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domenica 11 aprile 2021

ASFALTI BRIANZA - RESPINTA LA RICHIESTA DI VARIAZIONE DELLA NUOVA AUA OCCORRE CANCELLARE QUELLA DEL 2016, AMPIAMENTE DISATTESA E ORMAI DECADUTA E ILLEGITTIMA

Nell'atto allegato sotto il Comune di Concorezzo, sulla base di quanto definito dalla Conferenza di Servizi del 25/2/2021 rigetta l'istanza di modifica dell'AUA avanzata da Asfalti  Brianza.

E' vero che l'azienda è sequestrata e ferma dal settembre 2019. A noi sembra tuttavia che le motivazioni addotte per il rigetto dell'istanza configurino automaticamente il ritiro dell'autorizzazione originaria del 2016. Essa infatti era stata concessa preventivamente solo a fronte dell'impegno di Asfalti Brianza ad assolvere alcuni adempimenti indispensabili che in realtà a tutto oggi risultano inevasi. 

La sistemazione degli scarichi di prima pioggia e fognari andava eseguita entro 180 gg mentre sono passati invano 5 anni. 

Asfalti Brianza avrebbe dovuto poi certificare tempestivamente la mancanza di molestie olfattive e la non nocività delle emissioni. Cosa mai avvenuta. Già nel 2018 l'Azienda stessa aveva dovuto ammettere la presenza di emissioni tossiche e anche potenzialmente cancerogene anche se affermava che il raggio a rischio si limitava a soli (si fa per dire) 500 m (ci sono case a 50 m.). Dopo il controllo ARPA del 30/6/2020 la stessa ATS ha certificato la presenza di emissioni tossiche e potenzialmente cancerogene. 

Questi due soli elementi bastano a far decadere totalmente la legittimità dell'AUA rilasciata nel 2016. Senza contare un'infinità di altre irregolarità certificate: assenza di registri delle manutenzioni, assenza di segnali indispensabili alla sicurezza in caso di incidente, irregolarità impiantistiche di vario genere, mancata documentazione del materiale accumulato, mancanza di registri relativi al ciclo produttivo, impossibilità di verificare l'impermeabilizzazione e gli scarichi eventualmente presenti sotto l'immensa e illegittima montagna di presunto fresato, impossibilità di verificare il mancato inquinamento della falda, violazione dei 200 mt. di rispetto per il pozzo di acqua potabile, debiti con INPS e INAIL per mancati versamenti contributivi ecc. ecc.).

Chi di dovere provveda all'annullamento dell'AUA del 2016.

CQSASD  


ed ecco l'atto di rigetto del Comune di Concorezzo