PER TUTTI QUESTI MOTIVI NON MANCATE ALLA MANIFESTAZIONE DI DOMENICA 12/7/2020 ORE 10/13 A CONCOREZZO (PIAZZA DELLA CHIESA, DAVANTI AL COMUNE) E SOTTOSCRIVETE LA NOSTRA RACCOLTA FIRME ONLINE SOTTOSTANTE! GRAZIE CQSASD
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venerdì 10 luglio 2020
SOTTOSCRIVI QUI PER LA CHIUSURA DI ASFALTI BRIANZA! LEGGI IL PUNTO SULLA SITUAZIONE
Siamo vittime di una situazione in cui moltissimi Enti sono coinvolti nella questione di Asfalti Brianza. Ciascuno per un pezzetto. Ciascuno per una parte di responsabilità. Una situazione ideale per chi (da anni) non si assume le proprie responsabilità. I politici, che si nascondono dietro la frase: abbiamo armi spuntate! Cosa falsa perché nei confronti di una ditta certificata come azienda insalubre di prima classe, che emette sostanze cancerogene come altrettanto certificato, il Sindaco ha un potere assoluto d'intervento. Eppure da anni al potere in Regione, Provincia, Comune di Concorezzo (per non citare Monza) sono al governo persone della stessa parte politica!
La Conferenza dei servizi dell'8/7/2020 ha visto un passo positivo. I Sindaci di Agrate, Brugherio e Monza hanno chiesto la sospensione di ogni attività fino al termine dei lavori. Hanno anche verbalizzato che in questa situazione di gravi inadempienze da parte della ditta non esistono le condizioni minime di garanzia per avviare le procedure previste dalla DGR 3018 (che si occupa solo delle molestie olfattive e non delle emissioni cancerogene). Ma nella Conferenza dei servizi non si analizza tutto il quadro di vergognosa illegalità, ben delineato dalla perizia commissionata dallo stesso Capitanio (che poi ha tentato di secretare, come di fatto ha secretato una perizia legale di cui ci aveva parlato ufficialmente!). Nella Conferenza dei servizi la Provincia si occupa solo di verificare la legittimità delle nuove richieste di Asfalti Brianza:
1) la messa in opera di un "nebulizzatore" che avrebbe dovuto abbattere le "puzze" (fallimento già costatato la notte fra il 2 e il 3/7/2020)
2) l'utilizzo del famigerato "fresato" (di ignota origine e composizione) nella produzione. Probabilmente il Sindaco Capitanio ha già espresso il suo "nulla osta" alle due richieste. La sua ordinanza di chiusura fino al 15/7/2020 è già pronta a decadere. Infatti Capitanio si sta adoperando per avviare le procedure della DGR 3018 che prevedono la messa in campo degli "annusatori". Ma per annusare, ovviamente occorre rimettere l'azienda in attività. La stessa Asfalti Brianza, dopo anni di prese in giro, sta mettendo in campo il suo capolavoro. Lamenta di non poter mettere a regime il "nebulizzatore" a causa della chiusura. Così ha chiesto alla Procura una sospensione del sequestro dal 16/7/2020 per poter usare l'impianto in libertà. E alla Conferenza dei servizi ha raccontato che non fa lo smaltimento perché inquinerebbe coi camion! In realtà perché, come ha detto Capitanio alle Iene, ci vorrebbe "una milionata di euro" a fare uno smaltimento regolare. E poi, ha detto ancora AB, in nome della "tanto decantata economia circolare" è un peccato buttare tutto questo ben di Dio. Meglio risparmiare la milionata e smaltire tutto nei polmoni di cittadini, anziani, donne e bimbi degli asili circostanti. Quanto agli "annusatori" è una fase ampiamente superata. Hanno annusato a sufficienza i 900 "segnalatori" dell'estate 2019 e anche i 150 della notte fra il 2 e 3/7/2020, notte in cui i consulenti di Asfalti Brianza avevano invece garantito, come già l'estate 2019,la "soluzone finale del problema".
Gli altri protagonisti del confuso quadro sono ARPA, che in questi anni non ha mai fatto un solo controllo con impianto a massimo regime; ATS che dopo anni di inutile presenza ai tavoli solo recentemente si è presa la briga di verificare se vi fossero stati accessi al Pronto Soccorso esplicitamente collegabili ad Asfalti Brianza (ridicolo!); la Prefettura, che sta cercando di mettere tutti attorno a un tavolo ma che finora non ha aperto alcuna comunicazione col nostro Comitato. E infine la Procura che ovviamente conduce indagini secretate su reati penali, cui vorremmo solo comunicare che in questa situazione impiantistica del tutto irregolare le varie aperture, programmate dialogando con l'Azienda e con Capitanio, hanno significato mesi e mesi di ulteriori veleni nei polmoni dei cittadini.
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giovedì 9 luglio 2020
DOMENICA 12/7 ORE 10-13 MANIFESTAZIONE A CONCOREZZO PER LA CHIUSURA DI ASFALTI BRIANZA
Diffondete ovunque e non mancate! Il Sindaco Capitanio sta già lavorando alla riapertura! Asfalti Brianza sta già brigando per poter bruciare liberamente la montagna di fresato (di ignota origine e qualità) nei nostri polmoni!
FERMIAMOLI!
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venerdì 19 giugno 2020
GRANDE SUCCESSO PER LA DIRETTA FACEBOOK SU ASFALTI BRIANZA - GUARDA QUI IL FLASH MOB E GLI INTERVENTI!
CLICCA SU "ASFALTI BRIANZA CI AVVELENA"
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martedì 16 giugno 2020
FLASH MOB CON DIRETTA FACEBOOK: BASTA ASFALTI BRIANZA! VENERDì 19/6/2020 ORE 20:30 A SANT'ALBINO
Il Prefetto ci ha comunicato che non siamo titolati a partecipare al Tavolo prefettizio neppure come uditori. Non riusciamo a contattare il Sindaco di Monza ecc. ecc.
Ormai solo una svolta miracolosa nella vicenda Asfalti Brianza potrebbe rinfocolare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Peccato. Intanto partecipate al nostro flash mob!
PER CHI NON CONOSCESSE LA PENOSA VICENDA:
PER CHI NON CONOSCESSE LA PENOSA VICENDA:
BREVE CRONISTORIA DELLA VICENDA ASFALTI
BRIANZA
(aggiornam. 16/6/2020)
2014 a Sant'Albino
(Monza) prime segnalazioni per inquinamento che proviene da Asfalti
Brianza. Negli anni successivi ulteriori
segnalazioni, fino al picco
impressionante dell’estate 2019 (circa 900 segnalazioni in un’area che si
amplia molto toccando Monza, Brugherio, Agrate e Concorezzo).
Asfalti Brianza è "Azienda
insalubre di prima classe".
Dovrebbe stare lontano da qualsiasi centro abitato mentre qui le case più
vicine sono a 50 metri.
La presenza di
sostanze cancerogene
(IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici come benzene, toluene ecc.) è certificata perfino da una relazione di
Osmotech, finanziata dalla stessa Asfalti Brianza, che non nega tale presenza ma
cerca solo di restringerne l'impatto ad un perimetro di 500 m. Analisi fatte effettuare dalla trasmissione “Le
Iene” a settembre del 2019
confermano la presenza di tali sostanze con una concentrazione però assai più
elevata di quanto rilevato dalla reazione di Osmotech.
L’impianto
di Asfalti Brianza dispone da sempre di un filtro a manica che è in grado di
trattenere solo particelle grossolane, non le emissioni gassose (potenzialmente
cancerogene).
ANOMALIE DA AUA (2016)
L'AUA (Autorizzazione unica
ambientale) rilasciata da Provincia/Suap del Comune di
Concorezzo nel 2016) non contiene indicazioni sulla potenza
del bruciatore come osserva anche ARPA.
- ATO
MB, nel proprio ALLEGATO TECNICO (pag 4)
afferma che "i lavori di sistemazione della rete fognaria dovranno
avvenire entro 18 mesi dalla notifica della autorizzazione". La DIFFIDA ATO del 19/11/2019 (che
il 29/1/2020 il sindaco Capitanio ha dichiarato ancora aperta) sembrerebbe
confermare che anche questo impegno è stato disatteso.
- distanza di rispetto di 200 m. dal pozzo di Brianzacque (legge nazionale 152 e PGT . Violata.
- disposizioni sulla gestione dei rifiuti (aree ben definite di stoccaggio, i cumuli di rifiuti devono essere su base cementata e protetti dal vento e dalle acque meteoriche mediante coperture, cordoli per evitare percolato ecc.). Chiunque passi può giudicare ad occhio nudo (per non tirare in ballo quanto verificato dal sopralluogo dei Carabinieri che ha preceduto il sequestro del 25/9/2020).
- La messa a regime degli impianti va verificata (da Provincia) entro max 90 gg. Il nuovo bruciatore, installato dopo ordinanza del sindaco di Concorezzo del 13/8/2019(?) non è stato ancora messo a regime!
Entro
30 gg dalla messa a regime va effettuato
campionamento delle emissioni. Ovviamente anche ciò non è avvenuto.
- Il 25/11/2016 il Comune di Concorezzo comunica la concessione dell'AUA ma "prescrive che entro il termine di 30 gg.
AB provveda alla istallazione di idonei sistemi per la mitigazione delle
emissioni odorigene. Entro lo stesso termine dovrà essere prodotta al Suap
l'idonea documentazione tecnica attestante quanto installato" ecc.
Per quanto a nostra conoscenza anche questo impegno potrebbe essere stato
disatteso.
Torniamo alla cronistoria
Nell'estate 2017
notevole aumento dell’inquinamento
Istituito un tavolo
presso il Comune di Concorezzo. Partecipano i comuni di Monza e di Concorezzo,
ARPA, ATS di Monza e Brianza, l’Azienda e
alcuni comitati di cittadini (tra questi il Comitato Tutela
di Concorezzo Terra Acqua Aria).
Fin dall’inizio (novembre 2017) il Comune di Concorezzo rinuncia a
prendere una posizione rigida e cerca una mediazione con l'azienda. Non si
capisce a quale titolo, dal momento che le informazioni reperibili in rete
da chiunque, sulla proprietà di Asfalti Brianza non sono affatto rassicuranti
(vedi link in appendice ).
I
TAVOLI
Fin
dal primo tavolo ARPA MB dice di essere titolata ad intervenire solo qualora il
Comune di Concorezzo si impegni ad attivare le procedure previste dalla D.G.R. 3018/2012 che si occupa di “molestie
olfattive”. Dato che ciò non avviene ARPA si defila, ribadendo però il fatto
che esistono problematiche sanitarie che vanno approfondite dagli
enti specialzzati (si presume ATS), cosa che non è mai avvenuta in questi cinque
anni.
I tavoli comunque si trascinano in modo
pressoché inconcludente (come sostenuto dallo stesso Villa, vicesindaco di Monza) fino a metà 2019. Asfalti Brianza risulta sempre in ritardo,
chiede continue proroghe e spesso risulta inadempiente. Diserta perfino un
incontro senza alcun avviso.
A
maggio 2019 (dopo un anno dalla prima previsione!) senza aver fatto alcun passo
avanti vengono ribadite le proposte avanzate di propria iniziativa dal Comitato
Tutela di Concorezzo, rimaste fino ad allora tutte sulla carta.
Per inciso, nelle carte
consegnateci dal Comune di Concorezzo non
risulta alcun curriculum vitae o atto formale di incarico a tecnici proposti
dal Comitato tutela che invece risultano essere accettati come propri consulenti
da Asfalti Brianza. Una procedura paradossale.
Il 4 luglio
2019 finalmente un’ordinanza del Comune di Concorezzo sollecita all'azienda
la realizzazione di alcuni interventi
impiantistici, che dovrebbero concludersi ad agosto 2019 e ridurre
consistentemente l'impatto delle emissioni.
Il
29/7/2019 la
Provincia comunica che ad Asfalti Brianza e al Comune di Concorezzo che
qualsiasi modifica impiantistica seppur non sostanziale, richiede la propria
preventiva autorizzazione (e 60 gg di tempo utile per le verifiche).
Agosto 2019 - Viene ordinato dalla Procura di Monza il sequestro
degli atti relativi ad Asfalti Brianza presso gli Uffici comunali di
Concorezzo.
Subito esplode un inquinamento fortissimo
Il Comitato di
quartiere Sant'Albino organizza due
assemblee pubbliche molto partecipate (2/8 e 2/9/2019)
7/8/2019 Il
comune di Agrate presenta un primo esposto ai Carabinieri.
Il
13/8//2019 il Sindaco
di Concorezzo Capitanio emette una ordinanza sindacale con la motivazione di
consentire subito la modifica del
bruciatore senza
attendere le verifiche della Provincia. L’
ordinanza è del tutto priva di indicazioni in merito alle altre misure di
tutela della salute. Il nuovo
bruciatore creerà ancor più emissioni del precedente. La Provincia comunicherà
in seguito che visto che la modifica del bruciatore è stata imposta con ordinanza
del Sindaco di Concorezzo spettano allo stesso comune le procedure di
autorizzazione e messa a regime. Risultato: a tutto oggi nessuno ha proceduto
alla messa a regime del bruciatore e alla valutazione delle sue emissioni.
4-9-2019
- SOPRALLUOGO ARPA
Avviene a impianto
fermo. Rileva gestione dei rifiuti non adeguata. I camion escono senza
copertura. Bianchi afferma che il fresato ritirato da altri non viene usato per
produrre conglomerato bituminoso cosa che invece avviene per il fresato dei
propri cantieri. Ma di ciò, dice ARPA, non fornisce documentazione. Dunque
Bianchi stesso ammette una palese violazione delle norme e dell’AUA.
Senza contare che in assenza di documentazione risulta impossibile distinguere
i materiali di cui si ignora provenienza e composizione. AB non ha un registro
per segnare gli orari di accensione e spegnimento né registrazione delle
temperature.
ARPA fa delle proposte fra cui l’attivazione della DGR 3018.
Aggiunge anche testualmente: “Si evidenzia inoltre che il problema delle
molestie olfattive è in prima istanza un problema
di carattere sanitario che richiede il coinvolgimento di soggetti in grado di
esperire valutazioni specifiche per tale impatto”.
20/9/2019 “Le Jene” fanno un blitz a
casa del sindaco Capitanio e poi nell’azienda girando il servizio che andrà in
onda poi il 12/11/2019.
24/9/2019 Finalmente anche il comune di Monza deposita un
esposto alla Procura della Repubblica di Monza.
25/9/2019 – SEQUESTRO - Intanto la Procura della Repubblica di Monza sta indagando sull’azienda e ne decide il sequestro preventivo urgente per scorretta gestione dei rifiuti. Emerge anche la presenza di rifiuti pericolosi, di percolato nelle fognature. A poca distanza dal pozzo di acqua potabile di Brianzacque.
La
Procura decreta che i rifiuti presenti dovranno essere caratterizzati
(analizzati) e smaltiti secondo rigido controllo e affida la responsabilità al Comune di Concorezzo che in
realtà non può garantire una presenza continuativa dei propri vigili urbani per
cui le operazioni (notturne) vengono controllate “a campione”. I campioni di materiali vengono analizzati
presso un laboratorio di Brescia scelto da Asfalti Brianza. A noi pare tutta una
procedura che offre poche garanzie
Nel corso
dell’intervento della Procura emerge
negli spazi di
Asfalti Brianza la presenza
di una sorta
di azienda “ fantasma ” , denominata
Wu Bau (da una ricerca in
rete questa azienda risulta vincitrice di appalti milionari).
RIPRESA ATTIVITA’ (19/11/2019) - Nonostante il sequestro in realtà permanga, la Procura della
Repubblica di Monza, sospinta presumibilmente a ridurre l’enorme
massa di rifiuti, una montagna alta una ventina di metri, consente infatti la ripresa di attività in forma ridotta (solo di
notte) e “sperimentale”. Nonostante ciò sia vietato dall’AUA vigente l’ Azienda
infatti argomenta di poter utilizzare una maggiore quantità di fresato (asfalto
vecchio recuperato dalle strade, impuro, spesso contenente catrame e quindi ancor
più inquinante) e di poterlo “lavorare” con temperature più basse utilizzando
“additivi”, dei quali peraltro nessuno conosce la
composizione e le eventuali “ricadute” in termini di ulteriore inquinamento. Di
certo gli additivi hanno l’effetto di “coprire” le puzze con un odore indefinibile di tipo dolciastro, senza
tuttavia alcuna evidenza comunicata in relazione al fatto che possano
neutralizzare la tossicità delle emissioni.
Nessuno fa cenno al fatto che fino a
questo momento AB ha sostituito solo il bruciatore (cosa che ha coinciso con
emissioni più impattanti e fastidiose in un’area assai più vasta di prima), e
quindi continua a “bruciare” utilizzando un impianto obsoleto e un filtro a
manica del tutto inadeguato a contenere emissioni gassose (come sono quelle
cancerogene).
12/11/2019 SERVIZIO DE “LE IENE”: “VIVERE
RESPIRANDO ASFALTO”. Va in onda il
servizio. Rivela le pessime condizioni dei lavoratori e produce analisi i cui
risultati sono molto allarmanti.
17/11/2019 - DIFFIDA ATO PER SCORRETTA GESTIONE
DEGLI SCARICHI METEORICI E FOGNARI in
un’area nella quale è presente un pozzo
di Brianzacque e in cui (come precisa la stessa AUA) la falda è appena a tre metri dalla superficie
e non è protetta da alcuno strato argilloso. Per questo il nostro Comitato
chiede da mesi verifiche della falda oltre a carotaggi su ampia area.
Il 22/11/2019 interviene anche la Prefetta di
Monza che impone finalmente ad ARPA e ad ATS di elaborare un piano di
monitoraggio rapido e coordinato in collaborazione col Comune di Concorezzo. Entro il 24 gennaio 2020 Asfalti Brianza
dovrà aver smaltito tutta la montagna di fresato ammassata in cortile.
Il 26/11/2019 - Conferenza dei servizi che rileva la mancanza di
documenti e informazioni necessarie da parte di Asfalti Brianza e rinvia il tutto al 10 gennaio 2020.
Intanto i comunicati
del Comune di Concorezzo descrivono le fasi previste per il piano
proposto alla Prefetta (17/12/2019).
Il piano di lavoro, redatto in
collaborazione da ARPA ed ATS, prevede tre differenti tipologie di
campionamento dell’aria
1)un tipo di campionamento verrà
effettuato con il Canister
2) Mercoledì 18 dicembre ha invece
preso il via l’installazione di cinque campionatori passivi, monitoraggio a
medio termine che durerà complessivamente tre settimane, distribuite nell’arco
di due mesi
3) Terzo tipo di campionamento
tramite il monitoraggio, sempre di medio periodo, con dei campionatori attivi
che verranno installati nel mese di gennaio.
Contemporaneamente verrà attivata,
da parte di ATS, un’indagine epidemiologica sulla popolazione coinvolta (da
completare entro il 30/3/2020).
Per ora è
rinviata la procedura per l’attivazione della DGR 3018 per quanto riguarda le emissioni odorigene (NDR: annusatori
e schede di segnalazione). Rinvio per via di produzione ridotta, inquinamento
diffuso, finestre chiuse ecc..
Per quanto leggiamo sulla stampa il Piano
ha secondo noi notevoli pecche.
●
Si parla
sempre di "MOLESTIE OLFATTIVE", DI DGR 3018 e di
"ANNUSATORI" e non di RISCHIO
DI CANCRO.
●
I SOLI CONTROLLI NECESSARI E
INCONFUTABILI SONO QUELLI FATTI NEL CAMINO, CON IMPIANTO A
MASSIMO REGIME (come scritto nella stessa AUA) e PER UN PERIODO SUFFICIENTEMENTE
LUNGO.
●
I CONTROLLI
VANNO EFFETTUATI DAL NOE DEI CARABINIERI (perché è reparto specializzato e
perché non è pensabile che istituzioni che per cinque anni non hanno fatto
nulla ora si attivino per trovare risultati che potrebbero far saltare molte
teste).
●
LA TEMPISTICA PROGRAMMATA PER I CONTROLLI (ad
esempio i controlli al camino concordati con l’azienda per il 20 e 21/1/2020) SEMBRA
DESTINATA A NON CONSEGUIRE ALCUN RISULTATO (SALVO QUELLO DI TAPPARCI LA
BOCCA PER SEMPRE).
●
LA MODALITA' DEI CONTROLLI NON È CONVINCENTE.
Dalle nostre letture risulta anche che l'affidabilità dei vari campionatori è
condizionata da una quantità di altri fattori (vento, umidità, livelli
circostanti di smog da veicoli, da riscaldamento e da altri impianti
industriali; utilizzo di additivi, come nel nostro caso, usati per abbattere
alcuni elementi inquinanti e soprattutto per "coprire" le "molestie
olfattive" ecc. ecc.).
●
GLI UNICI FILTRI IN GRADO DI AGIRE
SULLE EMISSIONI GASSOSE SONO QUELLI AI CARBONI ATTIVI, ma sono costosi, vanno
cambiati di continuo e soprattutto tengono traccia di tutto ciò che vi
passa attraverso.
●
ASFALTI BRIANZA non è un'azienda
qualsiasi. Questa
proprietà (vedi anche l’appendice a fondo post (*) si è distinta nei decenni
per problematiche denunciate dalla popolazione di Segrate, Monza, Agrate,
Brugherio, Concorezzo. È sempre stata inadempiente e in ritardo anche sui
tavoli promossi dal Comune di Concorezzo (a che pro?). Ha ufficialmente quattro dipendenti, debiti
pesanti con INPS e INAIL per il mancato versamento dei contributi; un
capitale sociale di 10.000 euro.
La montagna di rifiuti che andava rimossa entro il 24
gennaio è ancora là. AB ha un impianto antidiluviano. AB non è un'azienda strategica per il
paese.
Come si
spiega tutta questa cautela e la disponibilità mostrata per anni nei suoi
confronti?
10/01/2020 - Seconda Conferenza dei servizi.
Asfalti Brianza presenta una documentazione
del tutto insoddisfacente. Ulteriore proroga. Potrà produrre i documenti
entro il 20/1 (per ulteriore incontro del 23/1/2020).
Il Comitato
di Quartiere con l’aiuto dell’Associazione Minerva di Concorezzo rileva che a meno di 200 mt dall’enorme montagna di
vecchio catrame, accumulata a cielo aperto nello spazio dell’azienda, si trova
un pozzo gestito da Brianza Acque (cosa vietata da AUA e PGT).
Da
Concorezzo Mauro Capitanio parla di “due
passi indietro” da parte di Asfalti Brianza. “La partita è stata gestita in
maniera molto superficiale e non si capisce dove sia il confine fra la non
percezione della gravità della situazione e l’incompetenza dell’azienda”, dice il sindaco.
Da Monza Dario Allevi e Simone Villa (vicesindaco)
dichiarano che:”….al termine di questo iter non esiteremo a rivolgerci ancora
alla Procura”.
Il 17/1/2020 assistiamo all’ennesimo colpo di
teatro da parte di Asfalti Brianza che, non in grado di produrre la
documentazione richiesta, rinuncia al rilascio della nuova AUA per
“modifica non sostanziale” all’impianto ma annuncia che presenterà richiesta
per una modifica sostanziale. Presumendo con ciò di prorogare ad infinitum lo
status quo.
Capitanio annuncia peraltro che
manderà comunicazione a Prefettura e Procura del mancato rispetto delle sue due ordinanze e mancato smaltimento dei
rifiuti che AB avrebbe dovuto inderogabilmente realizzare entro il
24/1/2020.
Alle due
autorità si rivolgono anche i sindaci di Agrate e Brugherio con una lettera dai toni
molto preoccupati.
Il 28/1/2020 il comune di Concorezzo effettua
sopralluogo in AB e verifica il mancato rispetto dell’ordinanza n. 118 emessa dal
sindaco Capitanio il 22/11/2019 (che imponeva lo smatimento dei rifiuti stoccati in modo
inadeguato entro il 22/1/2020).
Il sindaco
Capitanio durante il Consiglio comunale di Concorezzo (29/1/2020) deve
ammettere che effettivamente il cumulo
dei rifiuti di AB è situato a meno di 200 m. dal pozzo di Brianzacque (cosa su
cui tutti finora avevano taciuto) e che resta aperta la diffida di ATO MB
per irregolarità nella raccolta degli scarichi meteorici di prima pioggia.
In compenso
Brianzacque garantisce che la qualità dell’acqua a Sant’Albino rispetta i
parametri. Fortunatamente anche i controlli fatti effettuare dagli utenti
dell’Orto comunitario a Sant’Albino sembrano rassicurare.
Intanto i
controlli da DGR 3018 (“annusatori” ecc.) vengono sensatamente sospesi perché
al momento la produzione è ridotta, AB è costretta a non ricorrere al fresato
ma può utilizzare “additivi” profumati, le finestre sono chiuse e
l’inquinamento diffuso da traffico e riscaldamenti talmente alto da non
consentire risultati attendibili. Secondo noi per gli stessi motivi non daranno
risultati credibili i controlli che si effettuano mediante canister e campionatori vari.
Che queste
verifiche siano poco utili lo dimostra il fatto che nei giorni dei controlli (concordati con l’azienda) al camino (20 e
21/1/2020) il nostro modulo di segnalazioni da parte dei cittadini ha raccolto
1 sola segnalazione di “lieve odore” a
fronte di 900 segnalazioni di luglio e agosto 2019, mesi in cui l’azienda,
col fiato della Procura sul collo, ha evidentemente dato fondo alla sua più
abituale produzione e oltre.
20 e
21/1/2020 controlli
al camino per Asfalti Brianza (data concordata con l’azienda).
29/1/2020 – Durante il Consiglio comunale di
Concorezzo il Sindaco Capitanio precisa che Asfalti Brianza, in base
all’AUA, non ha mai potuto e non potrà mai utilizzare il fresato nella
produzione (peccato che AB ha ammesso di averlo già fatto- vedi controllo ARPA del
4/9/2019).
5/2/2020 – Partecipando alla Consulta di quartiere Sant’Albino l’assessora
all’Ambiente del comune di Monza, Martina Sassoli si definisce molto arrabbiata
per gli inadeguati interventi di controllo da parte della provincia di Monza e Brianza negli ultimi
anni.
6/2/2020 – A Monza si svolge una
commissione consiliare sul tema Asfalti Brianza. Il Vicesindaco Villa ricorda
che Asfalti Brianza è certificata come azienda insalubre di prima classe.
All’unanimità preso atto della inadeguatezza delle documentazioni prodotte da
Asfalti Brianza la commissione decide di chiedere che anche Monza venga
invitata al tavolo promosso dal Prefetto.
7/2/2020 - LETTERA DI ALLEVI E SASSOLI ALLA
PREFETTA – si richiedono campionatori per più approfonditi controlli.
15/2/2020 “La Rondine”, lista civica di
Concorezzo “scopre” che lo stabilimento di Asfalti Brianza è inserito
all'interno della "Rete verde di ricomposizione paesaggistica"
(documento del 13/12/2019), area che dovrebbe avere una funzione strategica in
termini di funzionalità ecologica e sostenibilità ambientale.
19/2/2020 – in Prefettura a Monza il vice
ministro dell’Interno Mauri sulla questione Asfalti Brianza.
20/2/2020 – Video de “Il Fatto Quotidiano
online“ sulla vicenda Asfalti Brianza. (”Brianza. Aria nociva dal camino di
un’azienda”).
28/2/2020 – Da vari giornali locali: “I
Canister (nasi elettronici) fanno flop”. Le mappe de “La Rondine” raffrontano
il migliaio di segnalazioni dell’estate 2019 con quattro o cinque segnalazioni
totali durante il campionamento promosso dalla
Prefettura. Qualcosa nei controlli non ha funzionato.
3/3/2020
- Esposto in Procura da parte del
Codacons sulla vicenda Asfalti Brianza.
11/3/2020 – la stampa parla di “flop” dei
nasi elettronici (non ha funzionato
il “meccanismo a chiamata”).
13/5/2020 – I Sindaci di Agrate, Brugherio e
Monza inviano una lettera a Procura e Prefettura, per sollecitare una
soluzione.
16/5/2020 Interrogazione su Asfalti Brianza
dei consiglieri provinciali di Brianza Rete Comune.
19/5/2020 – Il Prefetto risponde ai tre
sindaci dicendo che il 5/5/2020 ha sollecitato ARPA e ATS per la ripresa dei
loro controlli.
22/5/2020 – Lettera (vergognosa) di Asfalti
Brianza in risposta al piano di smaltimento imposto dalla Prefettura. AB comunica che non intende svolgerlo perché
troppo oneroso ed inquinante (sic!) e in nome della “tanto decantata economia
circolare”. Chiederà nuova AUA (presumibilmente per poter usare il fresato, di
origine e composizione ignote) nella produzione.
3/6/2020 – Il Comitato presenta esposto
alla Procura della Repubblica di Monza. Lo stesso documento è stato inviato
anche ai Carabinieri Nucleo Tutela Ambiente.
15/6/2020 – Nostra nuova comunicazione al
Prefetto. La nostra richiesta di partecipazione al tavolo prefettizio almeno
come uditori viene respinta. Verranno finalmente ammessi al tavolo i sindaci di
Agrate, Brugherio e Monza.
Intanto comunque Asfalti Brianza, nonostante tutto, continua a lavorare,
sia pure in forma ridotta, con il solito impianto obsoleto, cui è stato
cambiato solo il bruciatore, con una pretesa anzi di aumentare di 4 volte il
volume delle emissioni, col solito insufficiente filtro a manica, senza alcuno
degli accorgimenti promessi per ridurre
il rischio sanitario e senza alcuna messa a regime autorizzativa. Intanto ha
iniziato anche a “rosicchiare” la montagna di fresato ma dato che ha comunicato
di non proseguire nello smaltimento e dato che a noi risulta che dal 13/5/2020
nessun camion è più uscito per tale scopo ci si chiede dove finisca questo
fresato; domanda posta anche dai tre sindaci nella loro lettera a Procura e
Prefettura del 13/5/2020.
Inutile
dire che la fiducia dei cittadini nelle istituzioni è stata fortemente fiaccata
da questo tira e molla che dura da ormai sei anni e che negli ultimi tre ha
toccato livelli davvero vergognosi..
Per
concludere: HACKERAGGIO INFORMATICO?
Dai primi
di dicembre 2019 a tutto oggi il nostro blog che svolge anche funzioni di
utilità sociale (vedi ad es. un recente messaggio del medico di base ai suoi
pazienti) subisce un boicottaggio
digitale per cui risulta impossibile inserire direttamente su Facebook
qualsiasi post, indiscriminatamente e indipendentemente dai contenuti. Inoltre,
anche nostri gruppi WhatsApp collegati all’impegno sul tema Asfalti Brianza e
raggruppanti più di un centinaio di persone subiscono quasi quotidianamente
attacchi mediante inserimento di link da siti pornografici.
Vi
risparmiamo l’ APPENDICE DEDICATA A NOTIZIE TRATTE DALLA STAMPA A PROPOSITO DI
ASFALTI BRIANZA E SUA PROPRIETA’. Cercate da soli Asfalti Brianza, Lucchini
&Artoni, Edil Bianchi, Vincenzo Bianchi, Giancarlo Bianchi, intercettazioni
Caianiello, Mascarino ecc.
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