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martedì 14 dicembre 2021

QUALCUNO CONTROLLA I RIFIUTI DI ASFALTI BRIANZA?

A partire dal sequestro del settembre 2019 Asfalti Brianza non può più produrre asfalto ma neppure trattare rifiuti (né acquisirli né venderli). La Provincia ha perfino cancellato AB dal registro delle aziende autorizzate a tali lavorazioni. Fin da allora Asfalti Brianza è tenuta a caratterizzare ogni singolo metro cubo di materiale accumulato, cioè a descrivere di che tipo di rifiuto si tratta, da dove viene, quando è entrato, con quale bolla d' accompagnamento, con quale camion è entrato ecc. ecc. Questo perché a suo tempo non ha fornito alcuno di questi dati obbligatori per legge e fino a non molti anni fa il fresato recuperato dalle strade era soprattutto "fresato di catrame", molto cancerogeno. In questi due anni la "montagna" di (presunto) fresato che superava di una trentina di volte il consentito ha subito un po' di restayling. Da due anni registriamo un certo lavorio di spostamento  qua e là per lo stabilimento. Ora la domanda è: visto che ad Asfalti Brianza è vietato trattare rifiuti e sarebbe consentito solo lo smaltimento ma secondo i canoni di legge (conferimento tracciabile ed oneroso ad appositi siti autorizzati) qualcuno ha verificato nei due anni i quantitativi in giacenza? E se risultasse uscito del materiale (come parrebbe ipotizzabile guardando l'attuale montagna) qualcuno ha verificato che sia stato caratterizzato, registrato e conferito in modo tracciabile e secondo i canoni di legge?

Oltretutto sappiamo che all'interno dello Stabilimento di Concorezzo continua ad operare la ditta Wu Bau, secondo il magistrato Mascarino collegabile alla stessa proprietà di  AB. (vedi qui: https://sinistrapergallarate.files.wordpress.com/2019/05/mascarino_-29-aprile-20191-1.pdf)

Confidiamo sempre nella Procura della Repubblica di Monza che ha deciso i sequestri. Ma speriamo che anche le altre istituzioni in gioco (Comune di Concorezzo, Provincia, ARPA e ATS) abbiano vigilato almeno per amor proprio, visto le pesanti accuse di violazioni del diritto avanzate contro di loro dai legali palermitani di AB negli atti del ricorso presentato al TAR dall'Azienda di Concorezzo.

CQSASD


video del dicembre 2021: si ammassa presunto fresato presso il muro degli uffici 






   idem:







video del febbraio 2021 girato nello stesso luogo: il fresato non c'è.


    

lunedì 24 maggio 2021

ASFALTI BRIANZA: DOVE FINISCE IL FRESATO ROSICCHIATO DALLA MONTAGNA? E COSA BRUCIANO ANCORA?

  • Stabilito che Asfalti Brianza non ha mai potuto e non potrà mai utilizzare il presunto "fresato" nella produzione (lo confermò perfino il Sindaco Capitanio nel Consiglio Comunale di Concorezzo del (29/1/2020). 
  • Rilevato che in realtà tale uso illegale del fresato nella produzione è avvenuto eccome e fu ammesso e in qualche modo autodenunciato dalla stessa Azienda (vedi verbale del sopralluogo ARPA del 24/9/2019).
  • Stabilito che dopo il sequestro del 28/7/2019 Asfalti Brianza non può occuparsi della gestione, stoccaggio e commercializzazione dei rifiuti ma solo del loro smaltimento. Anzi a dicembre 2020, stanti le costanti irregolarità, la Provincia di Monza e Brianza ha addirittura cancellato Asfalti Brianza dal Registro delle aziende autorizzate alle gestione dei rifiuti.
  • Visto che dopo il controllo ARPA del 30/6/2020 fatto al camino che rilevava emissioni di benzene (cancerogeno e mutageno) oltre soglia la Procura della Repubblica di Monza ha emesso ulteriore sequestro per emissioni illecite (22/7/2020).    
  • Stabilito che con lettera al Prefetto del 22/5/2020 Asfalti Brianza comunicava di non voler procedere allo smaltimento impostole.
  • Visto che a maggio 2021 la Relazione ATS stilata sulla base dei controlli ARPA del 2020 rileva in un'ampia area circostante AB un rischio tossicologico 40 volte superiore ai limiti di legge e un rischio cancerogeno 30 volte superiore al "limite accettabile" per i cancerogeni. 
  • Considerato che molti cittadini hanno verificato l'ingresso e l'uscita anche a orari assai diversi di camion scoperti contenenti materiale non fumante, macinato e nero (uno lo abbiamo visto passare a Sant'Albino alle ore 1 di notte in presenza del Sindaco Capitanio in persona).
  • Visto che spesso i cittadini denunciano fumi sprigionati dalla Azienda che dovrebbe risultare ferma.
  • Visto che il confronto fra la foto del 2017 e quella attuale mostra che la "montagna" è stata assai considerevolmente smussata al vertice 

                                                                CHIEDIAMO ALLE AUTORITA'

(come peraltro da noi già chiesto a giugno 2020 e come hanno già fatto i Sindaci di Agrate, Brugherio e Monza con loro lettera a Procura e Prefettura del 13/5/2020)  di verificare che il materiale che da un sacco di tempo viene rosicchiato alla montagna di fresato AB sia uscito in modo controllato e legale e che in modo altrettanto controllabile e legale sia stato avviato ai centri di smaltimento autorizzati.

Chiediamo anche che si sorveglino le emissioni di fumo che spesso sono denunciate dai cittadini.

CQSASD  



FOTO DEL 2017

FOTO DI MAGGIO 2021























VIDEO DEL 20/5/2021 ORE 16