU' OMBRE CHE LUCI (TESTO DELLA CONFERENZA STAMPA DEL 7/3/16
Ecco il testo dei Comitati:
CONFERENZA STAMPA DEL 7 MARZO 2016
Il
nuovo PGT di Monza: più ombre che luci
Facendo
seguito alle considerazioni contenute nel Libro
bianco su Monza del luglio 2015, vogliamo
oggi partire dalla domanda che dal pubblico è stata fatta ai relatori
nella serata di presentazione del nuovo PGT dello scorso 18 febbraio e cioè “quale città ci verrà consegnata fra 5 anni
con questo nuovo Piano?”
Alla
domanda non è stata data risposta.
Secondo
noi invece una risposta c'è: è la
previsione di una città senza identità, che si avvia a diventare un grosso
quartiere della periferia di Milano, così come lo sono diventate Sesto e
Cinisello.
L'aver già approvato 15 piani attuativi
(di cui 9 su aree libere) e ora la previsione anche nel nuovo PGT di
edificazione prevalentemente a carattere residenziale, tratteggiano una città
dormitorio, che sarà più soffocata da traffico e inquinamento.
Le
residenze sono previste per l'80/90% anche nel recupero delle aree
dismesse. Altro residenziale è previsto con consumo di suolo libero.
A fronte di questo, l’espulsione delle destinazioni produttive dalle
loro localizzazioni originarie porta alla previsione
devastante di nuovi insediamenti produttivi tutti a consumo di suolo a corona
della città, nella peggiore tradizione dei PRG anni’60/’70.
Così
come pesanti sono le omissioni di
questo nuovo Pgt: sugli usi per la Villa
Reale e il Parco di Monza non si dice praticamente nulla se non un rinvio
al Piano territoriale del Parco della valle del Lambro, consentendo nel PGT,
come al solito, nuove edificazioni per l’autodromo. Nulla si dice del futuro
dell’Ospedale vecchio, con la scusa
di precedenti accordi di programma, peraltro rimessi in discussione.
In conclusione una proposta di PGT a
prevalente “vocazione residenziale” che ricorda più i PRG anni 60/70 che non
una visione nuova di sviluppo sostenibile della città.
Sintetizziamo
di seguito le principali criticità
di questo PGT illustrate nel Parere sottoscritto dal Coordinamento di cinque
associazioni e nove comitati di cittadini di Monza e consegnato il 9 febbraio
scorso in Comune:
1) Manca nel
nuovo PGT una chiara previsione della popolazione, finalizzata a contenere nuove inutili edificazioni
residenziali.
Nella serata del 18 febbraio, il
progettista ha parlato di un ‘fabbisogno’ di circa 3/4.000 nuovi alloggi,
motivato da presunte esigenze ‘migratorie'. Non sono però stati considerati i
circa 4.000 alloggi sfitti presenti in città così come gli oltre 2.000 alloggi
residenziali già approvati con Piani attuativi da questa e dalla precedente
amministrazione, che non sono ancora stati avviati o ultimati. A questi possiamo sommare altri 2.000 alloggi
residenziali rilasciati con titoli edilizi diretti.
In
totale una dotazione di circa 8.000 alloggi disponibili sul mercato edilizio o
che potrebbero esserlo nel prossimo futuro (già approvati). Si tratta di un possibile incremento di popolazione
di almeno 15.000 nuovi abitanti.
Sono forse insufficienti per dare risposta
alla presunta “nuova migrazione dal sud”, ipotizzata dai presentatori del nuovo
PGT?
Rammentiamo
che il picco della popolazione residente in città si è avuto nel 1981 con
123.145 abitanti, mentre ancora oggi ne abbiamo 122.700 circa. Anche considerando il frazionamento delle famiglie e
le eventuali immigrazioni, l’ulteriore incremento previsto ora dal Piano non è
giustificato. Senza voler considerare le
volumetrie che potrebbero scaturire dai meccanismi di perequazione previsti dal PGT stesso.
2) Consumo
di suolo: la promessa della riduzione del consumo di suolo, se da un lato
trova riscontro nelle proposte di ampliamento delle aree agricole strategiche
del PTCP e del loro inserimento nei Plis confinanti (ancora tutto sulla carta),
dall’altro è contraddetta dalla
previsione dei cosiddetti Ambiti
compatibili con la trasformazione (AcT), finalizzati all’insediamento di
eventuali nuove attività produttive, che sono tutti su aree libere e con
consumo di suolo e riguardano quasi 470.000 mq di superficie territoriale.
La proposta del cosiddetto Parco del riciclo, invece di essere sostituita da un piano
complessivo di riqualificazione paesaggistica dell’intera zona (come
chiedevamo), è stata ulteriormente
peggiorata, assegnando alle aree degradate, direttamente nel Piano delle Regole, una destinazione produttiva legata
al ciclo dei rifiuti. Gravissima poi è la scelta di rinunciare al controllo
pubblico sullo sviluppo delle aree produttive della zona industriale Pompei
Ercolano, con la eliminazione del Piano
Particolareggiato: a questo punto le aree inattuate tornino agricole.
Permangono
inoltre le previsioni edificatorie su aree libere sia in diversi Ambiti di
trasformazione (AT) del Documento di Piano che in quello delle Regole (zone C).
In totale sono
circa 600 mila mq le aree libere che potrebbero essere edificate con questo
PGT. Chiediamo invece un PGT a
effettivo zero consumo di suolo.
3) Aree
dismesse: se è assolutamente
auspicabile intervenire su tali aree (che interessano una superficie di 645.000
mq) non altrettanto lo è la loro prevalente trasformazione in residenza (per l’ 80/90 %).
Reinserirle nel ciclo produttivo, con un progetto
globale che preveda ampi spazi a verde e servizi soprattutto lungo il canale
Villoresi, diventa questione prioritaria.
Quello che già abbiamo di fronte è invece il degrado
del paesaggio urbano: condomini e supermercati ovunque, con l’effetto
collaterale di dover consentire occupazione di suolo libero per le funzioni
produttive (vedi punto precedente).
Prevedere poi il recupero di aree poste lungo il Lambro è particolarmente rischioso in
quanto sono pur sempre possibili esondazioni oggi neppure ipotizzabili. Si
rende quindi necessaria un’ampia fascia d’inedificabilità (corridoio a
verde) lungo le sponde del fiume escludendo in quelle zone Ambiti di
trasformazione.
4)
Cascinazza: ribadiamo che le aree della Cascinazza
sono agricole di fatto e di diritto e non vi è alcun obbligo di una sorta di
riconoscimento volumetrico o monetario alla proprietà. Questo vale per la Cascinazza come per le altre aree
agricole presenti in Città (quartieri: Casignolo, San Fruttuoso, Sant’Albino,
zona nuovo Stadio).
Non ha senso
che vengano collocate volumetrie sulle aree pubbliche della TPM e della ex
Fossati e Lamperti (180mila mc) per la cessione al Comune delle aree agricole
della Cascinazza.
La
valutazione se la Cascinazza debba diventare “Parco pubblico” o restare “Parco
agricolo” (quindi con o senza acquisizione delle aree) dipende da altri fattori
(costi economici per l’acquisizione e la successiva gestione in rapporto ai
benefici).
In ogni caso, il vincolo a parco agricolo previsto nel
PGT vigente (e sue successive varianti); l’inserimento nel PLIS del Parco della
media valle del Lambro; la previsione di tutelarle e ampliarle nel PTCP di MB
come Ambiti agricoli strategici e la presenza della RER (Rete ecologica regionale)
sono, ad oggi, più che sufficienti.
5) Parco e
Villa Reale: il nuovo PGT su questo tema è fortemente
carente, liquidando la questione degli usi del Parco e della Villa Reale con un
semplice rinvio alle norme del PTC del Parco regionale della Valle del Lambro.
Viceversa si chiede che il nuovo PGT
dedichi alla Villa Reale e al Parco un rilievo e una normativa adeguati al
valore e al significato di questo monumento (suo restauro) per l’identità
storica e il futuro culturale e quindi urbanistico ed economico di Monza.
Il Parco di Monza dovrebbe essere
classificato anche come zona A (centro storico) vietando ogni nuova
edificazione, senza alcuna esclusione, come invece viene previsto per
l’Autodromo.
Anche in questo PGT dovrebbe essere
confermata la demolizione della pista alta velocità, in disuso da quasi
50 anni, un ecomostro che interrompe l’asse visuale di viale Mirabello,
demolizione, tra l'altro prevista dalle Norme Tecniche Attuative del PTC (art. 17, c. 4) del Parco Valle
Lambro, operazione che consentirebbe di liberare nuovi spazi verdi (60 ettari)
per il pubblico.
Su tutti
questi punti critici chiediamo un ripensamento dell’amministrazione comunale e
una presa di coscienza della cittadinanza affinché scelte sbagliate non
compromettano il futuro della nostra città.
COORDINAMENTO
ASSOCIAZIONI E COMITATI DI MONZA
(Legambiente
Circolo di Monza - Fiab MonzainBici - CCR, Gruppo ambiente e territorio -
Greeman Monza - Comitato per il Parco A. Cederna - Comitato Bastacemento -
Comitato di via Blandoria - Comitato di via Monte Bianco - Comitato quartiere
Sant’Albino - Comitato quartiere San Donato-Regina Pacis - Comitato di via
Boito Monteverdi - Comitato quartiere San Carlo e San Giuseppe - Comitato ACB
San Fruttuoso - Comitato viale Lombardia 246)
In allegato: il parere del coordinamento, consegnato
in Comune il 9/2/2016
Monza, 7 marzo 2016
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mercoledì 9 marzo 2016
Scarica il “Libro Bianco” dei comitati: aspre critiche all’urbanistica di Monza
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venerdì 26 febbraio 2016
5/3 A SAN ROCCO - "IL TERRITORIO BENE COMUNE DEGLI ITALIANI"
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lunedì 11 gennaio 2016
Le Associazioni sul "progetto chioschi" in centro a Monza - Vorrei
Le Associazioni sul "progetto chioschi" in centro a Monza - Vorrei | Rivista non profit di cultura, ambiente e politica
Mercoledì 2 dicembre le Associazioni culturali monzesi che avevano inviato al Sindaco e ai media una lettera aperta con la quale dichiaravano la loro forte perplessità sul “progetto chioschi “ , hanno avuto un incontro con l’assessore al commercio .
L’assessore Abbà ha gentilmente accettato l’invito ad un colloquio presso la Saletta Reale della stazione e ha illustrato il progetto dei “ Chioschi “ che, secondo l’assessore stesso, hanno l’intento di “riqualificare zone esterne e poco frequentate” .
Ha confermato che si prevede di inserire nel centro della nostra Città fino a 13 chioschi da 20 a 70 mq. , alti tre metri , da collocare alcuni lungo il decumano: dalla stazione , via Italia , piazza Carrobiolo , Boschetti reali; altri in piazza Cambiaghi, nell’Oasi di San Gerardino, piazza Garibaldi , giardini di via Azzone Visconti,e in altre zone centrali, lungo il Lambro .
I rappresentanti delle associazioni ringraziano l’assessore per la disponibilità , ma dopo un franco scambio di pareri confermano la loro posizione fortemente contraria al progetto stesso, e presentano le loro osservazioni :
Amici dei musei
La villa reale e anche mia
Comitato per il Parco
Circolo arti figurative
Collegio architetti ingegneri di Monza
Carrobiolo
UPM Università popolare monzese
Legambiente Circolo di Monza
CCR - Centro Culturale Ricerca
Casa della poesia
Associazione Mazziniana
Mercoledì 2 dicembre le Associazioni culturali monzesi che avevano inviato al Sindaco e ai media una lettera aperta con la quale dichiaravano la loro forte perplessità sul “progetto chioschi “ , hanno avuto un incontro con l’assessore al commercio .
L’assessore Abbà ha gentilmente accettato l’invito ad un colloquio presso la Saletta Reale della stazione e ha illustrato il progetto dei “ Chioschi “ che, secondo l’assessore stesso, hanno l’intento di “riqualificare zone esterne e poco frequentate” .
Ha confermato che si prevede di inserire nel centro della nostra Città fino a 13 chioschi da 20 a 70 mq. , alti tre metri , da collocare alcuni lungo il decumano: dalla stazione , via Italia , piazza Carrobiolo , Boschetti reali; altri in piazza Cambiaghi, nell’Oasi di San Gerardino, piazza Garibaldi , giardini di via Azzone Visconti,e in altre zone centrali, lungo il Lambro .
I rappresentanti delle associazioni ringraziano l’assessore per la disponibilità , ma dopo un franco scambio di pareri confermano la loro posizione fortemente contraria al progetto stesso, e presentano le loro osservazioni :
-
Queste strutture, alcune grandi come un appartamento di medie
dimensioni, non sono inserite in un progetto di riqualificazione
generale e quindi appaiono avulse dal contesto.
-
Sarebbe stata più credibile una proposta di “ riqualificazione” se
si fossero prese in considerazione zone periferiche e quartieri meno
attrezzati , quindi più adatti e disposti ad accoglierli in un disegno
complessivo che potrebbe giovarsi di un concorso di idee per il recupero
delle periferie.
-
Il progetto, per come ci è stato presentato dall’assessore, è ancora
molto vago: non se ne conosce l’aspetto esteriore, non si sa ancora
quali categorie merceologiche vi saranno inserite.
-
Il progetto non deriva da un piano commerciale del comune o una richiesta o da una necessità di alcune categorie.
-
Da parte del comune è stata accolta la proposta di un imprenditore
privato dopo averla sottoposta a bando per 40 giorni, con diritto di
prelazione; se il progetto andasse a buon fine il Comune riceverebbe
solo il ricavato della Tosap per una cifra irrisoria se riferita ad un
bilancio comunale. Per 12 anni, rinnovabili per altri 12. Inoltre i
manufatti hanno necessità di scavi per fognature, allacciamento
all’acqua e luce , ciò che li rende difficilmente amovibili.
-
La commissione paesaggio, contrariamente a quanto letto in
precedenza, non si è pronunciata a favore, ma ha espresso molte
perplessità e si è riservata di dare un giudizio su ciascun chiosco e
ciascuna collocazione.
-
La loro presenza nel centro storico, di origine medievale , con
strade strette e spazi limitati , risulta con tutta evidenza
ingombrante , con un forte impatto negativo rispetto al tessuto urbano e
ai monumenti storici.
-
In particolare alcuni luoghi indicati nel progetto , per la loro
specificità e bellezza culturale e ambientale , riceverebbero un forte
nocumento . Es. piazza Carrobiolo , in qualunque parte della piazza li
si voglia mettere; Oasi di San Gerardino,di qualsiasi misura li si
collochi ; piazza Garibaldi , dove impedirebbero la vista del Tribunale e
del monumento a Garibaldi, recentemente restaurato
-
In altri luoghi, quali piazza Cambiaghi o Boschetti reali , dove ne
sarebbero collocati due per sito , si evidenzia una sovrabbondanza e un
chiaro problema di sicurezza .
-
Siamo convinti che la maggior parte dei turisti che vengono a Monza,
siano attirati da alcuni beni culturali , ultimamente recuperati, e
siano da considerarsi categoria di nicchia, di buona cultura, attenti
al contesto generale della Città che nel caso di questa presenza
ingombrante, risulterebbe ferita e sciatta.
-
Si ritiene inoltre che la presenza di 13 postazioni , presumibilmente
in maggioranza dedicate alla vendita di cibo o bevande, potrebbero
nuocere agli esercizi commerciali già abbondantemente presenti nelle
stesse zone del centro. Come potrebbero reagire bar, pizzerie
,tabaccherie, panetterie, gelaterie, che si vedono piazzare a pochi
metri queste strutture che probabilmente venderebbero gli stessi generi
di merci?
-
L’assessore Abbà ha parlato di occasione per tenere aperti questi
chioschi anche in orario serale per “rivitalizzare” la città. Le
associazioni ritengono che questa possibilità , specialmente per certi
siti , sia una aggravante e un’ ulteriore mancanza di sicurezza per i
cittadini.
Amici dei musei
La villa reale e anche mia
Comitato per il Parco
Circolo arti figurative
Collegio architetti ingegneri di Monza
Carrobiolo
UPM Università popolare monzese
Legambiente Circolo di Monza
CCR - Centro Culturale Ricerca
Casa della poesia
Associazione Mazziniana
lunedì 14 dicembre 2015
LIBRO BIANCO PER MONZA: LE OSSERVAZIONI SUI PII DELLA GIUNTA SCANAGATTI
Le osservazioni dei nostri comitati sui PII approvati dalla giunta Scanagatti.Quarta osservazione: PII Cantalupo...
Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Domenica 13 dicembre 2015
Le osservazioni dei nostri comitati sui PII approvati dalla giunta Scanagatti.Quarta osservazione: PII Cantalupo...
Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Domenica 13 dicembre 2015
martedì 24 novembre 2015
LIBRO BIANCO: CHE FINE HA FATTO IL PGT DI MONZA?
**** COMUNICATO STAMPA ****Che fine ha fatto il nuovo PGT di Monza? Cosa sta approvando intanto l’Amministrazione...
Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Martedì 24 novembre 2015
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lunedì 23 novembre 2015
LIBRO BIANCO: LE OSSERVAZIONI SUL PII ESSELUNGA
Le osservazioni dei nostri comitati sui PII approvati dalla giunta Scanagatti.Prima osservazione: il PII Esselunga
Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Domenica 22 novembre 2015
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domenica 15 novembre 2015
IL CONSUMO DI SUOLO; STRUMENTI PER UN DIALOGO
Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Domenica 15 novembre 2015
martedì 10 novembre 2015
MONZA: LIBRO BIANCO SULLA CITTA' (VIDEO DELLA SERATA)
I video della serata di presentazione al pubblico del libro bianco:https://youtu.be/ILiJZSNJ-mE?list=PLdwQEbIJvFMwaoRgvTaPQsIsH6LPtrfVU
Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Martedì 10 novembre 2015
sabato 7 novembre 2015
Il libro bianco dei comitati di quartiere di Monza
giovedì 5 novembre 2015
5/11 TROPPO CEMENTO: L'ASSESSORE COLOMBO LASCIA IL DIBATTITO
sabato 31 ottobre 2015
MONZA- L'URBANISTICA SOTTO LA LENTE DEI COMITATI: TROPPO VERDE CONSUMATO!
Posted by Paola Sacconi on Sabato 31 ottobre 2015
venerdì 30 ottobre 2015
IL LIBRO BIANCO DEI COMITATI E LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE (IL CITTADINO DI MONZA)
LIBRO BIANCO: CONSIDERAZIONI SULLA SERATA DI IERI
Posted by Monza Libro Bianco sulla città on Giovedì 29 ottobre 2015
lunedì 26 ottobre 2015
28/10 PRESENTAZIONE LIBRO BIANCO SULLA CITTA' DI MONZA
Ciao a tutti
MERCOLEDI' 28 OTTOBRE 2015 al BINARIO 7 si terrà la presentazione del Libro bianco alla cui stesura ha partecipato anche il nostro Comitato.
E' possibile scaricare il libro completo dal sito
Auspichiamo la partecipazione di noi tutti alla serata
ciao
|
domenica 18 ottobre 2015
28/10 - I COMITATI DI QUARTIERE PRESENTANO IL LIBRO BIANCO SULLA CITTA'
La locandina dell'evento che si terrà
MERCOLEDI 28 ottobre 2015 - h. 20:45
URBAN CENTER - SALA D
L'articolo dedicato tratto dal sito Salviamo il Paesaggio
Scarica il libro completo a
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lunedì 12 ottobre 2015
[LIBRO BIANCO DI MONZA] Aree C quartiere Cazzaniga
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giovedì 16 luglio 2015
L'ASSESSORE COLOMBO SUL LIBRO BIANCO DEI COMITATI
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