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martedì 29 ottobre 2019

DISDETTA DEL CONTRATTO PER L' IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI – DITTA CEM VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA. (Mozione del PD)






Considerazioni a margine dei tre componenti del Comitato San Damiano (Parma, Cazzaniga, Barzetti) presenti al consiglio comunale.
“Passa” all'unanimità la mozione presentata dal consigliere Riva con l'intero gruppo PD ma il nostro parere non è completamente positivo (comunque i comitati di S.Albino e S. Damiano ovviamente ringraziano i consiglieri Riva E. e Piffer P. apprezzando l'impegno e la professionalità dimostrata), anche se l'intento nuovamente ufficializzato a non rinnovare il contratto di locazione è un ottimo risultato. Minimizzare l'efficacia della disdetta del contratto significa trascurare il fatto che non si vuole precisare che l'atto comporta l'immediato ritiro delle autorizzazioni che l'ente Provincia MB ha concesso. L'affermazione poi della scarsa collaborazione dell'ente Provincia MB ci è parso il solito gioco a scaricare ad altri responsabilità magari anche proprie. Ci ha lasciato un po' perplessi la mancanza di precisione nell'annunciare l'eventualità della modalità e tempistica della sospensione dell'attività per le reiterate inottemperanze a disposizioni e ordinanze presentate alla ditta Cem da ARPA e Amministrazione Comunale di Monza. Si registra, inoltre, che la settimana in cui l'assessore Villa ha detto in consiglio comunale che avrebbe incontrato il funzionario di Provincia MB è passata; oggi siamo al 21 Ottobre e non si sa ancora nulla; aspettiamo un'altra settimana poi il comitato dovrà decidere come intervenire per far fermare la ditta Cem che si è messa a “produrre” rumori assordanti anche di Sabato 12 (dalle ore 8 alle 12 e dalle13 alle 18 e Domenica dalle ore 8 alle 12.).Ora in attesa di atti concreti delle nostre istituzioni speriamo che questa storia abbia termine e consenta ai cittadini per troppo tempo vessati, sia concesso il ritorno alla normalità al fine di CUSTODIRE LA SALUTE prima ancora di blindare le …...istituzioni.




ED ECCO LA TRASCRIZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MONZA DEL 07/10/2019


MOZIONE PRESENTATA DAL PD - IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI NON PERICOLOSI – DITTA CEM VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA.

RIVA E. Consigliere P.D. Vorrei articolare il mio intervento in tre parti; vorrei ricordare il tema di cui stiamo trattando quindi richiamerò una serie di atti ed eventi. Come premessa vorrei poi passare in rassegna i disagi, gli effetti negativi che questa situazione ha comportato sulla vita dei cittadini monzesi e non, infine passerei agli impegni che questo gruppo consigliare del PD all'intero chiede a questa amministrazione. Io partirei dalla ricostruzione degli eventi ed in particolare alla raccolta documentale a cui in parte ho avuto accesso e in parte provveduto a collezionare mettendo bene in chiaro cosa è accaduto nel tempo relativamente al contratto di locazione di un'area comunale che è sita in viale delle Industrie . Nel 2009 una società denominata Crimo s.r.l. aveva richiesto alla amministrazione di Monza un'area in locazione per la destinazione di: Esercizio di operazione di messa in riserva, recupero e deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento veicoli fuori uso. A questa richiesta del 2000 avanzata nel 2009 l' amministrazine comunale in particolare attraverso una nota del settore Patrimonio Logistica , che ho sottomano, una nota firmata dall'allora assessore Giovanni Antonicelli si esprimeva con le seguenti parole: a seguito di attenta cosiderazione e valutazione delle esigenze espresse dalla Crimo, s.r.l. la disponibilità della amministrazione comunale a stipulare un contratto di locazione per un'area comunale di circa 13.000 mq. A seguito di questa nota del settore Patrimonio Logistica e di altri adempimenti necessari per l'avvio della attività nel 2012 la Crimo aveva cominciato ad operare nell'area con un contratto che aveva una durata prevista di 9 anni più sette mesi( vedi articolo 3) a partire dal primo giugno 2012 sino al 31/12/2021 un contratto che si riterrà rinnovato di 9 anni in 9 anni , se nessuno delle parti invierà all'altra almeno12 mesi prima della scadenza regolare disdetta del contratto stesso a mezzo lettera raccomandata o pec. Solo che, cosa era successo dopo la stipula del contratto?!! nel corso del 2012 la Cem, Centro Ecologico Monza s.r.l. a seguito di conferimento di un ramo d'azienda da parte della Crimo s.r.l. titolare della autorizzazione ad esercitare queste funzioni già richiamate, aveva presentato richiesta di voltura a favore dell'impresa Cem ed autorizzazioni rilasciate per cui l'esercizio di queste funzioni ,operazioni è svolta da una soc. Cem . Fatte queste necessarie premesse io vorrei ricordare alcuni aspetti, il primo dei quali è: questo contratto era nato proprio male; potremmo dire che questa è la tipica situazione italiana nella quale interessi poco trasparenti hanno la meglio sulla certezza del diritto e sulla salute dei cittadini. In particolare nel corso di una commissione comunale che si era svolta nel 2013 il Segretario Generale dott. Spoto aveva risposto ad alcuni quesiti in ordine al modo in cui questo contratto era nato, in particolare la illegittimità degli atti intrapresi. Il Segretario Generale così rispondeva: la decisione di Giunta della quale ho brevemente accennato, è sostanzialmente una delibera viziata sotto molteplici profili e vado a leggerli: violazione del procedimento istruttorio avendo seguito la strada della decisione non è stata sottoposta ai pareri dei responsabili, violazione dell'articolo 107 del decreto legislativo 267-2000 e articolo 1 comma 1 legge 24190, principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza avendo disposto in luogo del dirigente l'individuazione di un contraente senza alcuna procedura di evidenza pubblica ovvero senza dimostrare la sussistenza di straordinari ed eccezionali circostanze a sostegno dell'individuazione diretta questo è un passaggio che ricordava l'atto, questo contratto fosse davvero nato male. Io vorrei però ricordare che nel corso degli anni erano successi altri fatti gravi che questa sera si tornasse a discutere e parlarne anche per valutare il parere da dare a questa mozione, io ne ricordo alcuni di questi fatti, ce ne sono altri documentati. Nel corso del tempo l'esercizio di questa attività( messa a riserva, recupero e deposito di rifiuti speciali non pericolosi), ha avuto e tutt'ora stà provocando effetti negativi sulla salute, il benessere e qualità della vita dei cittadini residenti nell'area; effetti negativi che con diverse ispezioni ARPA aveva monitorato, certificato che faceva riferimento a titolo di esempio a due controlli effettuati nel corso del 2016 relativamente al funzionamento dell'impianto che la relazione trasmessa dall'ARPA nell'Aprile 2016 ripeto uno dei sopralluoghi che cito ad esempio una violazione, sostanzialmente rilevava la presenza di alcune anomalie, di alcune inadempienze, in particolare seguiva la denuncia dell'ARPA una diffida, di nuovo cito quanto successo, prescrizione della ditta di intervenire per esempio effettuando le operazioni di messa in riserva e deposito dei rifiuti solo nell' area autorizzata, identificare le aree identificate con apposita cartellonistica riportando la codifica CER e altro, un insieme di inadempienze alle quali seguiva una diffida ad operare alle prescrizioni di cui alle autorizzazioni citate. Per cui veniva disposta la sospensione dell'efficacia dell'autorizzazione rilasciata alla ditta Cem con un insieme di prescrizioni. Potrei citarvene altri di questi esempi in cui l'impegno della società a garantire la salute dei cittadini oltre al rispetto delle regole relative allo stoccaggio dei rifiuti venivano violati. Cito ad esempio una ordinanza del nostro Comune firmata dal dirigente Carlo Maria Nizzola, sempre relativa al 2016, il quale sottolinea come a seguito di un'altra relazione dell'ARPA,il personale tecnico recatosi in loco aveva effettuato un sopralluogo al fine di misurare l'entità dell'inquinamento acustico prodotto all'interno dell'impianto; dalle misurazioni emerge,qui leggo testuale, che la rumorosità dell'attività supera il valore limite(qui ci sono i valori rilevati). Accanto a questa ordinanza seguivano delle nuove richieste. Richieste che sempre a firma del dirigente Nizzola erano state tendenzialmente non ottemperate.Si comunica per esempio con questo cui ho avuto accesso che l'agenzia regionale ARPA con la relazione attestato che l'ordinanza di cui all'oggetto non era stata ottemperata, seguiva una diffida alla società. Ora sulla base di questi esempi che potrebbero seguire relativamente all'inquinamento acustico e alla possibilità che queste attività producano altri inquinamenti di tipo atmosferico per il particolato che va a seguito delle rilevazioni. A seguito del modo in cui questa procedura di affidamento di un contratto di locazione dell'area ha avuto origine secondo le parole del direttore generale di allora in modo illegittimo,la richiesta che il gruppo consigliare del Partito Democraico pone in votazione è un impegno alla amministrazione comunale di intervenire su tre punti.

Punto primo. Verificare sin da subito o meglio collezionare alcune delle irregolarità commesse e inottemperate dalla scietà CEM.

Punto secondo. Inviare alla società CEM una lettera raccomandata A/R o PEC con regolare disdetta del contratto di locazione dell'area di viale delle industrie – Monza – s.n.c. Almeno 12mesi prima della scadenza del contratto di locazione e quindi prima del 31 / 12 / 2020. Penso che a questo riguardo disdire il contratto di locazione sarebbe un tentativo di risarcimento verso i cittadini residenti nell'area che in questi anni hanno subito sulla propria pelle una autorizzazione nata male e proseguita in peggio.

Punto terzo. Da ultimo punto chiediamo che venga discusso è individuare eventualmente altro luogo della città evidentemente più conforme alle lavorazioni in cui Cem o altra società autorizzata possa svolgere la lavorazione di messa in riserva e recupero di materiali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento di veicoli fuori uso perchè è evidente che tutto questo è interesse di una società che può essere messa nelle condizioni di operare e svolgere l'attività pur nel rispetto di un bene essenziale che è la salute pubblica e pensiamo in proposito che ci siano tutte le ragioni di legittimità e opportunità che questa amministrazione proceda sin da ora alla disdetta del contratto di locazione secondo quanto stabilito al capitolo 3 del contratto stesso e che stasera speriamo si concluda o meglio venga portato avanti questo processo di conclusione di una esperienza che prima si chiude meglio è


VILLA S. Assessore
La ricostruzione del consigliere Riva è quasi perfetta, è quasi perchè mancano alcuni passaggi che ritengo siano da dare al consiglio per una valutazione completa del tema. Corrisponde al vero il fatto che ìl problema nasce in origine con una usurpazione da parte di una figura amministrativa quale è un assessore al patrimonio ìn funzione e compiti che non gli competono. Alle conferenze dei servizi partecipano anche assessori, ma possono partecipare in qualità di uditori per dare il loro contributo ma le posizioni che prendono le amministrazioni comunalì sono formalizzate dai dirigenti o persone delegate a partecipare, quindi dalla struttura. Molto spesso capita anche che siano sulla stessa scia indirizzi amministrativi che vengono formalizzati nelle strutture. Quel parere iniziale con cui l'amministrazione comunale monzese dava il proprio assenso ad utilizzare dal punto di vista patrimoniale un area che aveva ricordiamolo questo è un altro elemento che pare non sia stato dato una destinazione urbanistica incompatibile con una funzione del genere in quanto l'area a funzione agricola ha creato questa messa a disposizione dell'area, ribadisco come è stato detto, non ha seguito i canali che la procedura prevede per atti di questo tipo. Tutti sapete che anche le autorizzazioni provinciali alla gestione trattamento rifiuti possono andare in deroga alle destinazioni urbanistiche e quindi questa struttura di questi impianti in virtù della condizione ambientale della provincia Monza Brianza avrebbe potuto attivarsi, però l'elemento dell'incompatibilità urbanistica che c'è stato, diradato e superato in virtù di questa autorizzazione ma rimane tutt'ora nello studio urbanistico. Ricordo bene come ha ricordato il consigliere che nel corso del 2013 diciamo al primo manifestarsi anche di disagi che le lavorazioni e l'attività presenti che si manifestavano a ridosso dell'impianto ci fu una specifica riunione della commissione consiliare alla quale partecipai, se non ricordo male su richiesta di un consigliere dell'opposizione e il segretario generale dottor Spoto, che ribadì dopo una valutazione degli atti le cose che ha detto Lei ossia i vizi sulla validità degli atti e sulla legittimità nel loro complesso presi dall'amministrazione comunale per una palese violazione di quella che era la procedura amministrativa di questa confusione di ruoli, tra il politico amministratore e il tecnico e per gli altri vizi procedurali che Lei ha ricordato. Proprio alla luce di queste affermazioni, penso che Lei abbia consultato i verbali, ci furono alcuni consiglieri fra cui io che chiesero: allora cosa facciamo? certificata questa situazione. Io all'epoca presentai una mozione in consiglio chiedendo la revoca dell'atto, io posso dire che presentando all'epoca questo tipo di proposta di mozione lanciavo ovviamente una proposta alla luce della situazione che era certificata e consapevole però di tutela, che ritengo poi sia stato anche quello che abbia fatto, che abbia convinto l'Amministrazione Comunale Monzese a non procedere su quella scia, ossia al rischio di esporsi al rischio di ingenti risarcimenti per l'attività che nel frattempo aveva realizzato anche degli investimenti. All'epoca del 2013 quella richiesta era stata discussa in consiglio comunale , lo ricordo proprio bene perchè ero stato il proponente in merito alla sospensione dell'attività e revoca degli atti, anzi nello specifico si faceva riferimento alla richiesta di revoca degli atti stante la situazione certificata dall'allora segretario generale non ebbe esito però devo dire che oggettivamente riconosco che il rischio di passare oltre al danno, la beffa di doversi esporre anche a dei risarcimenti e comunque ad un contenzioso dall'esito assolutamente incerto se non addirittura presumibilmente negativo per l'amministrazione comunale invece decidere di lasciare proseguire l'attività. Corrisponde anche al vero il fatto che a seguito di alcuni motivati esposti da parte della popolazione residente nella zona ci furono nel corso degli anni successivi dei monitoraggi da parte di ARPA che portarono anche alla definizione di una serie di prescrizioni alla ditta in merito alle quali diciamo che argomenti successivi ci possono far dire tranquillamente che sono state solo in parte temporaneamente ottemperate. Quello che è mancato negli anni successivi è un controllo puntuale e stringente da parte dell'ente che non solo rilascia le autorizzazioni ma avrebbe anche il compito di verificare quanto il rispetto delle prescrizioni date inizialmente o in seguito sia stato effettivo. Quindi dal punto di vista dei controlli c'è un vuoto, e arriviamo ai giorni nostri.
Arriviamo ai giorni nostri con la presente amministrazione, il tema lo conosciamo benissimo e devo dire che la stessa mozione che questa sera è stata presentata arriva al seguito, io penso pochi consigli comunali dopo se non il consiglio comunale successivo alla dichiarazione fatta in quest'aula a fronte di una interrogazione da parte di un consigliere, non ricordo chi, ma la dichiarazione è agli atti, e ammetto di averla fatta più di una volta e si è avuto anche notizia a mezzo stampa quindi la rassegna stampa lo può confortare ed è stato detto che questa amministrazione comunale non intendeva rinnovare il contratto di locazione. Come pure alla luce non solo dei vizi all'origine ma dalla situazione che si è determinata nel tempo, di palese disagio acustico con la domanda, non voglio sollevare dei dubbi però con la domanda rimasta alla luce degli scarsi controlli senza risposta in merito a disagi o impatti di altra natura. Quindi l'intenzione della amministrazione è dichiarata come pure l'intenzione di valutare delle alternative da proporre all'operatore in contesti che in alcuni comparti la nostra città può offrire, comparti a vocazione industriale ad adeguata distanza del centro abitato offre delle alternative che possono consentire di delocalizzare l'attività in punti più adeguati anche ad evitare il contenzioso con l'operatore. Va detto anche che il mancato rinnovo dei 9 anni successivi ai primi 9 anni non è atto scontato, sono in corso da tempo delle verifiche anche dal punto di vista legale che ci portano a ritenere di dovere necessariamente avere una posizione di maggior forza rispetto alla semplice volontà amministrativa di non rinnovare il contratto di locazione. Quindi proprio con l'obiettivo di raggiungere la volontà dichiarata stiamo facendo un percorso di rafforzamento della nostra posizione, e vi dico sinceramente che la semplice comunicazione via PEC dell'intenzione di non rinnovare il contratto è il passaggio più semplice di questa faccenda. La necessità di rafforzare la posizione dell'amministrazione è d'avere tutti gli elementi per poter ragionevolmente ritenere di tenere una posizione sostenere con una posizione diciamo pure blindata nei confronti di chi ha avuto in locazione quest'area è un percorso che stiamo compiendo con l'intenzione ovviamente di rispettare i tempi per la disdetta che Lei consigliere ha ricordato. Che cosa posso aggiungere, inoltre che è nostra intenzione diciamo l'abbiamo manifestato verbalmente ma le prossime settimane ci saranno delle occasioni d'avere incontri formali con funzionari della Provincia MB perchè finalmente reciti quel ruolo di controllore, non solo su questa partita ma anche su altre. Io faccio un brevissimo riferimento a tutte le vicende di Asfalti Brianza che in questi anni non ha svolto a pieno. Riteniamo che da questo punto di vista anche un forte input da parte politico che non sia solo Comune di Monza ma anche di chi gestisce politicamente Provincia MB sia assolutamente importante, non fosse altro perchè come da contratto di locazione che immagino Lei consigliere abbia consultato, perchè la mancata ottemperanza delle prescrizioni da Enti sovraordinati può costituire un elemento molto forte per il mancato rinnovo della concessione o addirittura per l'interruzione prima del tempo del contratto di locazione. Quindi noi abbiamo l'assoluta necessità di avere tutti gli argomenti, tutte le armi a nostra disposizione per raggiungere l'obiettivo e contiamo finalmente di avere dalla nostra parte con un ruolo senz'altro più attivo anche l'ente Provincia MB che ha il compito di rilasciare le autorizzazioni ambientali e di verifica nel tempo che alle prescrizioni e limiti contenuti in queste autorizzazioni venga dato seguito e vengano rispettate. In ultima analisi voglio dire al Consiglio che la richiesta che fa questa mozione descrive l'esatta posizione di questa amministrazione. Io non voglio insinuare la strumentalità del fatto che questa mozione viene presentata oggi quando poteva tranquillamente essere presentata tre/quatto anni fa perchè tanto la fotografia della situazione come è stata fatta oggi è analoga a quella che potevamo fare e abbiamo fatto noi nel 2013. Quindi diciamo sgombero il campo da questo che può essere giudicato come una mia illazione però faccio rilevare il fatto che cronologicamente senz'altro la mozione arrivata in quest'aula è stata presentata immediatamente dopo le dichiarazioni ufficiali rilasciate proprio in quest'aula, quindi da questo punto di vista c'è una linearità perfetta, e questo lo do come elemento di valutazione del Consiglio al netto della illazione che ho voluto fare sulla strumentalità o meno della presentazione di questo documento. Lo voglio dire in ultima analisi; non è senz'altro una bella pagina di vita amministrativa, questo è fuori discussione, comunque devo dire che nel corso del tempo però la nostra amministrazione si è dotata di quegli anticorpi che oggi ci fanno essere più attivi nella ricognizione delle situazioni prima di prendere una serie di decisioni. C'è anche un maggior confronto tra i settori, devo dire che su alcune partite importanti non penso che ci sia fra le novità introdotte da questa amministrazione ma è prassi che si stà consolidando, ci sono anche delle conferenze interne dove veramente si acquisiscono tutti i pareri e sopra tutto si fanno anche ragionamenti di prospettiva per andare ad anticipare una serie di problematiche poi potrebbero manifestarsi nel tempo. Questa è una modalità che fortunatamente abbiamo lasciato indietro nel tempo, ovviamente a noi tocca dover gestire le conseguenze del problema per come si sono manifestate nel tempo e ribadisco con gli strumenti e le armi che l'amministrazione comunale ha a disposizione e che devono operare assolutamente all'interno della legittimità degli atti per essere efficaci.

La votazione al termine dell'intervento di tre consiglieri ha determinato il consenso unanime.
La mozione presentata con tutti i suoi contenuti è stata regolarmente trascritta dal sito on line del Comune di Monza.
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Comitato di quartiere San Damiano – Brugherio 
e Comitato S. Albino - Monza




sabato 31 dicembre 2016

NUOVA DENUNCIA DELL'ARPA PER L'IMPIANTO RIFIUTI DI VIALE INDUSTRIE

La lotta del Comitato di Quartiere San Damiano prosegue inesorabile e vincente (perché chi ha ragione e non si arrende alla fine vince sempre!)





martedì 29 novembre 2016

IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI : LA MARCIA PER LA LEGALITA' DEL COMITATO SAN DAMIANO NON SI ARRESTA!



















Tino Barzetti del Comitato S. Damiano ci invia documenti relativi alla conferenza dei servizi del 21 Luglio scorso che ha prodotto la susseguente diffida/sospensione delle attività dell'impianto rifiuti speciali (decretata dalla Provincia MB). Gli amici del Comitato sono ora in attesa delle risultanze relative alla misurazione del rumore effettuate dall' ARPA Lunedì 14 novembre 2016. E' una ulteriore verifica chiesta dal comune di Monza. Infatti l'impresa Cem non aveva ottemperato alla ordinanza comunale che imponeva adeguamento e insonorizzazione dell' impianto.

Insomma la caparbietà del Comitato sta producendo i propri risultati.

Sotto trovate il link ai vari documenti. In fondo i primi atti autorizzativi. Non occorre essere dei tecnici per cogliere l'incongruità di tali procedure.
In attesa che anche la magistratura porti a termine le proprie indagini il nostro plauso agli "irriducibili" del Comitato San Damiano.



vedi gli ultimi atti qui:

http://comitatosantalbino.blogspot.it/2016/11/stop-allimpianto-rifiuti-speciali.html


IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI:DIFFIDA E SOSPENSIONE ATTIVITA' (8/11/2016)
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2016/11/impianto-rifiuti-speciali-diffida-e.html

TRASMISSIONE CONFERENZA SERVIZI (LUGLIO 2016)
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2016/11/impianto-rifiuti-speciali-trasmissione.html


RELAZIONE CONFERENZA SERVIZI (21/7/2016)
 http://comitatosantalbino.blogspot.it/2016/11/impianto-rifiuti-speciali-relazione.html



ATTENUAZIONE RUMORE: CEM CHIEDE PROROGA (29/7/2016)
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2016/11/attenuazione-rumore-cem-richiede.html


Per darvi poi un'idea delle "singolari" (per usare un eufemismo) procedure autorizzative leggete qui:

AUTORIZZAZIONE DEL 2010:
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2016/11/impianto-rifiuti-specali-autorizzazione.html













































martedì 15 novembre 2016

TRATTAMENTO RIFIUTI TROPPO RUMOROSO - NUOVE PROTESTE

L'articolo è del solito Martino Agostoni. La vignetta di Altan rivisitata da noi per l'occasione
Per ridurre il rumore la ditta CEM ha dovuto promettere di passare dal "trattamento verticale" a quello "orizzontale" (leggendo l'articolo sotto capirete meglio). Ma il disagio è sempre...in quel posto.














martedì 2 febbraio 2016

VORRESTI ANCHE TU UNA CAMERA CON VISTA SUL PARCO (...DEL RICICLO)?

Il tutto a meno di 50 metri dalla tua abitazione!
Nel caso rivolgiti al Comitato di quartiere S.Damiano. I prezzi sono interessanti e poi l'Assessore Colombo ha garantito che tra qualche anno qui nascerà un bosco rigoglioso....

Ma già ora:

non mancano prati...















alberi...














operosa attività anche didattica (visite guidate delle scuole)

Tecnologia avanzata

nota bene: che la gru stia per stritolare l'uomo è solo un'illusione ottica (...anche se la foto ha un suo potere simbolico)

lunedì 23 novembre 2015

Impianto rifiuti San Damiano, lettera anonima al Comitato







“LA PRESENTE PER INFORMARE CHE CEM, CENTRO ECOLOGICO MONZA S.r.l. via DELLE INDUSTRIE snc MONZA HA PRESENTATO ISTANZA PER L’AUMENTO DEI QUANTITATIVI DI RIFIUTI DA TRATTARE MEDIANTE MULINO MACINATORE. TALE AUMENTO CONTRIBUIRA’ AD AGGRAVARE L’INQUINAMENTO ACUSTICO ED ATMOSFERICO, APPESANTENDO ULTERIORMENTE LA GIA’ COMPROMESSA SITUAZIONE AMBIENTALE CON LA QUALE I RESIDENTI DI SAN DAMIANO DI BRUGHERIO SONO COSTRETTI A CONVIVERE

“ Questo il testo di una lettera anonima ricevuta lo scorso 29 ottobre dal Comitato San Damiano che da mesi si batte contro le attività dell’impianto di trattamento rifiuti speciali situato in viale delle industrie e pochi metri dalle proprie abitazioni. Appena ricevuta la missiva il Comitato di quartiere ha provveduto a coinvolgere l’ Amministrazione Comunale di Brugherio, che ha assicurato il suo pronto intervento per accertare ed eventualmente bloccare la richiesta, ma sono passati 15 giorni e nulla è ancora cambiato. «Quando abbiamo fatto presente all’amministrazione che avevamo ricevuto questa strana lettera, abbiamo chiesto di verificare se la richiesta dell’azienda fosse vera – ha spiegato Tino Barzetti portavoce del Comitato – ma sinceramente ancora non abbiamo saputo nulla e proprio per questo stiamo pensando ad un’azione di protesta; anche perché ultimamente le attività della discarica sono diventate sempre più rumorose e fastidiose». Sembra infatti – e lo abbiamo verificato di persona – che nel piazzale sia in attività un grosso braccio meccanico che sposta materiali, non solo di plastica, e quindi provoca un rumore sordo costante davvero fastidioso (il tutto è documentato da un video). «Tra l’altro abbiamo saputo che in questo periodo sia in atto un controllo della Polizia provinciale sulla effettiva attività dell’impianto – ha aggiunto Barzetti – certo che la vicenda sin dall’inizio era complicata ma oggi le cose sembrano peggiorare e ci sentiamo anche trascurati da questa amministrazione che ci ha sempre sostenuto a parole e assicurato che avrebbe fatto di tutto per aiutarci. A questo punto valuteremo azioni dimostrative per portare il problema all’attenzione non solo dei brugheresi». Pubblicato il: 22 November 2015


DA http://www.ilpuntonotizie.it/impianto-rifiuti-san-damiano-lettera-anonima-al-comitato/

mercoledì 11 novembre 2015

IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI: BRUGHERIO, SE CI SEI BATTI UN COLPO!

Riceviamo lo scritto degli amici del Comitato di quartiere San Damiano e volentieri pubblichiamo (sono nostri e speriamo adeguati, solo il titolo e la scelta dell'immagine).








San Damiano 11/11/2015
Vi giriamo il contenuto di una lettera non firmata che è stata indirizzata al nostro Comitato il giorno 29 Ottobre 2015. 
testo della lettera: 
"LA PRESENTE PER INFORMARE CHE CEM, CENTRO ECOLOGICO MONZA S.r.l. via DELLE INDUSTRIE snc MONZA HA PRESENTATO ISTANZA PER L'AUMENTO DEI QUANTITATIVI DI RIFIUTI DA TRATTARE MEDIANTE MULINO MACINATORE.
TALE AUMENTO CONTRIBUIRA' AD AGGRAVARE L'INQUINAMENTO ACUSTICO ED ATMOSFERICO, APPESANTENDO ULTERIORMENTE LA GIA' COMPROMESSA SITUAZIONE AMBIENTALE CON LA QUALE I RESIDENTI DI SAN DAMIANO DI BRUGHERIO SONO COSTRETTI A CONVIVERE A CAUSA DELLA PRESENZA DELL'IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI DI CEM S.r.l."
  
 Con decisione unanime il Comitato di quartiere San Damiano ha provveduto a coinvolgere l' Amministrazione Comunale di Brugherio, che ha assicurato il suo pronto intervento per accertare ed eventualmente bloccare la "arrogante richiesta", presentata proprio ora che pare sia in atto un controllo della POLIZIA PROVINCIALE sulla effettiva attività dell'impianto (vedi qui: http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/10/polvere-e-rumore-dalla-discarica-di.html#links il video  relativo a scarico / carico di rifiuti troppo rumorosi per essere plastica come recitano le autorizzazioni ). 
A tutt'oggi non però ci sono pervenuti riscontri sull'intervento promesso dai nostri Amministratori.

                                  IL COMITATO DI QUARTIERE SAN DAMIANO

lunedì 26 ottobre 2015

POLVERE E RUMORE DALLA "DISCARICA DI ANTONICELLI"

Disagi, rumore e rabbia (per le procedure autorizzative universalmente riconosciute come irregolari). Prosegue il calvario degli abitanti di S.Damiano.




lunedì 11 maggio 2015

IL COMITATO DI QUARTIERE SAN DAMIANO FA CHIAREZZA SULLA DISCARICA


1)  Articolo di NOIBRUGHERIO del 25/4/15 (con intervista a Virtuani)
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/03/impianto-rifiuti-speciali-1-tutto-va.html#links


2) Risposta del Comitato a NOIBRUGHERIO e lettera al Sindaco Troiano del 14/3/15
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/03/impianto-rifiuti-speciali-2-comitato.html#links


3) Comitato: "Non ci fidiamo e le foto parlano da sole!"
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/04/comitato-san-damiano-non-ci-fidiamo.html#links

4) Risposta del Comitato a Virtuani e posizione del Consiglio comunale e  del Sindaco
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/03/impianto-rifiuti-speciali-3-la-risposta.html#links

5) "Ora spunta la copertura" (dal Blog di Brugherio Futura)
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/04/impianto-rifiuti-sdamianosalbino-ora.html#links

6) NCD: Tutela legale a San Damiano
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/04/ncd-tutela-legale-san-damiano.html#links



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mercoledì 8 aprile 2015

SCENE DAL FUTURO? ASSAGGI DI "PARCO DEL RICICLO"?

Riceviamo dal Comitato di quartiere San Damiano e pubblichiamo. Ci auguriamo non sia un assaggio del futuro "Parco del Riciclo" previsto dal nuovo PGT di Monza... 


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Cari amici del Comitato S.Albino, 
Vi invio le foto aggiornate della discarica (29 marzo 2015). 

Cogliamo l'occasione per ricordare un passaggio (che vedete qui sotto) della lettera che abbiamo inviato al sindaco di Brugherio. 

"L’autorizzazione Provinciale è stata concessa “in deroga”, ai sensi dell’art. 208 d.lgs 1525/2006. Tale disposizione, in combinato con l’at. 272 del d.lgs medesimo, prevede la facoltà di autorizzare l’installazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti senza la concorrenza dei presupposti ed autorizzazioni “standard”, laddove però il quantitativo di rifiuti trattati non superi le 180 tonnellate/anno. La Provincia, non si comprende su che basi o con che poteri, ha tuttavia concesso una siffatta autorizzazione “in deroga”, ma per un quantitativo annuo di 2880 tonnellate. Quasi venti volte il limite legislativo! Che potere abbia la predetta amministrazione, con atto amministrativo, di modificare il limite di Legge non è dato sapersi!
Tale circostanza è stata rilevata dall’Arpa con la propria relazione del 30.1.2015, indirizzata alla Provincia di Monza e Brianza, ove, a fronte del predetto rilievo, si è espressamente rimessa alla competente autorità Provinciale l’adozione dei provvedimenti idonei a dirimere tale ASSURDA incongruenza."

Grazie, alla prossima

Tino Barzetti (Comitato di quartiere S.Damiano)

ed ecco le foto (cliccarci per ingrandirle)
PS: ricordiamo che le case più vicine sono a una cinquantina di metri!






COMITATO SAN DAMIANO: NON CI FIDIAMO! E LE FOTO PARLANO DA SOLE!


Impianto rifiuti speciali: la replica del Comitato San Damiano al consigliere provinciale Virtuani







































...E LE FOTO PARLANO DA SOLE!

Cari amici del Comitato S.Albino, 
Vi invio le foto aggiornate della discarica (29 marzo 2015). 

Cogliamo l'occasione per ricordare un passaggio (che vedete qui sotto) della lettera che abbiamo inviato al sindaco di Brugherio. 

"L’autorizzazione Provinciale è stata concessa “in deroga”, ai sensi dell’art. 208 d.lgs 1525/2006. Tale disposizione, in combinato con l’at. 272 del d.lgs medesimo, prevede la facoltà di autorizzare l’installazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti senza la concorrenza dei presupposti ed autorizzazioni “standard”, laddove però il quantitativo di rifiuti trattati non superi le 180 tonnellate/anno. La Provincia, non si comprende su che basi o con che poteri, ha tuttavia concesso una siffatta autorizzazione “in deroga”, ma per un quantitativo annuo di 2880 tonnellate. Quasi venti volte il limite legislativo! Che potere abbia la predetta amministrazione, con atto amministrativo, di modificare il limite di Legge non è dato sapersi!
Tale circostanza è stata rilevata dall’Arpa con la propria relazione del 30.1.2015, indirizzata alla Provincia di Monza e Brianza, ove, a fronte del predetto rilievo, si è espressamente rimessa alla competente autorità Provinciale l’adozione dei provvedimenti idonei a dirimere tale ASSURDA incongruenza."

Grazie, alla prossima

Tino Barzetti (Comitato di quartiere S.Damiano)

ed ecco le foto (cliccarci per ingrandirle)
PS: ricordiamo che le case più vicine sono a una cinquantina di metri!










martedì 31 marzo 2015

IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI 3: LA RISPOSTA DEL COMITATO SAN DAMIANO



facciamo seguito ai ns. due post precedenti:


Nel nuovo post  che segue è contenuta la risposta del Comitato di quartiere San Damiano all'articolo di NOI BRUGHERIO che riportava il parere di Virtuani sulla questione copertura impianto rifiuti speciali.


Consiglio Comunale del 27 marzo 2015

Il Sindaco Troiano comunica che dopo Pasqua saranno convocati i capigruppo e i rappresentanti del Comitato San Damiano per comunicazioni relative all’impianto trattamento rifiuti di Viale delle Industrie. Nel frattempo dal settimanale “ noi Brugherio “ del 28 marzo 2015 arrivano le anticipazioni grazie all’intervista che il sig. Virtuani ( consigliere Provinciale nonchè consigliere di maggioranza dell’amministrazione di Brugherio e segretario provinciale del partito Democratico di Monza ) concede. A tal proposito il Comitato San Damiano ricorda al pluri incaricato che l’analisi della situazione andrebbe riportata mediaticamente nella completezza dei fatti  denunciando non solo le buone intenzioni ( copertura dell’impianto ) ma anche mettere in giusto rilievo la superficialità dei controlli tecnici e la poca considerazione della salute dei cittadini che anche lui dovrebbe  TUTELARE. Si chiede anche come mai lo stesso sig. Virtuani non abbia partecipato alla riunione del 30 gennaio 2015 pur avendo la delega per la tutela e valorizzazione dell’ambiente della Provincia MB ; certamente come brugherese avrebbe potuto rendersi utile alla causa visto che i nostri rappresentanti erano si presenti, ma senza facoltà di intervenire……..
Infine  piacerebbe sapere a quali “ elementi positivi” di rapporto con la Provincia MB e il comune di Monza in particolare si riferisce. Il Comitato continua ad apprezzare l’impegno del Sindaco e dell’assessore Magni; altri soggetti o Enti pubblici come provincia MB  , ARPA, ASL, a tutt’oggi non hanno guadagnato la fiducia . Fiducia che i cittadini di San Damiano continuano invece a riporre nei propri amministratori comunali, opposizione compresa, e nell’Istituzione Giudiziaria.
Si allega alla presente la lettera inviata al Sindaco in cui vengono evidenziati anche aspetti tecnici piuttosto discutibili.



IL COMITATO DI QUARTIERE SAN DAMIANO

lunedì 30 marzo 2015

IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI 2 : Comitato San Damiano: "Meglio inquinati un pelo meno che morti! Ma non va affatto così bene"


Come sapete il Comitato di quartiere San Damiano è molto legato al nostro Comitato. Ci sentiamo pertanto autorizzati ad inventare un titolo e ad immaginare l'irritazione dei nostri colleghi di fronte alla restituzione a dir poco edulcorata che Virtuani fornisce sulla questione "copertura impianto rifiuti speciali". (vedi qui: http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/03/impianto-rifiuti-speciali-1-tutto-va.html#links) 
Ci pare di poter dire che da persone pratiche e responsabili gli amici del Comitato San Damiano hanno deciso di acconsentire alla "riduzione del danno" che la copertura inevitabilmente propone. Come dire: "Meglio inquinati un pelo meno che morti!". Restano senza rimedio tutte le numerose violazioni delle norme che la storia di questo impianto ha inanellato e che il Comitato ha raccolto in un esposto per la magistratura e i cui ulteriori aggiornamenti trovate succintamente riportati nei due documenti allegati sotto (Relazione tecnica del 30/1/15 e lettera al sindaco Troiano).




RIUNIONE  TECNICA  30/01/2015

Per il 30/01/2015 la Provincia MB ha convocato una riunione tecnica per l’impianto trattamento rifiuti di viale delle Industrie invitando i rappresentanti di : ARPA-ASL-COMUNE DI MONZA- Ditta CEM- e come uditore il COMUNE DI BRUGHERIO. Dei rappresentanti dei cittadini di San Damiano nessun cenno. Tranne il rappresentante del comune di Monza ( giusto per coerenza) tutti presenti. Il risultato è sconfortante, in sostanza è un deciso rifiuto da parte delle Provincia MB ad analizzare compiutamente la situazione tecnica (rilievi discutibili con documentazioni mai ricevute, specie per le ultime uscite) e la situazione autorizzativa (documenti mancanti o incompleti).
In seguito alla riunione il Sindaco Troiano chiede al Comitato di San Damiano il parere sul percorso che l’amministrazione di Brugherio ha intrapreso da tempo; ottenere cioè, la copertura totale dell’impianto relazionandosi ovviamente con il comune di Monza. Il Comitato di San Damiano risponde positivamente tramite lettera protocollata il 17 Marzo 2015 facendo rilevare nella medesima alcuni aspetti veramente sconcertanti presenti nella relazione tecnica (autorizzazione ad aumentare di quasi 20 volte la capacità consentita dalle norme per il materiale da trattare, e la sfrontatezza nell’affermare che le abitazioni sono oltre i 200 m. stabiliti dalla legge); basta dare un colpo d’occhio per riscontrare che le prime abitazioni sono a circa 50 m. A tale proposito la Provincia MB non dovrebbe anche Lei tutelare i cittadini e l’ambiente?
 Il Comitato attende le considerazioni / comunicazioni ufficiali del Sindaco Troiano per poi continuare il proprio percorso con: a) invio delle lettera denuncia-risarcitoria al comune e al Sindaco di Monza. b) integrazione all’esposto originale presentato in Procura con gli ultimi discutibilissimi sviluppi. c) nuova richiesta di intervento della Prefettura per far rispettare i compiti e i doveri specifici delle Istituzioni preposte per le autorizzazioni e controlli tecnici ( Provincia MB – ARPA – ASL ).  
In allegato lettera del comitato inviata al Sindaco di Brugherio Il 17/3/2015 .

IL COMITATO DI QUARTIERE SAN DAMIANO




LETTERA AL SINDACO TROIANO DEL 14/03/15

Alla c.a. Egr. Sig. Sindaco del Comune di Brugherio

Egr. Sig. Sindaco,
con la presente facciamo seguito all’incontro con la Sua persona intercorso in data 4.3.2015. In seguito ad esso, in data 9.3.2015 si è tenuta una riunione del Comitato, ove si è discusso circa quanto emerso nell’ambito dell’incontro predetto, oltreché relativamente ad ulteriori aspetti medio tempore emersi.

Il Comitato ha espresso apprezzamento in ordine all’interessamento ed all’impegno da Lei garantito nel percorrere la strada che porterebbe alla copertura dell’impianto sito in territorio monzese. Sarebbe senz’altro un primo risultato, a tutela della salute della cittadinanza e a conforto del fatto che la determinazione con la quale il Comitato sta conducendo, nel proprio piccolo, questa “battaglia” non è vana.

Ad ogni modo, tuttavia, è emersa l’intenzione di non rinunciare alle ben più sostanziali rivendicazioni ed azioni in atto. Il Comitato è deciso a continuare il proprio impegno, nell’interesse della collettività sandamianese e nell’osservanza dell’attività della magistratura, chiamata a far luce sui macabri e noti aspetti sottesi alle autorizzazioni amministrative concesse dalle amministrazioni (comunale e provinciale) monzesi. Il Comitato, nel limite delle proprie possibilità, continuerà dunque ad offrire supporto alle indagini della Procura presso il Tribunale di Monza, offrendo gli elementi via via emergenti ad integrazione dell’esposto già da tempo presentato ed al vaglio del P.M. dott. Bellomo.
Al pari, il Comitato, con la propria attività di catalizzatore degli interessi e dei diritti di natura privatistica dei singoli cittadini del territorio, si riserva di proseguire nelle azioni risarcitorie nei confronti delle entità  (pubbliche o private) che, con l’illegittimità del proprio operato o della propria condotta, abbiano permesso di giungere al risultato oggi sotto gli occhi di tutti.
La riserva viene compiuta anche con riguardo all’utilizzo degli strumenti mediatici, anche di carattere nazionale (quella del programma “Le Iene” è una strada in corso di valutazione), finalizzati ad una sensibilizzazione della popolazione sull’aspetto.

È dunque con riferimento a ciò che si reitera la già avanzata richiesta di un maggior sostegno da parte del Comune di Lei rappresentato, con particolar riferimento a tutti quegli aspetti di natura tecnica che il Comitato non ha i mezzi e le possibilità di poter approfondire. In altri termini si richiede che sia il Comitato ad offrire supporto all’attività principe del Comune, che con i propri Uffici ha gli strumenti e le competenze idonee ad andare realmente a fondo di determinate questioni; non viceversa!

In funzione di tale richiesta, sin da subito Le evidenziamo alcuni aspetti recentemente emersi.

In primo luogo, si è preso atto di come l’autorizzazione all’istallazione di un siffatto impianto nell’area in questione sia stata concessa dalla Provincia di Monza e Brianza. Nulla, di contro, si è potuto appurare in ordine alle autorizzazioni all’edificazione delle strutture architettoniche insistenti sull’area, esse di competenza del Comune di Monza. Sussistono effettivamente? Con che limiti?

Ma non solo.

L’autorizzazione Provinciale è stata concessa “in deroga”, ai sensi dell’art. 208 d.lgs 1525/2006. Tale disposizione, in combinato con l’at. 272 del d.lgs medesimo, prevede la facoltà di autorizzare l’installazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti senza la concorrenza dei presupposti ed autorizzazioni “standard”, laddove però il quantitativo di rifiuti trattati non superi le 180 tonnellate/anno. La Provincia, non si comprende su che basi o con che poteri, ha tuttavia concesso una siffatta autorizzazione “in deroga”, ma per un quantitativo annuo di 2880 tonnellate. Quasi venti volte il limite legislativo! Che potere abbia la predetta amministrazione, con atto amministrativo, di modificare il limite di Legge non è dato sapersi!
Tale circostanza è stata rilevata dall’Arpa con la propria relazione del 30.1.2015, indirizzata alla Provincia di Monza e Brianza, ove, a fronte del predetto rilievo, si è espressamente rimessa alla competente autorità Provinciale l’adozione dei provvedimenti idonei a dirimere tale ASSURDA incongruenza.
La Provincia, tuttavia tace, con inspiegabile inerzia.
Ora, di fronte a tale situazione, ci si attende che il NOSTRO Comune vada a fondo della questione, con decisione e senza troppi timori reverenziali, a tutela della propria cittadinanza, esprimendosi al contempo una qualche sorpresa su come non sia stato il Comune stesso ad avvedersi per primo della prospettata criticità autorizzativa, pur avendo preso parte alla riunione tecnica del 30.1.2015.

Con riguardo alla relazione ARPA, si osserva inoltre come la medesima abbia lasciato intendere che, pur in presenza delle prescrizioni dettate in tema pulizia straordinaria delle aree dell’impianto (e sempre che le medesime vengano effettuate con regolarità, e non solo quanto vi è un preavviso di accesso dell’Agenzia per i controlli….), con particolari condizioni atmosferiche sfavorevoli (leggasi in particolare il vento) si possano librare in atmosfera le polveri residuali di trattamento, con il risultato per le aree circostanti già a più riprese denunciato dallo scrivente Comitato.

Destano sgomento, infine, taluni passaggi contenuti nella relazione tecnica di parte (non solo formalmente, ma nella sostanza!) predisposta dalla C.E.M. srl.
Il passaggio più grottesco è quello nel quale si sostiene che le abitazioni più vicine sarebbero ad oltre 200 m. dall’impianto.
Non vi è bisogno di una planimetria per accorgersi della falsità di quanto dichiarato, è sufficiente l’occhio umano! La planimetria, di contro, ci conforta (o meglio, ci sconforta) nel far emergere come vi siano abitazioni nel territorio Brugherese ad una distanza prossima ai 50 metri. Non 200, 50!
Questo è lo specchio, se davvero ve ne fosse bisogno, della poca limpidezza che caratterizza l’intera vicenda.

Con l’occasione, si comunica come il Comitato non ritiene di prender parte al sopralluogo presso l’impianto in questione. Pertanto, pur ringraziando per il cortese invito, si declina il medesimo.

Tanto esposto, ringraziandoLa per l’attenzione, restiamo in attesa di un Suo gradito riscontro, certi del fatto che l’intento collaborativo che non mancherà di contraddistinguere la Sua figura e l’Ente rappresentato possa condurre ad importanti obiettivi.

Brugherio, 14 marzo 2015

Per il Comitato San Damiano
Il Referente Agostino Barzetti

IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI 1: TUTTO VA (QUASI) BENE

NOI BRUGHERIO propone nel suo articolo in calce la versione/visione-Virtuani

(in altro nostro post la posizione critica del Comitato di quartiere San Damiano - leggi qui:
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/03/impianto-rifiuti-speciali-2-comitato.html#links



sabato 29 novembre 2014

28/11/14 IL CONSIGLIO COMUNALE DI BRUGHERIO APPROVA ALL'UNANIMITA' MOZIONE SULL'IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI

 













Ciao , 
qui sotto Vi inviamo la mozione approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Brugherio del 28/11/2014 avente per oggetto l'impianto trattamento rifiuti. Seguirà quanto prima relazione ufficiale del nostro comitato.
Intanto consideriamo apprezzabile l'esposizione del consigliere Assi dell'opposizione, assieme al contenuto della stessa. Stimolati dall'impegno collettivo dimostrato dal consiglio comunale, noi continuiamo con determinazione la nostra lotta. Restiamo sempre fiduciosi nella giustizia relativamente al procedimento giudiziario ancora in fase di indagine.
A presto

Il Comitato di quartiere S.Damiano   

.........................


Consigliere comunale Roberto Assi

Al Presidente del Consiglio comunale,
al Sindaco;
ai Consiglieri comunali
del Comune di Brugherio


OGGETTO:       DOCUMENTO DI INDIRIZZO DEL CONSIGLIO COMUNALE, ORDINE DEL GIORNO
                               Impianto di trattamento rifiuti speciali di Monza, al confine con Brugherio


Poste le seguenti premesse:

        I.            Il giorno 30 ottobre 2013 è entrato in funzione in Comune di Monza, in porzione di territorio confinate con il Comune di Brugherio e in particolare con la frazione San Damiano, un impianto di trattamento rifiuti speciali “non pericolosi” (secondo la definizione fornita dagli operatori dedicati e dal Comune di Monza);
      II.            Il predetto impianto è stato oggetto di una controversa vicenda con riferimento alle procedure formali di autorizzazione e concessione delle licenze da parte del Comune di Monza;
   III.            Ha creato e continua tuttora a creare problemi alla Cittadinanza circostante, che si è nel frattempo costituita in Comitato civico e ha posto in essere alcune azioni avanti all’autorità giudiziaria e all’ufficio territoriale del Governo;
    IV.            Il Consiglio comunale di Brugherio, il 22 luglio 2013, approvava all’unanimità un Ordine del Giorno nel quale si dichiarava apertamente la contrarietà di questo Comune all’intervento in discorso e si esprimevano numerose perplessità sia con riferimento alla allocazione dello stesso, sia con riferimento all’evidente mancanza di concertazione con i comuni limitrofi da parte del Comune di Monza;
      V.            In data 24 ottobre u.s. i Consiglieri comunali di Brugherio ricevevano una lettera da parte del Comitato civico nella quale venivano esortati ad affiancare l’Amministrazione con nuove iniziative, atte a muovere qualche passo in avanti rispetto al “punto di partenza” nel quale sinora la vicenda pare essersi arenata, ancorché con il costante accompagnamento del Sindaco e dell’assessore (accompagnamento al “punto di partenza”, per l’appunto);
tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio comunale
IMPEGNA
L’amministrazione comunale di Brugherio a valutare entro la fine dell’anno 2014 la possibilità di percorrere insieme al Comitato civico la via del ricorso all’Autorità Giudiziaria, “accompagnandolo”, per esempio, con delle integrazioni, formulate dal Comune medesimo, agli esposti alla Procura della Repubblica e al Prefetto già presentati dal Comitato.
IMPEGNA INOLTRE
L’amministrazione comunale a partecipare ai consiglieri comunali le proprie valutazioni, prima della conferenza dei capigruppo preparatoria della prima adunanza ordinaria del Consiglio comunale programmata per l’anno 2015.