Visto il solito clamore mediatico cerchiamo di ricostruire un po' meglio la vicenda di Via Offelera:
1) In primo luogo si trattava di una vicenda di grave violazione della legalità da parte dei proprietari, imprenditori senza scrupoli poi condannati. Un'area agricola in Comune di Monza per anni è stata spianata (distruggendo un sacco di piante anche di notevoli dimensioni), trasformata in deposito abusivo per centinaia di camion e tir che ogni mattino avvelenavano le abitazioni circostanti. C'era perfino un distributore (sempre abusivo) di gasolio. A margine di questa gravissima violazione delle leggi, per anni tollerata da chi avrebbe dovuto intervenire, la proprietà ha lasciato crescere (secondo alcune voci non "a gratis") insediamenti di alcune famiglie Rom e di senza dimora, costretti a vivere in condizioni di degrado e di pericolo (no servizi igienici, allacciamenti volanti alla rete elettrica, bombole di gas ecc.). Anzi qualche incendio c'è pure stato anche se per fortuna senza vittime. Ovviamente poi l'assenza di servizi igienici e il mancato ritiro dei rifiuti (che spesso venivano bruciati) ha reso ancor più intollerabile la situazione nellacase di Via Caprera, specie d'estate.
2) Contro tutto da anni si sono battuti i residenti di Via Caprera. Nel 2015 anche il nostro Comitato ha prodotto all'Amministrazione di Monza un "dossier" su questa e sua altre situazioni di abusivismo e degrado dell'area ad est di Via Adda. Area, si badi bene, che è già riconosciuta come Parco e per la quale noi continuiamo a chiedere una vera riqualificazione che la restituisca ad una reale e godibile fruizione dei cittadini (sentieri puliti, ciclabili ecc.) e l'inserimento nel sistema di Parchi che va da Increa al P.A.N.E. (Parco agricolo Nord Est) di Vimercate. A seguito delle segnalazioni dei Cittadini e del nostro Comitato Legambiente avviò la causa legale che ha poi prodotto condanna e sequestro. Solo a questo punto (a cose fatte e sentenza emessa) arriva la Polizia locale di Monza e solo ora si aggiunge l'Assessore con le sue ruspe.
Intanto già oggi alcuni residenti ci segnalano la distruzione da parte delle ruspe stesse di altri alberi d'alto fusto. Si tratterebbe, dicono gli uomini al lavoro, di alberi malati. Sperando che sia così ribadiamo che tutta la vicenda Offelera si configura come uno sfregio alla legalità e all'ambiente perpetrato da imprenditori senza scrupoli. All'interno di ciò la presenza dei Rom è del tutto marginale e anzi la preoccupazione dei cittadini era semmai per la tutela della salute dei bimbi degli anziani e per la restituzione anche a loro di condizioni di vivibilità accettabili.
Dopo aver cercato di chiarire come stavano le cose chiediamo di nuovo alla Amministrazione comunale un serio progetto di riqualificazione e ai cittadini di continuare a vigilare.
CQSASD
Sotto trovate il Comunicato del Comune di Monza rispetto a questa operazione. Per pura correttezza d'informazione alleghiamo un nostro Comunicato del maggio 2019 che ricostruisce storicamente la vicenda e ne distribuisce correttamente i meriti (in primis alla gente, poi a Legambiente che ha sostenuto la battaglia legale e infine un po' anche al nostro Comitato). Non vorremmo che il blitz diventasse l'ennesimo manifesto propagandistico (magari sulla pelle dei soliti "Rom" che in questo caso sono davvero e fin dall'inizio la parte più fragile in gioco).
Ora oltre alle ruspe ci si attende una vera riqualificazione dell'area.
CQSASD
A maggio 2019 risalgono anche le prime promesse del Vicesindaco Villa rispetto ad una riqualificazione dell'intera area che al momento stiamo ancora aspettando
CQSASD
qui trovate un sacco di articoli sulla vicenda Offelera dalle origini ad oggi:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23OFFELERA
ed ecco il comunicato di oggi del comune di Monza
VIA DELL’OFFELERA, RUSPE IN AZIONE
È iniziata l’operazione di demolizione delle strutture abusive e di bonifica dell’area. Federico Arena: «Tolleranza zero verso chi sfregia il territorio»
Monza, 12 maggio 2021. Ruspe al lavoro in via dell’Offelera, la vasta area verde nel quartiere di Sant’Albino, sul confine con Agrate, Brugherio e Concorezzo.
Al via l’operazione di pulizia della macro area. In questi giorni sono in corso di esecuzione, a spese del privato che sta ottemperando a un’ordinanza del Comune, le attività di pulizia della macro area e le demolizioni delle strutture abusive abbandonate, comprese anche quelle presenti su terreni divenuti di proprietà comunale. Nel marzo 2020 alcune aree sono entrate nel patrimonio del Comune, ai sensi del DPR. 380/01 art.31, comma 3. La normativa prevede infatti che, quando il privato non ottempera nei tempi previsti a un’ordinanza dirigenziale di demolizione di opere abusive che insistono su un terreno con destinazione urbanistica non compatibile, l’immobile diventa di proprietà dell’Ente.
«Tolleranza zero verso chi sfregia il territorio». Così il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena commentano l’intervento di ripristino dell’area. «Stiamo mettendo fine a una situazione di degrado ambientale e sociale che in via dell’Offelera si protrae da venti se non addirittura trent’anni. Per la prima volta un’Amministrazione Comunale ha deciso di intervenire concretamente riportando la legalità su quei terreni. Il contrasto a questi reati non si fa a parole. Ma portando avanti azioni concrete, monitorando costantemente il territorio, prevenendo e reprimendo tutti i comportamenti fuori legge». Nei prossimi giorni, hanno sottolineato il Sindaco e l’Assessore, «porteremo all’attenzione del Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza il tema relativo alla presenza nell’area di edifici abusivi abitati da famiglie rom che dovranno essere sgombrate tutelando tutte le situazioni che vedono la presenza di minori».
Da area agricola a deposito autocarri. L’area verde, che comprende anche i terreni divenuti nel tempo proprietà privata per usucapione, occupa una superficie complessiva di 40.000 mq. Nel 2017 una società che opera nel settore dei trasporti ha acquistato circa 36.000 mq. di terreno tramite un’asta giudiziaria e ha provveduto a trasformare una superficie pari a circa 8.000 mq. in un
parcheggio/deposito per autocarri. Una destinazione in contrasto con lo strumento urbanistico che prevedeva il mantenimento della destinazione agricola e la realizzazione di una pista ciclabile su via dell’Offelera. Tra il 2017 e 2019 l’area è stata recintata, dotata di impianti idrici, elettrici e fognari e di un sistema di videosorveglianza, inoltre sono stati costruiti due prefabbricati a uso ufficio e magazzino e sono state collocate due cisterne per erogare gasolio ai mezzi. I due proprietari sono stati indagati per reati urbanistico-edilizi, ambientali connessi a inquinamento del suolo e per disturbo della quiete pubblica. Nel maggio 2019 il deposito abusivo è stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Monza e il Comune di Monza ha emesso le ordinanze dirigenziali di demolizione delle opere e il ripristino dello stato dei luoghi all’interno della macro area.
Marta Caratti – Walter Todaro
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