Dopo l'ultimo Gran premio di Monza il "Comitato per il parco A. Cederna/Comitato la Villa Reale è anche tua" ha emesso un comunicato stampa che riportiamo interamente sotto. Speriamo di farne qui una sintesi breve ma corretta.
In primo luogo il comitato osserva che le trionfalistiche stime dell'indotto economico legato al Gran premio sono fondate su una documentazione assolutamente incompleta. Mancano poi i dati relativi alle spese di gestione ed organizzazione locale del Gran premio a carico del comune di Monza e dei comuni limitrofi. Il sensazionalismo inoltre cozza contro l'evidente mancato sviluppo ricettivo e della ristorazione nel territorio e l'assenza anche di una filiera motoristica paragonabile ad esempio a quella di Imola. In realtà il poco che c'era a Monza è scomparso negli ultimi anni.
La vendita dei biglietti ha reso ad Aci 30 milioni di euro che serviranno esclusivamente a pagare i titolari della gestione della Formula 1. Dunque il Gran premio è un affare per pochi e non è affatto un affare per la collettività che sborsa un sacco di soldi pubblici per adeguarsi alle pretese dei detentori del circo della F1. E' molto probabile che in futuro assisteremo ad altro cemento, altre tribune, altri abbattimenti di alberi.
Ciò in contrasto con l'enorme potenziale d' attrazione turistica che avrebbero il parco e la villa qualora, restituiti alla loro funzione vocata e potessero entrare a far parte del patrimonio dell'Unesco. Potremmo avere turisti da tutto il mondo per tutto l'anno e non per un evento di un solo giorno. Ci sono già vari esempi virtuosi come per esempio la Venaria Reale oppure l'orto botanico di Merano.
Un'altra osservazione del Comitato parco è relativa al previsto parternariato. Nel Masterplan della Villa Reale e Parco di Monza c'è in progetto di sostituire il sistema delle concessioni (a partire da quella del Golf, scaduta da tempo) con un parternariato pubblico/privato. Gli esempi di queste procedure sono numerosi e tutti fallimentari. In generale succede che tutti i benefici sono per il privato e gli oneri a carico dell'ente pubblico e della collettività. La stessa cosa accadrà per il Golf club che oltretutto occupa un centinaio di ettari del Parco di Monza riservandoli in via esclusiva a poche centinaia di persone che pagano lautamente. Per questo il Comitato parco rilancia l'idea della raccolta firme per dire no alla concessione al golf e per fare invece una controproposta più corretta, più vantaggiosa per il pubblico e per i cittadini.
Quindi si invita tutti a votare la seguente petizione che è presente su change:
CQSASD