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Resoconto della giunta itinerante tenutasi a Sant'Albino il 19 giugno 2018
Erano presenti parecchi cittadini di Sant'Albino. Ha aperto la
riunione il sindaco Allevi il quale sostanzialmente ha lamentato la difficile situazione economica del Comune,
situazione
che non consente di realizzare molti dei progetti proposti alla Giunta
precedente tramite i bandi “Bipart”.
Ovviamente il sindaco Allevi ha dato una
valutazione negativa del progetto Bipart, opinione che il Comitato di quartiere
non condivide. Al di là di tutte le critiche da noi già proposte a suo tempo il
progetto ha rappresentato infatti una grande esperienza di partecipazione. Riteniamo
che si potrebbe dedicare maggiore impegno alla realizzazione dei progetti
proposti dai cittadini. In realtà pare
che ci sia grande enfasi soprattutto su interventi securitari. Il sindaco
ha ricordato in proposito che il 27 giugno ci sarà in comune un incontro per
promuovere il “controllo di vicinato”,
attività che può avere una utilità sociale ma che rischia di essere gestita in
modo propagandistico e pericoloso. Come Comitato preferiremmo che della
sicurezza si occupino le Forze dell'Ordine e non gruppi di cittadini, men che
meno se organizzati in ronde o in “passeggiate per la sicurezza” come quelle
proposte dai neonazisti di Forza Nuova.
il Comitato
di quartiere Sant'Albino e la Consulta stessa, del resto, hanno ribadito che a
Sant’Albino Il problema della sicurezza non riguarda la criminalità ma la viabilità e la sicurezza stradale.
La coordinatrice della Consulta di quartiere
Sant'Albino Manuela Villa ha illustrato il documento prodotto dalla Consulta
stessa e inoltrato alla Giunta prima della riunione. L'assessore Arbizzoni è
intervenuto per rispondere alle varie questioni contenute nel documento della Consulta.
In primo luogo gli amministratori hanno risposto
che il murale dipinto sulla recinzione della scuola elementare non verrà
modificato perché si tratta di un'opera d'arte. La Consulta ha ribadito il fatto che sarebbe
stato più opportuno coinvolgere la cittadinanza e soprattutto i bambini della
scuola elementare nella progettazione dell'opera. Come Comitato di quartiere
Sant'Albino stiamo valutando la possibilità di contattare l'autore per
condividere con lui un intervento che coinvolga appunto i bambini della scuola
elementare.
Alla
richiesta di garantire l'utilizzo gratuito delle sale del centro civico alle
associazioni e ai gruppi di cittadini di Sant'Albino è stato risposto che non è
possibile e che comunque le cifre da pagare sono
limitate.
L'assessore Arbizzoni ha accettato invece la
proposta per cui in futuro la coordinatrice e la vice coordinatrice della
consulta potranno delegare altri membri o cittadini attivi per partecipare alle
riunioni con il Comune in caso di loro impossibilità.
Rispetto al punto in cui la Consulta chiedeva
procedure più elastiche per l'organizzazione della festa di quartiere
l'assessore Arbizzoni ha dato disponibilità a ragionarci. Si tratta infatti di
superare alcune rigidità burocratiche ed economiche che in passato avevano reso
molto onerosa l'organizzazione della Festa.
Enrico Sangalli ha chiesto che i fondi
stanziati dal comune per le biblioteche a Sant'Albino vengano utilizzati per il
centro civico visto che non disponiamo di biblioteca. L’assessore Maffè probabilmente non ha
compreso la richiesta e ha risposto che il Comune non stanzia soldi per le
biblioteche.
La
Consulta aveva chiesto anche la possibilità di utilizzare gli spazi del primo
piano sopra il centro civico. In passato questi spazi
erano stati assegnati dai servizi sociali a persone in difficoltà. Questo aveva
creato gravi problemi perché alle volte i residenti avevano disturbato le
riunioni del centro civico. Tra l'altro il nostro centro civico ha dimensioni
ridottissime. La risposta della Giunta è stata che lo spazio sopra il centro civico
rimane nella disponibilità dei servizi sociali. Speriamo non si debbano
riproporre le difficoltà già
sperimentate in passato.
La
Consulta ha chiesto nuovamente di poter utilizzare lo spazio ex Spi-Cgil vicino
alla scuola e il deposito presso il posteggio di via Adda che potrebbe
diventare uno spazio per le feste di quartiere. Entrambi i locali potrebbero
accogliere una biblioteca utile anche alla scuola Manzoni. Non ci sono state
risposte nel merito.
Il vicesindaco Villa ha risposto al quesito
riguardante la riqualificazione delle
piazze Pertini e del Sole e la sistemazione della ciclabile di via Adda . Ha
ribadito ancora una volta che non ci sono soldi per questi interventi. Ha garantito
però che il monumento in Piazza del Sole è solido e fisso per cui decade la
proposta fatta a suo tempo dal Comitato per spostarlo lateralmente utilizzando
il centro della piazza per un gazebo sopraelevato in cui tenere spettacoli,
concerti della banda eccetera.
Al
quesito riguardante l’impianto rifiuti speciali gestito dalla CEM su viale
Industrie Villa ha detto ancora che la questione resta comunque assai delicata
e che lui si prepara ad un ulteriore incontro in Provincia. Sperem!
Risposta
analoga ha dato rispetto alla questione di via Offelera. Erano presenti anche parecchi
residenti che lamentavano soprattutto lo scempio fatto dal proprietario che si
è insediato realizzando un parcheggio abusivo dove stazionano dei tir e
recentemente anche un camion pieno di bombole di gas che poi è stato rimosso
dopo richiesta di intervento ai vigili. Ricordiamo che Legambiente ha
presentato una denuncia in merito. In
seguito a questa attività abusiva l'area è sempre più rifugio per irregolari
che abitano in situazioni molto precarie, senza acqua né servizi igienici e senza
attività di ritiro dei rifiuti. Vi avviene anche un’attività di recupero di
ferrivecchi e spesso la sera si bruciano cavi di rame. Ovviamente tutto ciò crea
problemi ai residenti delle case nelle vie attigue. Anche in questo caso Villa ha risposto che si tratta di una situazione
molto delicata di cui si sta occupando anche la procura. A questo proposito l'assessore Sassoli ha
affermato che un passo intrapreso della giunta è quello di aver affidato tutte
le questioni riguardanti l'abusivismo all'assessore Arena che si occupa di
sicurezza. Prima infatti c'era uno sdoppiamento di competenze (vigili e
edilizia popolare). Intanto però i
cittadini aspettano un qualche
intervento.
Il
vicesindaco Villa su richiesta della Consulta ha informato che il 30 giugno
alle ore 10:00 finalmente ci sarà l'intitolazione della passerella
ciclopedonale al povero Simone della Vella, alla presenza dei suoi familiari. Cercheremo
di sensibilizzare la popolazione perché presenzi in massa per testimoniare la
vicinanza alla famiglia ma anche per ribadire ancora una volta
l'insoddisfazione per come il progetto della rotonda e della passerella
ciclopedonale sono stati portati avanti senza alcun ascolto dei residenti, coi pessimi
risultati di tipo economico e pratico che sono sotto gli occhi di tutti.
Tra l’altro
in proposito il Sindaco Allevi ha stravolto la realtà affermando che il
semaforo (che secondo noi è posizionato in un luogo/modo pericoloso) sarebbe
stato richiesto dai Santalbinesi. Cosa del tutto falsa.
I Santalbinesi hanno considerato penosa la soluzione del semaforo. Centinaia di
migliaia di euro per ripartorire il semaforo delle origini.
L'assessore Sassoli ha risposto poi ai quesiti
riguardanti il parco Sant'Albino e
l'area sopra la piscina. Sostanzialmente ha ribadito il fatto che la giunta
cercherà di riqualificare le aree dismesse utilizzando però anche tutte le zone
edificabili previste dal PGT vigente. Infatti a suo avviso solo gli oneri di
urbanizzazione legati a nuovi interventi edilizi possono consentire di
finanziare tutti i progetti previsti in questa zona. Sopra la piscina ci
saranno degli insediamenti di tipo commerciale. Sassoli ha osservato che tra l’altro
le volumetrie previste scenderanno dai 7000 metri quadri iniziali a 2500 metri
quadri. Questi interventi dovrebbero consentire di realizzare una fascia
boscata che separi il quartiere dall'area industriale e una ciclabile che
dovrebbe andare da questi insediamenti commerciali nuovi al quartiere (quindi
non la ciclabile da noi richiesta che immaginavamo estendersi fino all’orto
giardino comunitario di via Adda). Gli oneri di urbanizzazione dovrebbero
consentire anche di sistemare il parcheggio sopra la piscina e di ripristinare
l'aria bimbi dove dovrebbero essere anche realizzati un campo di calcio e un
campo di basket. Occorrerà anche sistemare l'area cani che non è a norma. L’area
sopra la piscina dovrebbe avere dunque come vocazione quella di tipo
direzionale e commerciale quindi non prevedere interventi di tipo industriale.
Sono previsti anche edifici sempre di tipo commerciale nell’area ex Fiera di
Monza. La Sassoli ha chiesto anche che noi si possa fare delle proposte.
Rispetto
ai nostri quesiti riguardanti le aree agricole ad est di Via Adda (attivazione di altre ciclabili che rendano tali aree agricole più
frequentate dalla popolazione e rese meno appetibili per l'abusivismo) la giunta non ha risposto nulla di
importante.
Rispetto alla realizzazione di una cartellonistica per gli edifici storici
del quartiere l'assessore Longo ha detto che se ne potrà parlare.
Un'altra proposta della consulta era quella di
avere una interlocuzione costante per le piccole
opere. La proposta era di indicare un
rappresentante competente del quartiere, nel nostro caso Sergio Citelli per
parlare regolarmente con il comune e con i suoi tecnici. La
proposta è stata sostanzialmente respinta.
Maurizio Confalonieri del Comitato di
quartiere Sant'Albino ha illustrato brevemente il lavoro che si sta facendo per
migliorare la situazione delle emissioni di Asfalti Brianza. Data la collocazione geografica ha chiesto un
forte impegno di collaborazione intercomunale alle amministrazioni di Monza,
Concorezzo e Agrate.
Enrico Sangalli ha chiesto un ulteriore
impegno per collocare una barriera sul Villoresi perché in effetti la rotonda
all'ingresso di Sant'Albino risulta pericolosa.
il sindaco Allevi e Sassoli hanno poi dedicato
un po' di spazio al progetto Aruba. Sostanzialmente
hanno attribuito a responsabilità della giunta precedente il mancato
insediamento di Aruba al Malcantone. La giunta precedente avrebbe esagerato con
le compensazioni richieste ad Aruba. Il sindaco ha parlato di un grave danno
perché il progetto originario di Aruba avrebbe potuto nel tempo assorbire 2500
occupati. Francamente il confronto con gli occupati dello stabilimento Aruba di
Ponte San Pietro che è 10 volte più ampio di quello ipotizzato al Malcantone ci
fanno ritenere che la cifra sia
enormemente sovrastimata. Comunque attendiamo eventuali risposte degli
amministratori precedenti.
Ora nello spazio di Aruba a Malcantone dovrebbero
sorgere degli uffici e dei negozi di vicinato di dimensioni piuttosto ridotte.
Ricapitolando
Sostanzialmente non ci sono soldi per nessun intervento serio (ciclabili, piazza,
piazzetta, progetti Bipart, sistemazione rotonda e passerella, aree ad est di
Via Adda, spazi per biblioteca scolastica ecc.).
L’accessibilità
del Centro civico e gli spazi a disposizione restano quelli (insufficienti) di
oggi. Ci è stato ribadito che lo spazio sopra il centro civico non sarà
utilizzabile.
A questo punto il Comitato di quartiere
cercherà di avviare qualche progetto perché davvero il Centro civico diventi un
luogo frequentato dalla popolazione. Basterebbe l'apertura qualche ora al
giorno di una sala in cui organizzare una piccola biblioteca per scambio volontario
di libri, una emeroteca (stampa locale a disposizione), un PC con connessione
internet, una macchinetta del caffè, per scambiare quattro chiacchiere ed
iniziare a fare del Centro civico il fulcro di una vita comunitaria. Da qui potrebbero prendere piede poi delle
attività di tipo sociale e culturale più importanti.
Il murale
non si tocca nonostante le lamentele della cittadinanza.
Il parco Sant'Albino dovrebbe venire
finanziato con oneri di urbanizzazione e noi del comitato di quartiere
chiediamo di poter essere informati di volta in volta del progetto onde evitare
spiacevoli sorprese in corso d'opera.
La
nostra richiesta di indicare un rappresentante di quartiere per le “piccole
opere” non è stata accolta.
Per quanto riguarda Via Offelera ed insediamento abusivo del posteggio tir per ora non ci sono novità. Probabilmente come Comitato di quartiere
cercheremo di coordinarci con i cittadini e residenti per dar vita a qualche
iniziativa di impatto (raccolta firme?).
L'illegalità non va tollerata e anche gli insediamenti abitativi
irregolari devono essere monitorati e occorre quantomeno un intervento che
attenui il disagio di chi abita attorno intervenendo ad esempio nel recuperare
i rifiuti, posizionando dei bagni chimici e monitorando le persone esistenti
per avviare dei progetti di integrazione liberando comunque la zona da
situazioni improprie.
In definitiva
pare che a questa giunta interessi eminentemente la questione securitaria. I
soldi ci sono solo per questo tipo di interventi.
La
Consulta e il Comitato hanno ribadito che quella che manca a Sant’Albino è la
sicurezza stradale, viabilistica, ecologica e ambientale.