Gli interventi per l'adeguamento degli scarichi fognari sono stati imposti già nel 2016.
Infatti la concessione dell'AUA (Autorizzazione unica ambientale del 24/10/2016) era subordinata ad interventi da effettuare entro 180 gg. (6 mesi). A tutto oggi, dopo svariate Conferenze dei Servizi (sempre fallite negli anni per mancati adempimenti da parte dell'Azienda) e decine di tavoli con le Istituzioni ATO MB conferma (vedi documento in allegato sotto) che Asfalti Brianza non ha ancora eseguito i lavori richiesti.
E' probabile che un normale cittadino inadempiente sarebbe stato istantaneamente e pesantemente sanzionato. Qui invece abbiamo a che fare con una "azienda insalubre di 1^ classe" che non dovrebbe stare in un abitato. O che ci potrebbe stare solo dimostrando contro ogni ragionevole dubbio di non essere in alcun modo nociva. Invece le segnalazioni dei cittadini indicano da anni una situazione intollerabile che (solo) ora finalmente è stata fotografata impietosamente dai controlli di ARPA e dalla relazione stilata da ATS MB sulla base di tali controlli. Il 30/6/2020, infatti, (unico giorno di controllo al camino, come sempre da noi richiesto) il benzene (potenzialmente cancerogeno e mutageno) ha superato la soglia massima di legge ben 9 volte su 14. I controlli alle centraline poste a Concorezzo (Via Ozanam e Rancate) e a Sant'Albino (Via Rossi e Piazza Pertini) pur in un periodo di ridotta produzione (causa sequestro) hanno rilevato un rischio tossicologico 40 volte superiore ai limiti di legge e un rischio cancerogeno 30 volte superiore al limite accettabile (perché per i cancerogeni non esiste un limite di legge: fanno sempre male).
Eppure assistiamo all'ennesima richiesta di ulteriori documenti. Il Comune di Concorezzo addirittura suggerisce ad Asfalti Brianza di chiedere una nuova autorizzazione, chiede nuovi controlli dell'aria (a che pro?) e l'attivazione della DGR 3018 sulle molestie olfattive, procedura che a fine 2017 il Comune di Monza aveva già suggerito e che il Comune di Concorezzo non aveva attivato preferendo proseguire in "tavoli di concertazione" con l'Azienda che negli anni si sono rivelati inutili ed anzi controproducenti. Senza contare che la procedura prevista dalla DGR 3018 è lunga e coomplessa e difficilmente approda a risultati inconnutabili. Come abbiamo varie volte osservato, infatti, il controllo dei fumi emessi dall'auto si fa al tubo di scappamento (cioè al camino di Asfalti Brianza) e non disseminando "annusatori" incaricati di fornire appunto "a naso" valutazioni inevitabilmente soggettive e facilmente impugnabili.
CQSASD