Ci è stato chiesto da studenti che frequentano l' ISA di Monza di dare alcune informazioni rispetto alla vicenda del CEM, l'impianto rifiuti di Viale Industrie a Monza. Utilizziamo a tal fine la sintesi di un Consiglio comunale di Monza dedicato alla questione nel 2019. La prosa non è delle migliori trattandosi della trascrizione di interventi orali fatti anche a braccio. Ma vi è la ricostruzione storica da parte del Consigliere Riva (PD) e la risposta del Vicesindaco Villa (Lega).
Per quanto concerne il punto di vista del nostro Comitato (Comitato di quartiere S.Albino- Monza e San Damiano - Brugherio - CQSASD) troverete linkati sotto una infinità di articoli ma Vi proponiamo qui alcuni punti e spunti che riteniamo importanti.
Il primo vulnus fu la trasformazione illegittima di un'area agricola in area ad attività del tutto incompatibile. Tale autorizzazione fu decisa (in modo improprio perché non era sua competenza) da un Assessore di Centrodestra che poi ha avuto anche gravi problemi giudiziari per voto di scambio con la camorra (per una verifica basta "googolare" Assessore Antonicelli, Peppe o Curto ecc.).
La successiva Giunta Monzese di Centrosinistra (Sindaco Scanagatti) ha riconosciuto tali irregolarità ma non ha saputo o potuto porre rimedio. In effetti occorre anche dire che spesso i ricorsi al TAR da parte delle aziende sanzionate possono imporre alle Amministrazioni comunali dei risarcimenti danni molto onerosi. Per cui non sempre c'è la necessaria determinazione a tutelare la salute dei cittadini.
Un'altra questione grave è che spesso queste attività vengono situate ai margini del Comune. Così CEM è in territorio di Monza ma a 50 metri dalle abitazioni di San Damiano (Brugherio). In questi casi spesso c'è poco dialogo fra le due amministrazioni comunali coinvolte (specie se di colore politico diverso) a tutto danno dei cittadini. Una situazione analoga soffriamo noi cittadini di S. Albino (Monza) e San Damiano (Brugherio) a causa dell'inquinamento prodotto da Asfalti Brianza che è sia in Concorezzo.
La battaglia dei cittadini di San Damiano, pur supportata per quanto possibile dalla Ammistrazione di Brugherio si è scontrata per una decina di anni con un sacco di ostacoli: controlli non sempre adeguati, difficoltà ad accedere agli atti, burocrazia, rinvii, rimpalli di responsabilità ecc. ecc. Intanto proseguivano i rumori e le polveri che inondavano le case.
Ora sembra che finalmente il Comune di Monza abbia decretato lo sfratto anche se pende come sempre in questi casi l'incognita del ricorso al TAR che potrebbe anche dar ragione all' azienda.
Ultimo tema è che il Comune pare intenzionato a collocare sull'area già occupata da CEM l'archivio comunale. Noi del Comitato Sant'Albino da sempre riteniamo che vada ripristinata la vocazionne a verde. Si tratta infatti di un viale (Via Industrie) già congestionato da un traffico allucinante e da pesante inquinamento e che è pieno di aree degradate che invece potrebbero essere riqualificate, arricchite da ciclabili ecc. Qualcuno ha anche proposto di collocare qui una sorta di "Parco del Ricordo" dove possano essere tumulate sotto gli alberi le ceneri dei defunti. Sarebbe una destinazione sicuramente più adeguata. Invitiamo i ragazzi a considerare anche l'altro lato di Viale Industrie dove all'altezza del CEM si sta prospettando nelle ex cave Rocca un ulteriore scempio ambientale. E' un'area già ricca di alberi e di biodiversità, a ridosso della Ciclabile del Villoresi. E' un polmone verde che va solo riqualificato e reso fruibile alla popolazione. Invece ci vogliono fare le solite lottizzazioni con ulteriori supermercati ecc. di cui non c'è alcun bisogno Sarebbe una vera vergogna.
CQSASD
MOZIONE PRESENTATA DAL PD - IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI NON PERICOLOSI – DITTA CEM VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA.
RIVA E. Consigliere P.D. omissis ...Come premessa vorrei poi passare in rassegna i disagi, gli effetti negativi che questa situazione ha comportato sulla vita dei cittadini monzesi. (omissis) ...Io partirei dalla ricostruzione degli eventi ed in particolare alla raccolta documentale a cui in parte ho avuto accesso e in parte provveduto a collezionare mettendo bene in chiaro cosa è accaduto nel tempo relativamente al contratto di locazione di un'area comunale che è sita in viale delle Industrie. Nel 2009 una società denominata Crimo s.r.l. aveva richiesto alla amministrazione di Monza un'area in locazione per la destinazione di: Esercizio di operazione di messa in riserva, recupero e deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento veicoli fuori uso. A questa richiesta del 2000 avanzata nel 2009 l' amministrazione comunale in particolare attraverso una nota del settore Patrimonio Logistica, che ho sottomano, una nota firmata dall' allora assessore Giovanni Antonicelli si esprimeva con le seguenti parole: a seguito di attenta considerazione e valutazione delle esigenze espresse dalla Crimo, s.r.l. la disponibilità della amministrazione comunale a stipulare un contratto di locazione per un'area comunale di circa 13.000 mq. A seguito di questa nota del settore Patrimonio Logistica e di altri adempimenti necessari per l'avvio della attività nel 2012 la Crimo aveva cominciato ad operare nell'area con un contratto che aveva una durata prevista di 9 anni più sette mesi( vedi articolo 3) a partire dal primo giugno 2012 sino al 31/12/2021 un contratto che si riterrà rinnovato di 9 anni in 9 anni , se nessuno delle parti invierà all'altra almeno12 mesi prima della scadenza regolare disdetta del contratto stesso a mezzo lettera raccomandata o pec. Solo che, cosa era successo dopo la stipula del contratto?!! nel corso del 2012 la Cem, Centro Ecologico Monza s.r.l. a seguito di conferimento di un ramo d'azienda da parte della Crimo s.r.l. titolare della autorizzazione ad esercitare queste funzioni già richiamate, aveva presentato richiesta di voltura a favore dell'impresa Cem ed autorizzazioni rilasciate per cui l'esercizio di queste funzioni ,operazioni è svolta da una soc. Cem . Fatte queste necessarie premesse io vorrei ricordare alcuni aspetti, il primo dei quali è: questo contratto era nato proprio male; potremmo dire che questa è la tipica situazione italiana nella quale interessi poco trasparenti hanno la meglio sulla certezza del diritto e sulla salute dei cittadini. In particolare nel corso di una commissione comunale che si era svolta nel 2013 il Segretario Generale dott. Spoto aveva risposto ad alcuni quesiti in ordine al modo in cui questo contratto era nato, in particolare la illegittimità degli atti intrapresi. Il Segretario Generale così rispondeva: la decisione di Giunta della quale ho brevemente accennato, è sostanzialmente una delibera viziata sotto molteplici profili e vado a leggerli: violazione del procedimento istruttorio avendo seguito la strada della decisione non è stata sottoposta ai pareri dei responsabili, violazione dell'articolo 107 del decreto legislativo 267-2000 e articolo 1 comma 1 legge 24190, principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza avendo disposto in luogo del dirigente l'individuazione di un contraente senza alcuna procedura di evidenza pubblica ovvero senza dimostrare la sussistenza di straordinari ed eccezionali circostanze a sostegno dell'individuazione diretta questo è un passaggio che ricordava l'atto, questo contratto fosse davvero nato male. Io vorrei però ricordare che nel corso degli anni erano successi altri fatti gravi che questa sera si tornasse a discutere e parlarne anche per valutare il parere da dare a questa mozione, io ne ricordo alcuni di questi fatti, ce ne sono altri documentati. Nel corso del tempo l'esercizio di questa attività( messa a riserva, recupero e deposito di rifiuti speciali non pericolosi), ha avuto e tutt'ora stà provocando effetti negativi sulla salute, il benessere e qualità della vita dei cittadini residenti nell'area; effetti negativi che con diverse ispezioni ARPA aveva monitorato, certificato che faceva riferimento a titolo di esempio a due controlli effettuati nel corso del 2016 relativamente al funzionamento dell'impianto che la relazione trasmessa dall'ARPA nell'Aprile 2016 ripeto uno dei sopralluoghi che cito ad esempio una violazione, sostanzialmente rilevava la presenza di alcune anomalie, di alcune inadempienze, in particolare seguiva la denuncia dell'ARPA una diffida, di nuovo cito quanto successo, prescrizione della ditta di intervenire per esempio effettuando le operazioni di messa in riserva e deposito dei rifiuti solo nell' area autorizzata, identificare le aree identificate con apposita cartellonistica riportando la codifica CER e altro, un insieme di inadempienze alle quali seguiva una diffida ad operare alle prescrizioni di cui alle autorizzazioni citate. Per cui veniva disposta la sospensione dell'efficacia dell'autorizzazione rilasciata alla ditta Cem con un insieme di prescrizioni. Potrei citarvene altri di questi esempi in cui l'impegno della società a garantire la salute dei cittadini oltre al rispetto delle regole relative allo stoccaggio dei rifiuti venivano violati. Cito ad esempio una ordinanza del nostro Comune firmata dal dirigente Carlo Maria Nizzola, sempre relativa al 2016, il quale sottolinea come a seguito di un'altra relazione dell'ARPA,il personale tecnico recatosi in loco aveva effettuato un sopralluogo al fine di misurare l'entità dell'inquinamento acustico prodotto all'interno dell'impianto; dalle misurazioni emerge,qui leggo testuale, che la rumorosità dell'attività supera il valore limite(qui ci sono i valori rilevati). Accanto a questa ordinanza seguivano delle nuove richieste. Richieste che sempre a firma del dirigente Nizzola erano state tendenzialmente non ottemperate.Si comunica per esempio con questo cui ho avuto accesso che l'agenzia regionale ARPA con la relazione attestato che l'ordinanza di cui all'oggetto non era stata ottemperata, seguiva una diffida alla società. Ora sulla base di questi esempi che potrebbero seguire relativamente all'inquinamento acustico e alla possibilità che queste attività producano altri inquinamenti di tipo atmosferico per il particolato che va a seguito delle rilevazioni. A seguito del modo in cui questa procedura di affidamento di un contratto di locazione dell'area ha avuto origine secondo le parole del direttore generale di allora in modo illegittimo,la richiesta che il gruppo consigliare del Partito Democraico pone in votazione è un impegno alla amministrazione comunale di intervenire su tre punti.
Punto primo. Verificare sin da subito o meglio collezionare alcune delle irregolarità commesse e inottemperate dalla scietà CEM.
Punto secondo. Inviare alla società CEM una lettera raccomandata A/R o PEC con regolare disdetta del contratto di locazione dell'area di viale delle industrie – Monza – s.n.c. Almeno 12mesi prima della scadenza del contratto di locazione e quindi prima del 31 / 12 / 2020. Penso che a questo riguardo disdire il contratto di locazione sarebbe un tentativo di risarcimento verso i cittadini residenti nell'area che in questi anni hanno subito sulla propria pelle una autorizzazione nata male e proseguita in peggio.
Punto terzo. Da ultimo punto chiediamo che venga discusso è individuare eventualmente altro luogo della città evidentemente più conforme alle lavorazioni in cui Cem o altra società autorizzata possa svolgere la lavorazione di messa in riserva e recupero di materiali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento di veicoli fuori uso perchè è evidente che tutto questo è interesse di una società che può essere messa nelle condizioni di operare e svolgere l'attività pur nel rispetto di un bene essenziale che è la salute pubblica e pensiamo in proposito che ci siano tutte le ragioni di legittimità e opportunità che questa amministrazione proceda sin da ora alla disdetta del contratto di locazione secondo quanto stabilito al capitolo 3 del contratto stesso e che stasera speriamo si concluda o meglio venga portato avanti questo processo di conclusione di una esperienza che prima si chiude meglio è
VILLA S. Assessore
Arriviamo ai giorni nostri con la presente amministrazione, il tema lo conosciamo benissimo e devo dire che la stessa mozione che questa sera è stata presentata arriva al seguito, io penso pochi consigli comunali dopo se non il consiglio comunale successivo alla dichiarazione fatta in quest'aula a fronte di una interrogazione da parte di un consigliere, non ricordo chi, ma la dichiarazione è agli atti, e ammetto di averla fatta più di una volta e si è avuto anche notizia a mezzo stampa quindi la rassegna stampa lo può confortare ed è stato detto che questa amministrazione comunale non intendeva rinnovare il contratto di locazione. Come pure alla luce non solo dei vizi all'origine ma dalla situazione che si è determinata nel tempo, di palese disagio acustico con la domanda, non voglio sollevare dei dubbi però con la domanda rimasta alla luce degli scarsi controlli senza risposta in merito a disagi o impatti di altra natura. Quindi l'intenzione della amministrazione è dichiarata come pure l'intenzione di valutare delle alternative da proporre all'operatore in contesti che in alcuni comparti la nostra città può offrire, comparti a vocazione industriale ad adeguata distanza del centro abitato offre delle alternative che possono consentire di delocalizzare l'attività in punti più adeguati anche ad evitare il contenzioso con l'operatore. Va detto anche che il mancato rinnovo dei 9 anni successivi ai primi 9 anni non è atto scontato, sono in corso da tempo delle verifiche anche dal punto di vista legale che ci portano a ritenere di dovere necessariamente avere una posizione di maggior forza rispetto alla semplice volontà amministrativa di non rinnovare il contratto di locazione. Quindi proprio con l'obiettivo di raggiungere la volontà dichiarata stiamo facendo un percorso di rafforzamento della nostra posizione, e vi dico sinceramente che la semplice comunicazione via PEC dell'intenzione di non rinnovare il contratto è il passaggio più semplice di questa faccenda. La necessità di rafforzare la posizione dell'amministrazione è d'avere tutti gli elementi per poter ragionevolmente ritenere di tenere una posizione sostenere con una posizione diciamo pure blindata nei confronti di chi ha avuto in locazione quest'area è un percorso che stiamo compiendo con l'intenzione ovviamente di rispettare i tempi per la disdetta che Lei consigliere ha ricordato. Che cosa posso aggiungere, inoltre che è nostra intenzione diciamo l'abbiamo manifestato verbalmente ma le prossime settimane ci saranno delle occasioni d'avere incontri formali con funzionari della Provincia MB perchè finalmente reciti quel ruolo di controllore, non solo su questa partita ma anche su altre. Io faccio un brevissimo riferimento a tutte le vicende di Asfalti Brianza che in questi anni non ha svolto a pieno. Riteniamo che da questo punto di vista anche un forte input da parte politico che non sia solo Comune di Monza ma anche di chi gestisce politicamente Provincia MB sia assolutamente importante, non fosse altro perchè come da contratto di locazione che immagino Lei consigliere abbia consultato, perchè la mancata ottemperanza delle prescrizioni da Enti sovraordinati può costituire un elemento molto forte per il mancato rinnovo della concessione o addirittura per l'interruzione prima del tempo del contratto di locazione. Quindi noi abbiamo l'assoluta necessità di avere tutti gli argomenti, tutte le armi a nostra disposizione per raggiungere l'obiettivo e contiamo finalmente di avere dalla nostra parte con un ruolo senz'altro più attivo anche l'ente Provincia MB che ha il compito di rilasciare le autorizzazioni ambientali e di verifica nel tempo che alle prescrizioni e limiti contenuti in queste autorizzazioni venga dato seguito e vengano rispettate. In ultima analisi voglio dire al Consiglio che la richiesta che fa questa mozione descrive l'esatta posizione di questa amministrazione. Io non voglio insinuare la strumentalità del fatto che questa mozione viene presentata oggi quando poteva tranquillamente essere presentata tre/quatto anni fa perchè tanto la fotografia della situazione come è stata fatta oggi è analoga a quella che potevamo fare e abbiamo fatto noi nel 2013. Quindi diciamo sgombero il campo da questo che può essere giudicato come una mia illazione però faccio rilevare il fatto che cronologicamente senz'altro la mozione arrivata in quest'aula è stata presentata immediatamente dopo le dichiarazioni ufficiali rilasciate proprio in quest'aula, quindi da questo punto di vista c'è una linearità perfetta, e questo lo do come elemento di valutazione del Consiglio al netto della illazione che ho voluto fare sulla strumentalità o meno della presentazione di questo documento. Lo voglio dire in ultima analisi; non è senz'altro una bella pagina di vita amministrativa, questo è fuori discussione, comunque devo dire che nel corso del tempo però la nostra amministrazione si è dotata di quegli anticorpi che oggi ci fanno essere più attivi nella ricognizione delle situazioni prima di prendere una serie di decisioni. C'è anche un maggior confronto tra i settori, devo dire che su alcune partite importanti non penso che ci sia fra le novità introdotte da questa amministrazione ma è prassi che si stà consolidando, ci sono anche delle conferenze interne dove veramente si acquisiscono tutti i pareri e sopra tutto si fanno anche ragionamenti di prospettiva per andare ad anticipare una serie di problematiche poi potrebbero manifestarsi nel tempo. Questa è una modalità che fortunatamente abbiamo lasciato indietro nel tempo, ovviamente a noi tocca dover gestire le conseguenze del problema per come si sono manifestate nel tempo e ribadisco con gli strumenti e le armi che l'amministrazione comunale ha a disposizione e che devono operare assolutamente all'interno della legittimità degli atti per essere efficaci.
La votazione al termine dell'intervento di tre consiglieri ha determinato il consenso unanime.
La mozione presentata con tutti i suoi contenuti è stata regolarmente trascritta dal sito on line del Comune di Monza.
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CEM DISDETTA:
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CEM - interrogazione Egidio Riva (consigliere del PD a Monza)
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CEM - finalmente decretato lo sfrato
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