Come si spiega la disastrosa gestione del piano neve a Monza (allucinante la situazione a Sant'Albino) e a Concorezzo?
Si potrebbe tirare in ballo la famosa canzone di Elio e Le Storie Tese:
"Parcheggi abusivi
Applausi abusivi
Villette abusive
Appalti truccati..."
Applausi abusivi
Villette abusive
Appalti truccati..."
Il Sindaco di Monza si scusa e dice di aver mandato diffida alla ditta incaricata. A quanto pare l'azienda incaricata è la Grignola di Via Botticelli a Monza (Sant'Albino!). C'è stato un regolare bando cui però si sarebbe presentata quella sola azienda con una proposta di ribasso dell' 0,1% (!). Invece a Concorezzo il Comune (trattandosi di un impegno di spesa inferiore ai 40.000 Euro) ha potuto assegnare direttamente senza alcuna gara alla Malacrida, azienda che anch'essa ha una sede in Via Botticelli a Monza. Praticamente dirimpettai e secondo alcuni pure imparentati fra loro.
Il Comune di Concorezzo ha anche motivato la scelta elogiando le qualità dell'azienda (vedi qui il post illuminante della lista civica "La Rondine di Concorezzo" che denuncia tutt'altra situazione: https://www.facebook.com/groups/376982903047544/permalink/881268719285624).
A noi del Comitato Sant'Albino, che non siamo certo giornalisti d'inchiesta ma semplici cittadini che possono usufruire solo delle risorse offerte da Google, si sono drizzate subito le orecchie perché (salvo improbabile omonimia) questi nomi li avevamo già scoperti nell'estate del 2019 in un documento con cui la Gip Mascarino ad Aprile 2019 denuncia l'esistenza di un vasto cartello di aziende che, collegate ad esponenti politici e a camorristi, si spartiscono in modo illegale tutti gli appalti del settore manutenzione strade e sgombero neve in Lombardia. Già allora (ad agosto/settembre 2019) avevamo pubblicato sul nostro blog questo articolo con i nomi https://cronachedi.it/2019/05/07/lelenco-degli-indagati-lappaltopoli-lombarda-e-lombra-della-ndrangheta-la-dda-corruzione-e-finanziamento-illecito-ai-partiti-nel-sistema-dalfonso/.
Si tratta dell'inchiesta sul caso "Caianiello" di cui ha parlato ampiamente REPORT.
In quel documento la Gip chiede misure cautelari per entrambi (Malacrida e Grignola). Nel documento però tornano spesso e volentieri altri nomi legati a doppio filo anche ad Asfalti Brianza. A proposito la Gip riporta vari dialoghi. Gli intercettati parlano in modo non propriamente benevolo del buon Vincenzo Bianchi, proprietario di Asfalti Brianza, che a loro dire si sarebbe adoperato per entrare nel cartello salvo poi defilarsi ("quello fa sempre così! Fallisce, lascia i puffi, tanto ha subito un'altra azienda come la GU BAU"). E dicono che comunque ha vinto molti appalti grazie proprio alla "GU BAU" (ci si riferisce probabilmente alla WU BAU, la "ditta fantasma" che i Carabinieri hanno "scoperto" negli stessi spazi di Asfalti Brianza durante il sopralluogo del settembre 2019, sopralluogo che ha portato al primo sequestro di AB). Gli stessi intercettati sono piuttosto arrabbiati anche con Malacrida che avrebbe presentato un sacco di richieste di partecipazione ai bandi (con relative aggiudicazioni) senza avere i mezzi per provvedere sul serio ai lavori. Se lo dicono loro ci possiamo credere!
L'unico intoppo inatteso l'ha prodotto il meteo. Dopo anni senza neve in cui si poteva incassare senza dare alcun servizio questo 2020 orribile ha deciso di dare un colpo basso anche a questi signori.
Dunque tutti questi nomi e rapporti li abbiamo trovati su internet da soli già nell'estate del 2019. Ne abbiamo parlato già allora sul nostro blog fornendo anche il link al documento completo del Gip Mascarino (720 pagine). Invece, a quanto pare, i nostri amministratori non ne sanno nulla. Neppure un bando con un solo competitore e un ribasso dello 0,1% li spinge asospettare e , che ne so, chiedere lumi alla Procura. Eppure per la questione inquinamento da Asfalti Brianza denunciato da almeno sei anni dalla popolazione, il precedente e l'attuale sindaco di Concorezzo, ma anche il Vicesindaco di Monza tengono regolari "tavoli di concertazione" con Vincenzo Bianchi dal novembre 2017. E gli amministratori monzesi, specie se di S.Albino non dovrebbero ignorare dov'è Via Botticelli. .